Danilo Inviato 21 Agosto 2023 Inviato 21 Agosto 2023 Inglese e non americano ma vi state dimenticando di Michael chapman. Un gigante. 1
Danilo Inviato 21 Agosto 2023 Inviato 21 Agosto 2023 Se volete farvi una cultura più ampia, dopo aver digerito i più famosi, andate ad ascoltarvi i dischi della serie Imaginational Anthem.
UpTo11 Inviato 22 Agosto 2023 Inviato 22 Agosto 2023 15 ore fa, acusticamente ha scritto: Martin 0-18 del 1931 Complimenti! . Tra quelle ascoltate su disco una delle mie preferite, forse la mia preferita, è la Martin 00-18 del 1938 di Richard Shindell. . 10 ore fa, Danilo ha scritto: andate ad ascoltarvi i dischi della serie Imaginational Anthem Concordo.
acusticamente Inviato 22 Agosto 2023 Autore Inviato 22 Agosto 2023 12 minuti fa, UpTo11 ha scritto: Tra quelle ascoltate su disco una delle mie preferite, forse la mia preferita, è la Martin 00-18 del 1938 di Richard Shindell. Una registrazione dà un’idea piuttosto approssimativa di uno strumento, anche in apparenza semplice come una chitarra acustica (ma uno strumento non è mai così semplice) Poi quando la puoi provare ti rendi conto di quanta differenza sul suo carattere facciano anche le sfumature, quelle che si perdono nella riproduzione. Da 0 a 00 la differenza su un maggiore corpo del suono si sente abbastanza. Non parliamo poi delle 000 o delle OM. Una 000-18 degli anni 30 è stata una di quelle che più mi ha impressionato. Ne ho provate tantissime, da quelle moderne di fabbrica alle Martin e Gibson vintage e molte di prestigiosa liuteria. Un mondo affascinante quello della costruzione perché implica artigianato, talento umano e le differenze nella natura dei vari legni. C'era stato tempo fa un tentativo per stimolare una discussione sui nostri strumenti; spentasi quasi subito (con mio dispiacere), ma comprendo che in questo forum possa essere aspetto molto marginale
UpTo11 Inviato 22 Agosto 2023 Inviato 22 Agosto 2023 16 minuti fa, acusticamente ha scritto: Una registrazione dà un’idea piuttosto approssimativa di uno strumento, anche in apparenza semplice come una chitarra acustica (ma uno strumento non è mai così semplice) Poi quando la puoi provare ti rendi conto di quanta differenza sul suo carattere facciano anche le sfumature, quelle che si perdono nella riproduzione. Io sono solo, o meglio ero, uno sgraziato strimpellatore e non ho mai avuto la possibilità di suonare di questi gioielli vintage. Ma immagino che averla tra le mani, o anche solo esserci seduto davanti mentre qualcuno la suona, sia un'esperienza che il disco arriva solo a sfiorare. Comunque, proprio vista la tua esperienza diretta, se ti capita di ascoltare qualche disco di Shindell con la chitarra che ti ho citato non mi dispiacerebbe conoscere il tuo parere.
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