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MQA in amministrazione controllata


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Inviato
20 minuti fa, mla ha scritto:

Ho notato che questa cosa sta a cuore a più di qualcuno che la ritiene fondamentale.

Ma cosa si intende per mobilità?

Lo streaming è mobilità. Se noi lo percepiamo diversamente è perchè abbiamo una visione appassionata della musica, ma rassegniamoci a considerarci una sparuta minoranza. 

 

21 minuti fa, mla ha scritto:

Se è in macchina, dubito che anche con impianti spaziali e su automobili anche di livello medio/alto si possa distinguere una risoluzione maggiore del CD o anche di un lossy poco spinto come il 320.

Anche macchina si, ma soprattutto Auricolari wireless o cuffie collegate a dispositivi mobili. Oggi la musica la consumano così. 

 

22 minuti fa, mla ha scritto:

ma anche in questo caso, sempre secondo me, MQA non può essere considerata la conditio sine qua non per un ascolto gratificante con basso consumo di banda.

No di certo, ma troverai sicuramente sostenitori e detrattori, come in tutto.

 

23 minuti fa, mla ha scritto:

Cioè, se ne casi suddetti si facesse uso di uno streaming (non MQA) leggermente compresso ci sarebbe ben poco o nulla da perdere nel 99,99% dei casi.

C'è anche chi ha fatto sentire MP3 ad amici in impianti molto costosi, senza che questi (esperti di lunga data) si accorgessero di nulla, anzi.

 

24 minuti fa, mla ha scritto:

Voi cosa ne pensate?

Penso che MQA abbiamo giocato sull'effetto incertezza e soggettività (parte integrante dell'universo HiFi/HiEnd), comunicado in maniera ambigua e non verificabile i presunti benefici, sottacendo dolosamente gli aspetti negativi. 

Inviato
15 minuti fa, granosalis ha scritto:

Io penso che non si possa minimizzare un fenomeno così ampio

Ampio … utilizzato solo da Tidal che ha una penetrazione di mercato pari allo zero virgola qualcosa sul totale dello streaming … forse “ampio” era la speranza che è naufragata miseramente.

E neppure ampio per quanto riguarda il riversamento su supporti fisici  … un numero ridicolo di copie praticamente limitate al mercato giapponese

Inviato
3 ore fa, granosalis ha scritto:

Faccio notare che il fenomeno MQA ha prodotto, in uno dei forum del settore straniero, il tread più letto e con più commenti della storia dell'HiFi.

@one4seven L'ho scritto sopra, MQA è diventato un fenomeno. La sua ampiezza non sta necessariamente nell'adozione (per quanto in MQA siano stati convertiti librerie delle più importanti mjors mondiali, warner, universal, sony) ma nell'eco che questo ha prodotto anche limitatamente al nostro ambiente. 

Inviato
3 minuti fa, granosalis ha scritto:

Lo streaming è mobilità. Se noi lo percepiamo diversamente è perchè abbiamo una visione appassionata della musica, ma rassegniamoci a considerarci una sparuta minoranza.

Beh, essendo noi "audiofili" la sparuta minoranza interessata alla qualità dello streaming, MQA perde ancora di più la sua ragion d'essere.

Inviato
19 minuti fa, granosalis ha scritto:

Ci sono diversi aspetti legati alla qualità che MQA si prefiggeva di gestire.

Puro marketing. Se di base un prodotto non serve, non hai altra strada che cercare di convincere il potenziale acquirente ad acquistarlo lo stesso con argomenti diversi. Tipo la qualità. 

Ma se non serve, non serve. 

Può funzionare per un po'... Ma poi alla fine i motivi di base prendono il sopravvento.

Inviato
7 minuti fa, stefano_mbp ha scritto:

Ampio … utilizzato solo da Tidal che ha una penetrazione di mercato pari allo zero virgola qualcosa sul totale dello streaming … forse “ampio” era la speranza che è naufragata miseramente.

E neppure ampio per quanto riguarda il riversamento su supporti fisici  … un numero ridicolo di copie praticamente limitate al mercato giapponese

Mettiamoci d'accordo sul termine "ampio". Ma si, anche ampio per quello che poteva essere e non è stato, ampio per il fenomeno che ha generato nel mercato audiofilo, ampio certamente nel mercato giapponese ma poi gradualmente sgonfiato, ampio per i soldi spedi dai tanti costruttori per certificare i propri dispositivi, ampio per le risorse usate per codificare l'intera libreria delle principali major mondiali, etc etc 

Inviato
4 minuti fa, granosalis ha scritto:

La sua ampiezza non sta necessariamente nell'adozione

Ok, ma se poi non viene usato... Rimane solo un fiume di parole ed i libri da portare in tribunale... 

Inviato

Ma voi c'eravate agli inizi dell'audio digitale lossless, via internet? Io si e il Flac non era affatto il candidato a diventare lo standard, all'inizio. Le guerre tra formati ci sono sempre state, e gli argomenti sono sempre quelli...

Tra l'altro a fare quello che fa MQA, più o meno, c'era (c'è ancora, lo usa chi fa vinil Rip quando deve gestire il 32bit float) il WavePak. 

Per cui non s'è manco inventata nulla... MQA, sotto il profilo tecnico.

 

Inviato
10 minuti fa, mla ha scritto:

Beh, essendo noi "audiofili" la sparuta minoranza interessata alla qualità dello streaming, MQA perde ancora di più la sua ragion d'essere.

Di questo non ne sarei così certo. Ho amici che non catalogherei come audiofili, ma che non lesinano risorse per comprare l'ultimo gadget hi-tech anche in campo audio. Qui MQA ha certificato anche prodotti non specificatamente HiFi, come soundbard o prodotti destinati al gaming, etc. 

Inviato
4 minuti fa, one4seven ha scritto:

Ma voi c'eravate agli inizi dell'audio digitale lossless, via internet? Io si e il Flac non era affatto il candidato a diventare lo standard, all'inizio.

Perchè molti audiofili erano scettici sulla compressione. Non riuscivano a comprendere come un audio compresso potesse suonare come l'originale. Come vedi ogni epoca ha i suoi inquisitori. 

Inviato
1 minuto fa, granosalis ha scritto:

amici che non catalogherei come audiofili, ma che non lesinano risorse per comprare l'ultimo gadget hi-tech anche in campo audio

Dimostrazione che MQA si è saputa vendere più che bene, peccato che i nodi prima o poi vengono al pettine.

Dell'inutilità di MQA per ora se ne parla in un ambiente piuttosto ristretto, ma se la notizia dovesse circolare sarà veramente finita per loro.

Inviato
6 minuti fa, granosalis ha scritto:

Qui MQA ha certificato anche prodotti non specificatamente HiFi, come soundbard o prodotti destinati al gaming, etc. 

Appunto...puro marketing e basta

Inviato

@granosalis ma no, lascia perdere gli audiofili. 4 gatti... La lotta era tra Monkey's Audio (Ape) e Flac. Due formati perfettamente lossless. 

Si preferiva l'ape perché, a discapito del maggior tempo di elaborazione per la compressione, si ottenevano files di dimensioni più ridotte rispetto al flac.

E quando hai una 56k, i più fortunati una ISDN, ogni kb risparmiato è oro. Anche per gli americani che allora andavano già, non tutti però, con la T3.

Con l'evoluzione delle connessioni, Ape non è servito più. Il flac, più veloce in fase di elaborazione, ha preso il sopravvento.

Sono stati i tracker torrent (e foobar) a stabilire quale fosse lo standard.

Dopodiché abbiamo aspettato ancora molto tempo perché uscissero "macchine audiofile" che leggessero i files. Fino ad allora continuavamo a masterizzare CD-R. Figurati quanto contano gli audiofili in questa storia....

 

Inviato
3 minuti fa, one4seven ha scritto:

Si preferiva l'ape perché, a discapito del maggior tempo di elaborazione per la compressione, si ottenevano files di dimensioni più ridotte rispetto al flac.

Ma no, Ape e FLAC hanno livelli di compressione similare, nulla che giustificasse una scelta di campo. 

Semmai ha contato dippiù la distribuzionbe su torrent. E poi bastava un semplice software per convertire da uno all'altro. 

Inviato
4 minuti fa, granosalis ha scritto:

Ma no, Ape e FLAC hanno livelli di compressione similare, nulla che giustificasse una scelta di campo.

No. Ma una 56k/ISDN l'hai mai avuta?

Mica c'erano abbonamenti flat... 10/20 mb risparmiati su 300 in media di un rip, erano soldi. 

 

Inviato
3 minuti fa, one4seven ha scritto:

No. Ma una 56k/ISDN l'hai mai avuta?

Mi hai sboccato una tempesta di ricordi ....  

Il mio primo modem fu un 300 Baud, ma da ragazzo ero un pò biricchino e trovavo modi per non pagare la bolletta. Inoltre gestivo un BBS ed i file andavo a prendermeli fisicamente sul computer :-) 

 

Inviato
1 minuto fa, one4seven ha scritto:

Ma una 56k/ISDN l'hai mai avuta?

 

2 minuti fa, one4seven ha scritto:

10/20 mb risparmiati su 300 in media di un rip

Bit risparmiati sicuramente, ma a discapito della cpu:

flac è tre volte più veloce nella decompressione rispetto a wavpack (66.72 samples/mcs contro 23.21 samples/mcs) e anche questo a quei tempi contava parecchio … non erano certo le cpu di oggi.

Direi che il vero vantaggio di wavpack fosse solo la compatibilità con 32bit, ove servisse realmente

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