vizegraf Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 29 minuti fa, Velvet ha scritto: Anche lo scopone è pericolosissimo: se per caso, abbacinato dal calore, metti un carico al posto di una scartina Non sei un giocatore di carte, vero ? Carichi e scartine sono caratteristici di briscola, non di scopone 1
Velvet Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 @vizegraf è il caldo. Vedi, sarei subito vittima di violenza al tavolo da gioco 1
ferrocsm Inviato 11 Luglio 2023 Autore Inviato 11 Luglio 2023 41 minuti fa, gbale ha scritto: Io mangio quella alla ligure E' quella che gratti le zucchine alla sera e poi le metti in un canovaccio appeso perché perdano acqua? Poi al mattino aggiungi parmigiano-reggiano, olio, ricotta, sale, riso carnaroli crudo, una panna da cucina o latte, poi farina acqua olio e sale e ti prepari la pasta matta che andrai ad impastare con le tue manine, la farai riposare una mezz'ora in frigo, dopodiché la stenderai sottile di spessore nella teglia imburrata in precedenza ricoprendola tutta, vi verserai l'impasto di zucca e riso, lo stenderai per circa un centimetro un centimetro e mezzo o poco più di spessore, ricoprirai il tutto con la stessa pasta sempre stesa sottile, poi prenderai una forchetta e per tutto il diametro della teglia farai dei fori, olio extra vergine di oliva sopra in maniera che penetri nei fori fatti con la forchetta, poi prenderai una fascina di faggio accenderai il forno nel cortile, quando la volta del forno sarà diventata tutta bianca, toglierai le braci, infilerai la teglia e dopo mezz'oretta sentirai che bontà.
landrupp Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 Mah...vecchietti un cacchio...afferrare una sedia e romperla in testa a qualcuno richiede una prestanza fisica mica da ridere...
Martin Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 @ferrocsm La borèa si gioca con bocce di legno che devono colpire al volo dei birilli cilindirci detti "soni" alti 80cm e del diametro di 8cm circa posti in linea in numero di 3 a 1,5 metri di distanza l'uno dall'altro. La distanza tra primo birillo e linea di tiro varia dai 13 (campo per donne e bambini) ai 15 (campo dei veci) fino ai 20 metri (giovani dalle braccia decisamente non sottratte all'agricoltura) Le bocce in legno hanno diametri dai 20 ai 25 cm circa e non presentano appigli. A inizio partita i giocatori si accordano se un rimbalzo a terra sia ammesso o persino obbligatorio. In genere il rimbalzo si praticava sui campi dotati di apposita fascia in gomma posta qualche metro prima dei bersagli. Lo stadio Maracanà della borèa era presso l'osteria "Da Coppi" a Catena di Villorba, che fino agli anni '80 ha ospitato un attesissimo campionato autogestito annuale. Le pàciare o spàciare si giocano scagliando piastre in ferro del diametro di 8 cm e spessore di 1 per colpire al volo i bersagli costituiti da 9 birilli alti circa 30 cm (detti omeni o cassi) posti su un cavalletto a 13 metri di distanza dalla linea di tiro. La particolarità è che i birilli sono infissi per 1cm circa in sedi del giusto diametro, per cui devono essere colpiti in modo deciso e preciso, in testa (su-a capèa) per cadere. Quest'ultimo gioco era considerato una versione volgare della borèa fino al primo dopoguerra, è andato rarefacendosi dagli anni 60 anche per il rumore che produce, che richie un proporzionato L_eq. acustico delle esclamazioni dei giocatori in genere costituite da punti di vista non-neutrali a tema religioso. I pochi residui campi di spàciare sono quindi diventati cosa oltremodo esoterica e frequentata da appassionati, prima di estinguersi nei primissimi anni '80. Ecco le spàciare, il gioco era malvisto dalle questure considerando che un giocatore mediamente abile sarebbe stato perfettamente in grado di far giungere precisa sulle tempie di qualcuno entro i 15m di distanza qualcuna di queste simpatiche piastre in ferro del peso di 3 o 4 etti.. 1
ferrocsm Inviato 11 Luglio 2023 Autore Inviato 11 Luglio 2023 2 minuti fa, Martin ha scritto: La borèa si gioca con bocce di legno Anche oggi ne ho imparata un'altra, io borèa e pàciare non sapevo che esistessero fino a poco fa. Ma che tu sappia sono limitate al solo Veneto o sono praticate anche da altre parti?
Velvet Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 Agevolo raro filmato sulla pratica della borèa girato a Quinto di Treviso. Si nota come i giovani praticanti siano particolarmente atletici nel gesto del lancio. Un peccato il filmato sia edulcorato dalle necessarie, ai fini del gioco, invocazioni a tema animal-religioso https://www.youtube.com/watch?v=lgI0XmswJt0 1
Martin Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 13 minuti fa, ferrocsm ha scritto: Ma che tu sappia sono limitate al solo Veneto o sono praticate anche da altre parti? Erano estese a tutto il Veneto di pianura con propaggini fino al bellunese, nel secondo dopoguerra si sono ridotte alle province di Treviso (tutta) Venezia (d Mestre a salire) la zona nord-ovest della prov di Padova. Altri giochi tipici del Veneto erano, fino agli anni '40 il tamburello (zona lungo la statale 12, grossomodo dai confini col mantovano a quello col trentino. Il tamburello era fortemente avversato dalle autorità di P.S. (come la morra) per via del giro di scommesse furiose che innescava.* Sta ricicciando in termini nostalgico-fighetti il gioco delle righèe, consistente nel far rotolare un uovo sodo in un catino irregolare di terra battuta di modo che colpisca un uovo-bersaglio (la righèa, appunto) - il gico è interessante perché ha introdotto il concetto di aleatorietà tramite il formato pseudo-elissoidale del proietto e l'irregolarità del fondo quando nella contea di Rugby erano ancora cacciatori-raccoglitori. * PS: Ho provato a giocare a tamburello in tempi "atletici", quando avevo tranquillamente in canna i 10km sotto i 45'. E' il gioco più spaccagambe che abbia mai provato, alla fine par di aver corso in montagna, e tirando decisamente. 1
Velvet Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 2 minuti fa, Martin ha scritto: avversato dalle autorità di P.S. (come la morra) per via del giro di scommesse furiose che innescava. Più che le scommesse il problema era la violenza che scaturiva alla terza bottiglia di clintón e le risse conseguenti, difficili da sedare senza l'utilizzo di malcapitato mobilio come moral dissuasion 1
Martin Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 2 minuti fa, Velvet ha scritto: le risse conseguenti, difficili da sedare senza l'utilizzo di malcapitato mobilio come moral dissuasion Erano i famosi "discorsi da òmeni" - i se "meteva-dàcordo". In effetti la particolarità di alcuni campi di borèa e ancor più di spàciare erano gli arredi circostanti ben infissi al suolo... L'inserimento nelle liste dei "giochi proibiti" (!) della questura aveva anche basi politiche, di controllo e limitazione delle adunate spontanee.
ferrocsm Inviato 11 Luglio 2023 Autore Inviato 11 Luglio 2023 3 minuti fa, Velvet ha scritto: che scaturiva alla terza bottiglia di clintón Ma era proibito anche il clinto o sbaglio, da noi la n non c'era. Ricordo mio nonno quanto lo vantasse, ma io mi attaccavo al tavolo per berlo perché a mio avviso era una porcheria o forse era mio nonno che non sapeva proprio farlo.
Velvet Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 6 minuti fa, ferrocsm ha scritto: Ma era proibito anche il clinto o sbaglio, da noi la n non c'era. Certo che era proibito. La percentuale di metanolo in quella cosa avrebbe ammazzato un cavallo eppure "de scondiòn" si faceva eccome. Così come la grappa di contrabbando (quella si fa ancora, se pur con metodi meno pericolosi per la salute pubblica) era ovviamente disponibile "sottobanco" in tutte le osterie rispettabili. Anche mio nonno faceva "el clinto" assieme ad altri vini e come ogni vino "del contadin" dell'epoca da queste parti erano cose per lo più orrende che già dopo 6 mesi in cantina diventavano aceto spontaneamente.
andpi65 Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 1 ora fa, BEST-GROOVE ha scritto: con le bang gang si va tutti d'amore e d'accordo. In età avanzata post pensione fa meno danni una sedia in testa 😂 2
Martin Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 7 minuti fa, ferrocsm ha scritto: Ma era proibito anche il clinto o sbaglio E' una leggenda metropolitana, il clinto, il clintòn, o grintòn il fragoìn e il bacò non sono di per se proibiti. Quello che è proibito è venderli come"vino" in quanto non derivano dalla vitis-vinifera ma da ibridi innestati di "viti americane". Un famoso locale che apparecchiava i tavoli con lo standard di nr.1 bottiglione di clinto ogni 4 posti vinse un lungo contenzioso in quanto fu provato che non lo definiva "vino" ma solo clinto o fragoìn e, sopratutto, che non lo vendeva.
ferrocsm Inviato 11 Luglio 2023 Autore Inviato 11 Luglio 2023 2 minuti fa, Martin ha scritto: ma da ibridi innestati di "viti americane". Noi la si chiamava uva frambosa, non so se anche da altre parti era così
Velvet Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 @Martin Il problema principale con le vinificazioni dell'epoca era non tanto il basso grado alcolico o il derivare da ibridi quanto la percentuale elevata di metanolo che conteneva. Qui c'è un interessante e dotta disanima sull'argomento https://ilbolive.unipd.it/it/news/clinton-fragolino-baco-storie-vini-proibiti Oggi si può vinificare in modo sicuro e controllato, infatti sta conoscendo una certa rinascita come bevanda "curiosa". Mio nonno aveva un vigneto a pergola di "uva fragoea". Da piccolo ne ero ghiotto, sicuramente causa danni cerebrali.
andpi65 Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 4 minuti fa, Martin ha scritto: un lungo contenzioso in quanto fu provato che non lo definiva "vino" ma solo clinto o fragoìn e, sopratutto, che non lo vendeva. Ahh, donazione quindi 😂
Martin Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 Per dar eun'idea della straordinaria vitalità del clinto: Quella in foto è una vigna piantata dagli antenati negli anni '30 e originariamente composta da 4 piante che sono rimaste senza cure dai primi anni '40 circa (i padroni erano stati cortesemente invitati a fare le famose vacanze in loco ameno dal governo di allora) . Negli anni '90 la casa è stata infighettata dagli eredi e le vigne estirpate di brutto. Una minuscola radice ha ricicciato generando due capi che in pochi anni hanno riscostituito la pergola intera. Ora ogni anno ne viene potata dal 30 al 50% La località si trova a 700mt di altezza, l'uva prodotta è in certi anni quasi stomachevole per dolcezza, sempre inebriante per profumo.
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