Vai al contenuto
Melius Club

La maledizione del Titanic colpisce ancora


Messaggi raccomandati

Inviato

A me sfugge un particolare, si parla di zona di ricerca vastissima e questo mi sembra molto strano, specie se si conoscono le coordinate del Titanic. Da logica la nave d'appoggio dovrebbe essersi posizionata nelle dirette vicinanze o sopra il relitto e il sommergibile avrebbe dovuto fare una discesa quasi verticale. Eppure sembra impossibile trovarlo......

Inviato
12 ore fa, UpTo11 ha scritto:

Ho letto che usava un sistema di monitoraggio delle deformazioni in tempo reale per avvisare il pilota in caso di anomalie.

Se ti avvisa di un'anomalia quando sei troppo sotto per risalire prima che si rompa...

 

26 minuti fa, fabbe ha scritto:

Eppure sembra impossibile trovarlo......

Le correnti. Se era senza controllo per un guasto, vai a capire dove lo hanno trascinato.

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@fabbe nessun mezzo ordinario, neppure i sofisticati sommergibili militari, scendono a quelle profondità. Non si cosa sia successo, se i sistemi automatici di sgancio dell zavorra abbiano funzionato, se ci sono state crepe nello scafo, se il sietma di comando è ndato in tilt e il batiscafo si è allontanato dalla verticale impostata, se le correnti lo hanno trascinato lontano a causa di malfunzionamento del motore.  ammesso che venga individuato a quelle profondità un recupero è praticamente impossibile, i sub non ci possono arrivare, i sottomarini neppure, servirebbero dei batiscafi progettati per l'esplorazione delle profondità marine e senza sapere cosa è successo anche se si riuscusse ad aggangiarlo non è detto che lo si possa riportare in superficie

Inviato

R.I.P. davano una riserva di aria fino alle ore 11 o 12 italiane, se c'è ancora qualche sopravvissuto sarà cianotico, iperventilante, probabilmente in coma agonico con perdita di continenza e quant'altro altro collegato a morte imminente, brutta morte.... brutta storia.

Inviato

In mare se non si conoscono le coordinate esatte di dove si trova il "bidone", è difficile individuarlo in superficie, figuriamoci a 3800 metri di profondità. 

Quando va qualcosa storto in mare aperto e non sei in grado di farti localizzare, devi pensare all'aldila come meta imminente. 

Inviato

Interessante articolo del NG:

 

https://www.nationalgeographic.it/6-domande-urgenti-sul-titan-il-sommergibile-scomparso-nei-pressi-del-relitto-del-titanic

 

6 domande urgenti sul Titan: il sommergibile scomparso nei pressi del relitto del Titanic

Diversi fattori eccezionali sono in gioco nei tentativi in atto di recuperare il sommergibile Titan e salvare i suoi cinque passeggeri. Ma la lontananza della zona, l’estrema profondità del sito e la fine delle riserve di ossigeno rendono le operazioni di salvataggio estremamente difficili

Il sommergibile della Oceangate Titan è scomparso nei pressi del sito del relitto del Titanic nell’Oceano Atlantico settentrionale nelle prime ore di domenica mattina. Vi sono una serie di fattori che rendono estremamente difficili le operazioni di recupero o salvataggio, fra cui la lontananza della zona, l’estrema profondità del sito e il fatto che l’equipaggio di cinque persone disponeva, al momento della partenza, di un massimo di 96 ore di aria. L’ultima comunicazione risale a circa 100 minuti dopo l’immersione.

Diversamente da un sottomarino, che può entrare e uscire dai porti facendo affidamento sulla propria propulsione, il Titan, con i suoi 6 m di lunghezza e 9 tonnellate di peso, è un sommergibile, il che significa che dipende da una nave di supporto che lo trasporti sul sito di immersione. Esso viene calato per circa 9 metri – o comunque al di sotto dell’azione delle onde superficiali – su una piattaforma fissata, utilizzando poi delle zavorre per scendere dei restanti 3.800 metri. Quattro propulsori elettrici aiutano il Titan, che galleggia in modo neutro, a spostarsi sul fondo del mare. Quando è pronto a rientrare, molla le zavorre e risale verso la superficie fino a riattraccare sulla piattaforma che viene poi issata sulla nave di supporto.

 

Perché non abbiamo ricevuto notizie dall’equipaggio? Non possono semplicemente utilizzare un telefono satellitare?

 

Le particolari leggi fisiche dell’acqua e l’estrema profondità dell’area implicano che le tecnologie utilizzate sulla terraferma e persino nello spazio, come le comunicazioni satellitari e il GPS, non funzionino. Il Titan comunica con la sua nave di supporto utilizzando sistemi acustici che inviano suoni metallici avanti e indietro per fornire la sua posizione. L’invio di messaggi di testo è possibile, in maniera molto limitata, attraverso una specie di “modem acustico”, ma solo se il sommergibile si trova alla giusta portata. Questa comunicazione può venire interrotta se il Titan non si trova più nella posizione corretta o è incagliato sul fondo.

 

Quali sono le condizioni dell’area circostante il relitto del Titanic?

 

Il relitto giace a circa 3.800 metri di profondità, in un ambiente buio (nell’oceano la luce del sole normalmente penetra solo fino ai 900 metri circa di profondità), incredibilmente freddo (le temperature del fondale in questo periodo dell’anno possono oscillare intorno ai 2 °C, richiedendo quindi una cabina riscaldata) e sottoposto a una pressione estrema (quasi 400 volte la pressione presente a livello del mare).

 

Se il Titan si trova sul fondo dell’oceano, come è possibile salvare le persone al suo interno?

 

Per prima cosa, è necessario un naviglio che possa anch’esso viaggiare nelle profondità estreme intorno al Titanic e ne esistono veramente pochi sul pianeta. 

E anche se ci fosse un sottomarino capace di arrivare fino a quell’area, non ci sarebbe modo di trasferirvi i passeggeri perché il sommergibile non dispone di alcun portello. L’innovativa struttura - in materiale composito di fibra di carbonio e titanio - del sommergibile è stata progettata per resistere alle pressioni estreme dell’area circostante, ma il suo design richiede che i suoi passeggeri siano letteralmente “inseriti” dall’esterno. 

Qualsiasi operazione di recupero dell’equipaggio deve avvenire in superficie. Quindi, un’altra possibilità è che un sommergibile senza equipaggio, come un ROV, cioè un sottomarino a comando remoto (dall’inglese Remotely Operated Vehicle), possa in qualche modo agganciare il Titan sul fondo del mare e portarlo in superficie.

Il modo in cui il Titan è progettato richiede che i membri dell’equipaggio vengano letteralmente “inseriti” nell’imbarcazione che non dispone di alcun portello, né altro modo di aprirlo dall’interno.

 

C’è la possibilità che il Titan sia riuscito a tornare in superficie e che noi ancora non lo sappiamo?

 

È possibile: il Titan ha una tutta una serie di sistemi di sicurezza ridondanti, progettati per mollare le zavorre e tornare in superficie automaticamente in caso di avaria di sistema o incapacità del pilota. Ma raggiungere la superficie non basta: non essendoci alcun portello, i passeggeri dipendono comunque dalle 96 ore di aria che l’imbarcazione aveva al momento dell’arrivo sul sito, fino a quando una squadra di salvataggio non riesca a “sbloccare” il sommergibile ed estrarre i passeggeri. 

Le squadre di ricerca e soccorso della zona stanno perlustrando le acque intorno a quel luogo, ma stanno cercando un oggetto della grandezza di un pulmino su un’immensa distesa oceanica. Inoltre, le operazioni potrebbero essere pregiudicate dalle condizioni meteorologiche.

 

Ho letto che il sommergibile è guidato da un controller per videogiochi. Non sembra proprio alta tecnologia…

 

Sì, il Titan è pilotato con un controller da videogiochi per Playstation. Ma è sufficientemente efficace per l’esercito statunitense che usa i controller Xbox 360 per azionare i cannoni laser, comandare i droni e persino per manovrare i periscopi dei sottomarini nucleari da attacco della Marina.

 

Qualcuno è mai stato salvato prima da un sottomarino o da un sommergibile?

 

Molti rammentano il disastro del Kursk nel 2000, in cui un siluro esplose sul sottomarino della Marina militare russa, uccidendo all’istante molti membri dell’equipaggio e lasciandone altri 23 al suo interno, con la struttura danneggiata e a 106 metri di profondità nel Circolo Polare Artico. Quando i sommozzatori di salvataggio britannici e norvegesi arrivarono, nove giorni dopo, tutti e 118 i membri dell’equipaggio erano morti.

C’è però un esempio con un finale più felice: nel 1973, l’equipaggio composto da due persone del Pisces III rimase intrappolato sul fondo del mare al largo dell’Irlanda per 76 ore e venne recuperato dai sottomarini quando restavano soltanto 12 minuti di ossigeno. Quel salvataggio avvenne, tuttavia, a una profondità di soli 480 metri. Il Titanic si trova a 3.800 metri.

  • Thanks 1
Inviato

Strano che si permetta ad un mezzo non omologato di trasportare passeggeri paganti a quella profondità.

Inviato

Mondo anglosassone, se firmi va bene tutto. 

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@Paolo 62 omologare un batiscafo che deve arrivare a 3800 metri di profondità mi pare difficile. 

Inviato

Da quello che ho sentito al TG1 c'erano molti dubbi sulla sicurezza del Titan.

Fabio Cottatellucci
Inviato
1 ora fa, Gaspyd ha scritto:

Diversamente da un sottomarino, che può entrare e uscire dai porti facendo affidamento sulla propria propulsione, il Titan, con i suoi 6 m di lunghezza e 9 tonnellate di peso, è un sommergibile,

E' il contrario e comunque il Titan era un batiscafo, ma purtroppo poco importa.

Fabio Cottatellucci
Inviato
12 minuti fa, Idefix ha scritto:

...una morte orribile.


Speriamo che l'incidente sia consistito nel cedimento improvviso del batiscafo con sua conseguente implosione istantanea.

Del resto, la guardia costiera americana ha dichiarato che i rumori uditi finora erano di origine naturale.

Inviato
1 ora fa, Panurge ha scritto:

Mondo anglosassone, se firmi va bene tutto. 

Esatto. Qui devi omologare a priori. Lì ti fanno la lista dei parametri da rispettare e sta a te rispettarli fino a prova contraria. 

Inviato

A questo punto è molto possibile che sia collassato all'improvviso... 


×
×
  • Crea Nuovo...