50 anni di Tubular Bells

[musicarock]

Salve, quest'anno ricorre il 50-mo anniversario di Tubular Bells ; è uno dei miei dischi preferiti , uno dei 10 che porterei su un'isola deserta. Lo ascolto sempre con piacere e mi coinvolge anche dopo tanto tempo. Parlo dell'edizione originale, le successive non le ho seguite tanto (ma se qualcuno me ne consiglia una sono disposto a superare la mia diffidenza verso i rifacimenti, di solito pure operazioni commerciali). Insomma quest'opera rientra per me nel ristretto numero di quelle per le quali vale la pena accendere lo stereo e nell'ancora più ristretto numero dei piaceri della vita.

THANKS A LOT, MIKE !    

[granosalis]

25 minuti fa, musicarock ha scritto:

uno dei 10 che porterei su un'isola deserta.

Amazon lo vende a 44€ su vinile, certo caro, ma quasi quasi ... 

Per curiosità, quali sono gli antri 9? 😁

[musicarock]

@granosalis gli altri 9: Aqualung , Thick as a brick, Quadrophenia, Sgt.Pepper's , Let it be, White Album, Abbey Road, Harvest, Dark side of the moon, Atom heart mother, Foxtrot

[campaz]

@musicarock non fosse che poi diventerebbe affollata, su quell’isola verrei volentieri a farti compagnia. Un disco più bello dell’altro!

[SerG]

@musicarock Sicuramente conoscerai questo video, che però penso sia buona cosa riproporre.

 

 

[musicarock]

@SerG grazie di averlo riproposto! è proprio del 1973, Mike all'epoca aveva 20 anni, grandissimo!

[rebus]

Tubular Bells II a me era piaciuto quando uscì, però non lo ascolto da tantissimo tempo. Il III, invece, troppo commerciale e decisamente evitabile (anche se ho letto che a qualcuno piace).

[speaktome74]

Io ho conosciuto per primo il Tubular Bells II nel lontano 1993 e me ne innamorai subito. Stregato affascinato e ipnotizzato dall'inizio alla fine del disco. 

Poi dopo diversi anni fu la volta del Tubular Bells del 1973.

Reputo il primo lavoro come il migliore, e una volta ascoltato quello non si torna più indietro. Incredibile come un giovanissimo ragazzo sia riuscito a creare un capolavoro del genere quasi tutto da solo con l'ausilio della tecnologia (non facilmente gestibile) dell'epoca. 

[luckyjopc]

Mai capito il successo di questa musica 

[P.Bateman]

15 ore fa, luckyjopc ha scritto:

Mai capito il successo di questa musica 

Minimalismo pret-a-porter.

Il primo ha comunque senso, le eterne riedizioni rielaborazioni meno.

[loureediano]

Stessa domanda che mi sono fatto io

I capolavori sono ben altra cosa.

[dago]

Il 9/6/2023 at 17:15, musicarock ha scritto:

Aqualung , Thick as a brick, Quadrophenia, Sgt.Pepper's , Let it be, White Album, Abbey Road, Harvest, Dark side of the moon, Atom heart mother, Foxtrot

Accidenti... tutta roba appena pubblicata! 

Condivido, naturalmente. Personalmente mi porterei un po' di peso in più, però. Tutti i Beatles, Tommy (che nella versione SACD è eccezionale) e qualcosina dei Rolling Stones.

Quanto a Tubular Bells ho l'LP comprato quando uscì: tecnicamente riversato su LP malissimo e supporto pieno di rumori. 

[rebus]

Il 14/6/2023 at 14:38, meliddo ha scritto:

Minimalismo pret-a-porter.

Oldfield col minimalismo direi che abbia molto poco a che fare, giusto il tema iniziale ha una certa affinità.

[musicarock]

Il 14/6/2023 at 14:38, meliddo ha scritto:

Minimalismo pret-a-porter. 

mi spiace, non condivido affatto questa definizione. minimalismo? a me sembra musica molto ricca di di diverse sensazioni e suggestioni, di ampio respiro. pret-a-porter? non mi sembra roba preconfezionata , anzi, molto ricercata. 

ma certamente non sono un critico musicale, né un profondo conoscitore di armonia , sono solo un consumatore e a me questa musica fa vibrare qualcosa. magari c'è di meglio, allora ben venga qualche indicazione che a quelli come me faccia allargare gli orizzonti. 

[P.Bateman]

7 ore fa, musicarock ha scritto:

ma certamente non sono un critico musicale, né un profondo conoscitore di armonia , sono solo un consumatore

Pure io, non parlo ex cathedra, ho scritto minimalismo perché c'è un tema che va avanti dall'inizio alla fine e pret a porter per via delle variazioni meno sottili rispetto ai veri minimalisti, tipo Steve Reich.

Poi potrei essere grossolanamente in errore, le mie sono solo opinioni di un appassionato di musica.

[audio_fan]

I brani invecchiano, i fan imbiancano...

 

...scherzi a parte vi confesso che mi preoccupa alquanto di non riuscire a sentire "vecchio" questo album ed ancora di più di percepire come aliena la musica "trap" (tanto per fare un esempio).

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Concordo con chi lo definisce minimalista, ma riuscire a fare tanto (e bene) con poco non è un difetto, caso mai è un pregio, se non addirittura una manifestazione di genialità.

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Ammetto però di essere "cresciuto" rispetto a questo genere di ascolti, la ripetitività ipnotica di quella sequenza di note mi faceva scoprire la capacità di emozionale della musica, ma ormai non mi emoziono per così poco, le mie capacità di percezione di schemi più complessi sono cresciute (non quanto avrei voluto purtroppo) e, se dovessi portare con me album musicali per ritirarmi su un' isola deserta, questo, ahinoi, non sarebbe nemmeno tra i primi 100.

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Detto per inciso: la ripetizione ossessiva di una sequenza di note ho da non molto appreso (me ignorante!) che si chiama ostinato e che non è affatto rara nelle composizoni musicali.

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Sempre a proposito di ripetitività ipnotica e di vintage rock: una decina di note ripetute all' infinito costituiscono la base musicale di "In a gadda da vida", degli Iron Butterfly, già qualche anno prima (1969):

 

https://youtu.be/UIVe-rZBcm4 (mostrato come collegamento perché non "in topic")