Questo è un messaggio popolare. acusticamente Inviato 19 Agosto 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 19 Agosto 2023 Fin da giovanissimo ho avuto la passione per la chitarra acustica, complice come primo stimolo il periodo dello sviluppo del cantautorato italiano e allargatasi poi ad altri generi. Vorrei quindi presentarvi qualche riferimento e annotazione su certi chitarristi americani, protagonisti di un importante specifico filone. John Fahey Figura importantissima per l’invenzione e lo sviluppo della “tradizione chitarristica bianca americana”, attingendo alla musica bianca tradizionale e al blues ma con una propria identità e senza scimmiottature. Punto di partenza per numerosi altri chitarristi americani. Il tutto nasce alla fine degli anni 50, prosegue con la fondazione dell’etichetta Takoma Records e si concretizza in circa 40 album, con il primo disco del 1959. I suoi pezzi, spesso usando accordature aperte (cioè non standard ma che danno un accordo già senza schiacciare qualche tasto), sono caratterizzati da una apparente semplicità ma con un uso ritmico della mano destra efficacissimo e quasi impossibile da riprodurre nella sua identica atmosfera. I suoi strumentali, molto cadenzati e dal mood spesso ipnotica, possono risultare ostici ai più e del resto questo è comunque un limite intrinseco della chitarra acustica come strumento solista. È stata una mia grande passione giovanile e posseggo tutti i suoi Lp, oltre ad aver indegnamente tentato di suonare alcuni suoi pezzi. Qui, in una registrazione giovanile, si evidenzia bene quanto sopra e si può notare l’uso di una chitarra (Bacon and Day) che secondo i canoni moderni si potrebbe definire scarsa ma che è assolutamente funzionale al suo stile Tra l’altro un suo pezzo è incluso nella colonna sonora di Zabriskie Point Qui più in tarda età . Robbie Basho: Altro grande chitarrista acustico che ha avuto Fahey come riferimento iniziale. Inizia suonando country-blues e folk ma sposta poi il suo interesse su una forte contaminazione con la musica orientale. Raga indiani, musica Hindu e persiana. Se Fahey è abbastanza ostico qui la comprensione richiede più sforzo, ma se si riesce ad entrare in sintonia la sua musica risulta affascinante. Da notare il suo modo di cantare tenorile e molto impostato. Purtroppo morto a 45 anni per una manovra eseguita da un chiropratico… . Leo Kottke: Terzo importantissimo musicista di questo stile. Influenzato, anche direttamente, da Fahey spinge oltre la tecnica chitarristica su un piano di maggiore velocità e virtuosismo, con un grande senso del ritmo. Personalmente trovo deliziose le sue semplici ballate, nonostante sia sempre stato critico sulla sua voce. . Peter Lang: Decisamente meno conosciuto dei precedenti ma non per questo meno bravo. Rimane nel solco già indicato ma con una vena compositiva lirica e originale. . William Ackerman: Un innovatore degli anni 70 e iniziatore di una corrente di chitarristi che può essere accomunata sotto la cosiddetta “scuola Windham Hill” (omonima etichetta discografica) Innumerevoli tipi di accordature e di contaminazioni caratterizzano questa musica. Un approccio impressionista e poetico che quasi pennella le note. . Michael Edges: Di formazione classica sostiene di non ispirarsi a nessun chitarrista in particolare ma di ascoltare qualsiasi musica e il risultato è uno stile personale e nuovo, molto energetico. Molti altri sarebbero da citare ma non vorrei annoiarvi troppo e tralascio volutamente imprtanti chitarristi come Renbourn, Jansch e altri di scuola e genere diversi. Sarei contento se solo questo potesse essere uno stimolo per qualcuno ad approfondire una musica che ho molto amato e che mi ha accompagnato negli anni nei miei tentativi di riprodurla. 5 3
bost Inviato 19 Agosto 2023 Inviato 19 Agosto 2023 qualsiasi cosa riguardi la chitarra, la leggo volentieri
Mighty Quinn Inviato 19 Agosto 2023 Inviato 19 Agosto 2023 @acusticamente Grazie bella lista Soprattutto perché non hai dimenticato Michael Hedges, che trovo superiore a tutti per classe innovazione cultura e inventiva Qui si cimenta con un capolavoro Zappiano Inoltre da qualche anno il buon Tommy Emmanuel ha la cittadinanza statunitense, quindi aggiungerei anche lui E, pur non essendo solo acustico, anche Marc Ribot
acusticamente Inviato 19 Agosto 2023 Autore Inviato 19 Agosto 2023 1 ora fa, FabioSabbatini ha scritto: Soprattutto perché non hai dimenticato Michael Hedges, che trovo superiore a tutti per classe innovazione cultura e inventiva Hai ragione ma i precedenti chitarristi vanno inquadrati relativamente al periodo. Loro più ancorati, pur elaborando con personalità, alla tradizione ma hanno posto una solida base per tutto quello che sarebbe venuto dopo. Nel tempo ovviamente c’è stata una evoluzione e anche una innovazione progressiva. Tommy Emmanuel mi sembra più un grande intrattenitore, a volte funambolico, che un innovatore ma giustamente un posto lo merita anche lui. . Per amore di precisione correggo quanto scritto a proposito di Kottke perché poteva essere frainteso. “Personalmente trovo deliziose le sue semplici ballate, nonostante sia sempre stato lui stesso critico sulla sua voce.
maxpalat Inviato 20 Agosto 2023 Inviato 20 Agosto 2023 Bella rassegna, tutti validissimi chitarristi nel loro genere e con caratteristiche musicali in parte differenti. Personalmente ho amato in particolare J.Renbourn per la magia del suo tocco e la raffinatezza della sua musica folk spesso contaminata da influenze jazz. In tono minore Stefan Grossman acerrimo nemico di Fahey.
Ombak Inviato 20 Agosto 2023 Inviato 20 Agosto 2023 Tre musicisti, come in effetti i tre ingredienti della piazza; non solo chitarra solo (sembra un gioco di parole), ma l'amalgama mi sembra un sol suono ;) 1
acusticamente Inviato 20 Agosto 2023 Autore Inviato 20 Agosto 2023 C’è stato e c’è ancora Stefan Grossman. Importante per aver dato conoscenza di certa musica ad un più vasto pubblico, come divulgatore tanti anni fa attraverso i libretti di tablature inseriti negli Lp della Kicking Mule e poi con i suoi metodi in dvd con la “Stefan Grossman’s Guitar Workshop” Per completezza cito altri chitarristi, più o meno conosciuti, allargando anche ai non americani. . Ry Cooder (ovviamente) Happy Traum (anche lui un divulgatore con alcuni dvd) Leon Redbone Bob Brozman Roy Book Binder Alex de Grassi e Daniel Hecht nella scuola Windham Hill Richard Ruskin John Miller John James Eric Schoenberg Suni McGrath Michael Gulezian Guy Van Duser Gordon Giltrap Preston Reed . Nel genere Ragtime Duck Baker Lasse Johansson Claes Palmkvist David Laibman . Norman Blake Tony Rice Doc Watson nel genere Bluegrass . Gli Inglesi John Renbourn Berth Jansch Martin Simpson Richard Thompson Davy Graham Martin Carthy Tony McManus Ralph McTell Andy Irvine Paul Brady . I francesi Pierre Bensusan Alain Giroux Marcel Dadi . Il tedesco Peter Finger . Gli italiani Alex Britti Maurizio Angeletti Walter Lupi . Per altri più contemporanei consultare anche la “CandyRat Record” sezione artisti Qualcuno sicuramente l’ho dimenticato…
Folkman Inviato 20 Agosto 2023 Inviato 20 Agosto 2023 Tra gli inglesi mi sembra manchi Nic Jones . Direi che Bert jansch è stato il John Fahey inglese . Interessante il post sui musicisti acustici da sempre di mio interesse.
acusticamente Inviato 20 Agosto 2023 Autore Inviato 20 Agosto 2023 2 ore fa, Folkman ha scritto: Direi che Bert jansch è stato il John Fahey inglese . Più che Jansch mi sembra che come caposcuola e ispiratore del movimento inglese venga riconosciuto Davy Graham.
Folkman Inviato 20 Agosto 2023 Inviato 20 Agosto 2023 Sicuramente è vero quello che scrivi ma quello che ha fatto Bert ha una valenza più grande a livello di ispirazione nel mondo dei chitarristi acustici , naturalmente una mia visione . 1
acusticamente Inviato 20 Agosto 2023 Autore Inviato 20 Agosto 2023 @Folkman La grandezza e l’importanza di Jansch non si discute 1
Mighty Quinn Inviato 21 Agosto 2023 Inviato 21 Agosto 2023 @acusticamente scusa magari c'è ma non l'ho visto, Ralph Towner?
acusticamente Inviato 21 Agosto 2023 Autore Inviato 21 Agosto 2023 1 ora fa, FabioSabbatini ha scritto: scusa magari c'è ma non l'ho visto, Ralph Towner? Non c’è perché mi sembra che con lui, e molti altri, si sconfinerebbe in un campo decisamente diverso
acusticamente Inviato 21 Agosto 2023 Autore Inviato 21 Agosto 2023 1 ora fa, UpTo11 ha scritto: Jorma Kaukonen Giusto ! Grave dimenticanza la mia… Clarence White… Il bluegrass non saprei bene come trattarlo. È vero che ho inserito prima tre musicisti di questo genere però alla fine lo vedo più come un “monofilone” e non come commistione tra musica tradizionale bianca e blues, evidente in Fahey e ampliata da altri. Se però vogliamo considerare la chitarra acustica americana in toto allora ci sta anche quello.
UpTo11 Inviato 21 Agosto 2023 Inviato 21 Agosto 2023 1 ora fa, acusticamente ha scritto: Se però vogliamo considerare la chitarra acustica americana in toto allora ci sta anche quello. Allora aggiungerei anche Jerry Douglas, tra i chitarristi Dobro e lap steel acustica.
acusticamente Inviato 21 Agosto 2023 Autore Inviato 21 Agosto 2023 Già che musica e strumenti vanno assieme questa è una delle mie chitarre, adatte al genere in discussione. Martin 0-18 del 1931. Dopo quasi cento anni è ancora in ottime condizioni e con una bellissima voce. In mano è leggerissima e gli appassionati sanno che quelli erano gli anni d’oro della Martin. .
Folkman Inviato 21 Agosto 2023 Inviato 21 Agosto 2023 Inserirei questi due artisti che hanno registrato per la Blue Goose records , etichetta che si occupava prevalentemente di chitarristi acustici . Steve Mann Elephant songs & cow cow blues e mettiamo anche una donna va’ Jo ann Kelly With John Fahey etc …,, Ottimi dischi
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