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Melius Club

Zuppa inglese


Akla

Messaggi raccomandati

Inviato
57 minuti fa, Martin ha scritto:

Senza Napoli, se murimm'e fame

Ovviamente non è così, ma senza il quadro nazionale perde colore e varietà 

Inviato
4 ore fa, qzndq3 ha scritto:

era un alternarsi di strati di crema alla vaniglia (budino creme caramel della Elah) e di biscotti Mattutini affogati nel vermouth (di solito Martini bianco) e per finire caramello a decorare. Un paio di ore in frigorifero e poi gnam gnam.

Peccato che tra le reazioni non ci sia lo slurp!

Questa ricetta la proverò :classic_smile:

Inviato
16 minuti fa, enzo966 ha scritto:

Peccato che tra le reazioni non ci sia lo slurp!

Potremmo proporla agli @Admin

  • Haha 1
Inviato

La zuppa inglese come la faceva mia nonna, con l'alchelmers misto a non so cos'altro, strato di cioccolato fondente, che lei non so come faceva diventare della consistenza del budino, magari lo era, e strato di crema fatta con l'uovo buono fresco. A cucchiaiate!

Qualche tempo fa ne ho mangiata una versione fenomenale dalle mie parti, passata al forno dopo la preparazione che la fa diventare più "biscottosa". Ovviamente l'alcol si va a far benedire, ma quella diventa la scusa per gli ammazzacaffè. Appena riesco ci torno, è in parte all'aperto e con la primavera è la morte sua.

Inviato
1 ora fa, UpTo11 ha scritto:

fenomenale dalle mie parti,

Dove di preciso? 

Inviato
20 ore fa, melos62 ha scritto:

all'epoca i borbone si occupavano più di cannoli che di cannoni, contrariamente ai savoia

Che invece si occupavano di savoiardi, tipicamente presenti nel dolce al mascarpone.

Inviato

@lufranz savoiardi e rhum colata di cioccolata  e 10 kg in 2 giorni ..sta ben ciau

Inviato

Caro @Akla, senza volerlo hai scatenato una divertente querelle tra Franz e me a proposito delle origini della zuppa inglese e del Pan di Spagna! 😀

Dopo aver detto le nostre opinioni, siamo andati a fare qualche ricerca e abbiamo scoperto che sono parecchie le regioni italiane che rivendicano la genitorialità della zuppa inglese! 
La Cucina Italiana scrive:

 “Dopo il tiramisù, il dolce al cucchiaio italiano dalle origini più controverse è certamente la zuppa inglese. Lo avrete capito, l'Inghilterra non c'entra nulla o quasi: la zuppa inglese è dolce italianissimo, particolarmente diffuso in Emilia-Romagna, in Toscana e nel resto del Centro Italia. La classica ricetta per la preparazione della zuppa inglese prevede uno strato di pan di Spagna o savoiardi imbevuti di alchermes, uno di crema al cacao, un altro di pan di Spagna o savoiardi e alchermes  e uno di **crema pasticciera, **con o senza gocce di cioccolato. Ma, come vedremo, le varianti sono molte.

La pista ferrarese

A rivendicare la paternità della zuppa inglese è innanzitutto Ferrara. Si dice che il dolce nacque nel XVI secolo alla corte degli Estensi, come rielaborazione del trifle inglese, da cui il nome. Inizialmente i cuochi avrebbero sostituito la pasta di pane con la bracciatella, sorta di ciambellone. Poi, nel Settecento, arriverà il pan di Spagna. Che, a dispetto del nome, è di origine italo-francese e a sua volta si ispirava ai savoiardi, spesso utilizzati anch'essi proprio nella nostra zuppa inglese. A quell'epoca, poi, la crema pasticciera e il cioccolato avrebbero progressivamente sostituito la panna.

La governante di Firenze

Secondo un'altra tesi la zuppa inglese nacque nell'Ottocento in Toscana, per merito della governante di una famiglia inglese residente a Firenze. La donna avrebbe preparato una “zuppa” con i biscotti avanzati ammorbiditi nel vino dolce, aggiungendovi crema pasticciera e budino di cioccolato.  …”

https://www.lacucinaitaliana.it/news/in-primo-piano/zuppa-inglese-storia/

 

Wikipedia  approfondisce e propone, oltre a queste, diverse altre origini: francese, inglese, romana e napoletana! 
https://it.wikipedia.org/wiki/Zuppa_inglese

.

Insomma le cose buone piacciono a tutti, sono preparate in mille varianti e ciascuno si sente genitore! 😂🤗

La cosa però, tra noi due, non è finita qui perché, alla fine, Franz, ha detto: “E pensa che il Pan di Spagna è di origine genovese!” . È partita la ricerca…  A dargli parziale ragione interviene ancora La Cucina Italiana:

”…Il pan di Spagna è la soffice base di tutti i nostri dolci più golosi. Ma, al pari della zuppa inglese che è italianissima, e dell'insalata russa le cui origini sono rivendicate da mezza Europa, anche il pan di Spagna, almeno nel nome, è un altro bel depistaggio. O meglio: effettivamente questa morbidissima componente di molte delle nostre torte è nata a Madrid. Ma per merito di un cuoco ligure, al punto che gli spagnoli in un primo momento lo chiamarono proprio “pan genovese”. Gettiamoci, dunque, in un altro pezzo di storia gastronomica del nostro Paese e non solo.

Il pan di Spagna alla corte di Madrid

Gli ingredienti del pan di Spagna sono quanto di più semplice si possa avere a disposizione: farina, zucchero, uova e burro. Ma è con le uova e la frusta che si fa la differenza, e in particolare nell'ottenimento di quella crema “che scrive”, come si vede nel procedimento della ricetta. A capirlo per primo, dicevamo, fu Giovan Battista Cabona detto Giobatta, famoso cuoco della decadente Genova del XVIII secolo, che l'ambasciatore della Superba alla corte spagnola, Domenico Pallavicini, decise di portare con sé a Madrid. In occasione di un banchetto nella capitale spagnola, il cuoco offrì agli ospiti un dolce di nuova generazione, alternativo ai soliti gateau allora di moda: una torta incredibilmente leggera e soffice, con gli stessi ingredienti del savoiardo piemontese. La leccornia piacque così tanto che i reali spagnoli la battezzarlo “pâte génoise”, in onore della città natale del talentuoso cuoco. Con il tempo la “pâte” si è però affermata in versione più semplificata, dando vita al “pan di Spagna”.

Le differenze tra il pan di Spagna e la pâte génoise

Pâte génoise e pan di Spagna, benché l'una sia l'antenata dell'altro, non sono infatti la stessa cosa: gli ingredienti sono gli stessi, ma le modalità di preparazione sono leggermente differenti. La pâte genoise si ottiene infatti lavorando uova e zucchero a caldo, a bagnomaria, a una temperatura di 45°C. Il pan di Spagna si ottiene invece a freddo. Il risultato è molto simile, a parte una leggera differenza nell'alveolatura. In entrambi i casi, il segreto di questo dolce fin da principio risiedeva nella morbidezza ottenuta grazie alla presenza di molte uova, senza l'utilizzo di alcun tipo di lievito. La pâte génoise risulta oggi più diffusa nei Paesi anglosassoni, mentre il pan di Spagna è tipico dell'Italia e dell'area mediterranea.

I biscotti della regina di Lisbona

Spulciando negli antichi ricettari, tuttavia, già qualche tempo prima in Portogallo(1683)esistevano dei “biscoutos de la reyna” molto simili al pan di Spagna, descritti dal cuoco reale portoghese Domingos Rodriguez nel suo Arte de cozinha, sostanzialmente con gli stessi ingredienti e in cui la cui preparazione avveniva a freddo. È probabile, dunque, che il buon Giobatta si sia ispirato anche a questa ricetta per il suo “pan di Genova”.”

https://www.lacucinaitaliana.it/news/in-primo-piano/pan-di-spagna-storia/

.

Wikipedia, per la gioia di Franz, genovese purosangue, scrive:

Pan di Spagna

Victoria sponge inglese

Altri nomi bizcocho, bizcochuelo, sponge cake

Luogo d'origine Italia

Regione Genova

Diffusione Europa Stati Uniti

Categoria dolce

Ingredienti principali farina, zucchero, uova.  “

E, anche qui, segue tutta la storia del pasticcere genovese Giobatta Cabona, padre ufficialmente  riconosciuto, del Pan di Spagna.

https://it.wikipedia.org/wiki/Pan_di_Spagna

.

Post forse un po’ lungo ma  soffice e leggero…per un momento di relax! 😉😊

 

  • Thanks 1
Inviato

@mom eccezionale complimenti  

.per le info  .impropriamente ho scritto zuppa inglese  e un dolce che ho ripreso ora in un momento di debacle fisica post operatoria che mi riporta ai tempi in cui la nonna viziava il nipotino  .preparando un soffice  base si savoiardi leggermente imbevuti  di amaretto di saronno  poi preparava la cioccolata presa dalla classica scatola in latta della Venchi  preparata la cioccolata gli copriva  e con pazienza  si raffreddava il tutto . Era la merenda dei tempi passati  .comunque la Venchi e fantastica in ogni sua componente  . Grazie e scusate per l impropria terminologia culinaria   sa piu di tiramisu  ma per i miei ricordi resta zuppa inglese    era un momento di felicita  giocavo con i trenini rivarossi e sbafavo  i dolci della nonna . mi sa che son diventato rimbambito... riesumando questi ricordi .....un momento di debolezza psicofisica . Buona serata:classic_biggrin:

Inviato
Il 18/4/2023 at 19:28, qzndq3 ha scritto:

La zuppa di biscotti che mi preparavo...

Altrochè gli omogeneizzati Plasmon o merendine Kinder. Cosi si cresceva sai e forti un tempo! :classic_laugh:

  • Melius 1
Inviato

Sempre dai ricordi di mio padre (e miei di infanzia) - In pasticceria un committente regolare di teglie di zuppa inglese era una sorta di piccolo ospizio gestito da suore che giorni festivi concedeva il dolce agli anziani ospiti,  essendo questi in larga parte edentuli la zuppa inglese  andava benissimo.  La cosa simpatica è che alcune vecchiette quando uscivano passavano in pasticceria per un caffè e coglievano l'occasione per chiedere di "caricare" generosamente i substrati della zuppa inglese con rum e alchermes... "Gavemo sò'o che queo da comandar, romài"  (E' l'unico sfizio che possiamo chiedere, ormai) 

(non ce n'era bisogno perché caricava già a dovere)

:classic_biggrin:


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