extermination Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 1 minuto fa, audio2 ha scritto: anche a milano basta andare un pò fuori, le cascine ci sono anche li. il problema è solo il costo, e il tempo da dedicarci Il sabato e la domenica, di norma, lo dedico ad altro; preferisco laghi-mare-monti... all' andar per cascine,mercati e botteghe varie. Ma anche solo passegiar per il quadrilatero...anche se spesso rientro "alleggerito" di denari... !!
audio2 Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 ma infatti, anche perchè ti dirò la verità, a volte i contro filetti di pollo del lidl sono risultati più buoni di quelli bio dell' esselunga. sarà stata la fame.
audio2 Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 comunque anche nell' industriale sono stati fatti passi da gigante, da bambino avevamo le galline e quelle rare volte che non c'erano uova le si comperava al market che in confronto erano in pratica immangiabili. adesso non è più così, quelle da gallina ruspanti sono si migliori, ma non è più un dramma.
analogico_09 Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 A volte i veri polli in batteria siamo noi consumatori allevati con il becchime delle illusioni. Tuttavia non farei di tutto il bio un fake; ci sono prodotti così targati dai prezzi contenuti e dalla qualità garantita che fanno la differenza anche a livello del sapore, del gusto che allieta maggiormente il palato. Non vorrei far loro pubblicità, quindi non farò nomi, ma i prodotti bio di una famosa catena Coo_perativa originaria del nord Italia hanno una ben distinta consistenza rispetto alle filiere alimentari più pubblicizzate e "tradizionali". Comunque il BIO era noto nel belpaese già nei remoti anni del "Carosello".., lo pubblicizzava un nostro simpatico e bravo chitarrista jazz... 🎸
extermination Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 11 minuti fa, audio2 ha scritto: del lidl sono risultati più buoni di quelli bio dell' esselunga Posso solo dirti che mia moglie degli altri supermercati ( non Esselunga per capirci) non ne vuol proprio sapere ( a detta sua hanno schifezze)
Jack Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 Un mio caro amico, padrino di mio figlio masculo, di famiglia di boscaioli e con un figlio laureato Phd in sciente forestali (è il mastro diero a tutto) ha aperto un'azienda di produzioni agricole Biodinamiche. Lui lo è davvero bio, pure oltre il concepibile. ZERO concimi e ZERO pesticidi e trattanti come il concetto di biodinamico comporta. Ma de facto può vendere solo nel circondario, non a chiunque e si compra quello che viene raccolto il giorno che ci si presenta sul posto e che madre natura ha deciso di far arrivare a maturazione I prezzi ovviamente sono quelli che è possibile sostenere coi costi che tale approccio comporta. Non è possibile nutrire 8 miliardi con queste "tecniche"... alla fine la musica è sempre quella... anche per l'agricoltura: senza lilleri non si lallera.
Gaetanoalberto Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 @extermination Insomma, Esselunga non è male, neppure la Coop, quantomeno per una certa garanzia di qualità di produzione. Anche mia moglie ordina di fare la spesa lì. Certo, ad avere la bottega di fiducia, puoi contare su una certa preselezione da parte del negoziante, meglio poi se si approvvigiona sul territorio. Però in città per le botteghe è sempre più difficile.
extermination Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 1 minuto fa, Gaetanoalberto ha scritto: Esselunga non è male A sentir lei, dopo la morte del patron, la qualità è calata ed alcuni prodotti sono scomparsi dagli scaffali.
extermination Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 Questi l'han trovato il macellaio di fiducia! Foto da me scattata. tutti i diritti sono riservati. 1
LeoCleo Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 27 minuti fa, extermination ha scritto: A sentir lei, dopo la morte del patron, la qualità è calata Sostituisci "calata" con "precipitata", e sono d'accordo!
beatleman Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 Ho la fortuna di avere fra il parentato chi alleva polli e conigli, il galletto Vallespluga non andrebbe nemmeno chiamato galletto,come tale non ha proprio il tempo di formarsi,se lo scuoti sopra il piatto si stacca tutta la carne.
LeoCleo Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 5 ore fa, Panurge ha scritto: Per il 99% dei consumatori un pollo vero, da pollaio della nonna, risulterebbe troppo duro e selvatico Senza contare le dimensioni, improponibili per famiglie di città.
Membro_0022 Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 2 ore fa, Velvet ha scritto: Te sei magnato pure Babbo? Trovagliele te altre due renne volanti...
Schelefetris Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 1 ora fa, Jack ha scritto: Non è possibile nutrire 8 miliardi con queste "tecniche"... 8 miliardi certo che no. Ma in Italia si potrebbe mangiare molto meglio se si capissero certe cosucce. Se vuoi le ciliegie a natale, la mela lucida tipo porcellana, la pesca senza ospiti... il bello è che poi tutti si lamentano che la frutta non sa più di niente :D Spesso ho difficoltà a far assaggiare la frutta agli ospiti perchè non sempre è "perfetta tipo supermercato", poi quando l'addentano sorrisi a 32 denti! :D Basterebbe iniziare con il comprare robetta di stagione e locale... 1
Martin Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 Alcuni parenti di mia madre avevano messo su (anni '60) un allevamento di polli. Lo standard era il seguente: Ciclo di due mesi con consegna pulcini di 3gg e ingrasso fino a 2,2kg in 50gg. I 10gg rimanenti erano destinati alla pulizia dei capannoni che avveniva come segue: Smontaggio delle corsie del mangime e sollevamnto abbeveratoi, lievo dello strato di guano spesso circa 25 cm tramite pala raschiatrice montata sul trattore (l'odore del fondo di pollaio appena rimosso è qualcosa di accorante, lacrimogeno, si fatica a trattenere i conàti). Dopo aver ripulito ogni capannone pollaio era disinfettato con ipoclorito e "gasato" con formaldeide per 24h, infine arieggiato, rimontate le corsie di alimentazione e reso così pronto aper accogliere un'altra informata di pulcini. Il mangime veniva fornito dal committente e nel corso dei 50gg. aveva 4 composizioni diverse, mentre costante era la composizione degli integratori nell'acqua degli abbeveratoi. Due pagine del contratto dettagliavano minuziosamente il divieto di alimentare i polli con altri mangimi, il rispetto dei dosaggi tabellari, il divieto assoluto e ribadito di rivendere, consegnare a chiunque e a qualsiasi titolo qualsiasi quantità di mangime, quest'ultimo aveva tutte le etichette di composizione stabilite per legge, tuttavia gli allevatori potevano esibirle solo alle autorità di polizia veterinaria. Qualsiasi altro soggetto che avesse richiesto le composizioni dei mangimi andava deviato sul committente (un famoso marchio di carni avicole) Poiché i polli in natura mangiano prevalentemente al mattino, i capannoni simulavano 4 "albe" al giorno dimmando opportunamente le luci, mentre le finestre dei ventilatori - le uniche presenti - erano schermate per far passare l'aria ma non la luce naturale. La mortalità tollerata vivo/pulcini era del 4%, oltre l'allevatore pagava penale mentre una mortalità superiore al 6% avrebbe pregiudicato il rinnovo del contratto (tipicamente avveniva a lotti di 6 "cicli" annuali) La raccolta del pollame maturo generava lavoro avventizio per ragazzi e massaie rurali. Il miglio verde dei volatili arrivava di notte, venivano raccolti a mazzi di zampe e incassettati direttamente sul camion e si agiva attaccando il capannone da più entrate per evitare che il pollame, ammassandosi in cerca di fuga, morisse schiacciato o soffocato dal suo stesso peso. A seguito del ribasso delle quotazioni per l'allevamento polli ad un certo punto decisero di convertire due capannoni a tacchini, con altri particolari splatter dei quali dirò in puntate successive... 1
Amministratori cactus_atomo Inviato 10 Gennaio 2023 Amministratori Inviato 10 Gennaio 2023 parto da un assunto, la pubblicità unisce l'inutile al dilettevole.I prodotti che entrano nella rete della grnde distribuzione devono per forza esser eprodotti da catene di montaggio indysstriali, la GDO vende il prezzo, lo sconto,l'offertona, il sottocoto. la produzione Bio richiederebbe un accurato controllo alità, prezzi piùelevati e roduzione in piccola seie. nessuno puà pensare ch amaromne e castellin posano essere proditti nelo syesso modo. detto questo, ci sono soluzioni anche se io sono pigro, conosco almeno due azoende bio che vendono al dettaglio, e che eventualmente fanno anche consegne a domicilio. certo se poi vogliamo i pomodori e le albicocche a dicembre non possiamo pretendere che siano prodotte dietro caso con metodi naturali
Panurge Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 43 minuti fa, Martin ha scritto: tacchini Poche cose sono più cattive, il sartù, la mammella di mucca pressata (Lo Teuten)...... 1
vizegraf Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 52 minuti fa, Martin ha scritto: Alcuni parenti di mia madre avevano messo su (anni '60) un allevamento di polli. Stessa cosa per me. Lo aveva aperto un mio zio. In 40 giorni dal pulcino a pollo di 2 Kg. 54 minuti fa, Martin ha scritto: (un famoso marchio di carni avicole) Cip zoo? - Stesse operazioni. Del mangime ricordo semi vari provenienti dall'Argentina + farina di pesce. Una puzza tremenda che ti restava nel naso per ore. Mai più mangiato pollo.
Messaggi raccomandati