Dufay Inviato 20 Maggio 2023 Inviato 20 Maggio 2023 Quando leggo invarianza e non invarianza mi viene il mal di panza 1
walge Inviato 20 Maggio 2023 Autore Inviato 20 Maggio 2023 @Dufay sono due concetti ben descritti da Nuti. E su basi certe e non sensazioni. Walter
Huxley_A Inviato 20 Maggio 2023 Inviato 20 Maggio 2023 @Ggr Non escuderei però che anche nelle incisioni mono possano esserci informazioni ambientali (anzi direi di sì), tipo un cantante solista ed un coro dietro di lui (e l'incisione mi dovrebbe rendere questa cosa). Sul monofonico ne so però di meno.
Questo è un messaggio popolare. ilmisuratore Inviato 20 Maggio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 20 Maggio 2023 32 minuti fa, pro61 ha scritto: ma per uno che fa il meccanico e non il misuratore, potresti spiegere cosa significa intervenire in eccesso di fase o a fase minima? Un DSP mixed phase agisce separatamente [potendole finestrare] tra fase in eccesso e fase minima La maggiorparte dei sistemi [almeno fino ai morsetti dell'altoparlante] è a fase minima Un sistema a fase minima conserva l'informazione, ed è facilmente equalizzabile in quanto si può riottenere l'inverso del segnale senza perdita d'informazione Oltre il diffusore, in ambiente, si perde il concetto di fase minima in quanto per via delle riflessioni viene "generato un nuovo segnale" che si sovrappone a quello originario Questa parte eccedente/sovrapposta [la quale fa scaturire anche cancellazioni e rinforzi per sovrapposizione] viene definita fase in eccesso Alle basse frequenze viene abbastanza facile correggere la fase in eccesso tramite il principio della convoluzione [operando l'inverso della funzione] in quanto le frequenze hanno lunghezza sufficientemente lunga da renderle "centrabili" dentro la finestra di correzione Man mano che si sale con la frequenza [ridurre anche la lunghezza d'onda] diventa sempre piu difficile "centrare" la fase, come dire, tra l'azione microfonica, la correzione e tutto il resto possono sorgere errori di selettività Un esempio comprensibilissimo sarebbe quello di un cacciatore che spara con un fucile ad una serie di prede, quelle molto grandi le centra con maggiore facilità, mentre quelle piu piccole comincia a sbagliarle per poi finire a sbagliarle tutte se fossero ancora piu piccole Intervenire a fase minima alla fine vuol dire regolarizzare soltanto l'ampiezza del segnale senza la necessità dell'intervento sulla fase in eccesso, quest'ultimo utilizzabile nella parte meno critica del segnale, e dove il nostro udito è molto piu permissivo verso gli errori in quanto scarsamente sensibile e selettivo 5 2
extermination Inviato 20 Maggio 2023 Inviato 20 Maggio 2023 A voler essere rigorosi, una semplice variazione fisica delle condizioni termoigrometriche ( temperatura e umidità dell'aria) e variazioni termiche per effetto joule provocano una risposta dei trasduttori ( microfoni e altoparlanti) che non consente il mantenimento delle ipotesi di invarianza del sistema.
walge Inviato 20 Maggio 2023 Autore Inviato 20 Maggio 2023 Vedo i molti post con molti punti di vista e concetti. Con alcuni sono d'accordo, con altri no oltre a quelli che non capisco bene ( mio limite) Ottimo, fin quando si argomenta. Personalmente il mio punto fermo è il concetto di invarianza che è fisicamente verificabile. Quando l'altoparlante comicia a muoversi in ambiente entriamo nella non invarianza che fisicamente non è ( dovrebbe ) misurabile. E' bene ricordare che il microfono fa la somma delle variazione che percepisce ed è uno solo. Sono anche convinto che con l'evoluzione dei sw e le potenze dei pc si possa ragionevolmente trovare un set up sufficente per definire cosa accade in una ambiente più o meno complesso. Ma alla fine, come dico sempre, la sensibilità di ognuno ha un suo peso non banale. E' un mio parere. Walter 2
Dufay Inviato 20 Maggio 2023 Inviato 20 Maggio 2023 10 minuti fa, walge ha scritto: due concetti ben descritti da Nuti. E su basi certe e non sensazioni Sono le discussioni che ne seguono che fanno venire il mal di panza 1
grisulea Inviato 20 Maggio 2023 Inviato 20 Maggio 2023 24 minuti fa, Vmorrison ha scritto: Con tutti questo frullato vuoi spiegare a me cosa si deve fare in ambiente e le alterazioni…io che ho speso svariate migliaia di euro in trattamenti acustici? Stiamo parlando in generale. Il fatto che tu abbia speso migliaia di euro non significa che tu ci capisca qualcosa. Significa che ne hai capito l'importanza, cosa che ho sempre sostenuto. Se ne capissi qualcosa avresti anche capito al volo che limitare la dispersione è un vantaggio. Che se un sistema è molto dispersivo necessità di trattamento maggiore. Un non senso. Ampia dispersione per poi doverla sopprimere. E capiresti anche che quindi misurare un grande sistema da vicino che limita apposta la dispersione orizzontale e verticale mostra misure in condizioni di non corretto funzionamento. 1
walge Inviato 20 Maggio 2023 Autore Inviato 20 Maggio 2023 @extermination sono d'accordo; ma il sistema rimane invariante fino ai morsetti degli altoparlanti e ciò è verificabile. W
walge Inviato 20 Maggio 2023 Autore Inviato 20 Maggio 2023 @Dufay però, dai, sono fatte in un modo civile e va bene così. Del resto è forse l'argomento più ostico in ambito Hifi. Walter
pro61 Inviato 20 Maggio 2023 Inviato 20 Maggio 2023 @ilmisuratore ti ringrazio, sei stato molto chiaro.
extermination Inviato 20 Maggio 2023 Inviato 20 Maggio 2023 Diciamo che Il sistema acustico ( sala di ascolto) può essere fisicamente considerato un sistema lineare tempo invariante e come tale è possibile determinarne le proprietà fisiche contenute nella risposta all'impulso. In essa sono presenti le informazioni di cui è dotato il sistema ( sala di ascolto). Dunque le informazioni necessarie e sufficienti per una caratterizzazione dell'acustica dell'ambiente di ascolto sono racchiuse nella sua risposta all'impulso. Nel nostro caso ( acustica della sala di ascolto) si considera sistema il comportamento acustico tra una sorgente e un determinato punto di ascolto. Ovviamente il minimo spostamento all'interno della sala di ascolto provoca una sua variazione nel tempo ( anche solo lo spostamento della persona che fa la misurazione). PS) ovviamente rimangono le problematiche di non invarianza del microfono e non linearità!!
Vmorrison Inviato 20 Maggio 2023 Inviato 20 Maggio 2023 45 minuti fa, grisulea ha scritto: Se ne capissi qualcosa avresti anche capito al volo che limitare la dispersione è un vantaggio. No…per il semplice fatto che con i trattamenti non la sopprimo lo controllo vedi foto…invece limitarla con il sistema elettroacustico significa avere un sistema limitato…vedi trombe…vedi monitor…
Vmorrison Inviato 20 Maggio 2023 Inviato 20 Maggio 2023 @grisulea invece tu che crei un sistema elettroacustico al lordo delle riflessioni dell’ambiente dove suoni pensi di fare meglio? Ecco il motivo per cui un diffusore va misurato in anecoica! Come si può raggiungere l’obiettivo di avere un sistema elettroacustico realizzandoli in un ambiente non controllato? Come si può creare un sistema elettroacustico non caratterizzato se non in una camera anecoica? Ma non è difficile da capire!!!
Vmorrison Inviato 20 Maggio 2023 Inviato 20 Maggio 2023 Microfono—————>diffusore Microfono————->diffusore obj dell’alta fedeltà, riprodurre il campo sonoro ripreso dai microfoni..
Vmorrison Inviato 20 Maggio 2023 Inviato 20 Maggio 2023 1 ora fa, pro61 ha scritto: le informazioni spaziali devono essere quelle sul disco, non quelle della stanza d'ascolto. In una stanza poco o per niente trattata suonerà meglio un sistema con dispersione limitata, per esempio da una guida d'onda. Meglio cosa significherebbe? Rispetto a cosa? Rispetto ad uno con ampia e coerente dispersione in ambiente trattato non credo? @extermination vi è venuto in aiuto…le informazioni spaziali dell’evento non escono se non abbiamo nell’ambiente d’ascolto riflessioni controllate. Se metti i diffusori in giardino a suonare le informazioni spaziali non ci saranno
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