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Crisi per Audio Research?


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Membro_0024
1 minuto fa, Paperinik2021 ha scritto:

Io sono contento quando le imprese vanno bene, non quando "annaspano" in attesa di elemosina.

penso che nessuno se lo auguri, voglio dire non è che perchè non mi piace la Dacia le auguro di fallire, non la compro

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Membro_0021
7 ore fa, imaginator ha scritto:

Era il pre top dell'Octave HP700 per fare nome e cognome. Suono un po' hifi anche un po' bruttino devo dire. Naturalmente per il venditore andava meglio

@imaginator prova un vtpa the last, un si audio magico pre, uno Zanden e poi mi saprai dire....

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 Pur essendo appassionato da circa 50 anni ,non ho mai avuto niente di questo marchio , ma nel remoto passato avevo sentito un conoscente  che ha avuto Sp10 come pre e il finale stessa marca di cui il modello  non ricordo con le vere Sonus Faber Electa Amator.

E mi ricordo che il suono che ne usciva era molto coinvolgente.

Mi spiacerebbe che un marchio storico che è sul mercato da cosi' tanto tempo chiudesse i battenti.

Ma non è il primo e non sara' l'ultimo in questo microcosmo voluttuario

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@Paperinik2021

In effetti vedo che qualcuno con certi toni che francamente non condivido ,a da gioire di questa situazione.

Io che da dipendente sono passato da un fallimento ,con tutte le problematiche del caso ,non posso che sperare che ogni azienda ,(che vuol dire che ci sono dei lavoratori che subirebbero il danno) ,possa farcela.

 

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Paradossalmente molti fallimenti non sono dovuti a mancanza di ordinativi o di mercato ma a scelte organizzative e soprattutto investimenti sbagliati se non addirittura a rischiose operazioni finanziarie. Faccio l'esempio recente della Cimolai di Pordenone, azienda riconosciuta a livello internazionale con un portafoglio ricco e ora sull'orlo del fallimento a causa di sciagurate operazioni sui derivati del loro direttore finanziario.

Risulta quindi quanto meno prematuro attribuire cause certe in mancanza di evidenze.

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Mighty Quinn

@London104

È la stessa cosa

In questo senso:

se vuoi competere nel mercato devi saper vendere un prodotto e gestire i guadagni una cosa non basta, vuol dire che non sei competitivo e sparisci 

O finisci per due soldi nelle mani di un nuovo padrone che giustamente nel migliore dei casi ristruttura 

( ovviamente vale per le aziende strutturate per un mercato internazionale

le aziende hifi italiane sono quasi tutte botteghe che vendono ad amici e parenti praticamente solo prototipi,  ex-demo o pezzi unici o quasi)

  • Melius 1
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Li ho avuti nel 1994, pre LS5 e finale VT150. Suonavano magnificamente per quanto erano orribili esteticamente (per i miei gusti). Li avevo comprati nuovi a un prezzo molto vantaggioso e quando mi sono finalmente conto che con i miei diffusori amplificatori a transistor suonavano egualmente bene senza le seccature delle valvole (messa a punto, riscaldamento, calore infernale) li ho venduti con felicità a più di quello che mi erano costati. 

 

Per il resto, purtroppo avere ottimi prodotti e un marchio prestigioso non protegge dalle catastrofi finanziarie: mi viene in mente in un settore vicino al mio Schiffini Cucine: facevano le più belle cucine del mondo, ma ahimè sono miseramente falliti. 

 

Per il resto: ogni tanto io mando a revisionare i miei apparecchi (sono molto costosi e non li cambio più), il tecnico quando passa dalle mie parti me li ritira e ogni volta mi lascia un "sostituto temporaneo" per non farmi stare senza musica. Questa volta mi ha dato al posto del mio finale una scatoletta ridicola e io gli ho detto "ma sei pazzo"? Lui mi ha detto ascoltala e poi mi saprai dire. Certamente non suona come il mio eccezionale finale, manon è poi così male. Per curiosità sono andato a vedere quanto costa: rispetto al prezzo del mio finale bisogna togliere due zeri. Ecco, io non sono sicuro che oggi molta gente sia disposta a due zeri in più per avere qualcosa che suona meglio di qualcosa che comunque suona già molto bene, se non un emiro che vuole farsi bello con i suoi amici. 

 

PS: non credo che ci sarà un aumento di valore dell'usato. Per me un oggetto elettronico o meccanico di una azienda che non esiste più è in linea di principio non riparabile e non ci spenderei mai una cifra più che miserabile. 

  • Melius 1
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31 minuti fa, Melandri ha scritto:

Per me un oggetto elettronico o meccanico di una azienda che non esiste più è in linea di principio non riparabile e non ci spenderei mai una cifra più che miserabile

Tu no e forse neanche io ma il mondo è pieno di persone che spendono fortune in oggetti d’epoca e ancora di più se rari, vedi le auto.

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