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Melius Club

2 agosto 1980, son passati 43 anni


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Inviato

Chi ancora nega l'evidenza dei fatti ,ne è complice anche se moralmente.Rispetto almeno per  le vittime e famiglie.

Inviato

PS quella che oggi starnazza (non la cito perchè la politica è vietata) "bisogna giungere alla verità" finge di non sapere che la verità è stata accertata e suggellata da sentenze definitive.

 

Suggerire che la verità vada ancora cercata è, oltre che essere complici, una presa di posizione nefanda.

  • Melius 2
Inviato

solo che il pezzo che manca è chi erano i mandanti.

come sempre

ma lo sanno benissimo solo che non si può dire apertamente

quindi dagli all' esecutore, visto che è di una certa parte politica

ah, mio padre era proprio li all' epoca, l' ha sfangata credo per 10 minuti

Inviato
18 minuti fa, audio2 ha scritto:

è chi erano i mandanti.

chi erano?

Inviato

Uno che vendeva materassi, aveva una lista nel cassetto ed era tanto amico di gente oltreoceano oltre che di alcuni generali stellati a capo di certi servizi poco igienici. 

  • Melius 1
Inviato
2 minuti fa, Velvet ha scritto:

Uno che vendeva materassi, aveva una lista nel cassetto ed era tanto amico di gente oltreoceano oltre che di alcuni generali stellati a capo di certi servizi poco igienici. 

Pensavo fosse stato il PD...

Inviato

Quella è una teoria più recente che certamente ha i suoi sostenitori.

  • Haha 1
Inviato
1 ora fa, audio2 ha scritto:

ma lo sanno benissimo solo che non si può dire apertamente

quindi dagli all' esecutore, visto che è di una certa parte politica

Perché i mandanti di che parte erano invece?

appecundria
Inviato
1 ora fa, audio2 ha scritto:

solo che il pezzo che manca è chi erano i mandanti.

 

«Prove eclatanti che Gelli contribuì, insieme a una sorta di servizio segreto occulto»

«Possiamo ritenere fondata l’idea, e la figura di Bellini ne è al contempo conferma ed elemento costitutivo, che all’attuazione della stragecontribuirono in modi non definiti, ma di cui vi è precisa ed eclatante prova nel documento Bologna, Licio Gelli e il vertice di una sorta di serviziosegreto occulto che vede in Federico Umberto D’Amato (direttore Ufficio Affari riservati del ministero dell’Interno dal ’71 al ’74, ndr), la figura di riferimento in ambito atlantico ed europeo». È una delle conclusioni a cui arriva la Corte di assise di Bologna nella sentenza del processo a Paolo Bellini per l’attentato del 2 agosto 1980, dove si parla anche di mandanti e finanziatori e del ruolo della loggia massonica P2.  La strage non sarebbe stata conseguenza dello «spontaneismo armato» di gruppi neofascisti, ma un obiettivo importante della strategia della tensione. I neofascisti agirono «con i servizi deviati o con elementi della massoneria». Per le toghe della corte d’Assise di Bologna si voleva colpire «il cuore delle istituzioni democratiche. Emblematica la scelta di agire il 2 agosto in una stazione gremita di persone in partenza per le vacanze e simbolica l’opzione di colpire il capoluogo emiliano, città roccaforte del Pci e simbolo della Resistenza in Italia, nonché da sempre portatrice di valori progressisti e democratici».
 

«I mandanti sono contenuti nel capo d’imputazione»

I giudici nelle motivazioni hanno tracciato i legami tra i terroristi neri e i centri nevralgici della «strategia della tensione». «Ciò che si può dire -scrive la Corte d’Assise presieduta dal giudice Francesco Caruso – all’esito dell’indagine della Procura generale e del dibattimento, e che l’ipotesi sui `mandanti´ non è un’esigenza di tipo logico-investigativo, ma un punto fermo». La sentenza cui si riferiscono le motivazioni è quella che ha comportato l’ergastolo per Paolo Bellini per la strage della stazione di Bologna, in ipotesi commessa in concorso con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, tutti deceduti. «La strage di Bologna – ragiona la Corte – ha avuto dei `mandanti´ tra i soggetti indicati nel capo d’imputazione, non una generica indicazione concettuale, ma nomi e cognomi nei confronti dei quali il quadro indiziario e talmente corposo da giustificare l’assunzione di uno scenario politico, caratterizzato dalle attività e dai ruoli svolti nella politica internazionale da quelle figure, quale contesto operativo della strage di Bologna». La Corte ha ritenuto decisivo il cosiddetto «documento Bologna» attribuito a Licio Gelli e nel quale figurano indicazioni e anche cifre che sarebbero state pagate per pianificare e mettere a segno l’attentato.

 

https://www.progettoinnocenti.it/new/news/strage-di-bologna-le-motivazioni-della-sentenza-prove-eclatanti-che-gelli-contribui-insieme-a-una-sorta-di-servizio-segreto-occulto/

Inviato
4 ore fa, UpTo11 ha scritto:

La matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi, cui hanno partecipato associazioni segrete e agenti infedeli di apparati dello Stato".

Non c'è molto altro da dire, anche se adesso va di moda starnazzare il contrario.

Inviato
2 ore fa, audio2 ha scritto:

quindi dagli all' esecutore, visto che è di una certa parte politica

Chapeau !

mauriziox60
Inviato

La m.erda fascista. Non credo di essere OT. Nel qual caso me ne scuso. E forse dovrei chiedere scusa pure alla m.erda...

  • Melius 2
loureediano
Inviato

Mi meraviglio che vi meravigliate.

Questa è una buona parte dell'Italia di oggi.

 


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