audio2 Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 23 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: che dovrebbero essere tarate su reddito, condizioni patrimoniali ci sono già le tasse che sono progressive, allora se vuoi mantenere la progressività, che progressività sia, ma allora che chi ha poco paghi pure poco, non niente. dopo magari cominciamo a parlare di esenzioni via isee.
extermination Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 17 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: sono un odiato paladino dell'ISEE, che tra l'altro mi è personalmente sconveniente. Ma certo! si continui pure a mungere, serenamente e pacatamente, chi prende " qualcosa" in più. D'altronde già oggi, per lo stato italiano, chi ha una ral di 50k è considerato "ricco".
maurodg65 Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 Adesso, lampo65 ha scritto: Caro Mauro, quale cambio di rotta ? Ma li vedi lavorare gli italiani nei tuoi giri ? Speriamo di non cambiare troppo, perché l'unico cambio può essere in peggio...😁😬 😄 Lamberto, non è un problema legato a quanto si lavora in Italia ma al fatto che l’economia ricominci a crescere e che aumentino gli investimenti ed il lavoro, quindi di macro numeri, altrimenti sarà necessario affrontare quei problemi in emergenza e finiremo necessariamente a mettere delle pezze ed a pagare sempre di più di tasca nostra pur pagando per un’assistenza sanitaria completa, non parliamo poi delle pensioni perché li il discorso è pure peggiore.
Gaetanoalberto Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 17 minuti fa, audio2 ha scritto: allora che chi ha poco paghi pure poco Il senso sarebbe quello. La vera progressività. Il piccolo contributo, meglio tarato, ridurrebbe il carico sugli altri. Il motivo per cui @extermination si lamenta, che condivido, è il perfido meccanismo di esenzioni varie, spesso per motivi di consenso politico, che non sempre sono commisurata alle condizioni economiche, e quindi sono ingiustificate. Dimmi tu perché il 65 enne in buona salute e con un buon reddito pensionistico, magari con un buon patrimonio e figli che lavorano o meglio senza figli, deve essere esentato da qualcosa. Ciò non toglie che una parte di solidarietà è necessaria, ma potrebbe essere meglio distribuita. 1
lampo65 Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 7 minuti fa, maurodg65 ha scritto: di macro numeri Proprio se ti rapporti con questi, e con le realtà economiche nel mondo oramai interconnesso, è chiaro che se pensi di inseguire la crescita, sei un illuso. Vanno selezionate le priorità, favoriti i bisogni primari. Sarà brutto dirlo, in un forum di audiofili poi😀
audio2 Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 ma senza il pil che trotta non ne vieni fuori tra pensioni e sanità. poi magari rivediamo come lo si calcola sto pil, ma non vedo altre alternative.
extermination Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 @Gaetanoalberto I veri mantenuti sono gli italiani inattivi che sono 12 milioni e 752 mila, pari al 21,5% della popolazione residente. Di questi la grande maggioranza, circa 7 milioni, dichiara di non cercare offerte di lavoro. "Gli inattivi che non cercano lavoro (ma che potrebbero) sono 12 milioni L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro (degli altri). Sembra proprio cosi se guardiamo i dati Istat relativi all’occupazione in Italia relativi al primo trimestre del 2022. Su 59 milioni e 236mila persone residenti sono 23 milioni e 182mila gli italiani che lavorano e mantengono tutti gli altri, il 39%. Praticamente su dieci persone sono quattro quelle che lavorano. Certo, tra chi non lavora dobbiamo considerate tutte quelle persone o troppo giovani o troppo anziane per “timbrare il cartellino” ma anche una parte (non piccola) di persone in età lavorativa che sono inattive e che sono 12 milioni e 752 mila. Questo vuol dire che il 21,5% della popolazione residente potrebbe lavorare ma non lo fa"
audio2 Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 questo infatti è un problemone. allora cercandio di congegnare un sistema che non li escluda dalle cure urgenti, un qualche tipo di ticket annuo fisso per tutto il resto bisognerebbe anche farglielo pagare.
lampo65 Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 @audio2 Io so solo una cosa, che vedo dei gran macchinoni in giro per lecco da qualche anno. E da qualche anno la sanità proprio qui è andata a fare in cuelo. Perfino nel parcheggio degli operai dove lavoro, Romeni che comprano auto da 40000 euro. Ecco, continuiamo a spostare risorse sul superfluo e a sperare di crescere...ma de che ?
audio2 Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 li vedo anche io, ma per esempio in concessionaria ti propongono le rate per tutto. secondo me è tutto a debito.
Gaetanoalberto Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 7 minuti fa, audio2 ha scritto: senza il pil che trotta Sempre d'accordo
lampo65 Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 Nel superfluo, oppure c'è gente che accumula soldi in banca per portarli nella tomba. Vanno stanati sti "esenti", punto 1 minuto fa, audio2 ha scritto: secondo me è tutto a debito E certo anche. Qualcuno ci guadagna forse
Gaetanoalberto Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 9 minuti fa, extermination ha scritto: 21,5% della popolazione residente potrebbe lavorare ma non lo fa" Si, il che richiede un ragionamento veramente ampio. Non sempre è cattiva volontà, ma parli con uno che si è spostato pur di lavorare, a stipendio talmente basso che effettivamente i primi tempi, avessi fatto ragionamenti di convenienza, non sarebbe stato da fare. Molte famiglie aiutano i figli perché, per lavorare, spendono più del reddito, Quindi spostano risparmi verso le zone più produttive. Ci sono squilibri enormi. Per esempio anche in asili nido, servizi, distribuzione del lavoro.
maurodg65 Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 Il punto di partenza di qualsiasi ragionamento resta solo uno, o si cresce economicamente o si sarà costretti a tagliere le spese dello Stato, dal SSN alle pensioni per arrivare al resto dello welfare, bisogna solo decidere cosa si vorrà fare da grandi perché il tempo dei compromessi è finito. 1
extermination Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 11 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: ma parli con uno che si è spostato pur di lavorare, a stipendio talmente basso che effettivamente i primi tempi, avessi fatto ragionamenti di convenienza, non sarebbe stato da fare. Idem! Nel febbraio 1987 venni a Milano con un primo stipendio di poco più di un milione ed un affitto mensile di circa 600.000 lire. Pero però lo stato deve fare ogni cosa nelle proprie possibilità per non favorire "quelli della convenienza". A titolo esemplificativo e non esaustivo molti di quelli del reddito di cittadinanza. 1
maurodg65 Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 11 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Molte famiglie aiutano i figli perché, per lavorare, spendono più del reddito, Quindi spostano risparmi verso le zone più produttive. Ci sono squilibri enormi. Per esempio anche in asili nido, servizi, distribuzione del lavoro. Ieri per puro caso mi sono fermato a comperare qualcosa in un supermercato ad Udine, a trenta chilometri da casa mia, eppure le differenze di prezzo erano imbarazzanti e parliamo della stessa regione.
audio2 Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 ma è logico che sia così, + lavoro + soldi + economia + prezzi + servizi. è un circolo che si autoalimenta, con tanti altri costi però, non dimenticatevi anche di quelli.
lampo65 Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 5 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: spostato pur di lavorare Quando si ragiona di crescita o comunque di pil, secondo me occorre sempre fare i conti con l' antropologia🙂. Paesi che conoscono il benessere ormai da quasi 50 anni, si sono imborghesiti oltre ad invecchiare progressivamente. E i giovani, non sempre, ma spesso totalmente impreparati a vivere le difficoltà. Non voglio criticate la civiltà dei consumi, semplicemente sono situazioni che vivono tutti i paesi occidentali. Nell'economica globalizzata, potremmo aspettare che india e Cina facciano lo stesso percorso... no direi di cambiare paradigma, almeno in parte. Viste anche le problematiche ambientali enormi legate ad una crescita indefinita. Poi non saprei come fare concretamente, politicamente, forse una dittatura ?😁🙂
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