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Melius Club

Perché a misure identiche dovrebbero corrispondere suoni diversi?


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Inviato
6 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Se la riproduzione ad alta fedeltà rimanesse confinata nel vero senso della parola ALTA FEDELTA' ascolteremmo con una sorgente, amplificatore e diffusore standard

il nuovo corso hi end è questo, lo stanno già facendo, c'e' una normalizzazione dei prodotti abbastanza udibile nel nuovo corso, Rotel ha vinto. Ma aveva già vinto solo che non ce ne eravamo accorti. Altri marchi di nicchia devono fare cose diverse per vendere, Audio Analogue sta seguendo il nuovo corso, spersonalizzando le sue elettroniche a favore della musica. Poi nessuno regala nulla comunque. Monitor Audio con i diffusori sta facendo uguale, niente magie solo verità. 

Inviato

La profondità della scena dipende da 3 parametri perfettamente misurabili.

Basso rumore di fondo è essenziale. Tempo di arrivo delle frequenze w dei suoni, in fase tra di loro, accurato livello dei volumi recproci tra i vari suoni. Se devo riprodurre uno strumento che ha una nota fondamentale a 1500 hz, e le armoniche a 3.000 6.00 ecc, quel suono sarà riprodotto metà dal midwoofer metà dal tweeter. Se il suono dei 2 altoparlanti non mi arriva perfettamente in fase, non potrò mai sentire il timbro vero, ne tantomeno una eventuale profondità o posizione nello spazio. Il tempo di arrivo e di emissione dei suoni, è un parametro perfettamente misurabile. Lo so, è una brutta botta per chi lo includeva nell'ignoto. Ma in realtà si conosce benissimo. Spiaze...

 

  • Melius 2
  • Sad 1
Inviato
3 minuti fa, gimmetto ha scritto:

Al posto di nasconderti dietro una facile ironia, tu cosa proponi? Dovresti argomentare le tue affermazioni.

No guarda Gimmi il fenomeno, stai sbagliando tutto. Sei tu che ti atteggi a sapientone perchè hai 40 anni di esperienza (come la maggior parte dei partecipanti al forum...) e sei scienziato. E che ti aspetti le risposte da un leguleio pieno di bias??? 

Se non riesci a misurare la scena che, mi preme ricordarti, è uno dei fondamenti della stereofonia in grado di regalare l' illusione dell' evento, ma allora di cosa state amabilmente discettando che si sa tutto, tutto e misurabile, tutto è noto e io sono un cavernicolo. Magari, qualcuno di realmente esperto e scienziato (in elettronica) la risposta ce l' ha. E magari, ancora, sarà pure banale alquanto. Ergo, falla finita di fingerti ciò che non sei. Come non lo sono io.

Inviato
4 minuti fa, Ggr ha scritto:

La profondità della scena dipende da 3 parametri perfettamente misurabili.

Basso rumore di fondo è essenziale. Tempo di arrivo delle frequenze w dei suoni, in fase tra di loro. Se devo riprodurre uno strumento che ha una nota fondamentale a 1500 hz, e le armoniche a 3.000 6.00 ecc, quel suono sarà riprodotto metà dal midwoofer metà dal tweeter. Se il suono dei 2 altoparlanti non mi arriva perfettamente in fase, non potrò mai sentire il timbro vero, ne tantomeno una eventuale profondità o posizione nello spazio. Il tempo di arrivo e di emissione dei suoni, è un parametro perfettamente misurabile. Lo so, è una brutta botta per chi lo includeva nell'ignoto. Ma in realtà si conosce benissimo. Spiaze...

Larghezza e altezza? Così @gimmetto se lo appunta per il futuro

Inviato
2 minuti fa, roop ha scritto:

Se non riesci a misurare la scena che, mi preme ricordarti, è uno dei fondamenti della stereofonia in grado di regalare l' illusione dell' evento

@roop Come già detto non puoi misurare la "scena", che è un'illusione, ma le altre grandezze che la determinano e queste sono perfettamente misurabili.

 

  • Melius 1
Inviato

@roop Puoi  divertirti a misurare altezza, larghezza e profondità di Avatar:classic_biggrin:

Inviato
17 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:

Tra i tanti strafalcioni ti segnalo solo questo. Einstein non ha mai vinto nessun Nobel per la relatività.

Guarda, so perfettamente perché Einstein vinse il Nobel, ho solo fatto una sintesi fondamentalmente corretta del dualismo fra Relatività e Quantistica….

Se poi si bada agli strafalcioni, sarebbe da ricordare la massima evangelica: ma come, guardi la pagliuzza nell’occhio di tuo fratello, e non ti accorgi della trave che hai dentro il tuo occhio?

Con simpatia…😉 

  • Haha 1
Mighty Quinn
Inviato
Adesso, SimoTocca ha scritto:

ho solo fatto una sintesi fondamentalmente corretta del dualismo fra Relatività e Quantistica….

Su tutta quella parte ho sorvolato

:classic_wink:

Mighty Quinn
Inviato
5 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

so perfettamente perché Einstein vinse il Nobel

Ma se hai scritto che li ha vinto per la relatività

Non sei mica un audiofilo che scrive una cosa, tipo il nero intermilan e intende chissà cosa

Comunque, quisquilie

Noi audiofili ci preoccupiamo di cose ben più importanti....

Tanto più che la teoria della relatività ha un sacco di buchi

Prima o poi verrà qualche audiofilo e la sistemerà 

:classic_smile:

 

Inviato
25 minuti fa, gimmetto ha scritto:

La scienza, prima di indagare un fenomeno, deve essere sicura che esista.

Che il fenomeno esista è un dato di fatto, se no non saremmo qui a parlarne. Nel senso che due persone che avvertono diversamente lo stesso fenomeno sono già un fatto da analizzare perchè esiste. Anche solo a livello della soggettività, dico. Poi da cosa dipenda è tutto da vedere..

Inviato
22 minuti fa, Berico ha scritto:

a favore della musica. Poi nessuno regala nulla comunque. Monitor Audio con i diffusori sta facendo uguale, niente magie solo verità.

Posso ridere a crepapelle?

Inviato

Però, e qui chiudo la serie dei miei interventi per oggi su questo tema, tutta questa sicurezza io non ce l’avrei fossi in voi… Ci sono voluti millenni alla Filosofia per capire che la conoscenza, la percezione di un fenomeno, non è mai solo in un senso. Qui molti parlano dell’oggetto, definito dalla “misure”, o del soggetto, definito dalle impressioni di ascolto, mai che qualcuno parli dell’interazione fra oggetto e soggetto della conoscenza, roba che ipotizzava già Cartesio quasi mezzo millennio fa, la Res Cogita e la Res Extensa che si incontrano nella ghiandola pineale…

E ancora, nel 2023, siete fermi alle misure e alle sensazioni di ascolto? Fresche l’ova…diceva la mì nonna….

Inviato
5 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

Che il fenomeno esista è un dato di fatto, se no non saremmo qui a parlarne. Nel senso che due persone che avvertono diversamente lo stesso fenomeno sono già un fatto da analizzare perchè esiste. Anche solo a livello della soggettività, dico. Poi da cosa dipenda è tutto da vedere..

Se non ho capito male, anche tu sei un medico. La percezione differente di alcuni stimoli dipende da fenomeni perfettamente conosciuti; pensa in campo medico solo all'effetto placebo, al mascheramento, alla suggestione. ecc. Vale la pena indagare su fenomeni reali; è l'oggettività della scienza.

@SimoTocca

Inviato

@gimmetto no

I bassi si riducono invece e anche di tanto

Se vuoi vieni da me che proviamo e tocchi con mano

Inviato
2 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

Ci sono voluti millenni alla Filosofia per capire che la conoscenza,

a percezione di un fenomeno, non è mai solo in un senso. Qui molti parlano dell’oggetto, definito dalla “misure”, o del soggetto, definito dalle impressioni di ascolto, mai che qualcuno parli dell’interazione fra oggetto e soggetto della conoscenza, roba che ipotizzava già Cartesio quasi mezzo millennio fa, la Res Cogita e la Res Extensa che si incontrano nella ghiandola pineale…

Ops...forse non sei un medico, scusa.@SimoTocca

Inviato
19 minuti fa, gimmetto ha scritto:

su fenomeni reali; è l'oggettività della scienza.

Tutti i fenomeni sono reali! Leggi sopra quanto ho scritto! Il paradosso del gatto di Schrödinger …

E con il gatto…che è anche mio avatar…oggi chiudo per davvero…😉
Ma sintetizzo: le misure identiche potrebbero non misurare, un parametro al momento non conosciuto (non conosciuto, o almeno non perfettamente conosciuto, come la stragrande maggioranza dei fenomeni dell’Universo: wè scienziati, svegliatevi che il Positivismo è finito nel ‘900 e adesso  siamo nel 2023) parametro che influenza l’ascolto.

D’altra parte qualora le misure potessero essere esaustive, cioè misurare perfettamente ogni parametro che influenza l’ascolto, si scontrerebbero con la soggettività individuale della percezione del fenomeno, percezione non misurabile ma soltanto valutabile statisticamente (valutabile ma solo con popolazione statistica di campione grandissima, perché si parla di soggettività).

Ahimè, il tema è complesso e non se ne esce “alla buona”…

Signore  (probabilmente poche) e Signori, buona serata…

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Inviato

@jakob1965 Vuol dire che nel tuo ambiente al posto degli angoli hai due buchi neri!

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