OTREBLA Inviato 17 Marzo 2023 Inviato 17 Marzo 2023 Lang Lang è veramente insopportabile...però almeno non ti fa addormentare come gli esponenti della Nuova Scuola Russa (nel senso che uno ascoltandoli si mette a russare). Alberto.
Panurge Inviato 17 Marzo 2023 Inviato 17 Marzo 2023 Ascoltando solo pianisti morti o quasi non mi pongo il problema.
OTREBLA Inviato 17 Marzo 2023 Inviato 17 Marzo 2023 Non dirlo a me, io ascolto praticamente solo i fantasmi.
Dufay Inviato 17 Marzo 2023 Autore Inviato 17 Marzo 2023 41 minuti fa, mom ha scritto: alexis non lo metto in dubbio ma non l’ho mai ascoltato e visto all’opera Zoccolov? È quasi impossibile evitarlo
OTREBLA Inviato 17 Marzo 2023 Inviato 17 Marzo 2023 Uno che ci prova: . https://www.youtube.com/watch?v=uWYmUZTYE78&ab_channel=DulciTavares . Uno che ci riesce: . https://www.youtube.com/watch?v=eTZ33EVK3Ug&ab_channel=Zarathustra . Alberto.
Tronio Inviato 17 Marzo 2023 Inviato 17 Marzo 2023 13 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto: Questo cia' il record Bello.... Sai qual è il titolo del brano? Lo vorrei mettere come sveglia al posto del solito banale "driiin!"...
Tronio Inviato 17 Marzo 2023 Inviato 17 Marzo 2023 3 minuti fa, OTREBLA ha scritto: Uno che ci prova: . Uno che ci riesce: La differenza tra una "sveltina" e una notte d'amore: Clang Clang dopo i primi dieci secondi viene voglia di prenderlo a ceffoni, mentre Gould non vorresti che finisse mai... 1
Dufay Inviato 17 Marzo 2023 Autore Inviato 17 Marzo 2023 2 ore fa, Tronio ha scritto: differenza tra una "sveltina" e una notte d'amore: Clang Clang dopo i primi dieci secondi viene voglia di prenderlo a ceffoni, mentre Gould non vorresti che finisse mai Ma ceffoni forti
Carlo Inviato 17 Marzo 2023 Inviato 17 Marzo 2023 Per me un dattilografo è la Argerich. Meraviglioso animale da musica, tuttavia pianisticamente sta nella lega dei dattilografi, il suo pianismo è quello e c'è poco da fare. Poi rimane una splendida personalità musicale, che svetta per pubblica generosità e capacità di spendersi anche su tanti non-dattilografi, nessuno lo nega, ma il suo pianismo si ferma lì, a 3 metri dalla vetta. Ciao C 1
Tronio Inviato 17 Marzo 2023 Inviato 17 Marzo 2023 1 ora fa, Carlo ha scritto: un dattilografo è la Argerich Questa è grossa, eh?...
Grancolauro Inviato 18 Marzo 2023 Inviato 18 Marzo 2023 16 ore fa, OTREBLA ha scritto: Uno che ci prova: …. Uno che ci riesce: Sono due parodie, anche se molto diverse tra loro. Molto più divertente la seconda della prima comunque
maverick Inviato 18 Marzo 2023 Inviato 18 Marzo 2023 16 ore fa, Tronio ha scritto: Clang Clang dopo i primi dieci secondi viene voglia di prenderlo a ceffoni E per fortuna che Mozart prescrive "allegretto". Figurarsi se avesse previsto un "prestissimo". Circo.
maverick Inviato 18 Marzo 2023 Inviato 18 Marzo 2023 12 ore fa, Carlo ha scritto: Per me un dattilografo è la Argerich. Meraviglioso animale da musica, tuttavia pianisticamente sta nella lega dei dattilografi Sinceramente non sono d'accordo, pur rispettando ovviamente la tua indiscussa autorevolezza. Incostanza ovviamente sì, ma "dattilografo" non l'ho mai percepito come un termine adeguato al pianismo della Martha, ne' nei dischi, ma soprattutto negli emozionanti e ripetuti ascolti dal vivo, sempre nuovi e sorprendenti. Ma è una mia personale e non autorevole opinione, ovviamente. 1
Dufay Inviato 18 Marzo 2023 Autore Inviato 18 Marzo 2023 15 ore fa, Carlo ha scritto: e una splendida personalità musicale, che svetta per pubblica generosità e capacità di spendersi anche su tanti non-dattilografi, nessuno lo nega, ma il suo pianismo si ferma lì, a 3 metri dalla vetta. Sono d'accordo non mi ha mai preso
Lolparpit Inviato 18 Marzo 2023 Inviato 18 Marzo 2023 @maverick Per me la provocazione di Carlo ha un fondo di verità. La piega del thread ha identificato, grossomodo, i pianisti dattilografi con quelli 'veloci', o perlomeno che fanno della velocità, della tecnica digitale in senso meccanico, un aspetto caratterizzante del loro pianismo. Non si può non vedere che il pianismo della Argerich, giovane, meno giovane e matura, abbia come cifra stilistica un vitalismo energico, una estroversione latina, la voglia di buttarsi nel fuoco ora è sempre. In fin dei conti il suo bello è che il suo concerto di Ravel funziona benissimo oggi come 50 anni fa. Le sue cose che preferisco sono quelle più 'cinetiche'. È una grande, ha un grandissimo carisma... Va benissimo nel I di Ciaikovsky, ma nella D 960 vorrei trovarmi sempre un Radu Lupu. Angelo
maverick Inviato 18 Marzo 2023 Inviato 18 Marzo 2023 5 minuti fa, Lolparpit ha scritto: La piega del thread ha identificato, grossomodo, i pianisti dattilografi con quelli 'veloci', o perlomeno che fanno della velocità, della tecnica digitale in senso meccanico, un aspetto caratterizzante del loro pianismo. Non si può non vedere che il pianismo della Argerich, giovane, meno giovane e matura, abbia come cifra stilistica un vitalismo energico, una estroversione latina, la voglia di buttarsi nel fuoco ora è sempre. Io avevo identificato nel termine dattilografo non solo chi suona preferibilmente veloce, ma anche chi suona meccanico, asciutto, con suono monocorde o comunque poco differenziato, e una cura "relativa e approssimata" del suono e del dettaglio. (ovviamente sempre in maniera relativa) Insomma, .. la "macchinetta", precisa, magari infallibile, ma un po' circense. E in questo Lang Lang, la Wang, Berezovsky, e una caterva di altri "fenomeni" digitali ci stanno benissimo. Per me la Argerich è anche altro; definirei il suo pianismo "istintivo" più che dattilografico, e come hai detto tu "vitalmente energico", definizione perfetta. A me ha sempre creato un'emozione e un fascino particolare. Poi è chiaro che Lupu, ma anche molti altri, da Cortot a Michelangeli per arrivare a Sokolov. hanno caratteristiche diversissime. 1
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