wiking Inviato Sabato alle 16:42 Inviato Sabato alle 16:42 Con un weekend a disposizione per riposarmi e sollazzarmi con la musica riprodotta (complice il clima), ne ho approfittato per far girare alcuni finali Quad parcheggiati. Forse è la prima volta che li ho confrontati in batteria ed in tempo reale, collegandoli al mio impianto “B” in sala, che in questi mesi fa capo ad un pre Primare P30 (buon pre analogico di un paio di generazioni fa) e ad un paio di diffusori a linea di trasmissione IMF Studio Monitor. Il pre Primare PRE 30 ha l’utile (almeno coi finali Quad) possibilità di intervenire sui livelli dei segnali in entrata, abbassandoli. Ho collegato in successione i Quad II, il 303, il 405.2 ed il 306. Per ultimo un 405 refurbished 100% e poi pesantemente modificato (a livello di protezioni ecc). Ho anche collegato, oltre alle IMF, una coppia di piccole Diapason Karis, non difficilissime da pilotare. Le mie impressioni vanno messe in relazione alla qualità media dei Quad d’annata: le stesse IMF (vecchie di mezzo secolo) spiccano il volo con finali più moderni o prestanti (e decisamente più costosi). Ma sono cose che già sappiamo, e non è questo l’oggetto del mio post. Quad II. Ne ho due coppie, la prima da oltre 20 anni, adoro i Quad II, ma da quando 15 anni fa ho abbandonato l’alta efficienza non sono più riuscito, nella mia non piccola sala, a collegarli in maniera stabile. La coppia in foto fu restaurata anni fa da Mercadante, qui a Milano. Piacevoli, silenziosi, con una gran bella voce, i Quad II entrano in affanno (pur distorcendo in maniera meno fastidiosa rispetto ai fratelli a ss) appena si alza il volume. Nascono per altri utilizzi (ESL 57 ecc, come buona parte dei finali Quad di quel periodo), e 15 watt restano…15 watt. Pregio principale: una gamma media encomiabile (ebbi gli Shindo Pavillon Rouge, insieme a loro, molto simili nel suono). Quad 303. Progettato per sostituire i Quad II, il compatto 303 ne ripropose pregi (grande piacevolezza) e limiti (dinamici, in gran parte). Un filo al di sotto dei Quad II come qualità assoluta, un filo al di sopra dei 405 e 306 per quanto concerne bassa fatica di ascolto e piacevolezza globale, almeno a volumi medio-bassi. continua.....
wiking Inviato Sabato alle 16:44 Inviato Sabato alle 16:44 Quad 405.2. Esemplare 74xxx, restaurato integralmente a fine 2021 dalla medesima IAG/Quad, che gli ha sostituito grazie al cielo anche i connettori altoparlanti, montandogli gli Harbeth. Questo 405.2 suona quindi esattamente come Quad lo volle e progettò: compie onestamente il proprio lavoro, senza eccellere in nulla, ma anche senza evidenti o grossolani difetti. Mia personalissima opinione, il suono del 405 alle mie orecchie risulta sempre un po’ piatto, poco emozionante. Mancano un po’ gli estremi, e manca forse il magico medio dei predecessori. Rispetto ai quali riesce a pilotare bene sia le IMF che le Karis, senza mai essere a corto di fiato. Ho un terzo 405 (sempre un .2, in prestito da un amico), e le impressioni sono le medesime. Quad 306. Qualche anno fa me ne innamorai, tanto da comprarne tre. Uno è finito in altro ambiente (col suo fido pre 34), mentre ogni tanto, per gioco, ne collego due in biamp sulle Tannoy 215. Che dire, il 306 (e probab anche il 606, che però da me non ho mai provato) rappresentò per gli appassionati Quad un bel cambiamento: propone sempre una bellissima gamma media, assai luminosa, ma con una gamma medio-alta/alta in evidenza rispetto ai predecessori, tanto da richiedere attenzione negli interfacciamenti. Il 306 suona in maniera pulita, ricca di dettaglio, e si nota che, pur essendo creatura del medesimo Peter Walker progettista dei II, 303 e 405, nacque nella seconda metà degli anni ’80. Propone una grande ariosità. Nella mia sala, tuttavia, mostra dei limiti dinamici evidenti, quando si sale con il volume. Piacevolissimo, attualissimo, purchè lo si usi con sistemi non troppo duri, in ambienti non grandi, e a volumi di ascolto non elevati. In questi casi, può rappresentare ancora un piccolo riferimento (soprattutto per il costo medio di un esemplare ben tenuto). continua...
wiking Inviato Sabato alle 16:46 Inviato Sabato alle 16:46 Quad 405 I serie moddato. Non entro nei dettagli di tutti gli aggiornamenti effettuati su qs mio specifico esemplare, acquistato due anni fa da un amico “quaddista” francese. Refurbishment a parte, questo esemplare “retromoddato” differisce dagli altri anche e soprattutto (ma non soltanto) per le modifiche apportate alle protezioni, da sempre tallone d’Achille dei 405. Questo 405 non sembra avere i limiti dinamici dei 405 “plain”, e suona incredibilmente caldo e piacevole, con un bel medio, quasi come un 303, ma senza i limiti dinamici del 303. Un bel risultato. Non gli si chieda la risoluzione di uno Spectral o di un Pass Aleph 0, né la dinamica di un Mark Levinson 23.5: stiamo parlando di un oggetto da poche centinaia di euro, progettato mezzo secolo fa. Assente la fatica d’ascolto, azzerata. Non a caso questo 405 I serie moddato è il finale Quad più universale che ho in casa, e da me fa coppia fissa con le coeve IMF Studio Monitor. Dopo aver giocato, e collegato e scollegato questi finali (quanto meno il loro peso è irrisorio), qualche impressione. In estrema sintesi, 1) la differenza -come sempre- la fa lo stato di ripristino e, 2) se superate lo scoglio psicologico di modificare un 405/405.2, anche in maniera pesante, le sorprese (piacevoli) saltano fuori. Non a caso, negli ultimi decenni, in tanti, ultimi tra tutti Dada, hanno standardizzato una serie di step di modifiche per i 405 (ecc). Potete fare come me, acquistarne uno da collezione refurbished, ed uno come muletto da elaborare. Quasi certamente quello che poi terrete collegato sarà il secondo. 3) I costi dei finali a ss Quad sono generalmente bassi, purtroppo molti si trovano in Gran Bretagna (con relativi problemi di spedizione, costi, e dazi), ma molti si trovano in Olanda. 4) In qs mie impressioni di ascolto comparato manca il 606, ma unicamente perché non ne ho uno (ma sono sempre pronto a provarne uno di qualche appassionato che mi venga a trovare ). 5) Sui pre Quad coevi, ne abbiamo parlato molto: elettricamente sono la morte loro (dei finali), ho un 34 “tasti grigi” ed un 44 I serie (entrambi refurbished), oltre ad un 34 I serie, a mio avviso la qualità intrinseca resta inferiore a quella dei loro finali, ed è il motivo per cui quando voglio metterli alla frusta, li collego a pre moderni (a ss, dato che con molti pre valvolari si rischia di saturarne gli ingressi). 6) Sono tutti oggetti piacevoli, iconici, essenziali e funzionali. Ed essendo stati prodotti in numeri che per i II, 303 e 405/405.2 si avvicinano e superano i 100.000 esemplari, e almeno un paio di decine di migliaia di esemplari per 306 e 606, non è troppo difficile trovare l'occasione giusta. 2
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