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L’ecoansia


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Inviato

Qualcosina di psicologia ne capisco per la mia militanza in un consultorio supervisionato da uno psicologo. Certo non mi vanto come altri di capirne dopo aver letto un libro (??).

Il problema di molti e' che manca un pochino di umilta' nel capire che certi argomenti possono essere fuorvianti se non si hanno un minimo di basi per capirli.

E' evidentissimo quando si parla di diritto o di economia , li' non c'e' ricerca su google che ti salva.

Cosi' in questa discussione ,nell'ambito che io ho toccato sin dall'inizio, si e' fatto un mischione tra distrurbi di ansia patologica che colpiscono un 5  10% della popolazione / disturbo da stress post traumatico/influenza dei mass media.

 

 

Inviato

Ammetto di non aver letto tutta la discussione , se pero' il tema centrale e' un "ansia" dei giovani per il clima ...

Vi chiedo , perche' non lo so'  , ma i giovani di oggi hanno questo chiodo fisso dell'ambiente?

lasciamo perdere i gruppi di invasati che bloccano il raccordo o vanno in TV , li' i motivi sono altri.

Voler stare al centro dell'attenzione , la foto su feisbuk e compagnia.

Oggi tra i giovani c'e' un mettere al centro il problema ambiente e sua sostenibilita'?

ma non e' che siamo noi che mettiamo in mezzo questo argomento , li terrorizziamo pure un poco, e facciamo bissness?

Senza malizia , ho questa sensazione.

Poi @nullo secondo me ha una visione molto pratica di quello che accade , senza fronzoli. E' ovviamente una visione che speriamo venga smentita almeno lo spero io; pero' sinceramente mi sento molto vicino a questa visione; mi ricorda un po' il debito pubblico italiano. Un qualcosa con cui prima o poi dovrai fare i conti , un auto sparata a 100 all'ora su un muro di cemento.

Non c'e' modo di fermarsi oggettivamente, a meno di non attuare misure molto impopolari che nessuno avra' mai il coraggio di prendere.

 

  • Melius 2
Inviato
19 minuti fa, criMan ha scritto:

ma i giovani di oggi hanno questo chiodo fisso dell'ambiente?

Io credo solo una fisiologica minoranza. 

Poi ci sono quelli - e sono già di più - che si fanno belli con grandi discorsi ecoambientalisti, ma poi nella vita privata fanno l'opposto di quello che dicono. 

  • Thanks 1
Inviato

Personalmente sono convinto che il troppo stroppia e l'eccesso di allarmismo può generare nelle persone comuni un sentimento opposto. 
Non c'è più verso di vedere un documentario senza che dentro non ti ci infilino lo scioglimento dei ghiacciai, anche parlassero del deserto del Maghreb. Idem per quanto riguarda gli animali, tutti indistintamente, sistematicamente in via di estinzione. Mi immagino un documentario sulle zanzare dove alla fine si dica che pure quelle sono in via di estinzione a causa dell'eccesso di insetticidi usati dall'uomo. 
Sì, perché gratta gratta, è sempre colpa dell'uomo, e in fondo ad ogni eccesso di ambientalismo e animalismo cova un profondo odio verso l'essere umano. 

 

Io ormai da anni ho adottato la tecnica di cambiare immediatamente canale al suono di alcune parole chiave (es. "scioglimento dei ghiacciai", "estinzione della specie", ecc...). 

 

Anche i cassonetti con la chiavetta fanno parte di questi eccessi. Sono sempre stato un differenziatore decoroso, non impeccabile ma decoroso; però questa idea di volerti controllare anche quando butti la spazzatura, cosa butti e quanto butti, è irritante e rischia di generare un sentimento opposto. 

 

Mi fermo qui ma potrei tranquillamente continuare. 
 

Inviato
6 ore fa, maurodg65 ha scritto:

Credo che Nullo stia ripetendo da un po’ che non sia economicamente sostenibile, è irrilevante che una cosa sia giusta o sbagliata quando sul piano pratico è irrealizzabile.

Ragioniamo in astratto: se la mia auto ha i freni rotti non la utilizzo ugualmente solo perché la riparazione è per me economicamente insostenibile perché altrimenti sbatto e faccio all'auto danni più gravi o ci rimetto le penne. Se io devo usare necessariamente quell'auto, perché magari è l'unica a disposizione, il concetto di insostenibilità non ha più senso, faccio di tutto per poter pagare il meccanico.

Se poi capisco che aggiustando quell'auto ne ottengo anche dei vantaggi, perché riesco a lavorare oppure a rimorchiare una bella ragazza, ecco che la eventuale spesa diventa più sostenibile o addirittura ci guadagno. 

Posso anche pensare di capirne più del meccanico e diagnosticare la perfetta efficienza dei freni, pensare che il meccanico sia un rettiliano che vuole farmi spendere soldi inutilmente.

A quel punto, solo vivendo, si scoprirà da quale parte sta la ragione. 

Il problema è prendere atto o rimuovere ciò che sostiene la ricerca e la comunità scientifica, non credo ci siano molte vie di mezzo. 

Ora se i "meccanici" ci dicono che adottando determinate contromisure (naturalmente in modo globale e senza ecoansia) abbiamo qualche probabilità di mitigare la deriva climatica e noi invece stiamo a fare l'analisi di costi benefici, significa che non crediamo a ciò che ci dicono e che quindi che rimuoviamo o neghiamo il problema.

Anche questa è una forma di ecoansia, causata più o meno inconsciamente da 1uel particolare tipo di ansia meglio nota come Sindrome di Truman Show, per la (in)cultura a-scientifica, per semplice egoismo o strafottenza, perché magari diamo più credito alla propaganda dei petrolieri. 

Ci sarebbe anche la possibilità di dimostrare, con nuove prove e nuove ricerche, in modo incontrovertibile, che le cose non stanno come si dice. Non è la prima volta che succede. 

Se invece si accerta la estraneità delle attività antropiche, è inutile che stiamo a parlare, rassegniamoci e speriamo che i nostri nipoti riescano a convivere con queste problematiche o che trovino un altro mondo in cui abitare, oppure che inizi al più presto il ciclo climatico contrario. 

Una cosa mi è chiara: se questo modo di minimizzare, negare, rimuovere il problema è diffuso nei governi che dovrebbero decidere e il problema da risolvere è invece reale, siamo messi male.

 

Inviato

@wow per precisare, la componente antropica del climate change la contestano solo i negazionsti e qui chi discute, io sicuramente, non è negazionista, tranne pochi.

Gli studi, ho postato quelli della OECD che riassumevano i problemi che si potranno incontrare analizzando diverse ipotesi, parlano di problemi di vario genere a seconda delle ipotesi di aumento della temperatura, i problemi più drammatici c’erano con le ipotesi in cui si superavano i 5/6 gradi di aumento medio delle temperature, ma le ipotesi più attendibili parlano di un grado un grado e mezzo nell’arco del secolo, con conseguenze diverse a seconda che si parli di mezzo grado o a salire di un grado o in grado e mezzo, giusto quindi agire ma questo “quadro” non è drammatico come lo so dipinge, semplificando l’auto in discesa senza freni che si prepara a schiantarsi contro un muro come immagine descritta da @appecundria  è una drammatizzazione estrema e non la situazione più probabile, ma questo non significa ovviamente che non si debba fare nulla.

Ne deriva che l’ansia sia il frutto di una eccesso di drammatizzazione per quello che è sicuramente un problema, ma non certo l’annuncio di una morte annunciata.

extermination
Inviato

I 4 "pilastri" su cui poggia la sostenibilità (quella per tutelare le generazioni future) ambientale, sociale, economico, umano.

 

briandinazareth
Inviato
9 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

giusto quindi agire ma questo “quadro” non è drammatico come lo so dipinge,

 

Siamo sempre alla negazione della realtà e di quello che dice la comunità scientifica.

 

Che dice che la situazione è drammatica e molto peggiore di quella che i seminegazionisti propongono senza capire nulla dell'argomento.

Inviato
7 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Siamo sempre alla negazione della realtà e di quello che dice la comunità scientifica.

Ho postato uno studio che elencava le conseguenze del climate change in relazione alle ipotesi di aumento delle temperature, se non li conosci non parlare a vanvera.

briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, maurodg65 ha scritto:

Ho postato uno studio che elencava le conseguenze del climate change

 

Però dovresti sforzarti di capire e non fare un cherry picking del quale non comprendi il senso.

 

Perché questo seminegazionismo non è condiviso da alcun climatologo

mariovalvola
Inviato
43 minuti fa, wow ha scritto:

Ora se i "meccanici" ci dicono che adottando determinate contromisure (naturalmente in modo globale e senza ecoansia) abbiamo qualche probabilità di mitigare la deriva climatica e noi invece stiamo a fare l'analisi di costi benefici, significa che non crediamo a ciò che ci dicono e che quindi che rimuoviamo o neghiamo il problema.

Visto che, per ora, non c'è nessuna adozione di misure globale, è ovvio che si facciano accurate analisi di costi benefici.

Inviato
17 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Però dovresti sforzarti di capire e non fare un cherry picking del quale non comprendi il senso.

Ma quali cherry picking te lo già detto, quello altro non era che la sintesi delle conclusioni di diversi studi che, ovviamente, analizzano il quadro ipotetico del futuro sulla base dei diversi aumento della temperatura possibili, da mezzo grado ai sei gradi, mi sembra intuitivo che non ci può essere una conclusione univoca ma che ci siano diverse opzioni possibili in base al quadro generale che si prende a riferimento nel singolo studio, cerca tu di non mistificare vendendo una verità univoca degli studi che non esiste.

briandinazareth
Inviato
5 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

cerca tu di non mistificare vendendo una verità univoca degli studi che non esiste.

 

E vabbè, è come discutere con ni novax, ci si prova ma poi bisogna arrendersi

Inviato
9 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

E vabbè, è come discutere con ni novax, ci si prova ma poi bisogna arrendersi

Prova ad essere oggettivo ed a portare fatto concreti, lo studio scientifico postato riporta ciò che ho scritto, pure ovvio perché non ci può essere solo un quadro ipotetico da analizzare, ma a te piace la contrapposizione buono cattivo, bianco nero, giusto sbagliato, on off, o sopravviviamo o moriamo tutti, ma la scienza e gli studi non dicono questo, quindi il novax in questo caso sei tu.

Inviato
Il 6/8/2023 at 20:39, Savgal ha scritto:

non degli USA che sono i maggiori inquinatori pro-capite

Falso.

Gli USA hanno dimezzato le emissioni e la Cina le ha aumentate in modo esponenziale.

Oggi i comunisti cinesi inquinano il doppio degli USA e di più di tutti i paesi occidentali messi assieme.

Fonte: Repubblica.

Il bello è che gli eco-maoisti poi danno del negazionisti agli altri.

 

https://www.repubblica.it/green-and-blue/2021/05/07/news/i_gas_serra_della_cina_superano_quelle_di_usa_e_paesi_sviluppati-299816466/amp/

  • Melius 2
Inviato
2 ore fa, criMan ha scritto:

ma i giovani di oggi hanno questo chiodo fisso dell'ambiente?

Assolutamente no.

Sono una esigua minoranza gli eco-ansiosi.

Poi però ci sono gli eco-maoisti, per lo più ultracinquantenni.

  • Haha 2
Inviato
53 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Perché questo seminegazionismo non è condiviso da alcun climatologo

L’eco-maoismo invece i climatologi lo condividono ?

Non credo proprio.

mariovalvola
Inviato

@briandinazareth  Sei ancora a queste grottesche polarizzazioni. 

I novax, dovrebbero ormai essere tutti morti. 

 


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