pfrullo Inviato 5 Agosto 2023 Inviato 5 Agosto 2023 Receiver top di Nivico nel 1969. Costo e prestazioni paragonabili alle ammiraglie giapponesi del periodo: Pioneer, Sansui in particolare. 100 watt veri. Quindi probabilmente uno dei primi sintoamplificatori capaci di erogare grande potenza, destinati a invadere prima il mercato americano poi quello europeo. Sono previsti tre set di uscite speaker, con due coppie abbinabili simultaneamente. Pre out e main in. Fono con selettore di tipologia delle cartucce. Presa rec din e rca. Sul frontale: FM muting; i soliti tape, selettore stereo-mono, loudness, filtri passa alto e basso, inserimento o esclusione dell'equalizzatore; e appunto il classico equalizzatore a 5 bande JVC che risulta molto efficace su questo peso massimo. L'interno fa una bella figura. Prestanti condensatori Elna; transistor e circuiti ben sistemati e cablati; selettore del voltaggio con 4 opzioni: 100-120-220-240... Equalizzatore e sezione radio schermati. Suono: fantastico. Tutto quello che si può chiedere al vintage, ma con l'equilibrio, il controllo timbrico nelle tre principali categorie di frequenze e la muscolarità di un amplificatore costruito senza risparmio. La bestia proviene dal territorio modenese, dove a quell'epoca gli industriali e i professionisti acquistavano oggetti così per una questione di prestigio e ascoltare musica servendo qualche drink agli ospiti, in stile Lasvegas-ednuèter. Unica pecca un po' di fruscio in sottofondo; ma trovo pure due transistor evidentemente bruciati, più chissà quale altra magagna. All'ascolto per ora solo in cuffia, complessivamente, anche grazie ai controlli di tono e a un loudness di qualità, rientra nella categoria dei migliori. La sezione pre è superiore a quella di tutti o quasi tutti i Sansui di mia conoscenza. L'amplificatore di potenza emana un'atmosfera musicale dal grande controllo dinamico. JVC Nivico degli albori: macchine semi-sconosciute, ma straordinarie. 1
pfrullo Inviato 5 Agosto 2023 Autore Inviato 5 Agosto 2023 https://audio-database.com/VICTOR/amp/ast-217tsb.html Il fratello, esteticamente più scintillante e meno potente: https://audio-database.com/VICTOR/amp/ast-150ts.html Entrambi con circuiti quasi-complementari.
pfrullo Inviato 5 Agosto 2023 Autore Inviato 5 Agosto 2023 Tanta potenza per l'epoca. Normalmente faccio una selezione di ascolto basata sul fatto che un buon apparecchio deve suonare egregiamente tutti i generi musicali, se possibile. Deve avere grinta, graffio e rotondità su jazz e rock. Un timbro soave sul genere acustico folk, pop o altro. E correttezza nella gestione dei vari piani sonori oltre che delle voci nel caso della classica. Il controllo dei toni aiuta. Non sono un purista e non credo ai prodotti esoterici senza controlli. Nessun amplificatore è perfetto, quindi vai di controllo toni. A parte il fruscio (difficile giudicare un receiver che ha più di 50 anni e tutti componenti molto vecchi), il Nivico funziona bene sia con loudness sia senza, in tutti i generi. Certo bisogna aggiustare un po' i cursori e perdonare qualche difetto (per esempio non sfodera i bassi più stretti del mondo, sebbene siano bassi pieni e caldi). Ma vabbene.
Bazza Inviato 5 Agosto 2023 Inviato 5 Agosto 2023 @pfrullo I fattori di smorzamento all'epoca non erano mai alti. La piacevolezza d'ascolto di questo tipo di elettoniche va al di là dei meri dati tecnici. È un altro tipo di suono, piacione, colorato o chiamatelo come volete ma che, almeno a me, soddisfa e non mi fa pensare troppo al resto. Son gusti.
pfrullo Inviato 5 Agosto 2023 Autore Inviato 5 Agosto 2023 @Bazza Concordo. Il bello di questo oggetto (e di altri eccezionali prodotti dell'epoca) è che abbina la morbidezza di un 20 watt al controllo e alla spinta di un bestione. Resta morbido come i piccoli, ma non si scompone qui e là.
Bazza Inviato 5 Agosto 2023 Inviato 5 Agosto 2023 @pfrullo onestamente il modello in questione non lo conosco, il mio era un commento generale su molti prodotti pensati per la musica di quel periodo.
pfrullo Inviato 5 Agosto 2023 Autore Inviato 5 Agosto 2023 @Bazza Certo, infatti. Immagina i vecchi Pioneer coevi, modelli di punta. I prezzi e la qualità erano simili.
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