Muriano Research, il Traslatore e dintorni

5 Marzo 2023

Il 2/3/2023 at 18:33, mozarteum ha scritto:

Queste robe non le sentite mai (dico agli appassionati di classica ovviamente)? Peggio per voi

Ho diversi titoli tra il 1956 e il 1966 su Decca. Sono sicuramente più godevoli come registrazione, ma immagino che mi dirai che le cose migliori le ha prodotte prima.

5 Marzo 2023

Come è bello andare a "scuola" da Trieste in giù. Soprattutto passati i 60.😊

Educare l'orecchio al buon ascolto lo si fa pian piano con l'esperienza, ogni età ha i suoi gusti e non posso essere "io" a deviarli. Quello che per me è un buon suono (anche se lo è in assoluto) non lo è per tutti, non solo in Hifi ma nella vita, se si vuole assaporarla bisogna cavalcarla.

5 Marzo 2023

3 ore fa, Monisi ha scritto:

Mi viene da dire che emozione e coinvolgimento entrano in un rapporto (piuttosto articolato) con l’equilibrio che il sistema di musica (inteso come supporto, elettroniche, cavi, ambiente, equilibrio estetico, e incluso il mio umore del momento…) riesce a proporre, e si embricano tra loro.

Penso anch'io sia così. Ovviamente le caratteristiche tecniche di supporti/elettroniche/ambiente ecc. sono importanti, così come le misure. Ma le misure non possono prevedere con certezza se qualcosa sarà effettivamente piacevole o faticoso all'ascolto per noi. Troppe le variabili in gioco, e troppe le cose che non sappiamo sugli effetti che gli stimoli uditivi producono nel cervello, generando nella mente emozioni, ricordi, immagini, idee e mille altre cose. Le misure possono al massimo aiutarci a spiegare quello che percepiamo, e guidarci nella giusta direzione. Per questo credo sia importante non dimenticare l'aspetto artistico dell'hifi: il gusto per il bel suono che si acquista con la ricerca e l'esperienza, e che non è un fatto puramente soggettivo. Il bel suono non è semplicemente il suono che mi piace.

5 Marzo 2023

Granco battaglia persa.

Prevale una concezione elettricistica dell’hifi.

poi vai a sentire ste curve appiattite dal dasp e si sentono cagate sesquipedali ed esangui che dal vivo non esistono proprio (diverso per la correzione passiva insuperabile per chi se la puo’ permettere in termini di costo e di arredo, che ascoltare in un bunker dedicato e’ una iattura anch’essa).

Pero’ perbacco l’impianto e’

fedele alla registrazione (cosa peraltro senza senso rispetto a un meraviglioso Backhaus -sopra postato- anni 20).

Un bell’ambiente arredato bene, casse staccate dal muro in modo adeguato, posto d’ascolto idem e alla fine l’orecchio dal monte dira’ si.

5 Marzo 2023

14 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Un bell’ambiente arredato bene, casse staccate dal muro in modo adeguato, posto d’ascolto idem e alla fine l’orecchio dal monte dira’ si.

Esatto. Io ho fatto cosi, e sono contento, ma per la cronaca, più mettevo in pratica queste sane pratiche, più la curva va verso il piatto.....

5 Marzo 2023

Certo e’ cosi’. Ma chi non si fida del proprio orecchio (ben allenato come diceva Granco) e cerca il suono esatto nelle misure e’ come un pilota che senza strumentazione elettronica non sapesse atterrare.

5 Marzo 2023

1 ora fa, mozarteum ha scritto:

Granco battaglia persa.

Hai ragione. Peccato però, perché il rischio è che in questo modo si perda qualcosa di importante (la musica). Di metafora in metafora, è come se uno per capire se un quadro è bello o anche solo piacevole alla vista pensasse che la cosa migliore da fare sia rivolgersi a un oculista. Che se poi il quadro sembra brutto, basta solo cambiare occhiali e tutto torna a posto. Però vabbè, ciascuno si gode questa passione a modo suo evidentemente

5 Marzo 2023

Il 2/3/2023 at 11:48, gianventu ha scritto:

Nessun impianto a bassi volumi stanca, tutti gli impianti ad elevati volumi stancano

Dissento completamente. Ogni volta che vado da un mio amico, che ascolta col pc o con un accrocchio plasticoso soundbar+sub tarato a palla, dopo tre minuti sclero. Ma sclero veramente: senso di nausea e malessere, nervoso e fastidio.

Viceversa, un buon impianto senza compressione o distorsione, porta ad alzare il volume anche ben oltre il necessario.
Personalmente termino le sessioni di ascolti, mediamente 4/5 ore, a volumi letteralmente criminali.

5 Marzo 2023

Il 2/3/2023 at 11:01, tigre ha scritto:

ma più coerente e costante nella progressione dinamica, restituisce un suono più naturale e rilassante. Di conseguenza la soglia di allerta della nostra mente cala e l'ascolto diviene più riposante.

Talmente riposante che talvolta mi addormento, adattando i sogni in base alla musica. E quando termina… mi sveglio.

5 Marzo 2023

Il 2/3/2023 at 18:30, mozarteum ha scritto:

Siete troppo innamorati della componente suono della Musica inteso in senso solo esteriore.

E questo a mio avviso e’ un freno a goderne

E su questo hai ragione da vendere. Pensa che spesso i cd nuovi li ascolto in auto, così non ho pretese sulla qualità e mi concentro sul contenuto.

5 Marzo 2023

Siamo diversiiiiii!!!!! Questa è l'unica certezza,parliamo,come tutto ciò che riguarda i gusti personali,di percercezioni e stimoli di diversa natura che generano in ognuno di noi differenti considerazioni che poi conducono a determinate scelte, e l'ascolto della musica non esula da questa regola banale.

5 Marzo 2023

2 ore fa, Grancolauro ha scritto:

è come se uno per capire se un quadro è bello o anche solo piacevole alla vista pensasse che la cosa migliore da fare sia rivolgersi a un oculista.

Proprio così,arriverà anche il misuratore della corretta intensità luminosa per il soggiorno di casa, grafici e misure ci diranno quale sia la più adatta e lineare,ma esisterà sempre chi preferirà la penombra,chi la luce media e chi la forte luminosità,ciò che meraviglia è l'incapacità di alcuni di comprendere simili ovvietà,ma accade sempre che in ogni ambito esista chi conosce la verità,e lasciarglielo credere è forse la miglior scelta........anzi l'unica.

5 Marzo 2023

38 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

ma accade sempre che in ogni ambito esista chi conosce la verità

Succede anche qui per pareri opposti.. ..ma, ovviamente, sono gli altri ad essere in torto.🤔

5 Marzo 2023

6 ore fa, Grancolauro ha scritto:

Troppe le variabili in gioco, e troppe le cose che non sappiamo sugli effetti che gli stimoli uditivi producono nel cervello, generando nella mente emozioni, ricordi, immagini, idee e mille altre cose.

Apprezzo molto ciò che scrivi qui come anche quando scrivi di musicologia perchè ciò perviene da una persona intelligente, ed anche da un musicista. Tutto ciò affrontato con umiltà e gentilezza (caratteristiche che , unite al realismo, apprezzo tanto anche in Moz). Imparo da voi e ringrazio.

Le tue righe mi riportano al costante, (necessario per restare sufficientemente sani), processo di integrazione tra realtà complesse , che è ciò che mi interessa da psichiatra e psicoanalista incluso il costante braccio di ferro tra realtà esterna e realtà psichica (quella interna a noi).

4 ore fa, mozarteum ha scritto:

Prevale una concezione elettricistica dell’hifi.

Sintesi magistrale.

Nessuna battaglia persa. Chi vuol esser lieto sia…

5 Marzo 2023

7 minuti fa, Gici HV ha scritto:

Succede anche qui per pareri opposti.. ..ma, ovviamente, sono gli altri ad essere in torto.

La questione non è pensare che gli altri siano in torto, quanto ammettere che nulla,quando si parla di gusti,può esser considerato universalmente ed inconfutabilmente "il meglio",un concetto che mi pare talmente scolastico da non dover essere nemmeno discusso.

5 Marzo 2023

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Ma dopo tanto parlarne anni prima dell'era COVID, alla fine dei conto qualcuno l'ha ascoltato, comprato o sperimentato questo famoso Ampli Traslatore (!!) dell'Ing. Muriano?

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Personalmente ne ho perso le tracce e non ne ho piú sentito nulla ...............

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