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Le vergogne della sanità italiana


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32 minuti fa, qzndq3 ha scritto:

e la gestione dei nostri genitori

Eh... anche qui potrei parlare dei miei, morti 8/10 anni fa:

Medico palliativista, poltrona e letto antidecubito, assistenza notturna, addirittura un donna che veniva solo per fare

la barba a mio padre...

Tutto senza sborsare una lira!

A parte naturalmente la marea di tasse che abbiamo pagato tutta la vita:classic_biggrin:.

Ma niente è gratis, e i soldi da qualche parte devono saltar fuori

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Ho esperienza di lunghe attese al pronto soccorso per me o per persone che avevo accompagnato, ma sempre dopo triage ed eventuali esami atti scongiurare eventi a rischio morte (elettrocardiogramma) pressoché contemporanei all'accesso in struttura.

Per quanto riguarda invece interventi programmati oppure conseguenti all'accesso al pronto soccorso, sono sempre rimasto senza parole davanti a organizzazione e professionalità esemplari.

Tutto questo in una regione rossa, che dovrebbe essere l'anticristo.

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Racconto brevissimamente la mia esperienza: ricoverato per una piccola operazione, mi hanno lasciato addosso la mascherina che avevo all'esterno e sul lettino pre sala operatoria mi hanno chiesto da quale parte dovevano tagliare: ho detto "a sinistra" e la dottoressa ha iniziato a marcarmi a destra.

Questo in un ospedale privato convenzionato con il pubblico. Eccellenza. Lombardia.
 

Invece nel pubblico-pubblico, mio padre (82 anni ma completamente attivo, autosufficiente e fino a poco prima in buona salute) è stato assolutamente e negligentemente trascurato dal medico di base che a fronte di un malessere durato settimane ha consigliato (per due volte) degli integratori, non l'ha visitato, non gli ha prescritto alcun esame.

Quando è stato portato al pronto soccorso, gli hanno trovato epatite, polmonite, aritmia cardiaca.

Da lì è stato un calvario di più di un mese, comprensivo di annunciata dimissione rientrata per sopravvenuta infezione (ma dai?), agonia, decesso. Questo, invece, in Liguria.

Non ho voglia di leggere tutto il thread e sorbirmi le difese a prescindere di chi (buon per lui) si è trovato bene.

Alberto

 

 

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La cazzata l'hanno fatta anche con me, e non da poco:

dovevo andare a Mestre a far vedere il dischetto con le immagini della TAC fatta a Feltre, ... mi hanno dato

il disco sbagliato (con un'altra TAC precedente). I chirurghi fortunatamente se ne sono accorti subito

e hanno contattato, loro sponte, Feltre.

2 ore ad andare e 2 a tornare per niente, senza contare che potevano dare una diagnosi sbagliata.

-

Però mattina dopo ore 9, (avrei dovuto tornare col dischetto giusto), mi ha telefonato la segreteria di Feltre,

si è profusa in 10 minuti di scuse e ha voluto sapere com'era successo, assicurandomi

che avrebbero provveduto loro a tutto.

-

Cosa dovrei dire?

Dovrei lamentarmi?

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@audio2  La sanità regionale  risente dell'impostazione datale da un personaggio potentissimo, temuto da ogni parte politica e passato poi ad altro prestigioso incarico  Per rimettere i conti a posto la sua dottrina prevedeva che gli ospedali spazzassero fuori i degenti il prima possibile.  Obiettivi: Riduzione del "carico alberghiero" per patologia  e aumento del turnover dei posti di degenza.   Anche mia madre DUE giorni dopo l'Ictus che la rese una larva semiparalizzata stava per essere dimessa. Era Venerdì sera, a casa non c'era nulla di attrezzato perché prima era pienamente autosufficiente, dovetti arrivare a velate minacce per strappare il ricovero fino a lunedì.  Per ""fortuna"" (!)  la domenica  mamma decise di farci pure un infarto cardiaco serio "on the top" e così la tennero per un po', quantomeno ci organizzammo con i "presìdi" a casa. 

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Sulla sanità americana mi ha molto colpito il discorso di un collega del quale non dubito: Egli aveva preso 6mesi di aspettativa per vedere se riusciva a compiere il grande balzo e trasferirsi negli USA dove aveva già numerosi parenti. Era ospite da uno di loro quando la nipotina di nove anni gicando in casa cadde, battè la testa e prese a vomitare. Chiamrono il 911 e la portarono al PS con l'ambulanza. Il mio collega sccompagnò all'ospedale la madre della bambina.  Avevano una forma di parziale assicurazione a causa del reddito basso.  Dopo un primo esame "consigliarono " una TC cranica e vennero messi in attesa con un'altra cinquantina di persone. Dopo qualche minuto arrivò la proposta di fare l'esame a pagamento saltando l'attesa, cosa che accettarono. Essendo negativo l'esame, "consigliarono" di farne un altro, dal costo x non coperto,  riguardante certi enzimi del sangue.   E che fa una madre (latina) di una bambina davanti a dei sanitari che fanno la faccia da "non ci stiamo capendo un c.?" - firma ed esame.  La faccio breve: Ad un certo punto le venne proposto di firmare un consenso preliminare all'esecuzione di QUALSIASI esame i medici avessero ritenuto opportuno per inquadrare la diagnosi. Questo avrebbe permesso di saltare i tempi morti della comunicazione risultati esame precedente, richesta del successivo, firma assenso etc. atc.   La madre diede il consenso.

La bambina fu dimessa senza che le fosse praticata alcuna cura, con una diagnosi banale - in pratica si era ripresa da sola come avrebbe fatto a casa - e un "bill" di 4mila e rotti $  (ed era la quota non coperta della assicurazione base, altrimenti ci sarebbe stato pure il trasporto in ambulanza e il triage) 

La parte della richiesta consensi con comunicazione dei prezzi e quella della presentazione del "bill" è accuratamente omessa da tutti i telefilm ospedalieri americani.. 😁

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20 minuti fa, Martin ha scritto:

La parte della richiesta consensi con comunicazione dei prezzi e quella della presentazione del "bill" è accuratamente omessa da tutti i telefilm ospedalieri americani

In alcune puntate di  E.R. qualcosina c'era.

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