Vai al contenuto
Melius Club

Gestione migranti


max

Messaggi raccomandati

Inviato
6 minuti fa, Jack ha scritto:

Magari qualcuno lo sa?

se non hanno permesso di soggiorno o non hanno lo status di richiedenti asilo credo non ci siano ‘’vie legali’’

  • Thanks 1
extermination
Inviato
2 minuti fa, wow ha scritto:

pensi che secondo alcune stime, in Italia, tra una quindicina di anni non sarà possibile coprire il 30% dei lavori... 

Ne sono consapevole. Ma, sempre che non mi sfugga qualche cosa, al momento ( o meglio da sempre) il fenomeno è considerato un grande problema.

Inviato
Adesso, max ha scritto:

se non hanno permesso di soggiorno o non hanno lo status di richiedenti asilo credo non ci siano ‘’vie legali’’

ma è pazzesco! come possono avere permesso di soggiorno se non li facciamo lavorare?

 

extermination
Inviato
1 minuto fa, Jack ha scritto:

come possono avere permesso di soggiorno se non li facciamo lavorare?

Manco in svizzera!!!

Inviato
Adesso, Jack ha scritto:

ma è pazzesco! come possono avere permesso di soggiorno se non li facciamo lavorare?

Ci vuole un visto di 6 mesi per permettere loro di cercare un lavoro, anche parziale.

Così:

a) sono conosciute le generalità e la provenienza

b) non sono ricattabili come clandestini

c) ogni 3 mesi devono portare le evidenze che hanno guadagnato e possono mantenersi. Se non riescono si sa dove rimandarli. I rimpatri non si possono fare perché senza legalizzarli non c'è modo di rimandarli dove non dicono di essere originari.

Secondo me l'80% si sistema, e si sistema in tutti quei lavori che gli autoctoni non vogliono fare ma che servono.

Spesso frammentati su più privati come nei casi come il mio.

Inviato
33 minuti fa, Jack ha scritto:

Devono entrare, altrimenti non si sa come fare coi campi ma nemmeno si può accettare che entrino e poi vengano fatti vivere in condizioni che si riservano nemmeno ai cani randagi. 

Infatti, da noi devono entrare a lavorare per 3 euro l'ora buttati nelle favelas a dormire la notte; e ci rimangono pure. 

Questo è il loro futuro si sappia, quelli un po' più svegli tirano dritto per altri paesi. 

 

Inviato
3 minuti fa, extermination ha scritto:

Manco in svizzera!!!

e quindi? (che poi non è vero ma a te che te lo spiego a fare che stai a 70 km e fino a sei mesi fa manco sapevi che esistesse)

extermination
Inviato
7 minuti fa, Jack ha scritto:

poi non è vero

Ma come! Mio figlio la prima cosa che ha fatto è stato firmare il contratto di lavoro  con la ocietà svizzera.

Poi è andato a Zurigo  appoggiandosi per i primi giorni da un amico, poi ha trovato casa e ha iniziato a lavorare  e poi, se non erro, ha avviato le pratiche burocratiche per ottenere permessi e balle varie presentando poi la varia documentazione al datore di lavoro.

Inviato
16 minuti fa, Jack ha scritto:

come possono avere permesso di soggiorno se non li facciamo lavorare?

Ci vuole un contratto di lavoro. Per questo dico che Confagricoltura si deve attivare, invece di  fare chiacchiere inutili

Inviato
11 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

Per questo dico che Confagricoltura si deve attivare, invece di  fare chiacchiere inutili

non proprio, c’è l’intoppo legale a monte … il numero di permessi di lavoro per lavoratori extra ue è contingentato, c’è un limite annuo nazionale (non so quale sia ma  100.000 assunzioni sono tante)

Inviato
4 minuti fa, max ha scritto:

il numero di permessi di lavoro per lavoratori extra ue è contingentato

E allora cosa chiede a fare?

Inviato
16 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

E allora cosa chiede a fare?

probabilmente per far aumentare al governo il numero di permessi annuali

Inviato

C’è qualcosa di sbagliato in questo articolo?

 

UNA ROTTURA CHE ALIMENTA I PREGIUDIZI ANTI ITALIANI

Corriere della Sera

11 Nov 2022

di Massimo Franco

Si poteva pensare che la rottura con la Francia sui migranti dipendesse da una sottile, seppure perversa strategia del governo di centrodestra. Invece, l’impressione è che nasca banalmente da una gestione maldestra del negoziato diplomatico; e dall’incontinenza verbale della maggioranza, ansiosa di esaltare il dirottamento di una delle navi delle Ong verso i porti francesi come un successo e una svolta. Il risultato non è solo di riproporre un esecutivo osservato speciale in Europa come quello tra M5S e Lega guidato da Giuseppe Conte, nel 2018. Ci sono altri effetti.

Sui prossimi mesi si proietta l’incubo di un’Unione che a causa dei toni muscolari usati dal ministro e leader leghista Matteo Salvini e dal Viminale, assecondati e forse subìti dalla premier Giorgia Meloni, torna a isolare il nostro Paese. E stavolta addirittura con un appello di Parigi alle altre nazioni europee affinché blocchino la redistribuzione dei migranti in arrivo dall’Italia: mossa teatrale che archivia gli accordi stipulati dal governo di Mario Draghi. Ma è solo una delle conseguenze che si profilano. L’altra, più preoccupante, riguarda il destino dei fondi del Piano di ripresa.

Difficilmente potrà favorire l’Italia l’apertura in un clima ostile di una trattativa per ridefinire i margini di manovra sugli investimenti. Né l’esecutivo può illudersi di trovare sponde in teorici alleati come Polonia e Ungheria: tanto meno sull’immigrazione, da sempre un tabù «sovranista» che in passato ha bloccato la solidarietà verso i Paesi mediterranei; ed è stato usato come pretesto da alcuni Stati nordeuropei per eludere l’approdo dei disperati dal Sud del mondo.

Presentarsi in Europa con il marchio di chi avrebbe violato le regole internazionali sui salvataggi in mare promette di restituire l’immagine di un’Italia guardata con sospetto: nonostante il ruolo centrale che continua a mostrare nell’appoggio all’Ucraina dopo l’aggressione russa. L’incontro di ieri tra la premier Meloni e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, lo ha confermato. «L’Italia può sempre contare sulla Nato e so che la Nato può sempre contare sull’Italia», ha detto.

Il problema, come si temeva, è il rapporto con L’Ue: quella che nelle stesse ore dall’Olanda il capo dello Stato, Sergio Mattarella invitava a trovare «soluzioni comuni». Inserire in una fase già conflittuale un tema divisivo come l’immigrazione può rivelarsi un boomerang: anche perché è stato fatto diventare «il» problema. L’esito è che la maggioranza si sta infilando nella trappola costruita con le proprie mani; e sfruttata dalla Francia, alla quale è stato offerto il pretesto per una reazione così dura da apparire studiata, e da opposizioni radicalizzate. Probabilmente, toccherà a Mattarella trovare una via d’uscita, e far capire a tutti che le elezioni ci sono già state.

 

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, Jack ha scritto:

qualcuno lo sa?

col "libretto famiglia inps "

su internet trovi tutto

io l' ho usato un anno

 

Inviato

@extermination vedi? 🙄… un comunitario o aels non è soggetto a permessi. C’è libera circolazione di persone, servizi, capitali e merci. Accordi bilaterali svizzera ue. 

Ovviamente deve annunciarsi come nuovo residente con tutte le pezze d’appoggio del caso e poi entro un tot - necessità del governo italiano - iscriversi all’Aire - associazione italiane residenti estero - altrimenti per l’italia resta fiscalmente italiano.

Non confondere questi adempimento con un permesso di soggiorno.

Gli extra comunitari sono soggetti a permesso di lavoro/soggiorno e poi ci sono gli asilanti.

 

Inviato

@Paperinik2021 e appunto. C’è lavoro, c’è gente che vuole farlo, c’è chi necessita manodopera ma lo stato non è in grado di organizzare né uno né l’altro.

In un paese normale con la carenza che c’è a sud di manodopera agricola ci dovrebbe essere un ufficio di collocamento a fianco di ogni centro di accoglienza ad assumere lavoratori appena rifocillati e rimessi in piedi dalla traversata.

E confagricoltura farebbe il santo piacere di imporre ai suoi catzo di affiliato le condizioni umane del caso se lo vuole come assunti.

Mi pare li vogliano ma come servi della gleba in realtà 

Inviato
19 minuti fa, audio2 ha scritto:

col "libretto famiglia inps "

su internet trovi tutto

io l' ho usato un anno

provo ma temo sia per quelli già con il permesso. Io vorrei dare una mano ad ottenerlo chi non lo ha. Purtroppo non ho lavoro seri, continuativi intendo. Grazie.

Inviato
2 ore fa, Jack ha scritto:

accogliamo niente se non si mette il mogrante in condizione di essere cittadino. Se non diventa cittadino al più presto resta più o meno quello che era dove è nato: incompatibile con gli standard europei ed in balia di chi sfrutta e/o delinque

Ti pare semplice? Dobbiamo ricorrere al reddito di cittadinanza pure con loro? Oppure dar loro lavori più sottopagati dei lavori già ampiamente sottopagati di molti original Italioti.


  • Notizie

  • Badge Recenti

    • Badge del Vinile Oro
      zigirmato
      zigirmato ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Oro
    • Badge del Vinile Arancio
      music.bw805
      music.bw805 ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Arancio
    • Contenuti Utili
      Eiji
      Eiji ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Reputazione
      Ultima Legione @
      Ultima Legione @ ha ottenuto un badge
      Reputazione
    • Contenuti Utili
      Capotasto
      Capotasto ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
×
×
  • Crea Nuovo...