appecundria Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 22 minuti fa, Jack ha scritto: punti di maggior forza della nostra cultura: il bienvivre godendosi la vita. Questo è un ottimo suggerimento. La suddetta pensionata di Tor bella monaca non sarà più ridotta a mangiare l'ultima crosta di formaggio del frigorifero sull'ultima fetta di pane duro della credenza. Da domani potrà avere: croccante di formaggio lungamente stagionato a temperatura di cantina su letto di pane biscottato con un lento processo a temperatura ambiente e imbevuto di vera acqua di Roma.
extermination Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 23 minuti fa, n.enrico ha scritto: Infatti io mangio povero solo la domenica, gli altri giorni mangio miserabile. Contento te, contenti tutti. 1
n.enrico Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 In Sardegna, in certe friggitorie sul porto, con 5 € mi sono ingozzato di un fritto misto favoloso senza arrivare a finire la porzione. Pensavo che vivendo lì sarei andato a cena fuori tutti i giorni, mi sarebbe costato di meno. Ma si parla di locali di ristorazione, nei supermercati i prezzi variano molto poco fra nord e sud, città e paese. Nei mercati rionali invece credo che in tante zone d'Italia, soprattutto al sud, si trovi ancora roba ottima a prezzi contenuti.
gibraltar Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 4 ore fa, andpi65 ha scritto: Ma solo a me è capitato No, l'ho visto fare diverse volte anch'io. E quasi sempre si tratta di persone anziane.
gibraltar Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 25 minuti fa, appecundria ha scritto: La suddetta pensionata di Tor bella monaca non sarà più ridotta a mangiare l'ultima crosta Lascia perdere, è una battaglia persa: non sa di cosa parla, pensa che gli Italiani siano tutti benestanti come lui ma poco educati al "bon vivre"...
appecundria Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 5 ore fa, otellox ha scritto: oggi anche La Russa ha difeso quanto detto dall'altro. Entrambi condividono la stessa visione, peraltro messa finalmente nero su bianco dal generale. È l'idea di una donna che deve servire il marito e i figli maschi, con l'aiuto delle figlie femmine, naturalmente. La brava massaia deve uscire di casa di buon mattino battendo sentieri di campagna alla ricerca di erbe selvatiche commestibili, qualche fico, se fortunata può trovare qualche noce, o qualche fungo, poi andare dalla sua amica contadina e scambiare un lavoro di rammendo con tre uova. Poi la sera, con le sue mani sante trasformare questi doni del Signore in un manicaretto che a casa Agnelli se lo sognano. Le uova e le noci sono però riservate ai maschi che lavorano duro. Ora, a parte l'idiozia in sé della tesi, a parte il pensare alla donna del 1923, bisogna essere davvero dei cognati per non sapere che uno dei principali handicap dell'economia italiana è che sono troppo poche le donne che lavorano. Altro che andare a battere le campagne in cerca di zozze erbacce selvatiche concimate a piscio di cane randagio. Come nel paleolitico. Quelle erbette le possono ben mangiare i ricchi nei ristoranti stellati, se sono tanto buone e salutari, perché no? Stasera: herbe d'urine de chien errant. PS Nel frattempo che noi ci balocchiamo con la cognatitudine, l'India è sulla luna, la Russia ok si è schiantata ma c'è arrivata, la Cina sta puntando Marte... 1
Roberto M Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 40 minuti fa, Jack ha scritto: Basta farsi un giro per i mille borghi appenninici per mangiare cose che in città manco si sa che esistono, a zero metri, e con cifre talmente ridicole che lasciano esterrefatti. In europa, in USA ancora molto peggio, la qualità del cibo è proporzionale al prezzo. In Italia è proporzionale alla cultura ed alla tradizione del territorio Esatto. E non solo nei borghi appenninici ma in tutta Italia, abbiamo proprio una cultura incredibile per fare ottimi piatti con cibi assolutamente poveri o addirittura di scarto. La pasta con la colatura di alici, la frittata con le cipolle, le pallotta cac’ e ovo, gli spaghetti aglio olio e peperoncino, la coppa di testa, il sanguinaccio, il brodetto di pesce, le sardine a scottadito, la zuppa di ceci, la panzanella, il ciavarro di Ripatransone, ecc. ecc.
Roberto M Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 55 minuti fa, Jack ha scritto: Non c’è al mondo una nazione dove si può mangiare benissimo, sanissimo ed a poco prezzo talmente tante diverse specialità che non basta una sola vita per gustarle tutte almeno una volta. Esatto. Chi viaggia poco non se ne rende conto.
andpi65 Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 27 minuti fa, gibraltar ha scritto: No, l'ho visto fare diverse volte anch'io. E quasi sempre si tratta di persone anziane. Ma farà statistica?, Perché se non lo fa , o meglio se se trova una frugolando in rete che tempera il tutto ,mica esistono queste cose 😉, ed è ,come dice uno, solo bias.
Questo è un messaggio popolare. gibraltar Inviato 25 Agosto 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Agosto 2023 5 ore fa, lufranz ha scritto: Un piatto che adoro della cucina toscana è la panzanella Ti prendo ad esempio, perdonami. Buonissima la panzanella (sono di origini etrusche anch'io e ora mi sono stabilito a PI). La panzanella, come alti piatti simili, erano piatti poveri...una volta. Perché nella civiltà contadina dei tempi andati si cucinava quello che si aveva nell'orto e da lì la nascita di queste pietanze. Oggi, per un basso reddito che fatica a pagare le bollette, è in arretrato di qualche rata di condominio e rimanda il bollo della macchina diesel che aveva acquistato convinto di risparmiare sul carburante (altro che passare all'elettrica grazie all'aumento del gasolio, come sostiene qualcuno...) e va a fare la spesa all'Eurospin/Lidl perché gli altri sono troppo cari, anche procurarsi gli ingredienti per una semplice panzanella diventa a volte complicato: i prezzi dell'ortofrutta (spesso di scarsa o nulla qualità), sono schizzati alle stelle. Ecco che si va di pasta, riso e verdure surgelate, biscotti e brioches di sottomarca per i bambini, vestiti al mercato o all'OVS in saldo. La carne quando e se c'è qualche offerta e il pesce (rigorosamente allevato o di provenienza estera) idem. Questa è la realtà quotidiana di moltissimi, moltissimi italiani che qua dentro qualcuno si ostina ancora a negare (o proprio non conosce). E sproloquia di "viaggiare poco" e non conoscere i borghi dove si mangia meravigliosamente. 5
andpi65 Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 34 minuti fa, n.enrico ha scritto: nei supermercati i prezzi variano molto poco fra nord e sud, città e paese In effetti se faccio spesa a Napoli, Lecce o Palermo piuttosto che Milano cambia nulla, certo come no. 18 minuti fa, Roberto M ha scritto: Chi viaggia poco non se ne rende conto. Dimentichi che per viaggiare servono i piccioli. Quelli che lasciano le cose alla cassa del market, al market ci vanno a piedi o in bicicletta. Ma davvero siete così presi dalla vostra di realtà che non vedete quello che vi gira intorno? 1
extermination Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 29 minuti fa, n.enrico ha scritto: Sardegna, in certe friggitorie sul porto, con 5 € mi sono ingozzato di un fritto misto favoloso senza arrivare a finire la porzione. Ocio che ingozzarsi di fritto è poco salutare.
gibraltar Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 Adesso, andpi65 ha scritto: Ma davvero siete così presi dalla vostra di realtà che non vedete quello che vi gira intorno? Si. Però parlano ugualmente. Come se sapessero.
appecundria Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 11 minuti fa, Roberto M ha scritto: Chi viaggia poco non se ne rende conto. Questo è un grave difetto che hanno i poveri, non viaggiano abbastanza. 1
audio2 Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 e chi te lo dice che non sappiamo che fino ai vent' anni passati ho fatto la vita del sotto povero il quale fatto è poi stato un' ottimo stimolo per non esserlo più
appecundria Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 5 minuti fa, andpi65 ha scritto: non vedete quello che vi gira intorno? Lo vedono benissimo, qua nessuno è fesso.
Questo è un messaggio popolare. Roberto M Inviato 25 Agosto 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Agosto 2023 53 minuti fa, appecundria ha scritto: la pensionata al minimo di Tor bella monaca, invece di andare all'hard discount All’hard discount ci sono ottimi cibi, spesso non di multinazionali ma di filiere locali, ottimi prodotti a basso prezzo, ad esempio eurospin, dove a volte faccio la spesa pure io. E questo succede solo nelle metropoli perché nei paesi di provincia le suddette nonne o hanno l’orto (mia nonna, poverissima, c’è lo ha avuto fino a che e’ morta) oppure comprano nei mercati rionali. E sicuramente quella nonna pensionata al minimo di tor bellamonica mangerà meglio del giovinastro divanista figlio di papà contestatore che si fa recapitare la schifezza dal rider, che sia la pizza, l’hamburger o, peggio, il finto sushi cinese per mangiarselo davanti a Netflix, come ha scritto giustamente @Jack Quindi si, e’ vero, in Italia c’è una grande cultura alimentare da valorizzare e da noi i poveri possono mangiare meglio dei ricchi, e bisogna preservare questa cultura senza cedere al conformismo della sinistra globalista kebabbara che pure sul cibo vuole massificare tutto e distribuire gli stracci, a vantaggio delle multinazionali straniere e contro l’eccellenza agroalimentare italiana, che invece questo governo sta valorizzando come nessuno ha mai fatto prima. 2 3
appecundria Inviato 25 Agosto 2023 Inviato 25 Agosto 2023 5 minuti fa, audio2 ha scritto: quale fatto è poi stato un' ottimo stimolo per non esserlo più Cosa c'entra questo con l'argomento è un mistero che non scopriremo mai.
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