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Guerra in Ucraina: monitoraggio e analisi situazione sul terreno [thread unico]


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Inviato
1 ora fa, claravox ha scritto:

seppellito definitivamente alcuni giorni dopo dalla messinscena dei massacri di Bucha

Ma non ti vergogni di postare questa oscenità ?

Siamo al negazionismo puro, alla falsificazione dei fatti. 

Inviato
4 ore fa, artepaint ha scritto:

ancora lenzuolate? nessuno le legge

secondo me non le legge nemmeno lui :classic_laugh:

  • Haha 1
Inviato

https://video.repubblica.it/dossier/crisi_in_ucraina_la_russia_il_donbass_i_video/la-trincea-del-massacro-l-orrore-della-guerra-in-presa-diretta/447656/448623?ref=RHLF-BG-I405071420-P2-S1-T1

.

li hanno separati dai loro cari,

non li hanno addestrati,

non li hanno equipaggiati,

gli hanno messo il bollino "carne da macello" e mandati in trincea

in trincea senza cibo né acqua

in trincea senza armi (nel video nessuno accenna a difendersi)

gli hanno messo segatura nel cervello e il divieto di arrendersi

gli ucraini gli hanno chiesto di arrendersi (il commento di Repubblica è falso)

ma hanno scelto di essere falciati pur di non rientrare in Russia

grande tristezza per questi miserabili sacrificati senza una causa

Inviato

@artepaint si ma non esageriamo: il video testimonia un colpo di mano delle forze speciali ucraine in una non precisata rete di trincee russe. Quest’ultimi sono stati colti di sorpresa e conseguentemente falciati. Terribile è vero, ma la guerra ed azioni, perfettamente legittime, di questo tipo quello sono.

Inviato
2 ore fa, Superfuzz ha scritto:

si ma non esageriamo (...) ma la guerra ed azioni, perfettamente legittime,

la Federazione russa non fa niente di legittimo verso gli aggrediti, ma nemmeno verso i suoi soldati lasciati spesso senza cibo e costretti a bere acqua delle pozzanghere

i soldati ucraini rispettano le regole e hanno prima intimato la resa, cosa che Repubblica non riporta, il video originale si

PS: scusa, ma  quale sarebbe l'esagerazione, non ho capito. La pietà verso i miseri coscritti russi?

Inviato
8 ore fa, Superfuzz ha scritto:

si ma non esageriamo:

Nel video è stato notato da esperti del settore militare la carenza di equipaggiamento adeguato oltre che di un addestramento adeguato, alla fine i soldati russi vanno verso la morte invece di difendersi o reagire disarmati, proprio perché erano e sono in guerra l’attenzione dovrebbe essere molto alta e così la reazione ad un’incursione nemica nella propria trincea, @artepaint alla fine ha ragione, Putin sta mandando al massacro un’intera generazione di ragazzi e giovani uomini, ma non solo giovani, solo per tenere in piedi una guerra già persa e salvare la faccia finché possibile, ma non durerà a lungo.

Inviato

OT (ma neanche troppo).

 

Assange&C: l’occidente vuole zittire la stampa
DI ELENA BASILE


(Elena Basile è una scrittrice e diplomatica italiana. Dal 2013 al 2021 è stata ambasciatrice in Svezia e Belgio. È stata insignita dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.)

È in corso in Europa il negoziato sull’European Media Freedom Act. L’intento per le istituzioni brussellesi è punire le più eclatanti violazioni dello stato di diritto che si verificano in Paesi come la Polonia e l’Ungheria. Non esiste tuttavia in Ue consapevolezza dell’effettiva diminuzione della libertà di stampa e di espressione che si sta verificando nelle democrazie occidentali. Non a caso, nel dibattito a porte chiuse del Consiglio europeo, la Francia ha proposto un’eccezione alla regola in base a cui i governi non possono esercitare mezzi coercitivi nei confronti dei giornalisti al fine di avere rivelate le loro fonti. L’eccezione sarebbe costituita dalla sicurezza nazionale. Concetto molto ampio e vago che potrà dare adito, soprattutto ora che una guerra è in corso sul suolo europeo, ai peggiori arbitrii e soprusi. I giornalisti potranno quindi essere spiati dai governi che interferiranno sul loro lavoro.

Mentirei se dicessi che sono rimasta scandalizzata dalla notizia. Abbiamo tutti osservato nel corso degli anni e in modo accelerato dallo scoppio della guerra un imbarbarimento del dibattito pubblico in occidente e un controllo da parte del potere esecutivo sulla stampa. Nessun politico del centrodestra e del centrosinistra in Europa si è espresso chiaramente sul caso di Julian Assange, che ha rivelato i crimini di guerra in Iraq, perseguitato dai governi statunitense, svedese e britannico secondo il rapporto del Commissario sulla tortura delle Nazioni unite, Nils Melzer. Assange sta marcendo nel carcere di massima sicurezza destinato ai più pericolosi criminali a Bellmarsh. Gli stessi politici tormentati (giustamente) dalle sorti di Navanly in Russia non dicono una sola parola a sostegno di Assange, la cui estradizione verso gli Stati Uniti, Paese che pratica la pena di morte, diviene giorno dopo giorno più vicina. Tutte le motivazioni dell’appello presentato dagli avvocati all’Alta corte di giustizia a Londra sono state respinte. Resta la possibilità di una seconda pronuncia della Corte da parte di due nuovi giudici. L’ultima opportunità sarà costituita dalla Corte di giustizia europea. Melzer ha documentato le violazioni del diritto, la manomissione delle prove, la tortura fisica e psicologica a cui è stato sottoposto Assange in anni di prigionia senza processo, eppure nessun politico del mainstream che si riempie la bocca di diritti umani ha sentito la sua coscienza ribellarsi e il dovere civico, politico e cristiano di levare la voce a favore di Assange.

Sono contenta invece che un gruppo di diplomatici in pensione italiani abbia preso posizione con una dichiarazione, pubblicata a maggio su questo e altri giornali come il manifesto, contro una politica che nasconde ai propri cittadini i crimini di guerra e punisce chi li rivela. Una posizione coraggiosa che stabilisce chiare linee rosse alla segretezza della diplomazia che pure è inevitabile. Un progetto che potrebbe avere un’importante valenza politica è quello di unire le minoranze della diplomazia europea e farle comunicare tra di loro al fine di far ascoltare pubblicamente la loro voce contro la graduale e crescente diminuzione della libertà di stampa e di pensiero in occidente, contro l’infame propaganda bellicista a cui ogni giorno assistiamo.

Bisognerebbe chiarire che sostenere la liberazione di Assange non ha nulla a che vedere con lo schierarsi a favore del movimento Wikileaks. Si può a ragione o torto credere che il progetto di Assange peccasse di romantico idealismo e che la trasparenza sia un obiettivo irraggiungibile. La politica e la diplomazia non rinunceranno ai segreti e alla ragion di Stato. In alcuni casi a fin di bene, basti pensare all’accordo di Kennedy e Chrušcëv che comprendeva una parte segreta ma che ha permesso di evitare una guerra nucleare.
Il problema tuttavia non è iscriversi al movimento Wikileaks, ma salvare dalla tortura e dalla prigionia a vita un giornalista occidentale che ha esercitato la sua professione con idealismo, senza mettere un soldo in tasca e ponendo a repentaglio la propria sicurezza personale. Magari le nostre classi dirigenti avessero un decimo del coraggio morale di Assange! Lui e tutti i whistleblower sono gli eroi del nostro tempo. Antigone è ancora viva.

Di fronte alle atroci violazioni del diritto costituite dal caso Assange, di fronte alla censura esplicita difesa dall’Europa con la scusa della disinformazione, di fronte alla criminalizzazione del dissenso sulla guerra in Ucraina, la notizia della codificazione della sorveglianza sui giornalisti non mi ha purtroppo stupito.

Questo nuovo attentato alla libertà di stampa ci ha tuttavia indignato. Contro l’odierno clima oscurantista è ora di mobilitarci, tutti, diplomatici, professionisti, classi dirigenti e popolari. Altrimenti ci sveglieremo un giorno col bavaglio alla bocca e sarà troppo tardi.

 

 

 

  • Confused 1
Inviato

@maurodg65

@artepaint esagerate nel dipindere sempre e comunque i soldati russi come male armati, male addestrati e male riforniti. Non è così, la Russia dispone sulla linea del fronte ancora di buone/ottime unità, e di sicuro dispone di una quantità di armamenti superiori agli Ucraini. Poi, certo, al fronte ci finiscono un gran numero di coscritti, il più delle volte senza esperienza e conseguente possibile carne da cannone. In merito al video specifico, visto più volte e da svariate fonti, in realtà non è ben chiaro cosa dicono le SF ucraine. Considerando che sembra sia un incursione nelle retrovie russe, perlomeno gli ucraini dichiarano così, appare compresibile che i russi siano stai colti di sorpresa, così come mi viene difficile pensare che il tipo di missione prevedesse la cattura di prigionieri (e non mi scandalizzo per questo).

Inviato
3 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

esagerate nel dipindere sempre e comunque i soldati russi come male armati

In quel caso ed in molti altri lo sono.

 

3 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

Considerando che sembra sia un incursione nelle retrovie russe, perlomeno gli ucraini dichiarano così, appare compresibile che i russi siano stai colti di sorpresa, così come mi viene difficile pensare che il tipo di missione prevedesse la cattura di prigionieri (e non mi scandalizzo per questo).

Si certo, era un’incursione nelle retrovie a quanto detto, ma sei sempre in guerra, se senti sparare non ti precipiti disarmato nelle direzione dei colpi esplosi e, se lo fai, imbracci il fucile e adotti la necessaria prudenza e le opportune precauzioni. 

Inviato
6 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Si certo, era un’incursione nelle retrovie a quanto detto, ma sei sempre in guerra, se senti sparare non ti precipiti disarmato nelle direzione dei colpi esplosi e, se lo fai, imbracci il fucile e adotti la necessaria prudenza e le opportune precauzioni. 

nel video ci sta un frammento dell'azione e si capisce poco/niente dell dinamica dela stessa. Gli ucraini tra l'altro sembra sparino con armi silenziate... Insomma difficile dare giudizi.

Inviato
9 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

. Gli ucraini tra l'altro sembra sparino con armi silenziate..

 

Inviato

@maurodg65già letto, grazie. Sono interpretazioni, anche condivisibili magari, se vuoi te ne posso postare altre... ripeto: difficile stabilire come siano andate le cose e dare giudizi.

Inviato

(ANSA) - ROMA, 21 GIU - La Russia ha iniziato a creare linee difensive vicino a Perekop, nel nord della Crimea, preparandosi allo scenario in cui l'esercito ucraino tenta di entrare in Crimea. Lo sostiene l'intelligence del dipartimento della difesa del Regno Unito mostrando anche fotografie satellitari delle trincee.

 

"Ciò include una zona di strutture difensive lunga 9 km a 3,5 km a nord della città di Armyansk, su uno stretto istmo che collega la Crimea con la regione di Kherson. Queste elaborate barriere indicano che il comando russo considera le forze ucraine capaci di un attacco diretto alla Crimea. La Russia continua a considerare il mantenimento del controllo della penisola la sua massima priorità politica", ha affermato l'intelligence su Twitter.

Inviato

https://www.lemonde.fr/international/article/2023/06/20/la-france-se-resout-a-soutenir-l-adhesion-de-l-ukraine-a-l-otan_6178374_3210.html

 

La Francia si risolve a sostenere l'adesione dell'Ucraina alla NATO

Un consiglio di difesa riunito all'Eliseo ha esaminato l'ipotesi dell'ingresso di Kiev nell'Alleanza atlantica, fino ad allora scartata da Parigi, Berlino e Washington ma difesa da paesi dell'Europa centrale come la Polonia e i Paesi baltici. Questa apertura francese sarebbe destinata ad aumentare la pressione sulla Russia, mentre la controffensiva ucraina incontra difficoltà.

 

Difendere la prospettiva di un'adesione dell'Ucraina all'Alleanza atlantica (NATO) per pesare sul conflitto e cercare di portare Mosca e Kiev al tavolo dei negoziati. Questo è l'approccio ora preferito dalla Francia nelle delicate discussioni avviate tra gli alleati dell'Ucraina come preludio al vertice annuale della NATO, previsto a Vilnius, la capitale della Lituania, l'11 e il 12 luglio.

Secondo le nostre informazioni, un recente consiglio di difesa, riunito il 12 giugno all'Eliseo, ha esaminato l'ipotesi di una possibile adesione dell'Ucraina, un'opzione ora considerata a Parigi come una garanzia di sicurezza a tutti gli effetti, perché suscettibile di scoraggiare la Russia dal continuare la guerra o, se il conflitto dovesse fermarsi, di impedire qualsiasi nuova aggressione. Far brillare questa prospettiva potrebbe, tra l'altro, convincere il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ad entrare in trattativa, quando giudicherà quando sarà il momento, in base ai risultati della controffensiva.

Per quanto tattica sia, questa apertura costituisce una vera conversione per la Francia. In tal modo, Parigi si avvicina alle posizioni difese dai paesi dell'Europa centrale, la maggior parte dei quali, tra cui la Polonia e gli Stati baltici, sostengono instancabilmente l'adesione dell'Ucraina alla NATO. […]

 

IMG_3180.thumb.jpeg.2b47ac183bb5702fd08672c1a240ad9f.jpeg

Inviato
3 minuti fa, claravox ha scritto:

Per quanto tattica sia, questa apertura costituisce una vera conversione per la Francia. In tal modo, Parigi si avvicina alle posizioni difese dai paesi dell'Europa centrale, la maggior parte dei quali, tra cui la Polonia e gli Stati baltici, sostengono instancabilmente l'adesione dell'Ucraina alla NATO. […]

I francesi hanno da sempre il pallino di voler determinare la politica estera europea, in questo caso giocano però cmq di rimessa: erano contrari, poi saputo della contrarietà di Washington son diventati favorevoli. Da soli si conta poco in ogni caso.

ascoltoebasta
Inviato
11 ore fa, JureAR ha scritto:

ma ad oggi penso che i morti ( ed indotto) di questa tragedia siano oltre la mia comprensione ed immaginazione.

Hai perfettamente ragione,questi morti e queste tragedie li vediamo,ce li fanno vedere,ma ogni giorno l'essere umano semina morti, malattie e infezioni croniche,in alcune zone povere del pianeta,anche solo per produrre (a basso costo) farmaci di uso comune nel mondo "progredito",ma sono invisibili e quasi non esistono.


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