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La legge di bilancio 2023


appecundria

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Finalmente! comincia ad intravedersi il passo lungo del governo. Pagate le prime cambiali elettorali, adesso si mette mano alla riforma liberal liberista che gli italiani hanno chiesto nel segreto dell'urna. All'insegna del motto "Meno stato, più privato!", il governo ha varato tagli pesanti ad istruzione pubblica (maggiore budget invece per quella privata) e assistenza sociale, tagli alla ricerca, ma soprattutto tagli a quel carrozzone inutile della sanità.

Il governo ha adottato il modello Lombardia che tanta buona prova di sé ha dato nel periodo appena trascorso. Grazie a questo possiamo passare dal 7.1% del Pil al 6.1% nel settore della sanità conquistando il titolo di budget sanitario più basso d'Europa, roba che Margaret Thatcher sta rosicando nella tomba. I tagli colpiranno principalmente medici di base e guardie mediche, per far fronte al riversamento sui pronto soccorso, all'ingresso sarà posto un sottufficiale dell'Esercito che tracciando un simbolo sulla fronte del paziente, stabilirà chi deve essere soccorso e chi no. Unico neo. Non si capisce come hanno fatto, in questa legge di bilancio a fare ulteriori 30 miliardi di deficit. Mah.

Naturalmente ci sono feroci critiche da parte dei guru della sinistra.

 

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45 minuti fa, appecundria ha scritto:

Finalmente! comincia ad intravedersi il passo lungo del governo. 

Bè non aveva dubbi nessuno su dove si sarebbe andati a parare.

Vedremo in quanti se ne accorgeranno, se si sveglieranno dall'influenza del fascino di Giorgiona .

 

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https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AEw5NlJC
 

 

La manovra mette sul piatto due miliardi in più per le cure degli italiani per il 2023, ma la gran parte delle risorse (1,4 miliardi di euro) saranno destinati a coprire le spese per le bollette e il caro energia degli ospedali mentre il resto dei fondi non coprirà nemmeno l'aumento dei costi dovuti all'inflazione. L’unico segnale lanciato al personale sanitario stremato dopo oltre due anni di pandemia sono i soldi in più per le buste paga di medici e infermieri che lavorano nei Pronto soccorso, ma questi aumenti i sanitari non li vedranno prima del 2024.

I soldi in più assorbiti dal caro bollette

La manovra stanzia due miliardi in più per il 2023. Questo significa che il Fondo sanitario nazionale - quello che distribuisce le risorse alle Regioni per pagare le cure agli italiani - salirà il prossimo anno a 128 miliardi di euro. Un mini aumento che non vale neanche il 2% del Fondo stesso con l’aggravante che lo stesso aumento sarà assorbito in gran parte dal caro bollette degli ospedali che certo non possono spegnere la luce o i macchinari che hanno in corsia: dei due miliardi in più stanziati dalla legge di bilancio, infatti. una fetta importante di 1,4 miliardi «è destinata a contribuire a far fronte ai maggiori costi determinati dall'aumento dei prezzi delle fonti energetiche».

 

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https://osservatoriocpi.unicatt.it/cpi-archivio-studi-e-analisi-come-funziona-il-sistema-sanitario-tedesco

 

 

Alcuni numeri sul sistema sanitario tedesco

La sanità tedesca è finanziata per l’84 per cento da fonti pubbliche (di cui il 78 per cento da assicurazioni a contribuzione obbligatoria e il 6 per cento dalla cosiddetta fiscalità generale) e per il 16 per cento da fonti private, cioè schemi di finanziamento volontari o da spesa diretta delle famiglie (Fig.1). Nella sostanza quello che avviene non è molto diverso da quanto avviene per le pensioni in Italia dove si versano i contributi obbligatori all’INPS, lo Stato copre l’eventuale ammanco tramite la fiscalità generale e i cittadini possono attivare assicurazioni private.

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Oltre metà dei finanziamenti sono utilizzati per l’assistenza sanitaria per cure e riabilitazioni. Quote minori sono destinate all’assistenza a lungo termine (19 per cento) e all’acquisto di prodotti farmaceutici e apparecchi terapeutici (19 per cento); il restante è destinato a servizi tipo prevenzione delle malattie e gestione del sistema sanitario.

L’offerta di servizi ospedalieri è erogata tramite 1.914 ospedali, di cui il 72 per cento sono privati (a scopo di lucro o non profit). Le strutture private però sono più piccole di quelle pubbliche in termini di posti letto. Presso le strutture pubbliche sono situati quasi la metà dei 494mila posti letto disponibili (Fig.2a e Fig.2b). Per fare un paragone con l’Italia, sempre nel 2018, i 1.059 ospedali sono ripartiti equamente tra pubblico e privato (accreditato e non accreditato), mentre i posti letto (degenza ordinaria, day hospital e day surgery) sono complessivamente 212mila, di cui quasi l’80 per cento presso strutture pubbliche.[9] In Lombardia, la quota degli ospedali privati è più alta ma, al 44 per cento, è comunque molto inferiore a quella della Germania.

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In linea con la tendenza dei paesi avanzati, anche in Germania il numero di ospedali e posti letto si è progressivamente ridotto dal 1991 al 2019: gli ospedali sono calati del 20 per cento (da 2.411), i posti letto sono diminuiti del 26 per cento (da quasi 666mila posti letto), la durata media del soggiorno in ospedale si è dimezzata da 14 a 7 giorni. Solo il numero di posti letto di terapia intensiva è aumentato del 31 per cento dai 20.200 del 1991 ai 26.397 del 2019, e più della metà sono situati in ospedali pubblici. Nonostante questo calo complessivo, il numero di posti letto totali ogni mille abitanti resta ancora il più elevato tra i paesi europei, 8 contro una media di 5 (Fig.3).[10]Le ragioni del calo sono da ricercarsi nell’impiego di nuove tecnologie, di migliori cure, di una migliore prevenzione e di un’ampia rete di strutture sanitarie. Ad affiancare gli ospedali, che spesso sono monofunzionali e specializzati su un particolare ambito sanitario, si contano 14.688 strutture di sevizi per l’assistenza ambulatoriale, 1.126 strutture precauzionali o riabilitative (nel 2018) e 15.380 case di cura (incluse le residenze per anziani).[11]Dal 2004 si sono aggiunti i centri di assistenza medica (poliambulatori), rapidamente aumentati da 70 a 3.539 nel 2019.

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Complessivamente la sanità ospedaliera occupava oltre 1,25 milioni di persone di cui 191mila medici nel 2018, valore in crescita rispetto al passato. Circa il 54 per cento del personale medico e non medico era assunto in strutture pubbliche (dato del 2017). Nel servizio infermieristico, invece, il personale è rimasto stabile attorno alle 331mila unità (contro le 326 mila nel 1991).[12]

 

La spesa sanitaria

Nel 2018 la Germania ha speso 391 miliardi in sanità (pubblica e privata), una cifra tra le più alte in Europa sia in termini pro capite con oltre 4.500 euro per abitante (quasi 2.000 euro in più della media europea, Fig.4), sia in rapporto al Pil (11,7 per cento contro una media europea dell’8,3 per cento, e l’8,7 per cento dell’Italia; Fig.5).[14]Dal 2011 la Germania destina una quota sempre maggiore di risorse alla sanità.[15] Di queste, una porzione valutata in oltre lo 0,6 per cento di Pil è destinata a spese per investimenti (attrezzature, tecnologie e infrastrutture), contro lo 0,4 per cento della media europea.

Fig. 4: Spesa sanitaria pro capite (euro a parità di potere d’acquisto)

 

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Fonte: OCSE, Health at a Glance 2020.

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extermination

Si stanno chiedendo soldi da mettere sul " banco" ad un   "poraccio" ( lo stato)  pieno di debiti che non può fare altri debiti a cui non resterebbe altro che metter mano nelle tasche dei " soliti" noti. 

PS) li ho sentiti dire che sono pienamente soddisfatti del feed back  delle istituzioni europee!! Urca...

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Documento di economia e finanza approvato dal governo Draghi:


https://www.quotidianosanita.it/m/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=95007

 

28 aprile - La tendenza è delineata nel Documento di economia e finanza appena approvato dal Parlamento. L’impennata maggiore c’è stata l’anno scorso con un’incidenza della spesa sanitaria sul Pil del 7,5% dovuta sia ai finanziamenti per l’emergenza Covid che al calo del Pil. Poi l'incidenza passerà al 7,3% nel 2021, al 6,7% nel 2022, al 6,6% nel 2023 fino al 6,3% nel 2024. Tutto questo al netto però degli investimenti del Recovery Fund che, ricordiamo, stanzia 20,2 miliardi per la sanità.

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Ogni italiano paga in media € 1800,00 per il SSN, sostanzialmente il budget della Sanità è la cifra procapite moltiplicata per il numero di abitanti, ovviamente la cifra procapite è la media che funziona come il famoso “mezzo pollo” e, se tanto mi da tanto, come per l’Irpef moltissimi non pagheranno nulla o quasi…

La coperta è corta quindi inutile scandalizzarsi. 

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