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Melius Club

I libri che trasformano


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Inviato

Quali sono i vostri libri (saggi o romanzi) che vi hanno letteralmente colpito e soprattutto, in qualche modo, cambiato....

Inviato

I primi che mi vengono in mente sono "Radici" di Alex Haley e "La famiglia Moskat" di Isaac Singer, ma sicuramente ne dimentico altri.

Non dico che mi hanno cambiato, ma certo mi hanno lasciato una profonda impressione.

  • Thanks 1
Inviato

Dopo aver terminato la lettura de 

“I Miserabili”, ammetto di aver guardato alle cose del mondo con piu’ umilta’ e distacco.

Un altro libro che mi ha profondamente scosso trasmettendomi anche un certo stato di inquietudine  e’ stato “Il barone rampante” di Italo Calvino.

E poi non posso non citare “Il lupo della steppa” di Hermann Hesse.

Una vera e propria coltellata.

Ce ne sarebbero altri, ma non voglio dilungarmi.

 

  • Thanks 1
Inviato

Ci si può certamente dilungare

Anzi! :classic_biggrin:

  • Melius 1
Inviato

Il compagno segreto di Joseph Conrad.

  • Melius 1
Inviato
21 minuti fa, Vandergraf ha scritto:

Joseph Conrad.

Una colonna portante della letteratura moderna.

Uno dei miei preferiti in assoluto insieme a Stevenson e Hugo.

Al tempo delle superiori vista Universita’ me ne andavo in giro con una copia tascabile di “Cuore di tenebra” nella tasca interna del giaccone.

 

Inviato
1 ora fa, LUIGI64 ha scritto:

Ci si può certamente dilungare

Va bene.

”I ricordi” di Marco Aurelio dapprima mi indispettirono.

Poi iniziai a guardarli di sottecchi quasi qualcuno se n’accorgesse.

Solo piu’ tardi, mi illudo di credere, ne intuii il significato piu’ nascosto.

Di una perfezione che sfocia nell’arroganza.

Cambiando drasticamente genere (fermo restando l’intento dell’autore), un libro che mi ha colpito fino alla commozione e’ stato un romanzo famosissimo, ovvero  

“Il giovane Holden” di Salinger.

Per ora mi fermo qui sperando nell’intervento di qualchedunaltro.

  • Melius 1
Inviato

Da adolescente l'Hesse di "narciso e boccadoro" e "il lupo della steppa", ma la svolta la ebbi con un piccolo saggio di Luis Racionero, "filosofie dell'underground"

  • Thanks 1
Inviato

Da ragazzino 

Nessuno uscirà vivo di qui e bartebly lo scrivano

  • Thanks 1
Inviato

@samana Concordo,sono un conradiano,possiedo tutte le opere,sia nell'edizione Bompiani,che in quella Mursia.Anch'io all'universita' studiai Cuore di tenebra nell'esame di lingua e letteratura inglese.

Inviato

Martin Eden di Jack London. Da ragazzo, avrò avuto 12-13 anni, mi aprì gli occhi sulle brutture e sulle violenze della vita. Mi cambiò davvero.

Ciao.

Evandro

  • Thanks 2
Inviato

Se per libri intendiamo romanzi non credo che nessuno mi abbia mai cambiato, se non limitatamente al rapporto con la letteratura stessa. D' altro canto una storia inventata al massimo rappresenta il punto di vista di una persona (l' autore) che scrive molto bene ed ha una fervida fantasia, ma è chiaro che "per definizione" non è né vita vissuta né realtà storica o scientifica.

.

Di saggi che abbiano cambiato il mio modo di vedere il mondo mi vengono in mente:

.

>sulla psicologia transazionale (presumo oggi superata): Berne ("Ciao, e poi?", "A che gioco giochiamo?"), Harris ("Io sono OK, tu sei OK")

>"Il caso e la necessità", di Monod, sul rapporto tra entropia ed evoluzione delle specie viventi

>"L' imperatore Giuliano", di Tantillo, sull' ultima opportunità di accantonare il cristianesimo come religione di stato

>"Storia dell' Impero Bizantino" di Ostrogorsky, sulle radici profonde dell' spaccatura tra oriente ed occidente europee

.

Potrei citarne altri ma è chiaro che tutto assume un significato in funzione delle proprie curiosità, domande che ci si pongono. 

  • Melius 1
Inviato
20 ore fa, samana ha scritto:

non posso non citare “Il lupo della steppa” di Hermann Hesse.

quando lo lessi pensai che era il libro che avrei voluto e potuto (solo per adesione, non per capacità, s'intende) scrivere io, parola per parola, senza cambiare nulla, come un novello Pierre Menard.

però non posso dire che mi abbia cambiato: io ero già completamente aderente a quel sentire, quando l'ho letto.

 

  • Melius 1
Inviato

Cambiato non saprei ma certo riempito di ammirazione:

La Recherche di Proust

Infinite Jest di Foster Wallace.

Naturalmente Iliade e Odissea, le basi della letteratura occidentale.

Tutti letti in età matura.

Altre opere qui citate (Giovane Holden, Lupo della Steppa, Barone Rampante) mi hanno detto poco , sono rimasto deluso.

Conrad è un narratore straordinario, amo Lord Jim ma anche tutto il resto, anche se basico (scriveva in una lingua non sua).

  • Thanks 1
Inviato

I Saggi di Michel Eyquem de Montaigne…

  • Thanks 1
Inviato
Il 10/7/2023 at 15:33, meliddo ha scritto:

Conrad è un narratore straordinario, amo Lord Jim ma anche tutto il resto, anche se basico (scriveva in una lingua non sua).

In realtà Conrad scriveva in un inglese ottimo

Inviato

Fra gli altri " Una vita violenta" , "Cent'anni di solitudine" e "L'insostenibile leggerezza dell'essere". Ma faccio torto a qualcuno, sicuramente.

  • Thanks 1

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