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Elementi oggettivi di alta fedeltà


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Inviato

 

Titolo che vorrebbe esprimere il contenuto del topic che sto per scrivere (non dovrebbe esser così per ogni topic? 😊)

Vorrei, insieme a voi, elencare o quantomeno discutere, delle caratteristiche oggettive che il suono di un vero impianto “alta fedeltà” dovrebbe garantire al suo ascoltatore per essere definito tale.

Vorrei, ancora, andare oltre la solita diatriba “cio che c’è sul supporto”, “ciò che mi aspetto ad un concerto dal vivo” perché non sono elementi oggettivi o che conosciamo o che possiamo conoscere direttamente.

Mi trovo a fare questa riflessione perché sono rimasto stupito da diverse considerazioni sul medesimo impianto (dato ovviamente da diverse persone). C’è chi rimane rapito da un parametro e chi lo ignora totalmente, c’è chi è sodisfatto di una cosa e chi dell’altra. Ma alla fine, che cosa possiamo affermare, con certa oggettività che deve essere presente in una riproduzione per definirsi realistica?

Mi sono fatto l’idea che alcuni di questi parametri siano strettamente correlati all’ambiente di ascolto e altri a principi meno misurabili ma comunque sempre nel campo dell’oggettività.

Ad esempio la timbrica, l’articolazione, l’equilibrio armonico, il bilanciamento tonale, sono tutti parametri che o sono corretti o sono sbagliati o mancano o sono presenti (nell’impianto) ed è sempre giusto ricercarli nella riproduzione a casa propria.

Altro discorso invece per l’immagine stereofonica, che è una invenzione mentale, puramente dipendente da quanto e da come registrato. In sostanza non possiamo sapere se è più o meno larga più o meno alta.

Idem la precisione, la profondità, la spazialità, ecc.

Non fraintendetemi. Sono tutte caratteristiche che trovo FONDAMENTALI nel mio impianto, che ADORO e che senza non mi interesserebbe particolarmente ascoltare in un certo modo. Ma sono oggettive. A me piace che sia così e che sia riprodotto in un certo modo. Mi piace l’immagine amplissima e profondissima, arretrata. Ad altri piace confinata nel centro dei diffusori, ad altri ancora non interessa minmamente.

Questo perché il processo di creazione prima sul supporto (è pur sempre una scelta del fonico) e poi nella nostra mente è oggettivo e dipendente dal nostro gusto.

Una viola deve avere una certa estensione, una certa articolazione e un certo timbro. E’ oggettivo. Altrimenti non sarebbe una viola. E questo è la base da ricercare in un sistema di riproduzione.

 

Il resto? E’ opinabile?

 

Inviato

E qui ricadiamo nel solito problema...

Quanti hanno ascoltato i singoli strumenti, quanti sanno come effettivamente “suonano”, quanti hanno un REALE riferimento?

In che contesto è stato ascoltato (il riferimento)?
Da quello che leggo nei vari post, molti (troppi) “sembra”, da quello che scrivono, che non abbiano la più pallida idea di come sia il “suono” di alcuni strumenti, purtroppo.

  • Melius 1
Inviato

@Ornito_1 c'è anche chi la musica non amplificata non l'ascolta praticamente mai, io per primo, quindi, ad esempio, come posso avere un riferimento su una chitarra più o meno distorta?

Quello che conta è che mi piaccia come suona..

Inviato
43 minuti fa, Gici HV ha scritto:

Quello che conta è che mi piaccia come suona..

D’accordissimo 👍

Inviato
6 ore fa, Turandot ha scritto:

principi meno misurabili ma comunque sempre nel campo dell’oggettività.

Se non sono misurabili come possono essere oggettivi? Oggettivi per chì? Come può essere oggettiva una cosa che a te piace e a me no? Che interpreti tu in un modo ed io in un altro? A te piace una timbrica ed a me un'altra? Siamo a livello di scelta dello strumento, a te piace gibson ed a me fender, cosa c'è di oggettivo?

  • Melius 1
oscilloscopio
Inviato

Oggettivi a mio parere possono essere solo i dati misurabili (risposta in frequenza, distorsione ecc.ecc.) ma da soli non possono dare nessuna informazione in merito a come suonerà realmente un componente o un impianto.

  • Melius 2
Inviato
12 minuti fa, oscilloscopio ha scritto:

non possono dare nessuna informazione in merito a come suonerà realmente un componente o un impianto.

Su come suonerà un componente no, per il semplice motivo che non suona da solo. Come suona un impianto lo può dire con buon margine di approssimazione. Come suona, non se ti piace.

  • Melius 1
oscilloscopio
Inviato

@grisulea ni...in linea teorica dovrebbe essere come scrivi, ma ci sono poi delle componenti oggettive che non è semplice misurare (costruzione, materiali e componentistica elettronica, isolamento acustico ecc.ecc.) che possono influenzare significativamente la resa acustica.

  • Melius 1
Inviato
10 ore fa, Turandot ha scritto:

Vorrei, insieme a voi, elencare o quantomeno discutere, delle caratteristiche oggettive che il suono di un vero impianto “alta fedeltà” dovrebbe garantire al suo ascoltatore per essere definito tale.

So già che mi infilo in un ginepraio parto dalla parola suono é un sostantivo quindi una parola che determina la realtà.

Il nostro impianto  riproduce il suono non lo crea  ed avrà una sua timbrica o posso anche definirla impronta sonora e determinate caratteristiche ed a seconda della qualità e delle caratteristiche dei suoi componenti eccellerà in una, due o centomila di questi parametri.

Il mio pensiero va in questa direzione il suono é come il vino 🍷

non esiste il più realistico od il meno realistico esiste semmai a seconda delle caratteristiche e del gusto un buon vino ed un pessimo vino ma sempre di vino 🍷🥂 parliamo🤣 .

Mi sa che non sono riuscito a spiegarmi 😥.

Inviato

@grisulea non c’entra nulla il gusto personale. Quello serve per assemblare l’impianto che piace a te. Qui l’autore del thread parla di parametri oggettivi nel senso che possono essere confrontati. Se una scena e larga e alta un altro normo dotato dal punti di vista uditivo la percepirà in maniera analoga quindi se nello stesso ambiente la stessa catena sostituendo un componente mostra una scena più alta ad esempio puoi fare un confronto oggettivo nel senso di giudizio oggettivo.

scena

dettaglio

trasparenza

timbrica
dinamica

sono i parametri che puoi valutare per confronto durante un ascolto. Il ti piace o non ti piace e giustamente un giudizio soggettivo con il quale ognuno di noi farà le sue scelte per comprare o meno un oggetto.

saluti

Inviato

@Look01 confesso che faccio fatica a seguirti.

un sostantivo in grammatica italiana non necessariamente identificano la realtà se intendi cose concrete, infatti esistono sostantivi concreti ma anche spastratti. In questo caso il suono essendo una percezione dei nostri sensi e un sostantivo concreto ma anche appunto una percezione. Molto spesso si dice un suono esiste se qualcuno ascolta altrimenti è solo spostamento d’aria.

concordo con te sul fatto che il giudizio finale sul suono spetta all’ascoltatore perché ognuno ha il suo percepire, dissento però sul fatto che sempre suono e perché sempre fino e. Infatti come sai c’è vino e vino. Senza andare sull’esoterismo penso possiamo essere d’accordo sul fatto che un barolo Marchesi sarà vagamente meglio di un Tavernello. Possiamo discutere sul quanto meglio e se quel meglio e per ognuno di noi adeguato al differenziale di prezzo.

alla stessa maniera un ampli MC sarà meglio di un Tamp. Potremo discutere quanto meglio e se la spesa è giustificabile. Io sul fattore quanto vale per me è quanto è giustificabile il prezzo non mi interesso proprio visto che è un aspetto totalmente soggettivo.

 

Saluti

Inviato

La scienza elettrotecnica arranca pietosamente nel campo della elettroacustica “percepita” mentre finge di saper tutto di quella misurata.. magari tra mille anni di ricerche i nostri scienziatoni da tastiera riusciranno a spiegarci come mai due valvole dalle stesse misure elettriche suonino in modo diametralmente opposto, e lo stesso vale per delle testine di alta gamma, misure ineccepibili e track identico eppure suoni molto diversi, entrambi di altissima verosimiglianza, oppure le stesse casse una volta su punte di acciaio armonico o di alluminio, la stessa elettronica in aria stesa come biancheria oppure in uno chassis di legno, di alluminio o di rame, stesse misure eppure suoni percepibilmente diversi, oppure se vogliamo parlare di giradischi… non c’è ancora una sola misura valida per definirne l’eccellenza… e non ho nemmeno cominciato a parlare di fili, prese spine e altre alchimie… lasciate ogni speranza laureati alle radioscuoleelettriche, alle itis oppure agli alberghieri, a meno che non aspiriate a diventare premier.. di questo disastrato paese.. 🫣

  • Haha 1
Inviato

@alexis ti diranno che sono i bias cognitivi…🤣

Ma poi scusami esiste una qualunque grandezza o insieme di grandezze che misurate ti forniscono l’oggettività della bellezza di un orologio, di una auto o di una donna ?

nel momento in cui l’essere umano sacrifica il libero arbitrio per farsi dire da un data sheet o da una misura cosa suona meglio hai decretato la fine del pensiero e della evoluzione di specie.

quante volte hai sentito la frase storica “io non mi fido delle orecchie”. Secondo me in questa frase c’è il peggio del pensiero anti audiofilo che si possa immaginare. Ce lo vedi tu Isaac Newton, mentre cade la mela dire, no ho visto male non è la mela che cade perché non so per quale motivo cade.

buona serata

 

Inviato
1 minuto fa, rpezzane ha scritto:

Ce lo vedi tu Isaac Newton, mentre cade la mela dire, no ho visto male non è la mela che cade perché non so per quale motivo cade

Infatti non è la mela che cade, é l’albero che si muove.. 😜 così direbbero gli scemotti col righello… 

ascoltoebasta
Inviato

@Turandot Per me non bisogna cercare l'oggettività,ma il piacere d'ascolto,dato che non può esistere un suono che possa piacere a tutti,non esiste nulla che possa sortire questo risultato,in nessun campo,chissà perchè alcuni son convinti che debba accadere nella nostra passione.Esiste chi ama crogiolarsi in un suono che le misure sanciscono come "perfetto" e chi ama costruirsi l'impianto cercando di raggiungere il proprio maggior piacere d'ascolto.

  • Melius 1
Inviato

@ascoltoebasta ma non penso fosse questo il tema. Come già detto quel che dici è sacrosanto nel momento in cui devi costruire il tuo impianto. Ma se devi descrivere a parole il suono esistono dei parametri rilevabili per contrasto e confronto. A mio avviso sono quelli che ho elencato. Poi è vero che ognuno cerca il suo nel suono ma questo spero sia Pacifico per tutti.

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