scroodge Inviato 16 Novembre 2022 Inviato 16 Novembre 2022 3 ore fa, leonida ha scritto: Non potrebbe il tutto esser causato da un fenomeno fisico che abbia determinato un problema di elaborazione del soggetto, Quale fenomeno?
leonida Inviato 16 Novembre 2022 Inviato 16 Novembre 2022 2 ore fa, grisulea ha scritto: 5 ore fa, leonida ha scritto: Expand A mio parere la misura le rileva tranquillamente L'osservare una misura e vedere attraverso essa il suono corrispondente, rappresenta una rara forma di sinestesia. ________________ Sinestesia: Fenomeno psichico consistente nell’insorgenza di una sensazione (auditiva, visiva, ecc.) in concomitanza con una percezione di natura sensoriale diversa. ________________ Anche se non ti risulterà da nessuna fonte, stanne più che certo, non puoi acquisire la piena potenzialità della qualità sonora traducibile da un diffusore acustico o da uno strumento musicale. Nessuno può allo stato attuale. Al massimo una frazione oltretutto sbilanciata se non distorta della piena potenzialità. Nonostante le curve isofoniche affermino l'esatto contrario, ossia una maggior linearità del sistema uditivo all'incrementare del livello sonoro, ciò che in realtà riscontri è una versione progressivament più sbilanciata in direzione opposta, ossia maggiormente alleggerita, schiarita ed aggressiva, se non distorta, all'incrementare del livello d'ascolto. Conoscerai bene il fenomeno, e per poter ipotizzare una plausibile spiegazione sei necessariamente costretto ad ipotizzare inverosimili spiegazioni, presunto clipping degli amplificatori già a volume moderato, presunte e non chiarite problematiche ambientali, presunte e non chiarite saturazioni, presunte e non chiarite vibrazioni, presunte e non documentate carenze di pilotaggio, presunta e non documentata mancanza di "sinergia" tra i componenti, presunte carenze di tenuta in potenza dei diffusori già a volumi moderati, presunti limiti fisici dei trasduttori già a volumi moderati, etc... Nulla di tutto questo, la causa ha tutt'altra origine. Che sia vera questa affermazione , è dimostrabile tramite una particolare condizione d'ascolto, la quale, bloccando l'azione del fenomeno interferente dovrà permettere la rivelazione della piena potenzialità dell'esperienza uditiva.
grisulea Inviato 16 Novembre 2022 Inviato 16 Novembre 2022 12 minuti fa, leonida ha scritto: Nessuno può allo stato attuale. E si vede che il video l'hai guardato male. 70 diffusori in posizione ed ambienti diversi ascoltati da centinaia e centinaia di ascoltatori di ogni genere. Risultato: a milgiore misura acustica (misura molto complessa ovviamente, alla portata di pochi) ma in un certo senso replicabile in ambiente per singoli impianti, anzi azzardo che per casi specifici si possa anche andare oltre, corrisponde una migliore percezione per la quasi totalità degli ascoltatori. Panel molto vasto quindi c'è chi sente male, c'è chi ha gusti completamente fuori dalla norma ecc... ma siamo comunque al 90%. Diciamo che persona normale con udito normale non scappa alla regola. Il marziano ci sarà sempre. Nemmeno il tuo metodo portrà sfuggire all'extraterrestre essendo lui il problema. 19 minuti fa, leonida ha scritto: Nonostante le curve isofoniche affermino l'esatto contrario, ossia una maggior linearità del sistema uditivo all'incrementare del livello sonoro, ciò che in realtà riscontri è una versione progressivament più sbilanciata in direzione opposta, ossia maggiormente alleggerita, schiarita ed aggressiva, se non distorta, all'incrementare del livello d'ascolto. Si, negli impianti del piffero ed il motivo te l'ho detto. Se un impianto si comporta in quel modo ha semplicemente finito la birra. Le curve isofoniche non sono una invenzione, se contesti quelle ti squalifichi da solo. Se le dai per buone quegli impianti hanno problemi appena si alza il volume. Ho detto 100 volte che la quantità è il fondamento della qualità. Prendi un vero woofer, anzi due, e gli spari dentro 1000 watt ciascuno. Woofer vero significa che quei 1000 watt gli fanno il solletico non che comprime appena gliene arrivano 10. Vedrai che non succede. Se sei abituato a wooferetti da 16/20 cm che con 5 watt a 50 hz son cotti puoi solo fare affermazioni riferite ad una scarsa esperienza, limitata ad affari del genere. Sappi che non è così. Si chiama fine della birra. Con quantità adeguate non succede. Va da se che il salire eccessivo del volume, essendo la parte di maggior sensibilità dell'udito quella tra i 2000/3000 hz, arriverà a dar fastidio prima che altrove proprio a quelle frequenze. E' normale, deve succedere quello, siamo fatti così.
grisulea Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 49 minuti fa, leonida ha scritto: Nulla di tutto questo, la causa ha tutt'altra origine. Posso tranquillamente dire che ti sbagli senza nessun timore di essere smentito. Basta prendere un piccolo diffusore ed alzare il volume, poi un diffusore più grande allo stesso volume, poi uno ancora più grande allo stesso volume ed infine uno che possa riprodurre 120 db a tutte le frequenze per notare che al salire delle prestazioni il fenomeno diminuisce fino a sparire. Insomma ogni sistema va usato nei suoi limiti, fuori produce il risultato da te descritto. Il motivo è chiaro. Mancanza di adeguate quantità. Siamo all'abc dell'hifi, credo sia chiara a tutti la differenza tra un piccolo ed un grande diffusore. Ho avuto due piccoli sistemi di recente in sala, molto economici, molto ben suonanati ma molto limitati dinamicamente, evidente il fenomeno appena si alza il volume.
leonida Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 @ grisulea Prendo atto delle tue certezze quantitative, quelle che, ritieni, costituiscano l'abc della materia. Ritenendole quantificabili, hai sicuramente ragione nel ritenerle certezze, come anche. in quanto tali, nel considerarle assolute. Se quindi , grazie alle tue costanti interpretazioni autentiche, disponi sempre e comunque di una precisa risposta volta a spiegare ogni fenomeno acustico , va da se che altre forme di interpretazione non siano per te plausibili, e men che mai qualora risultassero in aperto contrasto con quanto ritieni far parte delle certezze quantitative. Non sembra quindi esistere alcuna motivazioni che possa indurti ad indagare altrove.
grisulea Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 7 ore fa, leonida ha scritto: Non sembra quindi esistere alcuna motivazioni che possa indurti ad indagare altrove. Continui a sbalgiare. Al contrario sono curioso ed aperto a qualsiasi ipotesi. Quindi al di la del fatto che per quel tipo particolare di problema la soluzione c'è e ne sono certo avendola disponibile, non posso negare che esistano altri modi a me sconosciuti. Sta a te spiegare come fare a chi non può permettersi la soluzione quantitativa. Io un suggerimento l'ho dato, credo possa essere condiviso come esperienza comune (piccolo diffusore/grande diffusore), ora a te andare oltre. A questo dovrebbe servire il forum, portare esperienze concrete. Dunque la tua quale è?
leonida Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 20 minuti fa, grisulea ha scritto: al di la del fatto che per quel tipo particolare di problema la soluzione c'è e ne sono certo avendola disponibile, non posso negare che esistano altri modi a me sconosciuti. Devi negarlo invece, è una questione di logica deduttiva. Se affermi con estrema convinzione di aver certezza dell'origine di qualsiasi problema acustico ed altrettanta certezza del come risolverlo, e se affermi di poter disporre a conferma di soluzioni ampiamente sperimentate e collaudate, dovrebbe risultarti altrettanto certo che non possano esistere due cause vere e due precise soluzioni per uno stesso problema. Pertanto, se la tua interpretazione dei fenomeni risultasse esatta, la mia dovrà risultare sicuramente sbagliata. Se nulla ti sorprende, se nulla ti crea dubbi, se hai sempre e comunque pronta ogni spiegazione e soluzione a qualsiasi problema acustico passato e presente, significa che altri che la pensano come te, ritieni esaustiva un'osservazione limitata a ciò che possa determinare una variazione della vibrazione del timpano. Assoluta normalità quindi, il ritenere che nulla in futuro, possa mettere in discussione sedimentate e comprovate conoscenze e conseguenti regole. In conclusione, se l'elettroacustica e l'acustica ti forniscono ogni spiegazione scientificamente comprovata riguardo qualsiasi fenomeno acustico, che bisogno hai di conoscere ed eventualmente sperimentare soluzioni alternative a problematiche già esattamente diagnosticate e già risolte con successo?
grisulea Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 @leonida perché le soluzioni sono costose, invadenti, difficili da mettere a punto, richiedono molto tempo, non sempre sono praticabili, non tutti le sanno mettere in pratica, non tutti le vogliono mettere in pratica. Quindi se ne hai di più semplici ed economiche ben vengano. Le parole non bastano, sarebbe ora di passare ai fatti. In concreto cosa proponi?
leonida Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 2 minuti fa, grisulea ha scritto: erché le soluzioni sono costose, invadenti, difficili da mettere a punto, richiedono molto tempo, non sempre sono praticabili, non tutti le sanno mettere in pratica, non tutti le vogliono mettere in pratica. Quindi se ne hai di più semplici ed economiche ben vengano. Le parole non bastano, sarebbe ora di passare ai fatti. In concreto cosa propon Non capisco il senso di quello che hai scritto. Se la causa di un eventuale problema acustico è quella che tu ritieni certa , non può esistere altra cura che la tua., ossia quella prescritta dalla comprovata conoscenza scientifica. Altre soluzioni non possono risultare possibili ed in ogni caso, qualora si rivelassero in aperto conflitto con quanto ritenuto scientificamente comprovato, tali tecniche o procedimenti non potranno che essere valutate con i termini e gli aggettivi abitualmente utilizzati, e l'eretico propugnatore delle stesse, ovviamente additato al pubblico ludibrio. * cfr "Percepire l'impercettibile" di Mario Bon.
grisulea Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 @leonida in concreto cosa proponi? Solo dopo chiunque valuterà per conto suo il risultato. Non è che devi fare un favore a me. Ci sono anche gli altri, sono certo sono interessati.
leonida Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 10 ore fa, grisulea ha scritto: curve isofoniche non sono una invenzione, se contesti quelle ti squalifichi da solo. Se le dai per buone quegli impianti hanno problemi appena si alza il volume. Perché mi squalifichere se volessi contestarle? Forse perché le consideri scientificamente comprovate e quindi le accetti ritenendole indiscutibili? Se all'incrementare del livello sonoro il sistema percettivo secondo le stesse, diventa via via più lineare e quindi meno soggetto alla necessità di una compensazione, perché, come hai affermato, all'incrementare del livello d'ascolto un impianto dovrebbe manifestare problemi?
pro61 Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 @grisulea @leonida Mi è parso di capire che siete andati in loop.
leonida Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 28 minuti fa, pro61 ha scritto: grisulea @leonida Mi è parso di capire che siete andati in loop. Hic Rhodus ,Hic salta .L'origine del detto si riscontra in una favola di Esopo: un atleta, di ritorno da Rodi, si vantava di aver fatto un salto talmente alto da superare il Colosso, e uno degli ascoltatori, non credendogli, gli chiese appunto ("salta qui") di ripetere l'incredibile impresa anche in quel luogo, per dimostrare di dire la verità. Siamo in loop senza possibilità di uscirne in quanto, grazie all'impossibilità di dimostrare di saper effettuare il salto, non facciamo altro che raccontarci l'un l'altro le mirabilia delle quali saremmo capaci.
grisulea Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 @pro61 si hai capito perfettamente, io gli rispondo e lui ripropone la domanda sotto altra forma. In concreto ancora nulla. 50 minuti fa, leonida ha scritto: perché, come hai affermato, all'incrementare del livello d'ascolto un impianto dovrebbe manifestare problemi? Ancora? Fine della birra, fiato corto. Ora passa a qualcosa di concreto, vuoi proporre qualcosa o no? Se non è tua intenzione, non ne hai obbligo, dillo chiaramente, a me interessa, credo anche agli altri.
grisulea Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 3 minuti fa, leonida ha scritto: non facciamo altro che raccontarci l'un l'altro le mirabilia delle quali saremmo capaci. Eh no, di meraviglie parli tu, io non so fare meraviglie, ci sono professionisti in grado di proporre impianti ed ambienti assolutamente eccellenti. Non parlo di me, di te e della tecnica acustica. Io cerco solo di capire cosa proponi. Cosa propone la tecnica mi è abbastanza chiaro. Cosa propone non significa che io debba necessariamente essere in grado. Sei tu che dichiari di fare suonare impianti eccellenti, ordini di grandezza meglio. Come?
acusticamente Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 @leonida @grisulea è piacevole leggervi, avete una gran pazienza nel confrontarvi e correttezza ma… a me che leggo e talvolta mi perdo, e sicuramente anche ad altri, piacerebbe veramente che qualcosa venisse concretizzato. Non per stabilire chi ha ragione ma per averne magari un beneficio comune. Non ci si riesce proprio ?…
leonida Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 @grisulea Mi chiedi qualcosa di concreto. Mi spieghi per favore, come si fa, a parole, a proporre qualcosa di concreto? Forse abbiamo una differente opinione sul significato del termine concreto. concreto /con·crè·to/ aggettivo 1. Che si presta a una valutazione o a un impiego nella pratica o nel campo dell'esperienza sensibile; determinato, definito nel complesso e nei particolari. E mi spieghi anche , qualora scrivessi qualcosa di inverosimile secondo i tuoi canoni, come riusciresti , senza un'esperienza sensibile, a capire se si tratta o no di fuffa? Ad esempio, è stato aperto un thread prendendo spunto da due mie esternazioni, per indagare se fosse ritenuta udibile la presenza di un cavo di alimentazione collegato alla rete ma non collegato ad un'apparecchiatura , e se fosse possibile sentire una differenza fra due file assolutamente identici. Scontato il risultato, un coro unanime di no con annessi più o meno lepidi commenti. Ora. se io scrivessi che non esistono due files identici che non presentino differenze all'ascolto , tu mi prenderesti sul serio? Per molto meno mi hai dato dell'ignorante e dell'incompetente, ti mancherebbero, in questo caso, gli aggettivi adatti per poter definire una simile cavolata. Come potrei dimostrare, eventualmente, che tu abbia torto senza un'esperienza sensibile? Se quindi ci sarà una possibilità di una dimostrazione de visu, anzi de auditu. non avrò alcun problema a spiegarti il tutto senza alcun limite di tempo, e con annesse dimostrazioni a supporto. 1
leonida Inviato 17 Novembre 2022 Inviato 17 Novembre 2022 15 ore fa, grisulea ha scritto: Le curve isofoniche non sono una invenzione, se contesti quelle ti squalifichi da solo. Se le dai per buone quegli impianti hanno problemi appena si alza il volume Aspetto una spiegazione in quanto mi interesserebbe molto conoscere il perché tu abbia dichiarato che dando per buone le curve isofoniche, gli impianti debbano avere problemi alzando il volume. Dovrebbe succedere esattamente l'inverso, ossia esser ascoltati con una sensazione di maggior linearità al progressivo incrementare del livello d'ascolto. Le curve equal loudness del diagramma di Fletcher e Munson del 1932, riviste in seguito da Robinson, Dadson negli anni 50 con una stranissima variazione mai spiegata*, e confermate tramite molteplici revisioni fino ai giorni nostri, mostrano infatti una ridottissima ridottissima linearità del sistema uditivo a bassi livelli di pressione sonora ed una tendenza a procedere verso una linearità via via maggiore all'incrementare del ivello d'ascolto. __________________ * The report comments on the surprisingly large differences, and the fact that the original Fletcher–Munson contours are in better agreement with recent results than the Robinson–Dadson, which appear to differ by as much as 10–15 dB especially in the low-frequency region, for reasons not explained
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