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Melius Club

Il buon senso


mozarteum

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Membro_0023
Inviato
2 minuti fa, extermination ha scritto:

gradirei sentirmi un poco più sicuro per le strade ed in casa mia.

Non sono le regole che mancano, è la difficoltà di farle rispettare.

A volte, proprio perché sono troppe e in contraddizione tra loro

Inviato
47 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

vivere col terrore di sbagliare

In base alla mia esperienza (sopratutto lavorativa) questo è l'aspetto che caratterizza più d'ogni altro le organizzazioni italiane, una sorta di colore di sfondo, di leit-motiv. 

A mio avviso questo aspetto è figlio della vaghezza nella definizione dei ruoli - nessuno sa esattamente cosa ci si attende da lui, e per tirare avanti è sempre necessario infilare il piede in qualche porta socchiusa oppure difendersi da chi sta tentando di farlo. 

Altro aspetto importantissimo è il costante prevalere della forma sulla sostanza, che porta alla ricerca ansiosa  del coolo-parato come primo e spesso unico scopo del vivere. 

  • Melius 1
Inviato

Liberta’ e diritti viaggiano su piani diversi.

Ad esempio, giustamente, si parla di diritto di sciopero e non di liberta’ di sciopero.

La liberta’ significa che qualcun altro puo’ a sua volta esercitarne una propria: nell’esempio fatto il datore di lavoro puo’ licenziare lo scioperante.

Il diritto e’ invece sempre collegato -giuridicamente- a un obbligo, individuale ma anche della Societa’ e del suo ordinamento.

Posso scioperare ma tu non mi puoi licenziare (sempre stando all’esempio fatto).

Altro esempio: la liberta’ di critica severa si scontra col diritto ad essere rispettati che a sua volta e’ ricondotto al megarecipiente, talvolta citato a sproposito, dell’uguaglianza.

Quindi non si puo’ dire pubblicamente (liberta’) che una certa religione sia d’ostacolo al progresso, perche’ a questa liberta’ non si contrappone la liberta’ di culto (e sarebbe sacrosanto) ma il diritto a non essere criticati pubblicamente se non con perifrasi demitiane: liberta’ di pensiero si ma attenuata e annacquata nel bon ton di donna letizia il trionfo dell’ipocrisia.

P.s. Dire a qualcuno a frocio era ingiuria punibile penalmente anche trent’anni fa.

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato

@Savgal Grazie davvero per la citazione. Ricorda la bellezza del leggere. 

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato

Sul trionfo delle ipocrisie potremmo scrivere tomi. 

Ogni epoca, etica, deontologia hanno avuto le proprie ipocrisie o angoli ciechi. 

Quelle attuali sono in parte simili ed in parte diverse, ma la tendenza sociale ad atteggiamenti che si possono percepire ipocriti non è nuova. 

Qualche volte la sensazione corrisponde al vero, altre volte è nell'occhio di chi guarda. 

Sarebbe da chiedersi se l'educazione non sia comunque la forma di ipocrisia condivisa dalla comunità. 

Comunque non mi pare di vedere attualmente grandi cambiamenti nella natura umana. 

Posso concordare su alcuni eccessi di regolamentazione o burocratizzzazione, che non sarebbero necessari per le persone dotate di buon senso, e concordo che codesto risolverebbe, ma la lettura di Cartesio ricorda che il medesimo è misurato in quanto corrisponda al proprio punto di vista. 

Non so, continuo a vedere il fluire della vita, che ci scivola tra le mani, non diverso da quanto vissuto dalle generazioni precedenti. 

briandinazareth
Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

Quindi non si puo’ dire pubblicamente (liberta’) che una certa religione sia d’ostacolo al progresso, perche’ a questa liberta’ non si contrappone la liberta’ di culto (e sarebbe sacrosanto) ma il diritto a non essere criticati pubblicamente

 

la libertà però non può essere l'idea di non poter essere criticati (è l'idea del Safe space americano che non mi trova per nulla d'accordo). 

se qualcuno dice che l'ebraismo, l'induismo, l'islam o lo stesso cristianesimo sono di ostacolo al progresso, è normale poter essere criticati. 

dichiari di avere il diritto di criticare pesantemente una religione e non accetti di essere criticato per la tua idea? 

non regge a mio modo di vedere.

extermination
Inviato

Sempre a farla complicata.

Inviato

@Gaetanoalberto

Scriveva un contemporaneo di Cartesio, La Rochefoucauld, che “L'ipocrisia è l'omaggio che il vizio rende alla virtù”. Ma questo omaggio è indirettamente il riconoscimento della superiorità della virtù rispetto al vizio e mentre il vizio è comporamento del singolo, la virtù è espressione della società in cui quell'individuo vive. Sempre più spesso osservo in cui anche l'ipocrisia è venuta mancare, quasi a rivendicare il vizio come espressione di una libertà individuale priva di limiti. Le tantissime forme di maleducazione, i genitori che difendono ogni comportamento dei loro figli, l'autoassoluzione, se non l'autocompiacimento, dei singoli per ogni comportamento che viola le norme sociali sono le manifestazioni di una rappresentazione dell'essenza dell'uomo quale soggetto che si identifica esclusivamente nel perseguimento dei propri desideri ed impulsi individuali. Scriveva Kant: “Agisci in modo da trattare l’umanità, sia nella tua persona sia in quella di ogni altro, sempre anche come fine e mai semplicemente come mezzo”. Siamo prossimi al rovesciamento della massima kantina e devo evidenziare che nela mia esperienza di uomo di scuola a questo rovesciamento sono più vicini i genitori che i figli.

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato
3 ore fa, Savgal ha scritto:

rivendicare il vizio come espressione di una libertà individuale priva di limiti.

Già :classic_huh:

Gaetanoalberto
Inviato
3 ore fa, Savgal ha scritto:

nela mia esperienza di uomo di scuola a questo rovesciamento sono più vicini i genitori che i figli.

Concordo

Inviato

Ammazza quanto siete studiati!

Inviato

Scusate ma... si comincia ad interrogarsi sul buon senso nel momento in cui si smette di fare altrettanto riguardo al buon sesso? Chiedo per un amico.

loureediano
Inviato

Una cosa è certa più si ampliano le libertà collettive più si limitano quelle individuali.

Comunque l'importante è non entrare nel tritacarne

 

briandinazareth
Inviato
2 minuti fa, loureediano ha scritto:

Una cosa è certa più si ampliano le libertà collettive più si limitano quelle individuali.

Comunque l'importante è non entrare nel tritacarne

 

continuo a non capire esattamente di che libertà negate stiamo parlando. 

 

Inviato

cosa ci aspetta    preparatevi siamo solo sll inizio    ....good luck

 

 

loureediano
Inviato

La cintura di sicurezza, il casco, essere in aeroporto ore prima della partenza, non potersi drogare come pare e piace, se guido devo fortemente limitare il bere alcolici.

Fumare è diventato impossibile in ogni luogo.

Tra parentesi le trovo condivisibili. 

La mia libertà non dovrebbe mai ledere la libertà altrui.

Ma il casco che libertà altrui favorisce. La cintura di sicurezza dove lede la  sicurezza generale.

Il drogarsi a chi lede se non a se stessi?

L'eutanasia a chi lede se non a se stesso?

Non venite a dire che molte di queste cose sono per non pesare sulla sanità pubblica.

ETC.

 


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