analogico_09 Inviato 16 Dicembre 2022 Inviato 16 Dicembre 2022 Qualche suggestione dall'ascolto di un disco dedicato a due brani dall’opera Peter Grimes e alla "Suite on English Folk Tunes, Op. 90, A time there was" / L. Bernstein con N.Y. Phil Un omaggio discografico al grande compositore inglese, uno degli ultimi geni del ‘900 musicale “classico”, di cui si parla poco. Sono perle musicali, in particolare "Four Sea interludes" e "Passacaglia" dal Peter Grimes. Si ascolta il fremito, la calma, la furia, il respiro meta-espressionistico del mare, inevitabile il rimando all’impressionismo più “arrotondato” ed onirico de’ "La Mer" debussyniana. Dovrò prima o poi ascoltare integralmente il Peter Grimes, non più a tratti. Molto drammatica, mi sembra sia di grande interesse la stessa vicenda ambientata nel 1830, in un villaggio di pescatori situato sulla costa orientale dell’Inghilterra, ispirata al poema "The Borough" di George Crabbe, su libretto di Montagu Slater. Preziosa la “suite” ispirata alle musiche folk inglesi, una rivisitazione sinfonica colta ma schietta, non accademica. Se non ricordo male qualche tempo fa parlammo del War Requiem, altro capolavoro del ‘900 pieno, anch’essa opera dei suoni dell'orchestra da camera e dei testi poetici inglesi recitati che vanno insieme. Straordinarie interpretazioni di L. Bernstein
giorgiovinyl Inviato 16 Dicembre 2022 Inviato 16 Dicembre 2022 Gran compositore Britten, a proposito ti è sfuggita una r finale al posto della n, molto bello il Peter Grimes, che ho visto per fortuna anche a teatro. In effetti i Four Sea Interludes hanno una capacità evocativa del mare paragonabile a quella di La Mer. Io poi vado pazzo per la Simple Symphony, rielaborazione di composizioni giovanili a per la Young Person's Guide to Orchestra, mi portò a vederla in concerto mia madre da piccolo, io recalcitravo, ma poi i semi piantati da mia madre sono fioriti. 1
analogico_09 Inviato 16 Dicembre 2022 Autore Inviato 16 Dicembre 2022 Grazie della segnalazione, Giorgio, e viva la mamma! 🙂 Sono proprio ora in ascolto da Tidal del Peter Grimes, interpretazione, fantastica, di Haitink, dei cantanti, del coro e orchesta della Royal Opera House, Covent Garden. Mi sta piacendo a manetta! Sono all'inizio del 2 atto, scena 1, al brano "Gitter of Waves and Gitter of Sunlight" per soprano, splendida Felicity Lott, e coro, un canto di pura bellezza, quasi dolorosa, e solenne... Ci si risente... ;)
giorgiovinyl Inviato 16 Dicembre 2022 Inviato 16 Dicembre 2022 16 minuti fa, analogico_09 ha scritto: Grazie della segnalazione, Giorgio, e viva la mamma! Purtroppo ora non c'è più ma viva sempre! 16 minuti fa, analogico_09 ha scritto: Sono proprio ora in ascolto da Tidal del Peter Grimes, interpretazione, fantastica, di Haitink, dei cantanti, del coro e orchesta della Royal Opera House, Covent Garden. Proprio l'edizione che ho in cd, la comprai proprio perchè dovevo andarlo a vedere in teatro. Comunque del Peter Grimes c'è molto da dire, spero di scriverne più tardi...
analogico_09 Inviato 16 Dicembre 2022 Autore Inviato 16 Dicembre 2022 1 minuto fa, giorgiovinyl ha scritto: Purtroppo ora non c'è più ma viva sempre! Certo, saranno, come pure la mia, in tutti, sempre presenti in noi. 🌹 2 minuti fa, giorgiovinyl ha scritto: Comunque del Peter Grimes c'è molto da dire, spero di scriverne più tardi... Ben volentieri ti leggerei per scambiare pensieri e sensazioni. Ho sospeso l'ascolto, vista l'ora.., non voglio disturbare i vicini, riprenderò dopo le 16.
analogico_09 Inviato 16 Dicembre 2022 Autore Inviato 16 Dicembre 2022 2 ore fa, giorgiovinyl ha scritto: Proprio l'edizione che ho in cd, la comprai proprio perchè dovevo andarlo a vedere in teatro. In teatro, per l'acustica e l'impatto con la musica dal "vivo", è sicuramente molto meglio. Io ho terminato l'ascolto dell'opera registrata aprendo le orecchie alla musica senza seguire il libretto, sulla scorta della sinossi dettagliata che avevo letto prima. Consapevole del fatto che un primo ascolto non sarebbe bastato, ho preferito concentrarmi solo sulla musica al "buio", senza seguire i dialoghi, per capire fino a che punto il puro linguaggio dei "suoni" avrebbe potuto coinvolgermi lasciandomi libero di associare ad esso il mio immaginifico letterario e visivo. In realtà non sono riuscito a sentire, leggere e vedere altro, se non le asemantiche astrattezze dei flussi musicali dai quali mi lasciavo andare in una dimensione del "sentire" prelogica, senza dover "capire". Pieno e puro godimento Il prossimo ascolto sarà con il libretto perchè anche le parole hanno la loro grande importanza nel genere operistico.
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