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Depuratore a osmosi inversa


Membro_0015

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Inviato
12 minuti fa, domenico80 ha scritto:

io , esempio , non uso filtro , ma non esistono residui di sabbia e/o di ruggine da tubazioni, linee tutte in polietilene

se proprio serve un filtro io ne userei solo con cartuccia in inox

Polietilene dall'acquedotto? Se va bene sono in PVC altrimenti ferro. Qui da me ed anche al mare in strada ci sono i tubi in ferro, poi da lì in avanti ho fatto posare tubi in multistrato polietilene-alluminio-polietilene.

 

Ho provato on i filtri autopulenti con cartuccia inox, non è risultato sufficiente. 

Inviato

sì , polietilene dall'acquedotto , sono i tubi neri 

PVC ? sicuro , in pvc sono solitamente gli scarichi

Inviato

@stanzani

allora , dipende sempre da dove abiti .

Quel genere di osmosi è < strapiena > di filtri x tutelare la membrana , non sapendo dove possano essere usati , ma filtri che spesso sono inutili o la cui presenza dipende dalla zona in cui abita l'utente

La membrana , poi , quale ? , può essere danneggiata da eccessi di clorazione dell'ente distributore .... ecco xchè un pre filtro a carbone

il filtro dissabbaitore è inutile se hai un filtro a carbone prima della membrana

Alcune osmosi hanno in cascata , carboni , dissabbaitore , carboni prima della membrana , 3 in totale che devono poi essere sostituiti a scadenza .... duppppallle cosssì

dopo la membrana il solito a carboni , il più importante , spesso un giocattolino

se in quella da te indicata ci sta tutta sta roba e se non serve , puoi eliminare almeno due cartucce e spendere qualcosa in più per il filtro a carboni in uscita che , anche in questo caso , parlando di filtri SERI , va un pò a gusti

a me piace l'Everpure , mia moglie proprio non lo regge , come gusto

Inviato
16 ore fa, qzndq3 ha scritto:

e mi hanno risposto che non è necessario. 

ci mancherebbe che il comune ti dica che l'acqua che arriva in casa debba essere trattata.

Se lo dice deve andare immediatamente ad autodenunciarsi

Di solito non capita perche checche se ne dica l'acqua del sindaco non e' poi cosi malvagia

(e soprattutto e' sottoposta a un numero di prelievi per analisi che le acque in bottiglia si sognano di notte)

 

 

 

Inviato

@stefanino Io avevo chiesto della necessità di un controllo della ASL a valle del mio impianto di desalinizzazione e depurazione ad uso casalingo, è un po' diverso.

5 minuti fa, stefanino ha scritto:

che se ne dica l'acqua del sindaco non e' poi cosi malvagia

(e soprattutto e' sottoposta a un numero di prelievi per analisi che le acque in bottiglia si sognano di notte)

Vero.

L'acqua dei nostri acquedotti è mediamente bevibile e molto controllata. In giro per l'Europa, altrove vado anche io di acqua in bottiglia, ho avuto modo di constatare che bevono certe schifezze... Tra le peggiori l'acqua di Londra, quella di Francoforte ed in Norvegia, dove da Bergen in su sa di ruggine.

 

L'uso di consumare acqua imbottigliata a casa è tutto italiano, quasi incomprensibile. 

Inviato

concordo , la ns acqua non è malaccio , assai controllata e spesso migliore di alcune minerali

ricordo che alcuni .... pochi .... sistemi di trattamento acque sono solo x ottenere una migliore qualità dell'acqua , non certo x renderla potabile ... a quello pensa l'ente gestore

Tuttavia nelle mie zone abbondano brutti clienti come i nitrati e , x questi , l'unica che riesce a far qualcosa è la osmosi

Ancora non scordiamo la presenza in percentuali interessanti , nei pozzi che attingono dai fiumi , di estrogeni che , purtroppo , l'acquedotto altro non può fare che immetterli in rete ... la osmosi non ne permette il passaggio e questi non è che siano troppo amati da noi maschietti

Inviato
17 ore fa, qzndq3 ha scritto:

Io ho chiesto al mio comune di residenza cinque o sei anni e mi hanno risposto che non è necessario. 

mah , senz'altro .

resta il fatto che in un filtro con cartuccia , sia essa in filo avvolto o polipropilene , possono sedimentare e proliferare agenti batterici di rispetto , ancora di più se non scorre acqua clorata x qualche tempo

e chi controlla quotidianamente lo stato delle cartucce ?

direi nessuno

e chi periodicamente immetet nel tino salamoia dell'addolcitore un poco di ipoclorito ?

direi ancora nessuno

ecco xchè io penso al filtro con calza in inox o assenza del filtro , poi , dipende sempre dalle tubazioni e dalla zona

Inviato
34 minuti fa, qzndq3 ha scritto:

L'uso di consumare acqua imbottigliata a casa è tutto italiano, quasi incomprensibile. 

la butto li: togli "quasi"

 

Inviato
35 minuti fa, qzndq3 ha scritto:

L'acqua dei nostri acquedotti è mediamente bevibile e molto controllata

Difatti qui la media è di gente sveglia, ma occhio per gli altri😁 che questi impiantini casalinghi se non si seguono per bene, è un attimo che bevi acqua peggiore di quella che arriva. Sui costi reali non ho mai approfondito.

Inviato
42 minuti fa, qzndq3 ha scritto:

L'acqua dei nostri acquedotti è mediamente bevibile e molto controllata.

Vero, parlavo con un collega amiat che mi diceva che sono allacciato (zona Moncalieri) ad uno degli impianti di potabilizzazione più all'avanguardia, almeno una decina di anni fa, la cui acqua è migliore di quella imbottigliata.

In casa si continua tranquillamente a bere acqua imbottigliata e io se non bevo acqua gasata non riesco più a dissetarmi.

Secondo me, il rischio, in alcune zone d'Italia, specie NE, è quello dei metalli pesanti, nitrati & fosfati, pfas e roba del genere. La durezza in confronto è una cosa innocua.   

Giù da te al mare, il grosso problema era l'ingresso massiccio in falda di acqua marina a causa dell'esaurimento delle falda dolce (l'acqua di mare "galleggia" su quella dolce).

Inviato
55 minuti fa, wow ha scritto:

Giù da te al mare,

Da me l'acqua arriva (ancora) dall'entroterra e dagli invasi e non sarebbe nemmeno male, solo un po' dura (sui 35-40 °F). L'acquedotto è un colabrodo in tubi di ferro, pochi tratti sono in PVC, il multistrato non si sa nemmeno cosa sia. Da Giugno a Settembre inclusi, sovente l'erogazione viene interrotta e alla riapertura arrivano colpi d'ariete a 8 ATM che si portano dietro ruggine e depositi sabbiosi. 

Inviato
1 ora fa, lampo65 ha scritto:

ma occhio per gli altri😁 che questi impiantini casalinghi se non si seguono per bene, è un attimo che bevi acqua peggiore di quella che arriva

vero , ma anche no , parlando di produzione diretta

se hai la fortuna di inciampare nell'impianto giusto , se non te lo assembli tu , devi solo cambiare il filtro di uscita ogni tot litri filtrati e , se ne hai altri , ogni 6 mesi

diverso il discorso x gli obsoleti e pericolosi ad accumulo

  • 4 settimane dopo...
Inviato
Il 22/3/2021 at 15:22, mauriziox60 ha scritto:

per avere acqua priva di calcare ma buona/ottima da bere?

Per bere è assolutamente sconsigliata l'acqua addolcita a 0 gradi francesi, meglio non scendere sotto i 5-10. Gli addolcitori impiegati nell'industria (io conosco bene quelli destinati al trattamenti dell'acqua destinata ai sistemi di raffreddamento evaporativi, dove l'acqua a 0F potrebbe risultare corrosiva per i metalli)  di solito dispongono di un comando detto "taglio" che miscela l'acqua trattata con una certa quota di acqua a monte dell'addolcitore per avere in uscita la durezza richiesta. Detta valvola di "taglio" può funzionare in base ad un criterio puramente volumetrico, ovvero viene tarata periodicamente e lasciata in posizione fissa, oppure nei sistemi più complessi (o se l'acqua in ingresso ha un grado di mineralizzazione variabile nel tempo) essere asservita ad un  conducimetro che comanda la regolazione precisa quale che sia la portata richiesta. 

 

Inviato
Il 23/3/2021 at 12:11, domenico80 ha scritto:

le resine degli addolcitori altro non sono se non a base polifosfati

No, sono costituite da polimeri insolubili.  L'additivazione con polifosfati è un'altra cosa. 

Inviato
48 minuti fa, Martin ha scritto:

Per bere è assolutamente sconsigliata l'acqua addolcita a 0 gradi francesi, meglio non scendere sotto i 5-10.

Per legge deve essere >15 gradi francesi.

Inviato
2 minuti fa, qzndq3 ha scritto:

Per legge deve essere >15 gradi francesi.

Credo sia un intervallo consigliato (15-50F)  ma non tassativo. Alcuni acquedotti specie in zone sud-apenniniche  distribuiscono sotto i 15F, di fatto erogando un prodotto migliore di pareccchie minerali in bottiglia.  L'acquedotto di Bova ad esempio distribuisce a 2F.

 

Inviato
1 ora fa, Martin ha scritto:

No, sono costituite da polimeri insolubili.  L'additivazione con polifosfati è un'altra cosa. 

sono resine a scambio ionico, mollano Na e acchiappano Ca e anche Mg. 
per questo vengono rigenerate con sale NaCl col processo inverso. E' evidente che siano giustamente insolubili.

Occhio che batteriologicamente sono delle emme e vanno tratta spesso con sali d'argento e a cadenza regolare sostituite.

Ma per potabilizzare le resine a scambio ionico non servono a nulla, solo per addolcire

Inviato
18 minuti fa, Jack ha scritto:

Ma per potabilizzare le resine a scambio ionico non servono a nulla, solo per addolcire

Infatti, gli impianti che ho gestito le usano per alimentare torri evaporative con acqua di falda. 


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