alexis Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 12 ore fa, extermination ha scritto: Niente stupore. Sala inadeguata. Ho a casa sia le Allegro che le Nuda.. per cui le conosco bene.. Le prime sostituirono vantaggiosamente delle Tad R1, le seconde, ben collocate e finetuned sono semplicemente (e soggettivamente) tra i più stupefacenti sistemi mai ascoltati, praticamente non hanno limiti, se non, che mi fanno venire appetito verso i moduli sub opzionali da 18”, anche se cominciano a diventare dei giocattoli ingombranti.. ah come tutti i sistemi ad alta efficienza.. vanno collocati e installati e ambientati con cura pazienza e accuratezza, basta un nonnulla, anche nella catena che li alimenta, dalle sorgenti ai cavi e ovviamente all’ambiente.. a evidenziare tutto, praticamente tutto. le Nuda in particolare hanno una risoluzione in gamma medioalta drammaticamente superiore anche alle R1 precedenti, che non scherzavano affatto, mentre sul registro mediobasso, beh un mediobasso caricato apre mondi nuovi, specie nell’ambito del corpo fisico degli strumenti acustici.. tutte cose che vanno comunque sperimentate di persona. Come tutti i sistemi ad alta efficienza richiedono un cambio di registro percettivo rispetto al mondo audiophile classico dei sistemi a radiazione diretta, mondo dei sistemi ad alta efficienza, che una volta abbracciato, capito e assecondato.. non permette vie di fuga all’indietro .. 😊 1
alexis Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 Comunque il tema del basso.. sinceramente mi sembra che per molti sia materia oscura.. il tema non è certo l’estensione della stessa.. il suono pur esteso ma muggente.. come nella maggior parte dei sistemi classici a rd, non è certo indice di qualità. importante è che la gamma bassa sia legata intimamente alla mediobassa, sia croccante e reattiva, articolata e veloce.. e non è certo solo questione di estensione..
Titian Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 3 minuti fa, alexis ha scritto: gamma bassa sia legata intimamente alla mediobassa, nella camera da letto o in pubblico sui tavoli dei bar? 1
alexis Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 @Titian in entrambe le situazioni.. una relazione d’amore e d’accordo, senza bisticci o incomprensioni, come nelle più belle favole d’amore.. ☺️
alexis Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 Al di là di tutto, è comunque verissimo, che la gamma mediobassa è basso sia la parte più difficile e complessa da mettere a punto in un sistema domestico: nella sala privata che stiamo allestendo con l’aiuto con alcuni tecnici del dipartimento di acustico del politecnico il basso è il tema principale, la maggior fonte di preoccupazione a livello di calcolo e simulazione di base. (specie se deve assecondare la desiderata del committente che vuole la migliore e più bella sala privata del mondo.. ( e sono contento di occuparmi ‘solo’ del design.. che già basta))
Titian Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 33 minuti fa, alexis ha scritto: a parte più difficile e complessa da mettere a punto in un sistema domestico Non solo domestico se vedo tutti gli accorgimenti tecnici che fanno nelle sale da concerto moderne e quando fanno le renovazioni di quelle vecchie.
Max440 Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 1 ora fa, alexis ha scritto: il suono pur esteso ma muggente.. come nella maggior parte dei sistemi classici a rd, non è certo indice di qualità. Confermo al 100% !! E' quello che mi ha fatto scegliere il planare isodinamico: come compromesso, preferisco non avere qualcosa che, se ci fosse, sarebbe fastidioso e irrealistico ... Poi, dopo aver sentito le Lahò Oxygene + relativi Sub, capisco cosa significa gamma intera veritiera ... ma come minimo occorrono 67k euro (a meno non ho mai ascoltato nulla di convincente).
grisulea Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 5 minuti fa, Max440 ha scritto: preferisco non avere qualcosa che, se ci fosse, sarebbe fastidioso e irrealistico ... Nell'ormai 2024 puoi avere il basso che vuoi dove vuoi. 1
Max440 Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 2 ore fa, grisulea ha scritto: Nell'ormai 2024 puoi avere il basso che vuoi dove vuoi. Eh.. lo so: sono in contatto con un professionista del settore e mi ha già dato la soluzione a cifre tutto sommato abbordabili: 4 sub, maggies filtrate digitalmente, ed il gioco è fatto: le 1.7 diventano 2 magnifici satelliti e il resto lo fanno i 4 sub... Probabile che procederò in tal senso appena ho un po' di tempo per spostare un po' di roba in soggiorno
Titian Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 4 ore fa, alexis ha scritto: importante è che la gamma bassa sia legata intimamente alla mediobassa, sia croccante e reattiva, articolata e veloce.. Per me non deveono essere troppo reattive ma è sempre il solito discorso di quanto ciascuna nota anche quelle più basse hanno un andamento ADSR che determina la sensazione di naturalezza (musica elettronica esclusa). Quando un sistema ha una gamma bassa decente la cosa che mi dà più fastidio è la mancanza di riprodurre la posizione degli strumenti che suonano le note più basse nel palcoscenico, per esempio timpani, grandcasse ma anche contrafagotti. In molti casi si tratta di frequenze che possono salire ai 100 Hz ma a me dà una grande sensazione di innaturalezza. 1
leonida Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 2 ore fa, Titian ha scritto: Quando un sistema ha una gamma bassa decente la cosa che mi dà più fastidio è la mancanza di riprodurre la posizione degli strumenti che suonano le note più basse nel palcoscenico, per esempio timpani, grandcasse ma anche contrafagotti. In molti casi si tratta di frequenze che possono salire ai 100 Hz ma a me dà una grande sensazione di innaturalezza. Credo di aver capito che alludi all'assenza di una realistica collocazione spaziale degli strumenti in questione, nonostante la capacità del sistema di riprodurre informazioni a bassa e bassissima frequenza. A cosa attribuisci il fenomeno che hai descritto? Hai mai ascoltato sistemi di riproduzione più o meno esenti dal problema che hai descritto? Hai mai avuto l'impressione che talvolta questo succeda anche ascoltando dal vivo? 1
Titian Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 @leonida incomincio a rispondere alla domanda che secondo me è la più importante: la terza. È una questione di allenamento se una persona sente e percepisce la posizione anche di questi strumenti nello spazio. È una questione di esserne coscienti e poi di volerli sentire così. Chi pensa che sia superflua queste caratteristiche sonore per sentire la musica può già ignorare tutta la discussione. Potrei però osservare che se in certi sistemi si sentono il collocamento nello spazio e in altri no, potrei assumere che qualcosa tecnicamente è sbagliato in quest'ultimi anche se la risposta in frequenza è perfetto e si abbia la sensazione che i bassi siano croccanti e reattivi per fare l'esempio di quel che alexis ha scritto. Sono una persona che si dedica alla musica sinfonica andando anche alle prove d'orchestra e essere lì ai concerti già quando i musicisti si riscaldano anche se possibile prima che aprino ufficialmente le porte per il pubblico. Lì posso sedermi in diversi posti, chiudere gli occhi e ascoltare concentrandomi su uno o l'altro strumento, sentire il timbro ma anche il suo collecamento spaziale (lo chiamo aurora). In ciascuna sala questa aurora è leggermente diversa. Il fatto di fare questa attività col tempo diventa sempre più evidente la loro posizione. Per chi pensi che sia ininfluente sulla musica, dovrebbero chiedersi perché i direttori d'orchestra vogliono che uno strumento si esattamente in una posizione o l'altra (naturalmente se lo spazio è ridotto la posizione può variare dal ottimale che vuole il direttore). A dipendenza dall'acustica della sala questa aurora può diventare più grande o piccola invadendo quella di altri strumenti quindi sì in sale rimbombanti avrai difficoltà superiori per percepire la loro posizione, stando più lontano i rapporto fra suono diffuso e diretto cambia anche l'intensità di quella diretta influenzando anche qui la grandezza dell'aurora degli strumenti. Io vado al 99.9% dei casi a concerti in sale da concerto rinomati mondialmente per la loro acustica quindi mi aspetto di sentire bene la disposizione dell'orchestra anche questi strumenti che suonano i bassi intensi così mi aspetto che il mio sistema lo faccia a casa mia. Ma come detto è una cosa personale e non aspetto che per altre persone sia una cosa importante e lo noto quando sento molti impianti: l'aurora dei timpani che invade più della metà, per non dire tre quarti e più, del palcoscenico sonoro quando suonano un fortissimo. Vorrei fare anche un esempio d'ascolto che ho fatto da un distributore di un sistema Avangarde Trio con i due Basshorn che erano posizionati in mezzo. Ho potuto sentire questo sistema, fra l'altro versione speciale con elementi elettronici selezionati, in un'ottimo ambiente per oltre 4-5 ore sentendo i miei files e mi sono reso conto che non solo avevo problemi con i timpani ma anche con i contrabbassi e in certi momenti anche i celli e questo senza neanche volermi concentrarmi su quegli strumenti. Per me non era l'immagine naturale che normalmente sento per quella musica. Non stiamo parlando di frequenze attorno e sotto i 30-40 Hz che una persona normale non riesce (dovrebbe essere capace di) a localizzare. Seconda domanda: sistemi essenti certo, a parte il mio, quelli per l'ascolto in diversi studi di registrazioni che sono stato. Potrei magari fare l'osservazione che potrebbe essere ancora leggermente più localizzabili magari aggiungendo atre caratteristiche sonore che potrebbe essere leggermente ancora migliori ma questi strumenti, specialmente timpani, sono localizzabili. Alla prima domanda non potrei risponderti, ammetto non sono un tecnico, quello che faccio è sentire e paragonare a quello che sento dal vivo, conoscendo anche il punto di vista esecuzione musicale cioè collegare il suono percepito, compreso palcoscenico sonoro, con un senso nella tecnica e arte dell'interpretazione musicale in questo caso orchestrale. Potrebbe aver a che fare con quel legame intimo con i mediobassi di cui l'alexis ha scritto. Spero che ho risposto secondo le tue aspettative, scusa se era una lunga risposta.
magoturi Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 @alexis Io col basso mi regolo sempre come suona la grancassa della batteria in sala prova o il basso del mio bassista e sono circa 45 anni che provo e riprovo....ti posso dire che diversi ampli e casse moderne generalmente tendono a velocizzarlo troppo (come se il batterista fosse collegato alla 230 V...) ed asciugarlo tanto che la grancassa della batteria di Billy Cobham a volte sembra quella della Tamburo di Roberto Gatto.....a quel punto, tra i due mali, meglio avere un basso un po' piu' lungo piuttosto che asciutto poiche' col primo il problema si porrebbe soltanto ad alto volume mentre col secondo ne godrebbe soltanto il volume molto sostenuto.....certo l'ideale e' ascoltare una bella grancassa con le pelli ben tirate e la coperta dentro quindi: corposa, potente e controllata al punto giusto senza essere "piatta".... SALVO.
alexis Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 9 ore fa, Max440 ha scritto: a meno non ho mai ascoltato nulla di convincente). E non hai mai sentito il masterhorn perfettamente tarato.. ma meglio di no, potresti rimanere di sasso.. pietrificato.. 😂😂
alexis Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 Ho imparato poche cose, nella mia carriera di audiofilo, e non so nemmeno se sia una buona cosa…. Un grande sistema si liquefa, si annulla, insomma non diventa mai somma di aggettivi aggreganti ma cancellazione del raziocinio e del dominio delle parole e delle strutture linguistiche.. a favore della pura percezione artistica… Analisi troppo verbose o analitiche denotano un’ assenza di stupore e meraviglia che è il cuore intimo e non spiegabile della musica e dell’arte in sé. Anche nella riproduzione audio. Ecco perché diffido profondamente dalle analisi tecnicistiche di piccolo cabotaggio che purtroppo fanno capolino anche in queste pagine, e sempre di più, con toni prevaricanti.. faccio un esempio.. chi conosce lo scalone della laurenziana del michelangelo mi capirà.. un classico geometra del catasto ( sempre se esista questa figura mitologica… ma potrei citare l’autodidatta di sartre o in termini hifi un più volte citato audiolelettricista) ci vedrá .. semplicemente “una scala”, altri, invece.. ci vedranno un fiume pietrificato in rivolta contro la rigidità della materia.. E su chi ci veda più in fondo.. lascio la questione aperta.. :-) 1
alexis Inviato 28 Dicembre 2023 Inviato 28 Dicembre 2023 E chiudo con una nota personale.. come dicevo, il mio caro amico che ha progettato sale da concerto contemporanee tra le più belle e ben suonanti del mondo (per esempio il già citato auditorium arvedi e la sala appena completata della regina di Svezia a Stoccolma ) ha lavorato fianco a fianco con il più famoso studio di acustica al mondo, il Toyota, e anche loro, pur misurando il misurabile con strumentazione tecnica da far impallidire la nasa.. ammettono.. che il mondo dell’ acustica ambientale si fa imbrigliare in modelli matematici e deduttivi fino ad un certo punto… e non oltre.. e superato quel punto ci vuole ispirazione, sensibilità, creatività in una parola.. manico.. che nessuna misura potrà mai spiegare fino in fondo.
Max440 Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 10 ore fa, alexis ha scritto: Ho imparato poche cose, nella mia carriera di audiofilo, e non so nemmeno se sia una buona cosa…. Un grande sistema si liquefa, si annulla, insomma non diventa mai somma di aggettivi aggreganti ma cancellazione del raziocinio e del dominio delle parole e delle strutture linguistiche.. a favore della pura percezione artistica… Analisi troppo verbose o analitiche denotano un’ assenza di stupore e meraviglia che è il cuore intimo e non spiegabile della musica e dell’arte in sé. Anche nella riproduzione audio Considerazione molto interessante, anzi... moltissimo! In particolare quanto da me evidenziato, che necessiterebbe di un 3d a parte che finirebbe sicuramente a schiaffi tra guelfi e ghibellini 1
ilmisuratore Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 12 ore fa, alexis ha scritto: il mondo dell’ acustica ambientale si fa imbrigliare in modelli matematici e deduttivi fino ad un certo punto… e non oltre.. e superato quel punto ci vuole ispirazione, sensibilità, creatività in una parola.. manico.. che nessuna misura potrà mai spiegare La parte non misurabile in acustica è nota Non è che lo sanno soltanto quelli della Toyota, evidentemente tu non lo sapevi Non sono entrati nel dettaglio, ma fatti spiegare anche il particolare, poiché di un particolare si tratta
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