Robbie Inviato 21 Aprile 2021 Inviato 21 Aprile 2021 Prendo spunto da una frase letta in altro thread, non me ne voglia l'autore @Cano 4 ore fa, Cano ha scritto: Il digitale non potrà mai superare la correttezza timbrica che può avere un buon sistema analogico Al di là della frase, forse apodittica, ma sicuramente frutto di personali convinzioni e esperienze, mi chiedo... Ma è così sbagliato ritenere anche l'analogico, di fatto, discreto come lo è un digitale? Un nastro master, per quanto largo, per quanto sensibile, per quanto scorra veloce in registrazione e in riproduzione, non ha in sè sempre il limite fisico di risoluzione costituito dal numero di particelle magnetiche depositate sulla sua superficie? Queste non sono infinite. Sono un numero, alto, altissimo, ma decisamente finito. Questa sua caratteristica, in cui fisica e chimica si fondono, però, di fatto lo rende discreto, al pari di un qualsiasi formato digitale. E se è discreto, la questione di essere raggiunto o superato da un sistema digitale non è solo questione di risoluzione? p.s. per "discreto" intendo l'opposto di "continuo", in senso matematico. Non "meglio di sufficiente, ma peggio di buono". 😄 1
Robbie Inviato 21 Aprile 2021 Autore Inviato 21 Aprile 2021 Ho aperto questo thread principalmente per vedere se ero riuscito ad abilitare correttamente la funzione per seguire automaticamente le mie discussioni. Ma già che c'ero ho ottimizzato lo spazio con un argomento di discussione 😄
Nerodavola62 Inviato 21 Aprile 2021 Inviato 21 Aprile 2021 E allora, giusto per completare il processo, vogliamo anche accennare al nostro apparato uditivo (membrana basilare) che a tutti gli effetti opera come un analizzatore di spettro, trasformando ogni frequenza del segnale acustico in ...stream di segnali elettrici ? Non è uno scenario particolarmente affascinante giacchè "ricorda" più il formato red book che non un vinile 😁 Ciò detto, tutti noi ce ne facciamo una ragione e continueremo ad ascoltare vinili (e chi può nastri) con somma libidine! mauro
meridian Inviato 21 Aprile 2021 Inviato 21 Aprile 2021 Ciao, già che sono sul pezzo, ti rispondo subito, ovvero per me, le mie orecchie , il mio sistema, il digitale è oggi il miglior modo per fruire musica, entro certi limiti di spazio, ingombri, peso, complessità, costi, disponibilità di supporti validi e in numero adeguato e propedeutico ad una buona discografia, io ascolto molto Jazz e a seguire prog e rock, acustica e via via molti altri generi, CD e similia sono già quasi sulla vetta degli ascolti. . . Rimane comunque, per me, che il risultato lo fa tutto il sistema audio completo, che dovrà essere orientato o per il digitale o per l' analogico, con buona probabilità di non poter avere il meglio di tutti e due nello stesso sistema , per svariati motivi che non approfondirò ora . . . saluti , Dario
giangi68 Inviato 21 Aprile 2021 Inviato 21 Aprile 2021 Assimilare sullo stesso piano la formulazione chimica del nastro alla risoluzione del digitale è un errore, come confrontare due unità di misura differenti. Il processo chimico non definisce la risoluzione. La registrazione analogica ha un continuum di frequenze modulate comprese nella banda audio. Non ha alcun processo di conversione che spezzetta La musica in campioni. Che sia più "analogico" e piacevole non so ma sono due metodi completamente diversi. Comunque discreto per un elettronico ha un altro significato. Discreto è un circuito analogico che utilizza componenti elementari: diodi resistenze capacità transistor e induttanze. Il contrario sono circuiti a larga integrazione digitali o meno che comprendono al loro interno una miriade di componenti elementari. Il digitale per definizione tranne che nei circuiti nel dominio analogico non può essere a discreti. 1
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