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Carichi capacitivo, induttivo e resistivo: parliamone!


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Inviato

 

Per l’interfaccia tra ampli e diffusori, cosa tenere in considerazione e perché.

Parliamone!

Esempi sul campo ed esperienze dirette.

 

Buon anno!!!

 

Inviato

In molte occasioni su Audioreview è stato specificato quale fosse il carico più complesso tra capacitivo, indittivo e resistivo.

In fase test di lavoratiorio AUdio mise a punto un sistema per conoscere come un ampli si comporta con i carichi complessi ( capacitivo ed induttivo).

Di base il carico principalmente capacitivo è il più difficoltoso.

Un carico reale ha una variabile del modulo di impedenza e di fase piuttosto variabile, passando da cpacitivo ad induttivo ed, in parte resistivo.

 

Walter

  • Melius 1
Inviato

Il peggiore è quello capacitivo con basso minimo di resistenza che poi è quasi sempre nella zona di massima energia.

Ultima Legione @
Inviato

@Dufay

.

.................. e mi permetto di aggiungere che specie per le elettroniche allo Stato Solido, le Sovratensioni inverse dovute ai carichi con sfasamento di tipo capacitivo, se non ci fossero le Reti di Zobel e le protezioni sulle amplificazioni, anche con un binomio di Cavi/Diffusori di relativa quanto apparente .... "tranquillità", farebbero letteralmente fumare, nei passaggi ad elevata Dinamica e Volume, decine di BJT di potenza.

.

Nel trittico costituito dai carichi Resistivi, Induttivi e Capacitivi che un elettronica di amplificazione può vedere ai suoi morsetti, gli ultimi per "Quantità e Qualità" delle sovratensioni inverse che inducono, sono quelli decisamente più diffcili e insidiosi.

.

 

Inviato
Il 4/1/2023 at 14:36, gioangler ha scritto:

Parliamone!

Naturalmente quoto chi mi ha preceduto e aggiungo che il carico ideale sarebbe quello resistivo, che andrebbe perseguito in tutti i modi per far lavorare nel miglior modo possibile le elettroniche.

Purtroppo nella realtà, per tirare fuori un poco più di volume (distorto) dai vari devices, rarissimamente viene perseguito dai costruttori di diffusori, che anzi lo ignorano proprio, nascondendosi dietro la frase "amplificatore inadeguato" se il loro diffusore non suona bene.

P.S. L'argomento è vastissimo e presuppone anche una buona base di conoscenze varie, scrivi esattamente quale è il tuo problema oppure se si tratta di pura curiosità.

Inviato
5 minuti fa, feli ha scritto:

rarissimamente viene perseguito dai costruttori di diffusori

Da qualcuno si.

Inviato

Macin in sostanza. Perché la maggior parte dei costruttori di diffusori, costruisce dei cortocircuiti con 85 db?

Ho visto delle nisure di un paio di b&w, che scendevano a 1.8 ohm... un'assurdita. 

 

Inviato
1 ora fa, Ggr ha scritto:

Perché la maggior parte dei costruttori di diffusori, costruisce dei cortocircuiti con 85 db?

Ho visto delle nisure di un paio di b&w, che scendevano a 1.8 ohm... un'assurdita. 

Perché la potenza elettrica costa ormai poco ed occupa poco spazio (Classe D, ecc…), perché perdendo efficienza si possono appiattire le risposte in frequenza facendole anche apparire più estese in basso anche in diffusori piccoli come litraggio e come diametro woofer, perché sui i woofer a bassa impedenza (tipo ad esempio i due woofer in parallelo delle torri, i woofer a 4 ohm delle Klipsch heritage) gli ampli erogano più potenza (aiutandoli, ecc…).

 

PS: proprio oggi sono andate via delle Klipshorn “replica” con cassa del basso duplicato (una sopra ed una sotto il medio alto). I due driver da 4 ohm erano in questo caso messi in serie ed il crossover ovviamente rifatto.

E’ una cosa “stupida” (raddoppio di ingombri in altezza e raddoppio del costo del basso a parità di estensione/efficienza), ma a parità di tutto l’impedenza più alta anche in gamma bassa si è sposata benissimo con il monotriodo ed i diffusori autocostruiti letteralmente volavano.

Inviato

@Collegatiper quindi è una cosa fattibilissima. Posso capire la bassa efficienza, per appiattire la risposta. Se ho un woofer che arriva a 40 hz con 84 db di efficienza, posso scegliere di aduguare la risposta a quel livello.  Ma l'impedenza a 1.8 ohm, posso anche evitarla....

Inviato
7 ore fa, Ggr ha scritto:

Se ho un woofer che arriva a 40 hz con 84 db di efficienza, posso scegliere di aduguare la risposta a quel livello.  Ma l'impedenza a 1.8 ohm, posso anche evitarla....

19 ore fa, Ggr ha scritto:

in sostanza. Perché la maggior parte dei costruttori di diffusori, costruisce dei cortocircuiti con 85 db?

.

La potenza erogata da un amplificatore più o meno ideale, varia in funzione dell'impedenza del diffusore.

Se confronti le sensibilità di un diffusore da 4 ohm con uno da 8 ohm, devi togliere 3db da quello da 4 ohm, se poi il diffusore è da 2 ohm, devi togliere altri 3db, sempre rispetto a quello da 8 ohm, dal dato di sensibilità dichiarato del diffusore di 2 ohm.

In altre parole il costruttore del diffusore da 2 ohm ha guadagnato 6 db senza aver fatto nulla, a parte rendere complicata la vita al povero amplificatore e all'audiofilo, che così dopo l'acquisto si accorgerà che la coppia non è molto  sinergica e scatterà la caccia all'amplificatore adatto a pillotare le bellissime "xxxx". Pensaci, quante volte qui abbiamo letto thread del genere?

.
Quindi avere valori di impedenza vicini al cortocircuito fa comodo un pò a tutti, ai costruttori di diffusori ed elettroniche che se pizzicati con prodotti inadeguati, possono sempre dire "ehhh ma è colpa dell'ampli" oppure "è colpa delle casse" a seconda di cosa essi producano, alle riviste web i cui recensori possono continuare a sbizzarrirsi in recensioni pindariche con accoppiamenti che mai potranno suonare come a casa nostra, ai venditori che possono continuare a sostituire casse e ampli accoppiate alla qualunque, oltre naturalmente a noi che ci divertiamo a leggere i forum hifi.

Inviato

@Ggr l'impedenza da 1,8 ohm è spesso conseguente alle rotazioni di fase indotte da xover non rifasati. In pratica all'aumentare delle impedenze reattive specie negli incroci di banda il valore resistivo "cala" in favore di quello induttivo o capacitivo. L'ampli quindi fronteggia la bassa impedenza su carichi molto sfasati: un vero e proprio incubo per molti. So concetti che chi ha studi in elettrotecnica comprende per gli altri tocca fidasse. Diffusori non ostici anche se poco sensibili si trovano facilmente basta vedere se possibile i dati tecnici.

Inviato

Si si. Giusto. Il concetto cel'ho chiaro, e proprio quel diffusore scende a 1.8 ohm, a 120 hz....!!!!!!

Quello che non capivo, era se, per fare un diffusore tranquillo, occorreva rinuncire a della qualità.  Ma mi pare non sia il caso.

Inviato
2 ore fa, giangi68 ha scritto:

l'impedenza da 1,8 ohm è spesso conseguente alle rotazioni di fase indotte da xover non rifasati

sfrutto la tua affermazione, che naturalmente condivido, per ricordare che diffusori con simili prestazioni strumentali sono semplicemente diffusori male progettati...

  • Melius 1
Inviato
10 ore fa, viale249 ha scritto:

sono semplicemente diffusori male progettati...

Non credo che molti marchi prestigiosi siano tutti gestiti da incompetenti. La mia personale opinione è che potendo scegliere è meglio orientarsi su prodotti facili da pilotare. 

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