maurodg65 Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 6 minuti fa, Savgal ha scritto: Sole e vento Certo, ma non garantiscono l’autosufficienza energetica del paese, non garantiscono neppure una produzione costante, quantità e costanza sono requisiti necessari per poter garantire i consumi che altrimenti finirebbero per dover subire dei periodi di stop forzato.
wow Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 48 minuti fa, appecundria ha scritto: l'Europa abbia messo in comune l'energia. Che non è solo un aspetto auspicabile ma dal punto di vista tecnico, l'ottica di rete, è necessaria.
vizegraf Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 31 minuti fa, Savgal ha scritto: dove sono le miniere in Italia da cui è possibile estrarre l'uranio? Secondo i NO TAV qui. http://www.notavtorino.org/documenti/medici-base-valsusa.htm
appecundria Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 34 minuti fa, Savgal ha scritto: dove sono le miniere in Italia da cui è possibile estrarre l'uranio? Basta che prendi Roma sud e prosegui per 5000 chilometri.
appecundria Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 32 minuti fa, Savgal ha scritto: Sole e vento E correnti marine. Tra Scilla e Cariddi ci sono un paio di centrali atomiche sommerse.
Savgal Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 @appecundria Provocatoriamente, vi sono regioni i cui elettori votano per la grande maggioranza per i partiti di governo, potrebbero dare il buon esempio individuando subito la sede di una centrale nucleare.
appecundria Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 26 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Certo, ma non garantiscono l’autosufficienza energetica del paese, non garantiscono Bisogna entrare in questo concetto: non si può prendere una centrale a combustibile qualunque e sostituirla ipso facto con una a rinnovabili, intoccato il resto. Si può fare con il nucleare, che alla fin fine è un combustibile. Un modello basato sulle rinnovabili necessita di una "transizione", vale a dire una mutazione profonda di ciò che esiste fuori dal cancello della centrale. Senza transizione le rinnovabili possono contribuire ma non sostituire.
appecundria Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 5 minuti fa, Savgal ha scritto: regioni i cui elettori Noi due siamo a cavallo perché i corsi d'acqua necessari non li vediamo manco col binocolo 😀
maurodg65 Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 1 ora fa, Savgal ha scritto: Provocatoriamente, vi sono regioni i cui elettori votano per la grande maggioranza per i partiti di governo, potrebbero dare il buon esempio individuando subito la sede di una centrale nucleare. Benissimo, credimi nessun problema.
maurodg65 Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 1 ora fa, appecundria ha scritto: Senza transizione le rinnovabili possono contribuire ma non sostituire. Bruno anche con la transizione, che implicitamente include un periodo di passaggio in cui inevitabilmente dovranno convivere combustibili fossili e rinnovabili, il punto resta lo stesso: possono le sole rinnovabili garantirci la quantità di energia necessaria, in modo continuativo, di cui abbiamo bisogno nel momento in cui avremmo elettrificato tutto l’elettrificabile? 1 ora fa, appecundria ha scritto: Noi due siamo a cavallo perché i corsi d'acqua necessari non li vediamo manco col binocolo 😀 Perché nel mare da voi non c’è acqua? 😁
Amministratori cactus_atomo Inviato 8 Luglio 2023 Amministratori Inviato 8 Luglio 2023 si continua a pensare si modelli nuovo in modo vecchio. partiamo dai tempi, una centrale nucleare richede 10-12 per essere realizzzata apartire dalla prima pietra (e i francesi che pure ne hanno di esperienza sulle ultime deue hanno sballato e di tanto le previsioni sui tempi e sui costi). abbiamo bisogno di energia,oggi, non tra 20 anni una soluzione rinnovabile ha tempi lunghi ma decisamente più brevi, ci rende indifferenti lle vriazioi dei prezzi del combistibioe (guerre embarchi ecc ecc, e questo non vale solo per il petrolio o il gas m anche per il nucleare, arricchire l'uranio è costoso e oggi in europa non ci sono spazi per aumentarne la prduzione9 i cambiamenti climatici poi mettono a rischio il nucleare, se il po va in secca, diventerebbe impossibile raffreddare le centrali nucleari costruite sulle sue spinde, ma le centrali nuckeari non sono rubogas, una vota spente ci vogliono minimo 6 mesi per farle ripartire se avessimo davvero più energia rinnovabile di quella che ci serve, quasi sicuramente andremmo verso un mercato a tariffa flat in cui i produttori incasserebbero sia se si consuma sia se non si consuma.e' già successo nel mondo della telefonia e dello streaming il nucleare serio 10-5 impinati significa smaltire i rifiuti prodotti, significa garantire la sicurezza degli iminati da eventi naturali (terremoti frane alluvioni) e non naturali (attentati terroristici). una reta basata su un numero limitato di grandi impinati è molto più vulnerabile di una basata su tanti piccoli punti di produzione di rinnovabili
Savgal Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 @maurodg65 Guarda che si sono costituiti i comitati per bloccare le pale eoliche off-shore a 12-15 km dalla costa. E' un paese di scassamaroni che vuole tutto, ma non intende pagare alcun conto per i suoi desiderata.
Amministratori cactus_atomo Inviato 8 Luglio 2023 Amministratori Inviato 8 Luglio 2023 @maurodg65 nel mare c'è, ma mai imapaare dagli altri?vogliao in caso di incdente sversare il triuzio in un bacin chiuso come il mediterrneo? abbiamo già un aumento delle tenerature marine, con 10-15 centrali avremo qualche grado in più in prossimità degli scarichi e poi l'acqua salata è un po ,eno adattq dellacwua dolce per fraffreddare un impinato. viviamo fi turismo presumo che mettere 10 15 centrali lunghe le nostre coste non sarebbe una passeggiata di salute per il turismo balneare.
maurodg65 Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 3 minuti fa, Savgal ha scritto: Guarda che si sono costituiti i comitati per bloccare le pale eoliche off-shore a 12-15 km dalla costa. E' un paese di scassamaroni che vuole tutto, ma non intende pagare alcun conto per i suoi desiderata. Sabino lo so, come so che si sono formati i comitati per bloccare il rigassificatore a Piombino in un Comune con il sindaco di FdI, fosse per gli italiani non si farebbe mai nulla.
tomminno Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 3 ore fa, Savgal ha scritto: P.S.: dove sono le miniere in Italia da cui è possibile estrarre l'uranio? PPS per l'uranio sentire Mosca che tanto non è sotto embargo 3 ore fa, maurodg65 ha scritto: se con i 100 miliardi del SB si sarebbero potuti realmente realizzare otto rettori. Ultimi esempi europei di reattori EPR ultima generazione: Olkiluoto Finlandia costi 11 miliardi (3 a preventivo), 16 anni per costruirla (2005-2021). Flamanville Francia costi attuali 19 miliardi (5 preventivati) lavori iniziati nel 2007 ancora non terminati. Quindi non meno di 15 anni per costruire un reattore, avendo il progetto esecutivo oggi accendi la centrale nel 2037. Da considerare che questi sono reattori aggiuntivi a centrali già in funzione. Una centrale nuova da 0? Boh!
audio2 Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 per avere il quantum fate la proporzione con la nuova bretella a vicenza 35 anni di tempo, 5 kilometri, 70 milioni di euro hanno anche provato a spiegarmi perchè tanti soldi, ma non mi sono mica convinto. 1
maurodg65 Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 31 minuti fa, tomminno ha scritto: PPS per l'uranio sentire Mosca che tanto non è sotto embargo https://www.focus.it/scienza/energia/dove-si-estrae-luranio#:~:text=Attualmente%2C secondo la World nuclear,Niger%2C Uzbekistan e Stati Uniti. A differenza di gas e petrolio, la distribuzione geografica dell’uranio è piuttosto articolata. Attualmente, secondo la World nuclear association, ci sono miniere attive in 20 Paesi. I maggiori produttori sono Kazakistan, Canada e Australia che insieme contribuiscono al 65% della produzione globale. Seguono Namibia, Russia, Niger, Uzbekistan e Stati Uniti. Ma se è vero che l’uranio è “sparpagliato” in diverse parti del globo, le miniere sono controllate da un piccolo gruppo di società: una decina di multinazionali, con in testa la francese Areva. IN ITALIA C'È URANIO? Anche in Italia c’è una miniera: è a Novazza, minuscola frazione di Valgoglio tra la provincia di Bergamo e quella di Sondrio. La scoprì mezzo secolo fa l’Eni, ma dopo il referendum anti nucleare del 1987 fu chiusa. Nel 2006 la Metex, una società australiana, fece domanda alla Regione Lombardia per ottenere la concessione ad estrarre l’uranio. Il piano prevedeva di ricavare circa 1.300 tonnellate di ossido di uranio l’anno, poca cosa se si pensa che nel 2013, nella miniera più produttiva del mondo, quella del fiume McArthur, in Canada, sono state estratte 7.744 tonnellate di uranio grezzo. Ma alla fine la Lombardia disse no.
maurodg65 Inviato 8 Luglio 2023 Inviato 8 Luglio 2023 33 minuti fa, tomminno ha scritto: Ultimi esempi europei di reattori EPR ultima generazione: Olkiluoto Finlandia costi 11 miliardi (3 a preventivo), 16 anni per costruirla (2005-2021). Flamanville Francia costi attuali 19 miliardi (5 preventivati) lavori iniziati nel 2007 ancora non terminati. Quindi non meno di 15 anni per costruire un reattore, avendo il progetto esecutivo oggi accendi la centrale nel 2037. Da considerare che questi sono reattori aggiuntivi a centrali già in funzione. Scusami ma questi ragionamenti lasciano il tempo che trovano, sono almeno trent’anni che sento questi discorsi sui tempi di costruzione “biblici”, ma mai cominci mai le realizzerai perché i tempi di costruzione, per quanto accorciatisi negli ultimi decenni, sono e saranno sempre inesorabilmente lunghi rispetti ad altro.
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