51111 Inviato 3 Marzo 2023 Inviato 3 Marzo 2023 Siamo seri! In un ambiente senza riflessioni, o meglio ridotte al minimo, anche l'impianto più chiaro e virato sulle alte frequenze, con una pressione di ascolto non eccessiva (ricordiamoci che i db in eccesso molto spesso sono accompagnate da distorsione), non produce fatica di ascolto. Di converso, la confusione che crea l'ambiente fa lavorare il cervello per mettere le cose a posto e toglie quel che di buono produce la musica per il benessere dell'individuo. In condizioni ideali, se psicologicamente predisposti si può ascoltare musica per ore senza avvertire il minimo fastidio.
Mighty Quinn Inviato 3 Marzo 2023 Inviato 3 Marzo 2023 10 ore fa, naim ha scritto: La fatica di ascolto è molto spesso causata da un suono sbilanciato e da una stanza estremamente riflettente Concordo E non c'entra una mazda la serenità indotta della visione del disco che gira, che gira...."costante rassicurante e armonioso" come dice il primo post Le cose che contano davvero sono note e riguardano soprattutto la rif e il tempo di riverbero (dando per scontato che uno non abbia un impianto talmente sfigato da sputacchiare distorsioni mostruose a destra e a manca ...se è così, basta che si faccia un impianto decente) Inoltre Suono sbilanciato: facile da sistemare Stanza troppo riflettente: meno facile ma non certo impossibile Per il resto: il fatto che il nostro umore è mutevole e l'allineamento degli astri decide se siamo felici o meno.... sono o cose scontate (umore variabile), o idiozie, favolette
naim Inviato 3 Marzo 2023 Inviato 3 Marzo 2023 23 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto: Stanza troppo riflettente: meno facile ma non certo impossibile Più di una volta, a casa di amici, mi è capitato di aggiustare le cose semplicemente andando a ''rubare'' un pesante tappeto dalla camera da letto per poi piazzarlo davanti ai diffusori, dove c'era solo lucido marmo.
Mighty Quinn Inviato 3 Marzo 2023 Inviato 3 Marzo 2023 @naim Chiaramente il tema vero è interazione diffusori ambiente (in un impianto almeno decente) e si porta appresso le sue complessità (dispersione, linearità, rt60, massima pressione sonora, estensione, dinamica, patatine fritte...) Per fortuna è tutta roba stranota Con un po' di buon senso si riducono di molto assai i problemi
Gici HV Inviato 3 Marzo 2023 Inviato 3 Marzo 2023 1 ora fa, Grancolauro ha scritto: Se uno perte dall’idea, che qua nessuno condivide credo, che l’hifi sia una forma d’arte Credo che la forma d'arte sia il contenuto, la musica, non gli oggetti che la riproducono..
ascoltoebasta Inviato 3 Marzo 2023 Inviato 3 Marzo 2023 Sposo in toto gli interventi di @Ggr ,si dovrebbe prendere a riferimento i volumi a cui solitamente ascoltiamo,si è invece divagato riguardo volumi alti o alle tante ore d'ascolto,anche l'impianto meno affaticante dopo molte ore indurrà il cervello a desiderare il silenzio,anche l'ambiente,pur fondamentale,sottostà spesso ai componenti in uso,cambiando il solo CD player o i diffusori, un violino gradevole può diventare più affaticante. 2
tigre Inviato 3 Marzo 2023 Autore Inviato 3 Marzo 2023 2 ore fa, FabioSabbatini ha scritto: non c'entra una mazda la serenità indotta della visione del disco che gira, che gira...."costante rassicurante e armonioso" come dice il primo post Manco sai capire quello che leggi neh.. 😅 Ma dove avete preso la licenza di scuola materna qui dentro? 🤣 Noto che viene data credibilità ai piú ciarlatani e quaraquaqua.. La cosa é buffa. Ma spassosa
Marvin7 Inviato 3 Marzo 2023 Inviato 3 Marzo 2023 13 ore fa, Plissken ha scritto: pure la curva della parabola dell'urina nella tazza. Considerata l’età media degli iscritti, più che parabola, direi una retta verticale! 😁 2
Grancolauro Inviato 3 Marzo 2023 Inviato 3 Marzo 2023 1 ora fa, Gici HV ha scritto: Credo che la forma d'arte sia il contenuto, la musica, non gli oggetti che la riproducono.. Credo non sia così quando per fruire di un'opera d'arte hai bisogno per forza della tecnologia, come nel caso della musica riprodotta. Sarebbe cose dire che l'aspetto artistico di una installazione di visual art è indipendente dal modo in cui le immagini e i suoni vengono riprodotti nella stanza, o l'aspetto artistico di un film non dipenda anche dalle tecniche di ripresa, di registrazione, montaggio, riproduzione in sala. Quando c'è di mezzo la tecnologia nell'arte, mezzo e contenuto si intrecciano tra loro inevitabilmente. Perché lo stesso non dovrebbe valere anche per gli sterei a casa propria? Mi rendo conto che è una bestemmia dirlo in questo contesto, ma credo che per rendere l'ascolto non faticoso servano, tra le altre cose, anche una sensibilità e un tocco artistico, e quindi esperienza, gusto, passione, e un po' di cultura musicale. 1 1
Look01 Inviato 3 Marzo 2023 Inviato 3 Marzo 2023 Vorrei capire una cosa ma sta fatica d'ascolto c'è qualcuno che l'avverte nel suo impianto o la si sente solo sugli impianti degli altri e delle Fiere Hi-Fi. Perché mi sembra più un abitudine al suono del proprio impianto e quindi appena ci arriva un suono diverso lo si cataloga come fatica d'ascolto 😂. 1
ascoltoebasta Inviato 3 Marzo 2023 Inviato 3 Marzo 2023 6 minuti fa, Look01 ha scritto: Vorrei capire una cosa ma sta fatica d'ascolto c'è qualcuno che l'avverte nel suo impianto o la si sente solo sugli impianti degli altri e delle Fiere Hi-Fi. Io quando avevo anche un secondo impianto,di qualità nettamente inferiore,seppur dignitoso,in molti CD con buona presenza di alte frequenze notavo una fatica d'ascolto parecchio maggiore rispetto all'impianto primario. Sarebbe da considerare come "fatica d'ascolto" anche la poca capacità del'impianto tutto,di separare gli strumenti nelle frequenze alte, specialmente ,quando vengono riprodotte contemporaneamente da più strumenti,questo è ciò che ho potuto riscontrare io negli anni. 1
gimmetto Inviato 3 Marzo 2023 Inviato 3 Marzo 2023 @tigre 17 ore fa, tigre ha scritto: Non vedo ipotesi ma un approccio scientifico Approccio scientifico non significa dimostrazione scientifica.
tigre Inviato 3 Marzo 2023 Autore Inviato 3 Marzo 2023 Adesso, gimmetto ha scritto: Approccio scientifico non significa dimostrazione scientifica. Muriano si é approcciato alla costruzione dei suoi apparecchi e a che tipo di suono dovessero 'restituire', sondando prima cosa dicessero le ultime e piú evolute ricerche in merito alla psico-acustica, che l'articolo che ho postato imho vengono rappresentate piuttosto bene, rimanendo in ambito di divulgazione per persone comuni. Mica ha scritto e certificato direttamente lui quegli studi neh. Ha solo collegato il senso piú ampio i risultati di piú ricerche. E su queste basi scientifiche ha cercato, ripeto, io credo in tutta onestà, sia riuscito (ma questo lo si può o meno constatare solo ascoltando le sue elettroniche e valutando se realmente siano non affaticanti e allo stesso tempo mantenendo un dettaglio sorprendente su tutto lo spettro) a mettere in materia apparecchi che seguono questo percorso logico.
gimmetto Inviato 3 Marzo 2023 Inviato 3 Marzo 2023 @tigre Appunto...approccio scientifico in buona fede, ma nessuna dimostrazione.
Mighty Quinn Inviato 3 Marzo 2023 Inviato 3 Marzo 2023 58 minuti fa, gimmetto ha scritto: Appunto...approccio scientifico in buona fede In buona fede non ne dubito Approccio scientifico zero, zero
Ggr Inviato 3 Marzo 2023 Inviato 3 Marzo 2023 Tutti discorsi fogli della moda di avere apparecchi minimali. Fette salve le sprgenti, che per me devono essere più neutre possibili, per quanto roguarda gli amificatori, fai un prodotto neutro e con bassissima distorsione, cosi i puristi sono contenti, ma metti tutto quello che negli anni d'oro dell'hi fi c'era. Loudness e controlli di tono. Chi vuole farsi il suo suono, aggiustando una vecchia regoatrazione, chi deve compensare alcune risonanze ambientali lo fa, a colpo sicuro, invece di giocare con cavi punte ciabatte e adesivi. Molto meglio che convivere con rimbombi e alti affilati, che portano velocemente alla fatica di ascolto.
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