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Generazione fragile o semplice piagnisteo?


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Inviato

L'antefatto è la tragica scomparsa di una studentessa che si è tolta la vita.

Cose che, purtroppo, sono sempre accadute vuoi per questioni di fragilità personali, vuoi per contesti.

Il suicidio di una persona giovane è sempre una tragedia (io persi un amico poco più che ventenne che si buttò sotto ad un treno) che non credo abbia rimedi.

 

Però un po' mi ha fatto riflettere questo:

.

https://video.repubblica.it/cronaca/l-appello-della-studentessa-scuote-l-aula-magna-siamo-stanchi-di-piangere-coetanei-uccisi-dalla-competizione/438224/439190?ref=RHCV-BG-I367295185-P1-S2-T1

 

Emma Ruzzon, presidente del consiglio dei 70mila studenti del Bo (nome della storica sede dell'Ateneo), ha denunciato il "sistema merito-centrico e competitivo" dell’università italiana, che ha portato anche a casi di suicidio tra gli studenti. Con il fiocco verde appuntato sulla giacca, simbolo della salute mentale, ha chiesto case per i fuori sede, borse di studio e sostegno psicologico. 

..

 

Ebbene, io ricordo le compagne ed i compagni di corso piangere dopo la seconda o terza bocciatura a Procedura Penale (all'epoca c'era un satanasso che chiedeva articoli random del codice a memoria), ma nessuno si sognava di andare dallo psicologo o di accusare il "sistema meritocentrico".

Si bestemmiava, ci si rimboccavano le maniche e via a passare di nuovo le notti sui libri (loro, io facevo altro perchè ero un asino :classic_biggrin:).

Ma io vorrei capire una cosa: se non è il merito a dover selezionare gli studenti (e futuri lavoratori) cos'è?  

Questa cosa mi inquieta, non vorrei trovarmi davanti un medico formato a colpi di bonus psicologo o un avvocato laureato perchè aveva minacciato il suicidio davanti alla commissione.

 

Inviato
12 minuti fa, Velvet ha scritto:

Ebbene, io ricordo

Il 1860 non fa testo, il mondo è cambiato di parecchio. Questo del topic è un problema che affligge da anni tutto il mondo cosiddetto avanzato. Da noi arriva soltanto ora perché non siamo tra le società più avanzate. Sai che in Corea si suicidano i bambini delle elementari?

Inviato

Seguono una trentina di post "ai miei tempi", "i giovani d'oggi", "i danni del PD".

  • Melius 1
  • Haha 1
Inviato

piu che società avanzate le definirei in declino. Ad ogni modo direi più fragilità che poi è anche un piagnisteo.

Inviato
27 minuti fa, appecundria ha scritto:

Il 1860 non fa testo, il mondo è cambiato di parecchio. Questo del topic è un problema che affligge da anni tutto il mondo cosiddetto avanzato. Da noi arriva soltanto ora perché non siamo tra le società più avanzate. Sai che in Corea si suicidano i bambini delle elementari?

Ma infatti io mi interrogo sinceramente e chiedo lumi.

Anche se negli anni '90 del 900 quando ero studentello avevamo già internet e il cellulare, mi rendo conto che i tempi sono cambiati.

Però nel concreto perchè una società "più avanzata" dovrebbe secondo te spingere al suicidio?

Io tutta questa competitività, per ciò che conosco dell'università attuale, non la vedo.

Noi ce li sognavamo gli esami a quiz multiple-choice o i manuali spezzettati in tre parti. Semmai erano tre manuali al colpo da studiare da cima a fondo.

Non era certo una goduria....

Mi chiedo cosa sia cambiato, concretamente, affinché sia "da mettere in conto" anche il suicidio di uno studente delle elementari.

Casi isolati esclusi, ovviamente, quelli ci sono sempre stati.

Da ultimo ribadisco il quesito: se non è il merito (che si costruisce, si suda, si guadagna con la propria mente ed il proprio impegno) che conta in questa nuova società, cos'è?

giannicimbalo
Inviato

Stamane ascoltavo la studentessa di cui sopra alla radio... "Sindacato studenti".. dopo la proposta per eliminare i voti sotto il 4...arriva la velata proposta del 28 politico? Trovo il tutto francamente surreale...i Prof. maleducati (le persone maleducate) sono sempre esistiti... poi magari uno arriva a fare gli esami nervoso perchè il figlio sta male... Non so..l'università è un momento in cui sopratutto ci confrontiamo con noi stessi credo.. con le mille varianti possibili.. Vivere senza competizione.. forse sarebbe il mondo ideale, non certo il nostro.

Inviato
1 minuto fa, giannicimbalo ha scritto:

Vivere senza competizione..

Il punto è che oltre alla competizione qui si chiede, nelle parole della studentessa, di eliminare il merito.

Con cosa lo sostituiamo?

Inviato

Piagnistei senza se e senza ma. 
Quasi la totalità delle famiglie cresce degli invertebrati iperprotetti e SEMPRE difesi/giustificati. La buona scuola di Renzi ha proibito i voti negativi e le bocciature, normale poi che perfetti caproni, dopo anni in discesa col vento a favore, alla prima salitina si arrestano.

Inviato
42 minuti fa, Velvet ha scritto:

Da ultimo ribadisco il quesito: se non è il merito (che si costruisce, si suda, si guadagna con la propria

Non è un problema dell'università e non c'entra col merito. Adesso devo inseguire una gazzella, ne riparliamo. 

Inviato
21 minuti fa, LeoCleo ha scritto:

Piagnistei senza se e senza ma. 

Ok allora è inutile discutere, si può chiudere. Fortunatamente c'è il nuovo regime che raddrizzerà questi smidollati.

  • Melius 1
Inviato
2 minuti fa, appecundria ha scritto:

Non è un problema dell'università e non c'entra col merito.

Io parto dal discorso fatto dalla studentessa del Bo' di Padova.

Al centro di esso ci sono università e merito (e difficoltà connesse).

Palle in tribuna permettendo, mi pare un discorso da approfondire

briandinazareth
Inviato
48 minuti fa, Velvet ha scritto:

Da ultimo ribadisco il quesito: se non è il merito (che si costruisce, si suda, si guadagna con la propria mente ed il proprio impegno) che conta in questa nuova società, cos'è?

 

il mito del merito però ha sempre meno freccie al suo arco. 

sia perché pare che non migliori la preparazione delle persone(anzi), sia perché non è diverso da qualunque altra caratteristica umana, dall'intelligenza, all'altezza, alla socievolezza ecc. 

non c'è molto merito nell'impegno alla fine; i dati ci dicono questo in modo inequivocabile.
mi rendo conto che sia controintuitivo e ci appare odioso ma è proprio così...

più che di merito quindi parlerei di una società che cerca di mettere le persone giuste nei ruoli giusti, senza dare a questo l'alone mitico che ha adesso il merito.

Inviato
6 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

quindi parlerei di una società che cerca di mettere le persone giuste nei ruoli giusti,

Non mi pare diverso dal merito. Se studio, ho capacità e intelligenza magari divento il preside di facoltà. Se non ho voglia di studiare, non ci arrivo o non mi interessa altro magari aspiro al posto di usciere... 

Inviato

@Velvet  qui il problema è tirare le conclusioni(non parlo di te):la moglie lo lascia e si suicida,non passa un esame si suicida.Le persone non si suicidano solo per un singolo evento,magari può essere l'ultima goccia.Come dici tu ognuno di noi ha i propri insuccessi,ma non tutti ci buttiamo sotto un treno.La mente umana è troppo complicata per ridurre il suicidio a un evento singolo.Il suicidio è un pensiero che scaturisce dall'incapacità di gestire la vita quotidiana o,nel mio caso,dalla progressiva perdita di emozioni e interessi in tutto e tutti .Ho detto in altra discussione che certi pensieri io li ho avuti per anni e sono andati via solo dopo terapia.Ti garantisco che i miei motivi non erano dati dal singolo evento.Trovo altamente irrispettoso(ripeto non da parte tua) fare una semplice equazione "Singolo evento=mi suicido".Purtroppo la salute mentale è sempre trattata come stigma o in modo superficiale.

briandinazareth
Inviato
Adesso, Velvet ha scritto:

Non mi pare diverso dal merito. Se studio, ho capacità e intelligenza magari divento il preside di facoltà. Se non ho voglia di studiare, non ci arrivo o non mi interessa altro magari aspiro al posto di usciere... 

 

è radicalmente diverso secondo me. 

perché il merito ha in se un giudizio morale sulla persona, e viviamo in una società dove questo è diventato abbastanza estremo (onda partita dagli usa ormai tempo fa).

ed è un giudizio morale abbastanza privo di senso per quello che sappiamo.

Inviato
21 minuti fa, appecundria ha scritto:

Ok allora è inutile discutere, si può chiudere

E se invece avessi detto “generazione fragile senza se e senza ma” avremmo continuato a discutere? 
Così giusto per capire…

Inviato
9 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

perché il merito ha in se un giudizio morale sulla persona,

Ma quando mai dai.

Abbiamo passato secoli a lamentarci di ruoli ricoperti per grazia ricevuta anziché per capacità competenze e merito. E ora salta fuori che non va bene perché sottende un giudizio morale. 

Mah 

Inviato
13 minuti fa, AL78 ha scritto:

evento.Trovo altamente irrispettoso(ripeto non da parte tua) fare una semplice equazione "Singolo evento=mi suicido".Pu

Infatti anche secondo me è così. Il suicidio è la goccia che fa traboccare un vaso già colmo. Che va svuotato prima, con l'aiuto di qualcuno. 

Dire che la studentessa si è suicidata a causa di un esame è irrispettoso per lei.


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