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Melius Club

Rosoli da burraco


melos62

Messaggi raccomandati

Inviato
2 ore fa, Panurge ha scritto:

Barolo chinato

chinato a 90 gradi alcolici

Inviato

@Gaetanoalberto no go capìo...

Rosolio, non so.

Nocino, limoncello, liquirizia, mandarinello, arancello, in seconda linea grappa alle ciliegie, alla ruta ecc. Se son ben fatti possono portare al coma etilico con un sorriso.

Nocino, in particolare, è da fuori di testa.

Certo abbiamo anche dei limiti imposti dalla Legge e dalla moralità. 

Inviato
Adesso, redhot104 ha scritto:

Nocino, limoncello, liquirizia, mandarinello, arancello

Quoto al 100%, il posto del rosolio dei nonni (nella letteratura tra '800 e primi '900 entrava in scena come "liquore per donne" :classic_biggrin: poracci delle loro donne avevano proprio... capito tutto!) è preso da altri liquorini dolci ispirati alla tradizione, limoncello in testa.

.

Fino ad epoche relativamente recenti, l'equivalente maschile del burraco, lo scopone scientifico al bar del paesello era annaffiato da abbondanti libagioni di birra e gazzosa bibita straordinaria tanto che oggi viene proposta già mescolata in lattina, nella versione con la bibita al limone al posto della gazzosa.

.

Va però detto che il limoncello si prende a fine pasto, non come "lubrificante sociale" in una riunione non prettamente mangereccia come una partita a canasta (a proposito: ma quando abbiamo cominciato a chiamarla "burraco"?).

.

Credo che in occasioni sociali non mangerecce gli italiani tendano ancora  non bere, lo stesso "aperitivo" - anche senza trasformarlo in apericena - presuppone che si sgranocchi qualcosa per non assumere alcoolici, anche se di bassa gradazione, a stomaco vuoto.

 

 

Inviato

presuppone che si sgranocchi qualcosa per non assumere alcoolici, anche se di bassa gradazione, a stomaco vuoto.

 

Pena la famosa "degradazione alcolica"

Inviato

Tra gli intrugli familiari ne ricordo due in particolare: 

- L'infusione di grappa, zucchero e pigne di pino-mugo. Era preparata in vasi di vetro che, per la riuscita, dovevano stare al sole. Ne risultava uno sciroppo che doveva servire per le affezioni stagionali delle vie aeree, veniva perciò somministrata ai piccoli, che gradivano assai. 

- La grappa di genziana (ed altre erbe di contorno) che preparava mio padre a partire dalla raccolta delle radici da infondere. Era di un amaro tale che faceva il giro e pareva persino dolce, ma ritenuta in grado di far digerire anche le pietre fritte nel lardo fuso, un effetto tipo idraulico-liquido. In caso di presunta indigestione (il segno era la temutissima lingua-bianca) al ragazzo era richiesto di buttarne giù un bicchierino gagliardo tutto d'un fiato (ti ga-da-far 'na-siàda) il che arrivava in certi casi a scatenare il vomito ancor prima dell' auspicato sblocco del condotto nell'altra direzione. In ogni caso la terapia era dichiarata efficace.

Inviato
32 minuti fa, Martin ha scritto:

La grappa di genziana (ed altre erbe di contorno) che preparava mio padre a partire dalla raccolta delle radici da infondere. Era di un amaro tale

Una volta un barnabita piemontese amante della montagna mi donò una bottiglia di un amaro di genziana fatto da lui con radici raccolte nelle sue passeggiate.  Era amarissimo,  tanto da causare un piacere u  po' caustico, come dici tu, "faceva il giro". Lasciava la lingua scamosciata per tre o quattro giorni. Era effettivamente un digestivo efficacissimo. 

Inviato

Mala tempora

Abbandonata "da sempre" l' idea che intrugli a base alcoolica facciano digerire sono approdato a questo che dovrebbe essere una "botta di salute", diciamo che l' intruglio, rigorosamente analcoolico, a base di zenzero e limone una "botta" (shot) te la dà eccome...

spacer.png

sempre più o meno "salutistico" è il Kombucha, una sorta di té-birra (è té zuccherato fermentato) spesso con aggiunta di succhi di frutta ma che nella versione più "austera" ricorda più la birra che non il té freddo (gradazione alcoolica inferiore all' 1,2%):

spacer.png

 

 

 

Inviato

Se è solo per digerire allora il buon vecchio ruttolin va sempre bene

Ma non si parlava di rosoli e affini?

 

Screenshot_20230531-173954~2.png

Inviato
18 minuti fa, melos62 ha scritto:

un barnabita piemontese amante della montagna mi donò una bottiglia di un amaro di genziana fatto da lui

Le competenze liquoristiche dei conventi sono leggendarie :classic_biggrin:

Inviato

Nocino autoprodotto, decenni di tradizione famigliare, posso citare @adolfo1947 come testimone a discarico :classic_biggrin:

Inviato

Però, tre pagine di interventi per un thread dadaista. Bisognerebbe provare con uno sulle cinture gibaud

  • Haha 1
Inviato
1 minuto fa, melos62 ha scritto:

Però, tre pagine di interventi per un thread dadaista

eh? :classic_laugh::classic_wink: sui prodotti Gibaud non posso aiutare, per fortuna :classic_tongue:

Inviato
Il 31/5/2023 at 21:58, melos62 ha scritto:

cinture gibaud

Ricordo gli omini esposti in vetrina nelle farmacie, neri per far risaltare i bendaggi. All'epoca, bambino, sembravano a grandezza naturale, in realtà erano in scala 1:5


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