fabbe Inviato 7 Maggio 2023 Condividi Inviato 7 Maggio 2023 @pino siamo arrivati alla frutta, stiamo disperatamente tentando di tappare i buchi Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827399 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Antoniotrevi Inviato 7 Maggio 2023 Condividi Inviato 7 Maggio 2023 Altroché Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827406 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
campaz Inviato 7 Maggio 2023 Condividi Inviato 7 Maggio 2023 Siamo ricchi, quindi facciamo pochi figli e per i pochi che facciamo investiamo affinché facciano lavori sempre più qualificati e gratificanti. Mi pare giusto, il benessere non fa schifo a nessuno. Io sono un modesto impiegato, da me ci sono tante famiglie nella mia condizione sociale che ormai mandano i figli a studiare negli states già in quarta superiore coni vari programmi di scambio (poi tornano in Italia, fanno la quinta e si diplomano qui). Due genitori che lavorano, figlio unico, qualche sacrificio e se lo possono permettere. Non mi sorprende quindi che nel quartiere di Genova dove sono nato sia pieno di asiatici: a Sestri Ponente si costruiscono quei grattacieli su acqua che sono le moderne navi da crociera ricorrendo a chi il saldatore lo vuole ancora fare. D'altronde mio padre che faceva il saldatore in quel cantiere ai tempi in cui veniva costruita la Michelangelo ha fatto studiare i figli proprio per evitargli la vitaccia che ha fatto lui. Saremo sempre di meno e, a meno di sconvogilmenti economici, saremo sempre più ricchi. Ma saremo sempre più soli: i nostri figli andranno sempre di più all'estero (è inevitabile, fa parte del percorso di crescita) e noi avremo sempre più bisogno degli "altri". Già adesso è così: chi ci lava la macchina, chi cucina nei nostri ristoranti non stellati, chi fa il parmigiano reggiano, chi pulisce il sedere dei vecchi? I tedeschi, che magari non sono i migliori cuochi del mondo e nemmeno sono troppo simpatici, lo hanno capito da tempo e infatti hanno da molto tempo iniziato ad integrare nella loro popolazione tanti stranieri stabilizzandoli (ultimi gli ucraini, prima i siriani, prima ancora i turchi, primi di tutti gli italiani). E amen se nelle nostre scale sentiremo sempre di più l'odore della curcuma, d'altronde già negli anni settanta a Genova quello del pesto era stato sostituito dalle fraganze calabresi... Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827449 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Jack Inviato 7 Maggio 2023 Condividi Inviato 7 Maggio 2023 1 ora fa, fabbe ha scritto: siamo arrivati alla frutta 27 minuti fa, campaz ha scritto: Siamo ricchi mmmmmmhhhh 🧐🧐 qualcosa non torna 😁 Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827480 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
extermination Inviato 7 Maggio 2023 Condividi Inviato 7 Maggio 2023 35 minuti fa, campaz ha scritto: saremo sempre più ricchi. Sicuro sicuro!!!! Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827484 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
andpi65 Inviato 7 Maggio 2023 Condividi Inviato 7 Maggio 2023 2 ore fa, pino ha scritto: La pensione la deve richiedere in vita colui che ha versato i contributi,se manca un mese prima niente reversibilità. Il nostro sistema pensionistico ha molte variabili, non mi risulta sia come dici per tutti. Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827485 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cesare Inviato 7 Maggio 2023 Condividi Inviato 7 Maggio 2023 1 ora fa, pino ha scritto: Ho trovato un articolo ( non Inps ) che parlava della pensione indiretta ( con un minimo di 15 anni versati )in caso di premorienza, Nulla di nascosto, Sul sito INPS c’è tutto. Sono le stesse regole, percentuali e importi della reversibilità Qui 1 Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827488 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
andpi65 Inviato 7 Maggio 2023 Condividi Inviato 7 Maggio 2023 Un art. di MF di questa settimana ( un po' lungo come post , ma l'articolo di MF rimane sul punto e vale la pena leggerlo, secondo me ) "Pensioni, l’Inps va verso il collasso. Come è stato possibile Con 23 milioni di pensionati e altrettanti lavoratori i conti sono sull’orlo del dissesto. Come ci sono arrivati? Con il filo rosso delle cattive riforme: dallo stop al sistema a capitalizzazione fino a Quota 103 . Se il presidente del Consiglio Ivanoe Bonomi avesse saputo a che cosa il Paese sarebbe andato incontro decenni dopo, forse quel decreto luogotenenziale del marzo 1945, firmato da Umberto di Savoia, che faceva le veci di suo padre Vittorio Emanuele III, non avrebbe mai visto la luce. E oggi quello delle pensioni sarebbe tutto un altro film. Perché il baco nel sistema previdenziale italiano viene introdotto con quel provvedimento del quale si fatica a comprendere la ragione, considerando che la guerra non è ancora finita e nessuno è in grado di dire che cosa potrà accadere di lì a poco. Pensioni, il filo rosso delle cattive riforme Eppure il secondo governo Bonomi decide che è il momento di una riforma delle pensioni. Da quel momento il sistema a «capitalizzazione», per cui le pensioni si pagano con i contributi investiti (che quindi danno un rendimento e crescono), sarà parzialmente sostituito da un sistema a «ripartizione», per cui le pensioni si pagano invece con i contributi versati da chi lavora. Che non vengono investiti e non rendono nulla. L’Italia era a pezzi, l’economia era a pezzi, la finanza era a pezzi. Mantenere un sistema a capitalizzazione pura non avrebbe forse consentito di pagare le pensioni. Molto diversa però era la situazione nel 1969, quando uno dei governi di Mariano Rumor si rese autore di un’altra riforma: spazzando via la residua componente a «capitalizzazione» e decretando così che da allora in poi la previdenza pubblica avrebbe pagato integralmente gli assegni con il metodo a «ripartizione». C’era il boom economico, e forse nessuno poteva immaginare che la società industriale sarebbe finita presto in crisi, che l’aumento dell’occupazione non sarebbe durata all’infinito, che il Paese avrebbe smesso di fare figli e la popolazione sarebbe invecchiata di colpo. Facendo implodere un sistema previdenziale concepito al tempo delle vacche grasse. Forse. Resta il fatto che quei governi democristiani targati Rumor all’inizio dei mitici anni Settanta lo devastano letteralmente. Vero è che già nel 1965 i dipendenti pubblici potevano andare in pensione con soli 20 anni di contributi (25 per i dipendenti degli enti locali), ma il colpo di grazia arriva nel 1973 con le baby pensioni: bastano alle donne sposate 14 anni, sei mesi e un giorno. Sembra che il pozzo sia senza fondo, ma intanto il metodo della «ripartizione» comincia a mostrare le prime crepe. Qualcuno capisce che il rapporto fra pensionati e occupati stava pericolosamente crescendo, il che potrebbe compromettere la possibilità di pagare le pensioni. Ci prova il governo di Bettino Craxi, a mettere un freno alle baby pensioni. Ma i democristiani si oppongono. Tocca allora a Giuliano Amato, in quel terribile 1992, chiudere quella porta. Se non tutta, almeno in parte. Riesce a farlo perché il suo è un governo d’emergenza, e tutte le riforme in senso restrittivo da allora in poi vengono fatte, guarda caso, da governi tecnici o emergenziali. Dopo quella di Amato, la riforma più radicale è quella del governo di Lamberto Dini, 1995. I lavoratori che nel 1996 non hanno ancora all’attivo 18 anni di contributi andranno in pensione con un nuovo sistema, che si chiama «contributivo». I loro assegni saranno pagati solo in proporzione dei contributi effettivamente versati e non, com’è sempre accaduto, in rapporto alle ultime retribuzioni. Si pensa che sia la soluzione definita. Invece no. Ben presto si capisce che il «contributivo» non basta. Prima di tutto perché ci sono milioni di pensionati che incasseranno ancora assegni in base all’ultimo stipendio. Ma soprattutto perché la previdenza obbligatoria continua sempre a funzionare a «ripartizione», con miliardi di euro di contributi versati dai lavoratori che non rendono un euro ma servono soltanto a pagare le pensioni. E mentre i pensionati aumentano sempre di più, i lavoratori stabili invece diminuiscono. La situazione continua a rimanere difficile, ma a dispetto di ciò tutti i governi cercano di trovare scappatoie per allargare le maglie senza far vedere i buchi. La ragione? In un Paese che invecchia, gli anziani sono il motore del consenso politico. Ecco allora un governo Berlusconi che fissa di colpo a 57 anni e 35 di contributi il limite per le pensioni di anzianità (introdotte nel 1965!), ma garantendo mostruosi aumenti di stipendio ai lavoratori che rinviano il pensionamento: le aziende non pagheranno i contributi previdenziali, trasferiti tutti nella busta paga. Serve ad ammorbidire il famoso «scalone» imposto a chi per andare in pensione deve aspettare il cinquantasettesimo compleanno. Ma al governo ritorna il centrosinistra, e la prima riforma è l’abolizione dello scalone. A spese ovviamente dei contribuenti. Fino a quando, vent’anni dopo il fatidico 1992, si sfiora un’altra volta la crisi finanziaria. Arriva il governo di Mario Monti, che partorisce la riforma più dura dell’epoca repubblicana. Si bloccano gli esodati e le rivalutazioni, mentre l’età pensionistica viene legata all’età anagrafica: più è lunga l’aspettativa di vita, più tardi si va in pensione. Ora siamo oltre i 67 anni Dieci anni prima l’Inps ha inghiottito l’ente di previdenza dei dirigenti d’azienda, sull’orlo del dissesto. E adesso è la volta dell’Inpdap. L’ente dei dipendenti pubblici che con i contributi riesce a malapena a coprire il 50 per cento delle pensioni finisce a sua volta nell’Inps. Ma sono palliativi. È chiaro che nemmeno la riforma di Elsa Fornero eviterà a lungo andare il collasso. Nonostante questo, i governi successivi non cessano di spalancare altre crepe. Non c’è un esecutivo che non conceda a qualche categoria sgravi contributivi, aprendo una falla che ora ha raggiunto 17 miliardi l’anno. Spuntano grimaldelli come l’Ape sociale e l’opzione donna per aggirare il blocco delle pensioni di anzianità. Poi, appena sei anni dopo la dolorosa riforma Fornero, una nuova terribile mazzata. È la quota 100, che consente di andare in pensione a soli 62 anni con 38 di contributi. Per la Lega di Matteo Salvini è la contropartita del reddito di cittadinanza preteso dal Movimento 5 stelle. E pazienza se il debito previdenziale implicito va in orbita. Non contenti, da allora si cercano altre strade, sempre sulla medesima traiettoria, per favorire i pensionati. Quota 102, quota 103… Senza rendersi conto che le prospettive sono catastrofiche. Già oggi a fronte di 23 milioni di lavoratori si pagano in Italia circa 23 milioni di pensioni. Mentre l’Inps, ora commissariata dal governo Meloni, continua a inglobare enti devastati dalla «ripartizione». L’ultimo in ordine di tempo, quello dei giornalisti. Se non si cambia il sistema, tornando alla «capitalizzazione», i nostri figli e nipoti difficilmente avranno pensioni degne di questo nome. Poi abbiamo avuto anche altri problemi( cose in cui i tuonatori odierni, anche qui presenti, han inzuppato alla grande) 1 1 Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827491 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
campaz Inviato 7 Maggio 2023 Condividi Inviato 7 Maggio 2023 @Jack Gli italiani sono fra i popoli più ricchi del mondo (almeno fino a quando non saranno costretti a ripianare l’enorme debito pubblico). Il nostro tenore di vita è mediamente alto, sui nostri conti correnti ci sono tantissimi soldi (e siamo uno dei popoli con più proprietà immobiliari). Contemporaneamente anche i pessimisti hanno ragione, la società italiana è allo sfascio: l’inverno demografico ci condanna se non all’estinzione almeno ad un sempre più notevole ridimensionamento (civile, economico , culturale). La crisi demografica deriva dal benessere economico, vale per tutti i popoli benestanti, e d’altronde i bei tempi andati in cui si facevano undici figli erano quelli del chinino e della pellagra. Per uscire dalla crisi o convinciamo le nostre figlie a non studiare e realizzarsi professionalmente così che possano dare figli alla patria, o decidiamo finalmente di gestire l’immigrazione come fanno i popoli più furbi. 1 Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827497 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
keres Inviato 7 Maggio 2023 Condividi Inviato 7 Maggio 2023 Mi domandavo quale percentuale di ragazzi delle nuove generazioni riusciranno a superare i 35 36 anni di contributi nell'arco della loro vita lavorativa prima di arrivare a 67 anni. Le pensioni saranno sempre più striminzite sia per questo che per altri motivi già accennati da alcuni forumers. Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827555 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ferdydurke Inviato 8 Maggio 2023 Condividi Inviato 8 Maggio 2023 8 ore fa, andpi65 ha scritto: Da quel momento il sistema a «capitalizzazione», per cui le pensioni si pagano con i contributi investiti (che quindi danno un rendimento e crescono), sarà parzialmente sostituito da un sistema a «ripartizione» Questo è stato l'errore che ha portato a tutti i problemi di oggi…l'unica soluzione decente è tornare ad un vero sistema a capitalizzazione, meglio ancora se privato, in cui più fondi pensione gestiscono i capitali dei lavoratori in concorrenza tra loro…lo stato dovrebbe esclusivamente garantire il rispetto di poche regole di buon senso…e defiscalizzare tutti i contributi fino a quando le rendite saranno effettivamente utilizzate… Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827572 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Velvet Inviato 8 Maggio 2023 Autore Condividi Inviato 8 Maggio 2023 E il passaggio come lo gestisci? Come paghi i 23 milioni di pensionati già in essere senza la contribuzione dei lavoratori? Oppure li mandi direttamente tutti al macero e si parte da zero? Facile fare i conti in astratto... Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827575 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Velvet Inviato 8 Maggio 2023 Autore Condividi Inviato 8 Maggio 2023 8 ore fa, andpi65 ha scritto: Poi abbiamo avuto anche altri problemi( cose in cui i tuonatori odierni, anche qui presenti, han inzuppato alla grande) Le cause sono più o meno chiare a tutti credo. La questione è: come se ne esce? Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827576 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pino Inviato 8 Maggio 2023 Condividi Inviato 8 Maggio 2023 I fondi privati in Italia ( questo è il punto ) andrebbero a finire come quelli Statunitensi,salta una banca,e saltano i fondi. Dovremmo volgere lo sguardo verso Francia e Germania. I soldi son stati versati ,la cassa pensioni doveva rimanere tale. Io ero un semplice quadro il mio montante pensionistico è molto alto ci si acquistano due ville o quattro appartamenti. Dove sono andati a finire i soldi,perchè da dipendente privato,sono stati versati dalla mia ex azienda. Adesso il problema della nostra classe politica è il premierato,e gli altri che si fottano. Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827595 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
campaz Inviato 8 Maggio 2023 Condividi Inviato 8 Maggio 2023 @Velvet recuperando una buona parte dell'evasione fiscale. 2 Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827596 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pino Inviato 8 Maggio 2023 Condividi Inviato 8 Maggio 2023 @campaz In parte ed in parte utilizzando la cassa pensioni,esclusivamente per le pensioni. Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827599 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Velvet Inviato 8 Maggio 2023 Autore Condividi Inviato 8 Maggio 2023 Mi pare siamo nel regno di utopia Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827602 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pino Inviato 8 Maggio 2023 Condividi Inviato 8 Maggio 2023 @Velvet Da circa quaranta anni. Link al commento https://melius.club/topic/14420-66-lavoratori-attivi-ogni-100-pensionati/page/4/#findComment-827610 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Messaggi raccomandati