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Melius Club

Abituarsi al furto dei diritti


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extermination
Inviato
6 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Secondo me pochi sono andati in assicurazione a chiedere un preventivo per un'assicurazione sanitaria completa. 

Mio figlio da poco trasferitosi in svizzera mi pare paghi circa 3500 fr.sv l'anno per la base obbligatoria. ( non chiedermi cosa copre e con che massimali che non so risponderti).

Io ho un assicurazione sanitaria  aziendale non pago troppo  ma non faccio testo.

extermination
Inviato
2 minuti fa, Jack ha scritto:

onora

L'uso del termine da parte mia  non è stato casuale!!

Gaetanoalberto
Inviato
5 minuti fa, extermination ha scritto:

assicurazione sanitaria  aziendale

Bisogna guardare bene cosa è assicurato. 

Ovviamente le polizze collettive sono più vantaggiose, ed estendendo la base versante le prestazioni migliorano. 

Per ora, in Italia, le polizze si configurano come un benefit per quadri e dirigenti, coprono alcune parziali differenze di costi e solo una parte degli interventi, e non hanno carattere esaustivo. 

I preventivi di una normale assicurazione sanitaria per un intero nucleo familiare sono stellari. 

 

Inviato
42 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Che poi un sistema pensionistica a capitalizzazione

ma senza andare a scomodare massimi sistemi, basterebbe almeno mantenere il rapporto matematico attuariale che c’è tra contribuzione e rendita anche con la ripartizione.

Ti perdi il booster notevole del capitale investito (che cmq conta tantissimo sulla rendita a lungo termine), ti perdi la disponibilità interna di capitali in cerca di impiego… ma almeno c’è la corretta giustizia retributiva di ogni caxzo di euro pagato in contributi.

Come è possibile che uno paga 10 e va in pensione a 40 anni, un altro un anno va a 60 e l’anno dopo con la stessa situazione un terzo va a 65 o 67…

ma che cacchio di furfanteria legalizzata è questa?

Inviato
37 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Mah, piccolissima parte in reltà.

come piccola? della spesa complessiva per sanità in Italia due terzi passano per gli Ssn ed un terzo per le tasche dirette dei cittadini… chiamala piccola… hai mai fatto una tac da privato? 

Inviato
24 minuti fa, extermination ha scritto:

Mio figlio da poco trasferitosi in svizzera mi pare paghi circa 3500 fr.sv l'anno per la base obbligatoria.

più la franchigia che sarà almeno di 2500 chf… ma un giovane dal medico ci va ogni morte di papa

ma non è paragonabile… anche la mia ma su 80’000chf manco se ne accorge… poi i premi sono cantonali … è uno stato fortemente federale, l’altra a Basilea paga un 17-18% in più, il Ticino e Ginevra sono i più cari, almeno un 40% in più di Zh

Inviato

Sono all'apice della mia carriera (che significa non ci saranno più aumenti stipendiali se non quelli magri del contratto triennale, regolarmente in ritardo). Reddito lordo 2021: 39.400, dei quali 9.700 di tasse. Mettiamoci un bel, diciamo, 3.500-4.000 di assicurazione sanitaria annua e siamo a posto!

E io non ho mai nascosto di appartenere ad una categoria di lavoratori privilegiata e, per ora, protetta. Figuriamoci gli altri!

Con questo livello di stipendi in Italia, parlare di assicurazioni sanitarie mi sembra un esercizio accademico...

  • Melius 1
Inviato

@gibraltar non solo. Se vediamo le modalità di copertura di tanti sinistri, ci sarebbe da comprare il tirapugni

Inviato
10 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Secondo me pochi sono andati in assicurazione a chiedere un preventivo per una polizza sanitaria completa. 

Ma io ipotizzavo una polizza sanitaria da pagare con i contributi versati dal SSN, mica una integrativa.

Inviato
10 ore fa, Jack ha scritto:

hai mai fatto una tac da privato? 

Sinceramente no, ad oggi ho usufruito del SSN ben poco, ma invecchiando inevitabilmente…

Gaetanoalberto
Inviato

Ad ogni modo, è impraticabile la modifica di un sistema che ha una storia ultracentenaria.

La obbligatorietà e la statalizzazione sono nate per costruire una previdenza che privatamente non si realizzava, semplicemente perchè mancavano redditi sufficienti, cultura della previdenza, intelligenza imprenditoriale.

Negli Usa è andata diversamente, ed il fenomeno è nato spontaneamente attraverso l’opera collettiva delle Unions operaie affiancate dalla nascita di grandi fondi collettivi.

Del resto è noto il fatto che le coperture sanitarie negli Usa sono oggetto di differenze e discriminazioni.

La grande domanda è come riuscire a gestire un sistema sanitario pubblico generalista con un regime di costi sostenibile, sia per la spesa pubblica che per la partecipazione contributiva privata.

Non vorrei insistere su un concetto a me caro ma, dopo la regionalizzazione,  i costi sono schizzati.

Certo, oggi apparecchiature e trattamenti si sono moltiplicati, ma tra le pieghe della sanità ci sono sempre stati interessanti fiumi di denaro.

Inviato
27 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ad ogni modo, è impraticabile la modifica di un sistema che ha una storia ultracentenaria.

Non si sta discutendo di una modifica su proposta politica di parte, ma di una sostenibilità economica al welfare nel suo complesso che verrà meno nel prossimo futuro, ci piaccia o meno si deve tenerne conto nelle scelte e, senza un cambio di rotta radicale sul piano economico che ci permetta di cambiare direzione, con le modifiche paventate dovremmo farci i conti.

 

Inviato
36 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Del resto è noto il fatto che le coperture sanitarie negli Usa sono oggetto di differenze e discriminazioni.

La grande domanda è come riuscire a gestire un sistema sanitario pubblico generalista con un regime di costi sostenibile, sia per la spesa pubblica che per la partecipazione contributiva privata.

Esistono realtà con sistemi sanitari molto diversi dal nostro anche nella UE, uno di cui si è discusso è quello tedesco ad esempio, non si deve necessariamente guardare a quello USA.

Inviato
37 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

La grande domanda è come riuscire a gestire un sistema sanitario pubblico generalista con un regime di costi sostenibile, sia per la spesa pubblica che per la partecipazione contributiva privata.

I costi “sostenibili” non potranno mai esserlo nel prossimo futuro in un paese in cui l’età media aumenta, bambini non ne nascono, l’economia sta sempre più soffrendo e mancano i lavoratori per una buona percentuale di aziende ed in cui i giovani qualificati scelgono di lasciare il paese per rincorrere, giustamente, condizioni lavorative più vantaggiose, condizione che associata all’alta pressione fiscale, alla burocrazia ed alle infrastrutture fatiscenti rendono poco appetibili gli investimenti, sembrano creare la tempesta perfetta.

Gaetanoalberto
Inviato

@maurodg65 Si si, mica dico di non aggiustare il tiro. Abbiamo avuto molteplici esperienze di privatizzazione. Solo una ha determinato vantaggi per il consumatore: quella telefonica. 

Previdenza pensionistica è sanitá privatizzate, ma anche la scuola, con i premi delle imprese italiane ed i salari attuali, non sarebbero sostenibili. 

Quello che sta avvenendo è una partecipazione al costo delle prestazioni, che già allontana molti dalla frequenza di esami e visite. 

Bisogna stare attenti che, dietro il cambiamento, non si organizzi una fregatura. 

L'azione da svolgere dovrebbe riguardare un attento controllo del costo di produzione dei servizi ed una migliore oculatezza delle esenzioni, che dovrebbero essere tarate su reddito, condizioni patrimoniali e carichi familiari, e non sull'età. Anche le esenzioni per patologie potrebbero essere tarare sulle condizioni economiche. 

Io sono un odiato paladino dell'ISEE, che tra l'altro mi è personalmente sconveniente. 

  • Melius 1
Inviato
8 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Solo una ha determinato vantaggi per il consumatore: quella telefonica. 

Vero, anche perchè è l’unica vera privatizzazione che ha permesso l’accesso libero di qualsivoglia azienda privata al mercato ed ha aiutato ad aumentare considerevolmente il numero degli utenti reale di un servizio che alla sua nascita era elitario per i costi del servizio.

Poi come giustamente hai scritto, basta scegliere la strada della crescita per garantirsi la sostenibilità economica, ma lo faremo? 

 

Inviato
7 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

L'azione da svolgere dovrebbe riguardare un attento controllo del costo di produzione dei servizi

Esatto. 

E politicamente, smettere di inseguire il consenso elettorale a suon di regalie, tasse piatte, superbonus, tutto quello che sposta risorse verso una parte della popolazione, negandone inevitabilmente ad un altra.

Già, è come dire diventiamo un po' più seri tutti quanti ... 

Inviato
34 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

senza un cambio di rotta radicale sul piano economico che ci permetta di cambiare direzione

Caro Mauro, quale cambio di rotta ? Ma li vedi lavorare gli italiani nei tuoi giri ? Speriamo di non cambiare troppo, perché l'unico cambio non può che essere in peggio...😁😬

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