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Il mito del watt "correntoso"


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50 minuti fa, Severus69 ha scritto:

Ok, fin qui ci siamo. 

Ma la mia curiosità è la seguente: Abbiamo due amplificatori da 100 watt, li colleghiamo agli stessi diffusori, per cui carico uguale, e ascoltiamo lo stesso brano allo stesso identico volume d'ascolto. Ci sarà uno dei due ampli che erogherà più corrente dell'altro nel riprodurre il brano? 

@Severus69 certo che si, l'erogazione di corrente non è mai uguale. Uno dei due certamente ti darà una maggior sensazione di velocità e controllo e magari sarà l'ampli che esprime maggior corrente e quindi meglio sta pilotando gli altoparlanti. Ho scritto "magari" perché poi entrano in gioco anche altri fattori, come la tipologia circuitale adottata sulla quale "pesa" il fattore controreazione, altro aspetto importante di un ampli. Insomma entrano in gioco tanti fattori, ma di certo l'erogazione di una buona corrente è un elemento imprescindibile. 

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@veidt ma lui intende dire: tra due apparecchi di qualita' di cui uno che gia' a 4.5 ohm alle frequenze piu' critiche si autolimita e l'altro che spinge anche a 2, collegato ad una coppia di LS 3/5A oppure le Zu audio di cui ho parlato nel post precedente che stanno ad oltre 7 ohm alle frequenze piu' critiche, a parita' di potenza erogata, ci sara' differenza in termini di pilotaggio in corrente tra entrambi? ovviamente la controreazione elevata aumenta il fattore di smorzamento e quindi la velocita' dell'apparecchio ma incide negativamente su altri fattori e ci sono anche altri elementi che distinguono un ampli dall'altro e che pesano sul risultato timbrico ma questo e' un altro discorso.

SALVO.

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  • Moderatori

Aggiungo solo una info, a parte il modulo, cioè il valore assoluto dell'impedenza del carico che è, come hanno già detto in molti, variabile con la frequenza, anche la fase varia e questo è un altro problema.

quindi le due "sinusoidi" di tensione e corrente che l'ampli si trova a fornire potrebbero non essere in fase e questo, per un ampli non proprio progettato all'uopo, potrebbe essere un grosso problema, anche se il modulo dell'impedenza rimanesse relativamente alto.

G

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2 minuti fa, magoturi ha scritto:

ma lui intende dire: tra due apparecchi di qualita' di cui uno che gia' a 4.5 ohm alle frequenze piu' critiche si autolimita e l'altro che spinge anche a 2, collegato ad una coppia di LS 3/5A oppure le Zu audio di cui ho parlato nel post precedente che stanno ad oltre 7 ohm alle frequenze piu' critiche, a parita' di potenza erogata, ci sara' differenza in termini di pilotaggio in corrente tra entrambi?

@magoturi delle differenze tra due amplificatori le sentirai sempre, come con qualsiasi altro componente presente in una catena audio (cavi compresi). E' chiaro che l'ampli correntoso non è più necessario se il diffusore presenta un modulo d'impedenza facile. Un diffusore con 120db di efficienza e 16 ohm d'impedenza statica è pilotabile adeguatamente con un solo watt. 

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1 ora fa, Severus69 ha scritto:

Ok, fin qui ci siamo. 

Ma la mia curiosità è la seguente: Abbiamo due amplificatori da 100 watt, li colleghiamo agli stessi diffusori, per cui carico uguale, e ascoltiamo lo stesso brano allo stesso identico volume d'ascolto. Ci sarà uno dei due ampli che erogherà più corrente dell'altro nel riprodurre il brano? 

Ammettiamo che i 2 ampli, siano dichiarati 100 w su 8 ohm. Se i diffusori restano 8  ohm, no, saranno in grado di far transitare la stessa corrente. 

La corrente non la genera l'amplificatore. Bisogna averlo chiaro in testa. La corrente è il prodotto di una tensione, che attraversa una resiatenza. Un amplificatore genera TENSIONE non corrente. Più questa tensione resta alta al diminuire del carico, più potenza si genera. 

Senza tensione, e resiatenza, non c'è corrente. Senza corrente, non c'è potenza.

Togliamoci dalla testa l'idea che ci siano amploficatori che inventano corrente dal nulla, a parità di condizioni.

  • Melius 1
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Continuando con un paragone automotive ci sono auto che a parità di potenza massima ,esempio 100 CV ,  hanno prestazioni differenti su strada.

Possiamo ipotizzare per un amplificatore che i watt sono come i CV per un auto e la coppia è la corrente erogata 

Non è un caso che a parità di CV massimi l'auto con più coppia , o meglio con una coppia costante , su strada avrà prestazioni migliori .

 

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@jimbo che stai a dire tu. L'amplificatore non genera nesssuna corrente. L'amplificatore genera una tensione, che attraversando una resistenza, genera una corrente. Prima capire la differenza tra corrente e tensione, poi casomai argomentare.

Non si può generare più potenza, aumentando la corrente e diminuendo la tensione.

Se diminuisce la rensione, diminuisce al corrente. Non ci sono santi.

  • Melius 1
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@jimbo si riferiscono al fatto che il loro alimentatore, riesce a garantire una tensione tale, da permettere il generarsi di quelle correnti. 

Ascolta, te lo dico ancora una volta.

La corrente si calcola V/r. Dove v sono i volts, r è la resistenza. Dovrebbe essere facile capire, che se V è piccola, la corrente sarà piccola. Se V è grande, la corrente sarà grande. Se poi hai riscritto la legge di ohm, spiegalo a beneficio di tutti. 

Ti faccio una semplice domanda,  visto che fai del sarcasmo gratuito.

Spiegheresti a noi poveri sprovveduti, che lavoriamo da una vita su queste cose, come mai l'enel nel contratto ti specifica 220 V, e 3.000 watt? Hai mai visto scritto che ti fornisce 13.6 Ampere?....

Non lo scrivono, perché sanno che le loro centrali, generano e forniscono tensione. La corrente si forma dentro il tuo elettrodemestico, nel momento che lo accendi. Prima non c'è nessuna corrente. C'è solo una tensione.

  • Melius 1
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per tonre al qusito di @Severus69,nella mia esperienza non esistono due ampli che si comportano nello stesso identico modulo su un carico, ogni ampli al di la della potenza dichiarata su 8 ohm e con carico resisitvo, si comporterà differentemente suse trova delle comp0nenti capacitve o induttive, se avràuna sezione di alimentazione più o meno ben fatta, se ha un differente fattore di smorzamento, e potrei continuare. la potnza su 8 ohm è uno standard di misura sceto perchè allepoca si riteneva che in dato su 8ohm fosse piùù conservativo di quello si 4 ohm previto dalle vecchie norme din teutoniche, poi i progettisti hanno imparao a realizzare ampliche danno tanta potenza su 8nohm resisitivi a 1000 hz, ma che si siedono su carichi di 4 ohm, fatta la legge trovato l'inganno

  • Melius 1
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I dati di targa (sia amplificazione che diffusore) sono spesso veritieri come i consumi dichiarati delle auto.

Tornando al correntoso, un jap anni 80-90 di classe economica, col trasformatorino-ino-ino tirato per il collo, 300watt dichiarati: magari in laboratorio su carico facile col vento a favore li tirava anche fuori, ma appena lo collegavi ad una cassa reale, sbracava e clippava.

Mentre un 50 watt "ben fatto" gli passava sulle orecchie.

 

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