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Ciao ciao Superbonus 110


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salvatore66
Inviato

Per esempio dello stato sociale agli elettori di destra interessa poco e per la maggior parte che conosco io pure di pagare i lavoratori e del ceto più debole

  • Haha 1
Inviato
4 minuti fa, salvatore66 ha scritto:

Per esempio dello stato sociale agli elettori di destra interessa poco

E certo come no, il welfare alla fine è principalmente la sanità e le pensioni, gli elettori di destra non si ammalano e lavorano fino alla morte evidentemente e per qualche strano artificio non pagano neppure i contributi previdenziali. 

6 minuti fa, salvatore66 ha scritto:

per la maggior parte che conosco io pure di pagare i lavoratori e del ceto più debole

E che vuol dire?

salvatore66
Inviato

Al sud come ho già scritto buona parte degli imprenditori vorrebbero 12 ore di lavoro per 600)700 euro e quando ti pagano come da contratto sindacale pretendono sempre 12 ore di lavoro al giorno. Ti di dove sei?

Inviato
16 minuti fa, salvatore66 ha scritto:

Ti di dove sei?

Del nord, ma che c’entra questo con il Superbonus? 

ascoltoebasta
Inviato
Il 17/2/2023 at 08:19, Roberto M ha scritto:

Invece ora gli vendono beni e lavori a 4 volte il prezzo normale “tanto che ti frega, paga lo stato”.

Un mio amico che amministra condomini,ai tempi mi disse: "han fatto il gioco delle 3 carte,il superbonus al 110% non potrà stare in piedi,in Italia men che meno".

salvatore66
Inviato

@maurodg65 in effetti niente ma io non sopporto questo genere di imprenditori e lo voluto esternare. Lo so che gli imprenditori del nord in genere sono corretti

  • Melius 1
Inviato


Supponiamo che tra costo overnight e costo di finanziamento, ogni reattore venga pagato in media 8 miliardi (meno di Flamanville, ma più di Barakah), magari un po’ di più i primi, un po’ di meno gli ultimi. 
Supponiamo di far partire 3-4 cantieri l’anno: questo significa che lo stato dovrebbe mettere a bilancio 25-30 miliardi, per un totale di spesa di 80 miliardi in 3-4 anni. 

Ora, supponiamo che per qualche motivo misterioso attualmente non contemplato da alcuna ipotesi ragionevole, di quegli 80 miliardi ne rientrino nella casse dello Stato esattamente ZERO. Che, lo ripeto, è una cosa che non esiste, ma facciamo finta di sì.
Bene: anche con queste ipotesi, il costo per i contribuenti sarebbe inferiore a quello del Superbonus. In più, 10 reattori consentirebbero di sostituire il 75% della produzione di elettricità da fonte fossile, e ne beneficerebbero tutti invece dei soli proprietari di ville.

  • Melius 1
Inviato

https://www.wsj.com/articles/italy-superbonus-program-energy-efficiency-construction-bankruptcy-4cf56323
 

Boondoggle verde, stile italiano

Uno schema di credito d'imposta per l'efficienza energetica si ritorce contro in modo disastroso.

 

2 marzo 2023 18:37 ET

 

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I costruttori lavorano nel cantiere di un edificio a risparmio energetico, rendendo gli appartamenti più efficienti dal punto di vista energetico sotto gli incentivi "superbonus" del governo, a Roma Italia, 1 febbraio,

FOTO: REMO CASILLI/REUTERS


 

Le ossessioni per il clima continuano a portare a politiche irrazionali e dannose e il programma Superbonus italiano è un classico. Gli sforzi per incoraggiare proprietà più efficienti dal punto di vista energetico hanno spinto migliaia di costruttori sull'orlo della bancarotta.

Nel luglio 2020 l'Italia ha iniziato a offrire crediti d'imposta che coprivano il 110% del costo di aggiornamenti ad alta efficienza energetica come l'isolamento termico su edifici residenziali. Lo schema Superbonus copriva anche installazioni simultanee di pannelli solari, stazioni di ricarica per veicoli elettrici o altre misure di efficienza energetica.

I proprietari e i proprietari di case relativamente benestanti erano tra i principali beneficiari, ma i sostenitori del Superbonus lo hanno venduto con la promessa che questo avrebbe ridotto le emissioni di carbonio dell'Italia. L'Italia ha anche reso trasferibili i crediti Superbonus, consentendo ai proprietari di immobili di darli ai costruttori al posto del pagamento e ai costruttori di venderli alle banche.

Più costruttori e proprietari di immobili hanno speso, più crediti hanno ottenuto. E a causa di questi incentivi perversi, "i clienti non andranno in giro a chiedere ai costruttori uno sconto ma, al contrario, un aumento del prezzo", ha previsto Luciano Capone, giornalista di Il Foglio, nel maggio 2020.

Abbastanza sicuro, i numeri ufficiali più recenti mostrano che più di 71,6 miliardi di euro in crediti d'imposta Superbonus sono stati estesi tra il 1° luglio 2020 e il 31 gennaio 2023. Come punto di confronto, l'Italia ha speso circa 127,8 miliardi di euro per la salute pubblica nel 2021. Il governo italiano stima che la quantità di frodi Superbonus sia di miliardi.

Le istituzioni finanziarie hanno smesso di acquistare crediti dopo aver accumulato abbastanza per coprire le loro passività fiscali ammissibili. I costruttori sono stati lasciati in possesso di circa 19 miliardi di euro di crediti che non potevano usare e non potevano vendere, secondo l'Associazione Nazionale Costruttori Edili, un'associazione edilizia nazionale. Si stima che circa 32.000 imprese siano a rischio.

L'Italia si è ora affrettata a rivedere il programma Superbonus. A partire dal mese scorso, i crediti d'imposta non sono più trasferibili. E a partire da quest'anno i proprietari di immobili riceveranno un credito d'imposta per non più del 90% del costo degli aggiornamenti ad alta efficienza energetica, e questo diminuirà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Questa sovvenzione è modesta solo rispetto al credito originale del 110%.

I dati pubblicati il 1° marzo mostrano che il deficit di bilancio dell'Italia era dell'8% del PIL l'anno scorso, poiché doveva tenere conto dei sussidi Superbonus in base a una direttiva dell'Unione europea. Bel lavoro, ragazzi.

Inviato

Da un paio d’anni la “curva sud” (i tifosi del Superbonus) sparava numeri a caso sugli effetti magici sulla crescita del Pil. Oppure utilizzava studi che - con tutto il rispetto - erano condotti da chi ha interessi (super legittimi) molto di parte in merito alla misura. 
La “curva nord” replicava che invece era già sicuro che erano stati tutti soldi completamente buttati. In mezzo, noi poveri ingenui liberal-democratici continuavano a ripetere: “Calma. Qui l’unica certezza finora è che la cessione illimitata del credito è stata una autentica cialtronata. Per valutare invece gli effetti della misura in sé, occorre aspettare che si pronuncino - con tecniche statistiche appropriate - le istituzioni indipendenti come Bankitalia o Ufficio Parlamentare di Bilancio (Upb)”. 
Oggi - in audizione presso la Commissione Finanze del Senato - l’Upb ha portato un ampio e approfondito studio econometrico in grado finalmente di fornire una prima stima. Vi va di guardarla insieme? 

Nel biennio 2021-2022 il Superbonus ha pesato sul deficit per 67,5 mld. Nello stesso arco temporale, ha prodotto una crescita del Pil aggiuntiva (= che non si sarebbe verificata altrimenti) del 1%, pari quindi circa a 19 mld. Moltiplicatore: 0,28. 
Se volessimo considerare come stimolo non - come fatto sopra - l’ammontare del beneficio fiscale concesso ma solo gli investimenti effettivamente realizzati entro il 2022, il moltiplicatore salirebbe a circa 0,38.

Quindi possiamo affermare - sulla base degli studi condotti dalle nostre istituzioni - che ogni euro di denaro pubblico speso sul Superbonus ha prodotto 0,28-0,38 centesimi di nuovo Pil.
Attenzione: la partita non finisce qui, nel senso che è certamente possibile che una “coda” di stimolo del 2022 si veda anche nel 2023. Tuttavia, anche volendo considerare questo effetto, le dimensioni del moltiplicatore rimangono abbondantemente sotto il valore 1.

L’intero studio è qui:

https://www.upbilancio.it/audizione-sugli-strumenti-di-incentivazione-fiscale-con-particolare-riferimento-ai-crediti-dimposta/

Vediamo se questo paese sceglie di diventare un posto dove è possibile valutare l’efficacia delle politiche sulla base dei dati, o se vuole rimanere un gigantesco stadio dove due curva ultrà si urlano addosso. 

 

  • Thanks 1
extermination
Inviato
1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

istituzioni finanziarie hanno smesso di acquistare crediti dopo aver accumulato abbastanza per coprire le loro passività fiscali ammissibili

Decreto Superbonus, Ruffini: in banche e assicurazioni margini di capienza da 17,4 miliardi.

 

Nel sistema bancario risulterebbe una capacità di acquistare e assorbire in compensazione ulteriori bonus edilizi per circa 7,2 miliardi. Capacità che sale a 10,2 miliardi nel sistema assicurativo. Sono alcuni dati citati dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione alla commissione Finanze della Camera sul decreto Superbonus.

2 marzo 2023

Inviato
59 minuti fa, extermination ha scritto:

Nel sistema bancario risulterebbe una capacità di acquistare e assorbire in compensazione ulteriori bonus edilizi per circa 7,2 miliardi. Capacità che sale a 10,2 miliardi nel sistema assicurativo. Sono alcuni dati citati dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione alla commissione Finanze della Camera sul decreto Superbonus.

 

Ma il punto focale del flop del SuperBonus non è quello della capienza fiscale dei singoli soggetti:

 

https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AENZiXwC

«Considerando le rate dei bonus edilizi attualmente a disposizione delle banche per il 2023, pari a circa 9,5 miliardi di euro, risulterebbe una capacità di acquistare e assorbire in compensazione ulteriori bonus edilizi per circa 7,2 miliardi». 

Lo dice il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, alla commissione Finanze della Camera, che aggiunge: «La situazione si riferisce all’intero sistema e, quindi, risulta differenziata con riferimento alle singole banche» con alcune che «hanno sostanzialmente esaurito la “capienza fiscale” per l’acquisto di ulteriori crediti, mentre altre avrebbero ancora ampi margini». Considerano invece le rate dei bonus edilizi attualmente a disposizione delle compagnie di assicurazioni per il 2003, a pari a 1 miliardo di euro, risulterebbe una capacità di acquistare e assorbire in compensazione ulteriori bonus edilizi per 10,2 miliardi su base annua».

Inviato
19 ore fa, salvatore66 ha scritto:

Per esempio dello stato sociale agli elettori di destra interessa poco e per la maggior parte che conosco io pure di pagare i lavoratori e del ceto più debole

Buttata giù così è pura demagogia. 

Una battuta da post su FB. 

Bisogna entrare un po' nei particolari. Anche in funzione dell 'argomento trattato. 

Non è una critica a te. 

Buon proseguimento. 

 

  • 4 mesi dopo...
  • 8 mesi dopo...
Inviato

29/10/2021: “Prima manovra finanziaria targata Mario Draghi… solo un po’ meno tasse e qualche beffa. Tipo quella sul superbonus del 110 per cento per ristrutturare casa, una delle poche buone cose fatte dal governo precedente per rimettere in moto la filiera dell’edilizia che è motore dell’economia… Tagliare fuori dall’agevolazione milioni di italiani che fuori dai grandi centri urbani abitano casette modeste o vecchie dimore ereditate solo perché non sono poveri (una Isee di 25 mila euro si avvicina a tale definizione) è ingiusto e controproducente per loro e per l’economia. Anche perché se una famiglia – diciamo padre, madre e due figli – pur lavorando vive con duemila euro mese non penso che il suo primo pensiero sia quello dell’efficientamento energetico e neppure quello della sicurezza sismica della propria casa”

.

13/04/2024: “Conte è l’artefice del più grande scandalo della nostra storia recente… roba che in confronto i magheggi pugliesi del Pd sono bazzecole e i mafiosi dei dilettanti nel drenare soldi pubblici: il superbonus… ha azzerato qualsiasi possibilità di crescita del Paese… Il superbonus di Conte ha fatto in tre anni più danni allo Stato e agli italiani di quanti tutte le mafie messe insieme ne abbiano fatti negli ultimi 20 anni”

.

Mortimer Sallusti

Inviato

è un dato di fatto che se mollano i bonus tramite isee questo creerà ingiustizie di ogni tipo

come pure è acclarato che il superbonus lo hanno gestito male.

da qui le novità in termini di sanatorie, c'è un buco x che va ripagato, si divide il buco per il numero

di pratiche giacenti e oplà ecco a voi il costo medio per risolvere le questioni.


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