Questo è un messaggio popolare. melos62 Inviato 30 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 30 Giugno 2023 ALERT PIPPONE. Prendendo l'abbrivio da altro thread che non è giusto ulteriormente appesantire di off topic, vorrei proseguire con più agio la riflessione che si faceva con l'amico @Gaetanoalberto ed altri colleghi linguisti - disponibili grazie al rallentamento della crisi ucraina e al termine della pandemia - circa l'eleganza o la nobiltà o il valore delle parole, in particolar modo di parole desuete o dei neologismi che nascono come funghi e diventano "virali" (eccone uno!) , anche per effetto di propagazione dei social, che per qualcuno, me incluso, abbassano il livello medio del discorso. Cercherò di spiegare il perché. Il siculo bresciano mi ha contestato, scherzoso, che non possiamo considerare più nobile "fuga" rispetto a "fugone", le parole che derivano dal latino rispetto alle loro ulteriori derivazioni , sia perché quasi tutti i lemmi italiani derivano dal latino, sia perché questo a sua volta ruscellava spesso da etimi greci. A questo punto pongo la mia tesi. Anche il greco derivava da lingue più antiche e si può risalire idealmente nel tempo fino al momento in cui per la prima volta per definire un oggetto del reale una certa comunità si è messa d'accordo nel dargli un nome. Questo momento è simbolicamente richiamato nel libro della Genesi, laddove Dio invita Adamo a dare un nome a tutte le cose e animali, e da quel momento esse presero ad esistere con quel nome. Blocchiamo subito psicologi, filosofi, sociologi, docimologi, epistemiologi, enciclopedici ecc che hanno studiato per una vita le mille sfaccettature di questo inizio, senza arrivare ovviamente a nulla di definitivo. Qui siamo ad un livello più elementare/essenziale di ragionamento. Possiamo forse convenire sul fatto che quelle parole erano essenziali per definire oggetti o altro non astratti, ma concretissimi nella esperienza dei nostri progenitori. Alcune parole e concetti si trovano in tutte le lingue, altre sono esclusive dei gruppi sociali. Per un eschimese è più importante avere gli aggettivi per distinguere la neve fresca da quella ghiacciata, scivolosa o sicura, piuttosto che distinguere tra clima cavero o bafuogno (come fa l'etnia napoletana). Il tratto comune è che quelle parole descrivono oggetti e concetti e sentimenti reali, che hanno un riscontro nella realtà , e che sono sacri, perché tutto lo sperimentabile è espressione ed evidenza della divinità.( Le parole erano importanti prima che lo scoprisse Moretti) Poi, semplifico e abbrevio, gradualmente si è resa complessa l'esperienza e la cultura, con gli scambi, le migrazioni, le guerre, i matrimoni tra tribù ecc. Le parole hanno cambiato o perso il loro significato legato ad una realtà immutabile e sono diventate più convenzionali. Si è abbandonato il vincolo della riserva aurea per produrre dei mezzi di pagamento linguistici svincolati dal significato originale. Oggi capita spesso di sentire usare alcune parole in modo errato, e per rirovarne il vero significato può essere utile andare a vedere l'etimologia latina o greca, culture ancora memori del significato originale. Per questo per me ha più valore "in oro" la patola fuga, da fugio, che non fugone, che altera in modo comico e figurativo la parola fuga, che in altre epoche poteva significare la differenza tra vita e morte. Molte parole usatissime oggi descrivono concetti a loro volta derivati da altri e spesso di origine artificiale. Un like, un meme, un melius , ma anche un dating, una call, un report sono tutte sovrastrutture di parole fondamentali che spesso sono assenti. Also sprach Zaramelos. Segue dibattito. 6
Questo è un messaggio popolare. Jack Inviato 30 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 30 Giugno 2023 6 minuti fa, melos62 ha scritto: Segue dibattito. è na parola … 1 2
briandinazareth Inviato 30 Giugno 2023 Inviato 30 Giugno 2023 35 minuti fa, melos62 ha scritto: Le parole hanno cambiato o perso il loro significato legato ad una realtà immutabile e sono diventate più convenzionali. Si è abbandonato il vincolo della riserva aurea per produrre dei mezzi di pagamento linguistici svincolati dal significato originale. Oggi capita spesso di sentire usare alcune parole in modo errato, e per rirovarne il vero significato può essere utile andare a vedere l'etimologia latina o greca, culture ancora memori del significato originale. l'uso del linguaggio è troppo più antico rispetto al greco e al latino per poter ricercare in queste lingue, così vicine a noi, il "vero significato". molto probabilmente abbiamo cominciato molto prima che fossimo sapiens... ammesso che abbia senso il "vero significato" in una cosa continuamente in mutazione come la lingua. inoltre ben prima dei greci e dei latini, il pensiero, l'astrazione e l'estensione dei significati delle parole hanno superato di molto la concretezza della quale parlavi. di certo sappiamo che lo era già agli albori della scrittura (che a sua volta ha innescato modifiche profonde delle lingue), ma probabilmente da molto prima. questo si può desumere dagli studi sulle tribù isolate con lingue specifiche e senza alcuna scrittura. anche gli studi sulle strutture innate del linguaggio mostrano la naturale estensione e modifica dell'uso dei termini per analogia, similitudine, fonetica, e molte altre relazioni (a volte per puro caso...) come diceva qualcuno, ricercare la vera lingua è come maneggiare le anguille vive con le mani coperte di vaselina. quindi se andiamo a cercare il vero significato nelle radici latine e greche troveremo qualcosa che il vero significato l'ha cambiato centinaia di volte, in molti sensi, con una profondità che arriva all'origine dei tempi; per quanto siamo capaci di capire oggi, almeno all'origine delle lingue proto-indoeuropee 1
Questo è un messaggio popolare. melos62 Inviato 30 Giugno 2023 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 30 Giugno 2023 Vabbè, me lo metto da solo... 3
melos62 Inviato 30 Giugno 2023 Autore Inviato 30 Giugno 2023 1 minuto fa, bungalow bill ha scritto: Anche la piastrella ha la " fuga " . Grazie Bungalow, ora me lo segno
Antoniotrevi Inviato 30 Giugno 2023 Inviato 30 Giugno 2023 Ci sono parole che derivano anche dalle antiche lingue germaniche . Come la parola “faida” che oggigiorno l’associamo a guerre fra criminalità organizzate .
Panurge Inviato 30 Giugno 2023 Inviato 30 Giugno 2023 Molti termini "de menare" hanno derivazione germanica anzi longobarda per essere precisi.
Antoniotrevi Inviato 30 Giugno 2023 Inviato 30 Giugno 2023 si infatti . Un esempio di integrazione culturale . Dalla Germania alla ex Magna Grecia
melos62 Inviato 30 Giugno 2023 Autore Inviato 30 Giugno 2023 I pilastri essenziali, comuni a tutte le lingue, sarebbe interessante individuarli tutti, il minimo comune multiplo della lingua umana. Sartu, per cominciare.
mozarteum Inviato 30 Giugno 2023 Inviato 30 Giugno 2023 Mah. Qua chi legge le vocali e chi le consonanti a cominciare da me, prevedo vita breve al thread.
melos62 Inviato 30 Giugno 2023 Autore Inviato 30 Giugno 2023 8 minuti fa, Panurge ha scritto: germanica anzi longobarda Long beard, barbuti. O dalla lunga picca
melos62 Inviato 30 Giugno 2023 Autore Inviato 30 Giugno 2023 1 minuto fa, mozarteum ha scritto: Mah. Qua chi legge le vocali e chi le consonanti a cominciare da me, prevedo vita breve al thread. Si infatti, ho già fatto autocritica con una evocativa immagine...
briandinazareth Inviato 30 Giugno 2023 Inviato 30 Giugno 2023 5 minuti fa, melos62 ha scritto: pilastri essenziali, comuni a tutte le lingue, sarebbe interessante individuarli tutti, il minimo comune multiplo della lingua umana. ci sono a livello di struttura, grmmatica, funzionamento ecc. non c'è a proposito dei termini specifici, per il principio di arbitrarietà, in pratica non c'è alcuna correlazione tra un termine e la cosa alla quale si riferisce, tranne poche eccezioni.
melos62 Inviato 30 Giugno 2023 Autore Inviato 30 Giugno 2023 @briandinazareth Chissà come, già sapevo cosa avresti scritto.
briandinazareth Inviato 30 Giugno 2023 Inviato 30 Giugno 2023 @melos62 sono cose stranote, niente di sorprendente. le lingue, per quanto possano essere molto diverse, sono sottoposte a delle regole universali legate al cervello che le ospita e quindi a quello per cui sono co-evoluti. quindi c'è una grande variabilità, ma con dei confini difficilmente superabili.
melos62 Inviato 30 Giugno 2023 Autore Inviato 30 Giugno 2023 Ok, admin possiamo chiudere, grazie, brian ha detto tutto ciò che c'era da sapere.
Questo è un messaggio popolare. briandinazareth Inviato 30 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 30 Giugno 2023 non prima di un consiglio cinematografico : arrival, per i pochi che non l'hanno visto, un bel film basato sul linguaggio tra umani e alieni, che alla fine parla proprio di questo. 5
Messaggi raccomandati