v15 Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 @jimbo Mi dispiace, ma te di hifi ci capisci una bella sega! 2
madero Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 C'è ben poco da aggiungere, ma è sui risultati della ricerca vera fatta dalle corporations con ingegneri e tanti soldi che poi i piccoli costruttori hiend costruiscono i loro apparecchi con modifiche spesso molto limitate 1
rock56 Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 1 ora fa, jimbo ha scritto: Philips è una multinazione di elettronica di consumo, Se non sbaglio ha comprato Marantz per avere la "gamma alta" come poi hanno anche le case automobilistiche....(Citroen/DS , Toyota/Lexus)🤗
Silencer Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 @rock56 Philips ha acquistato una ditta già esistente e loro stessi in Philips decisero che marantz era l'alto di gamma 1
Moderatori paolosances Inviato 21 Dicembre 2023 Moderatori Inviato 21 Dicembre 2023 Philips è stato un marchio molto presente nell'elettronica di consumo,con produzione diversificata nell'ambito audio,alcuni altoparlanti sono ritenuti di buon livello come,ad esempio, il "Bombardon". Non penso che Philips abbia mai pensato di assurgere all'olimpo hifi,semplicemente ha scelto una maggior penetrazione del mercato multisettoriale.
claudiofera Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 Che poi già a metà anni 60 Marantz diventò di proprietà Superscope.Allora potremmo dire , per come l'intendono certi puristi,che in quel momento Marantz perse la verginità,e iniziò a produrre perlopiù apparecchi commerciali. E posso assicurare che vedendo gli apparecchi marchiati Superscope nei primi anni 70.........tutto si poteva pensare meno che fossero aurei..........Era roba super-economica,mentre quei Marantz Standard Radio che ci piacciono tanto,i 1030,i 1060... erano prodotti medi ,ma con una veste estetica sopra la media.
Questo è un messaggio popolare. landrupp Inviato 21 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Dicembre 2023 Philips ha rimarcato come Marantz alcuni dei migliori lettori CD della storia dell'hifi e dato componenti (dac e meccaniche top) ai piu grandi produttori hiend, peraltro anche sul fronte consumer ha sfornato delle pietre miliari come il cd960 e l'880 (e consumer è una definizione che sta molto "stretta" a questi due apparecchi)...senza dimenticare che a proprio nome ha prodotto uno dei migliori Tuner mai visti, non ricordo la sigla ma mi pare fosse il top della serie 900, ma non ne sono sicuro...e purtroppo la memoria non mi aiuta neppure sul fronte amplificazioni: c'è almeno una coppia pre e finale olandesi agli stessi livelli top dei vari Levinson & co. Insomma, Philips non ha l'aura di altre aziende che sono considerate "sacre" - molte delle quali non fatturavano neppure un 10.000esimo di un colosso come Philips - ma a dire che in ambito HiFi non abbia avuto grande prestigio e un ruolo fondamentale ci andrei molto cauto: assieme a Sony, gli olandesi hanno "solo" rivoluzionato l'hifi negli anni 80 portandolo nel digitale...che vuoi che sia...robetta...meglio i cantinari, non c'è dubbio. 3
Membro_0024 Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 32 minuti fa, landrupp ha scritto: peraltro anche sul fronte consumer ha sfornato delle pietre miliari come il cd960 e l'880 (e consumer è una definizione che sta molto "stretta" a questi due apparecchi). non so quanti se lo ricorderanno, probabilmente il top raggiunto da Philips fu un lettore sacd, il SACD1000 , forse in quel caso pretesero troppo perchè diverse macchine arrivarono difettose e chi se le ritrovò dovette usarlo come costoso fermaporte in quanto nessuno aveva i pezzi di ricambio e la Philips proponeva un cambio con il meno valido ed economico 963. Quelli che andavano comunque erano al top come qualità, infatti lo usava Ricci per le dimostrazioni deii suoi sacd
Questo è un messaggio popolare. ediate Inviato 21 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Dicembre 2023 C'è da dire che Philips non ha solo inventato il CD... ha inventato le cassette e anche la sua versione digitale (la DCC). Che poi, quando ha "voluto" ha tirato fuori fior fior di apparecchi... si butti un occhio sulla serie "Laboratory", che vedeva tre componenti di eccellente livello tra le sue fila (pre AH572, finale AH578, tuner AH673). Ah, dimenticavo, proprio perchè Philips non "mastica nulla" di hifi, ha inventato anche i diffusori attivi a due o a tre vie MFB (Motion FeedBack) che, a fronte di dimensioni quasi lillipuziane, sfoderano un suono incredibile, controllato sui bassi in maniera eccezionale, chiaro e cristallino su medi e alti. E, continuando, una "certa" Snell ha usato il mid Philips AD5060 Sq4 per le sue "Type A", considerato uno dei migliori diffusori presenti nel mondo vintage. Sì, è vero, Philips di alta fedeltà non ha mai capito nulla. 4
v15 Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 39 minuti fa, landrupp ha scritto: la memoria non mi aiuta neppure sul fronte amplificazioni: c'è almeno una coppia pre e finale olandesi La serie Laboratory standard, ma per "lui" rimane comunque paccottiglia da negozio di elettrodomestici.
78 giri Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 2 minuti fa, ediate ha scritto: continuando, una "certa" Snell ha usato il mid Philips AD5060 Sq4 per le sue "Type A", considerato uno dei migliori diffusori presenti nel mondo vintage. Sì, è vero, Philips di alta fedeltà non ha mai capito nulla. Così Dahlquist per le DQ10 1
Questo è un messaggio popolare. v15 Inviato 21 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Dicembre 2023 2 minuti fa, ediate ha scritto: Sì, è vero, Philips di alta fedeltà non ha mai capito nulla. Ma vuoi mettere potersi vantare con gli amici di aver speso millemila euro per l'impianto cantinaro luccicante come i brillantini cinesi? 😁 1 2
v15 Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 7 minuti fa, ediate ha scritto: "Type A", considerato uno dei migliori diffusori presenti nel mondo vintage Tutto giusto se togli dalla frase la parola "vintage" 😉
v15 Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 12 minuti fa, jammo ha scritto: Philips fu un lettore sacd, il SACD1000 Credo fosse il DVP9000S, purtroppo uscito in un periodo in cui Philips, come molti altri d'altronde, non teneva più molto in considerazione l'assistenza a medio/lungo termine.
Questo è un messaggio popolare. ediate Inviato 21 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Dicembre 2023 @v15 12 minuti fa, v15 ha scritto: Tutto giusto se togli dalla frase la parola "vintage" 😉 Ho lasciato la parola "vintage" per non offendere la sensibilità di chi spende 30.000 e passa euro per sentire i campanellini e le madonne che sento anche io con le mie Snell type A pagate circa 1000 euro... e che sentivo anche prima con le KEF 104aB da 350 euro. In molti campi dell'hifi il "progresso" è qualcosa di molto "nebuloso" che troppo spesso viene confuso con "capacità di spesa". Chi, generalmente, sa ascoltare senza pregiudizi sa benissimo che gli apparecchi che erano pietre miliari allora lo possono benissimo essere ancora oggi, specie nel campo dei diffusori, dove i progressi sono stati veramente minimi e riguardano più l'ebanistica che la componentistica. 4
Questo è un messaggio popolare. 78 giri Inviato 21 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Dicembre 2023 46 minuti fa, ediate ha scritto: pietre miliari A proposito queste possono ancora dire tranquillamente la loro😉 4
max56 Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 1 ora fa, ediate ha scritto: Ho lasciato la parola "vintage" per non offendere la sensibilità di chi spende 30.000 e passa euro per sentire i campanellini e le madonne che sento anche io con le mie Snell type A pagate circa 1000 euro... e che sentivo anche prima con le KEF 104aB da 350 euro. " da incorniciare" 1
Questo è un messaggio popolare. Alessandro Inviato 21 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Dicembre 2023 A prescindere dalla storia e dal livello di importanza ogni marchio dovrebbe essere trattato con il rispetto dovuto e sempre tenendo presente che le nostre opinioni personali possono essere motivo di crescita anche per altri solo se dibattute ed esposte con sana passione ed educazione. Per come la vedo io parlare male di un qualsiasi marchio è bistrattare ingiustamente l’impronta tecnologica ed anche storico/culturale che ha lasciato, piccola o grande che sia, e questo ci allontana dal condividere con piacere e divertimento, ciao 2 1
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