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Melius Club

Lo strano rapporto della CGIL con il Jobs Act


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Inviato

@Roberto M e @maurodg65 questa è una fesseria, per favore esercitate un minimo di spirito critico!

 

Prima di tutto il JA si applica ai nuovi assunti dopo il 2016, e il signore era lì da 40 anni.

In secondo luogo, il JA offre la possibilità licenziare il lavoratore senza giusta causa, mentre in questo caso c'è il giustificato motivo oggettivo.

Cerchiamo di non abboccare proprio a tutte le lenze.

Inviato

@appecundria

Hai letto il mio post (e l’intervista del portavoce licenziato) ?

Lui denuncia che nel suo caso il sindacato ha applicato il Jobs Act, 

Comunque non e’ esatto quello che scrivi perché per i lavoratori assunti prima del 7 marzo 2015 in forza delle riforme fornero e Renzi si applica una forma reintegratoria attenuata rispetto a quella piena dell vecchia normativa, e questo anche quando il giustificato motivo oggettivo non c’è.

Quindi la CGIL ha sfruttato, e bene, il jobs act perché se alla fine il dipendente vince la causa (ovvero risulterà l’assenza del giustificato motivo oggettivo) avrà comunque diritto ad una tutela economica di gran lunga minore (limitata a 12 mensilità oltre al reintegro).

Come e’ giusto che sia aggiungo io.

Ma allora perché la CGIL per se sfrutta la legge che vorrebbe abolire per altri ?

 

PS: Fidati che e’ il mio campo.

briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, Roberto M ha scritto:

Quindi la CGIL ha sfruttato, e bene, il jobs act perché se alla fine il dipendente vince la causa (ovvero risulterà l’assenza del giustificato motivo oggettivo)

 

Non ha ancora sfruttato proprio nulla, si tratta di un licenziamento per giusta causa al momento, il resto sono illazioni.

 

 

Inviato
Adesso, briandinazareth ha scritto:

si tratta di un licenziamento per giusta causa al momento

Come ho spiegato le “conseguenze” nel caso di licenziamento per giusta causa dichiarato illegittimo dal giudice, anche per il caso dei lavoratori assunti prima del 7 marzo 2015, sono di gran lunga peggiori rispetto alla previgente normativa.

Chi, come la CGIL e l’estrema sinistra vuole abolire il Jobs Act (legge voluta a suo tempo dal PD) lo fa perché sostiene che la legge ha “reso più facili” i licenziamenti perché ora se la cava con poco, in caso di licenziamento illegittimo, mente prima rischiava l’osso del collo.

 

Faccio uno schemino facile facile:

A) -prima del Jobs Act

licenziamento illegittimo = condanna del datore di lavoro al reintegro + stipendi e contributi dal licenziamento alla sentenza definitiva (anche dopo 10 anni) + ulteriore indennizzo in misura minima di 5 mensilità (o a scelta indennità minima di 15 mensilità, raramente scelta);

B) dopo Jobs act contratti ante 7.3.2015

licenziamento illegittimo = condanna al reintegro ma niente stipendi arretrati e Massimo 12 mesi di indennizzo (o a scelta indennità minima di 15 mensilità).

C) dopo Jobs Act contratto post 7.3.2015

Niente piu’ tutela reale, solo risarcimento economico.

 

 

 

 

briandinazareth
Inviato

@Roberto M

 

Inutile maramaldeggiare, si tratta di un licenziamento per giusta causa. 

Punto.

 

Non è che siccome c'è il job act la CGIL o chiunque altro non possa licenziare per giusta causa perché allora usa il job act... 

 

 

Inviato
10 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

si tratta di un licenziamento per giusta causa. 

Punto.

Sono sempre tutti licenziamenti per giusta causa, per giustificato motivo oggettivo o disciplinari.

Non esiste nessun datore di lavoro che giustificherà mai il licenziamento con un “perché mi stai sul pēnis”.

Il punto sono le conseguenze del licenziamento (per giusta causa, giustificato motivo o disciplinari) dichiarato illegittimo.

Ma tu hai capito perché la CGIL, i 5 stelle e l’estrema sinistra, compreso il nuovo Pd della Schlein, vogliono abolire il Jobs Act e tornare alla normativa ante marzo 2015 ?

briandinazareth
Inviato

@Roberto M

 

Inutile che cerchi di fare fino.

Nonostante sia il tuo campo hai abboccato alla solita notizia acchiappa click e hai ritenuto di condividerla qui. 

 

Stacci e stai più attento la prossima volta ;) 

 

 

Inviato

Il Corriere della Sera ora pubblica notizie “acchiappaclik”.

Ok.

 

briandinazareth
Inviato

È un dato di fatto, il job act non c'entra assolutamente nulla con il licenziamento ma il titolo fa pensare di sì.

 

E c'è pure chi ci casca e lo rilancia ;)

 

Purtroppo è una deriva terribile per tutta l'informazione, che deve fare così per guadagnare, contando sul fatto che la maggioranza delle persone legge solo i titoli.

Inviato
3 ore fa, appecundria ha scritto:

@Roberto M e @maurodg65 questa è una fesseria, per favore esercitate un minimo di spirito critico!

Ho solo postato una reazione. 😁

Comunque era già successo negli anni passati e le polemiche ci furono anche allora:


https://www.italiaoggi.it/amp/news/la-cgil-licenzia-su-due-piedi-2369370


manche allora si parlo di Jobs Act, quindi non so che dirti. 

 

5 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

E c'è pure chi ci casca e lo rilancia ;)

Tutto il mondo dei media lo fa, senza eccezioni, come anche nel passato del resto. 

Inviato
1 ora fa, Roberto M ha scritto:

Il Corriere della Sera ora pubblica notizie

Tutti non solo il Corriere, non c’è una testata che non riporti la notizia, lo hanno fatto pure in passato.

briandinazareth
Inviato

Il problema infatti è di chi legge solo i titoli e magari condivide senza capire che il titolo è fuorviante.

 

Nel caso specifico addirittura uno del mestiere

Inviato
2 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Il problema infatti è di chi legge solo i titoli e magari condivide senza capire che il titolo è fuorviante.

 

Guarda che negli articoli confermano tutto quello che c’è nei titoli, compreso in quello del licenziamento del 2019.

Inviato

Ne parlano ora da Porto, c’è l’intervista al sindacalista e pure a Landini.

Che fa scena muta !!

Poi partono tutte le dichiarazioni contro il Jobs act !

E’ tutto meraviglioso :classic_biggrin:

  • Haha 1
Inviato
3 ore fa, Roberto M ha scritto:

A) -prima del Jobs Act

licenziamento illegittimo = condanna del datore di lavoro al reintegro + stipendi e contributi dal licenziamento alla sentenza definitiva (anche dopo 10 anni) + ulteriore indennizzo in misura minima di 5 mensilità (o a scelta indennità minima di 15 mensilità, raramente scelta);

sta roba qua ha fatto più danni della grandine, così come la cassa integrazione che difende i posti di lavoro ma non il lavoratore.

 

licenziamento at will e indennità di disoccupazione 80% per il licenziato (a patto che porti x domande di assunzione respinte al mese) per due anni. Il mercato del lavoro rifiorirebbe, zero conflitti in tribunale e lavoratore non ricattabile perchè avrebbe di che vivere per il tempo che serve a trovare un nuovo impiego

Inviato
5 minuti fa, Jack ha scritto:

licenziamento at will e indennità di disoccupazione 80% per il licenziato per due anni

 

La tua amata Svizzera!!


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