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La forza dell'abitudine nell'ascolto


Messaggi raccomandati

13 minuti fa, Dufay ha scritto:

Se ti devo dire la verità tutta fatica sprecata. 

Per me basta un po' di orecchio e un minimo di esperienza. 

Guarda, dipende da come ti vivi le prove a confronto.

Io in quasi 50 anni ne ho fatte non so quante e all'inizio mi applicavo per spaccare il capello in quattro, poi ho capito una semplice verità: se le differenze non le senti con una certa chiarezza vuol dire che, se proprio esistono, sono del tutto trascurabili.

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Il 12/09/2023 at 18:43, Dufay ha scritto:

Poi come sempre capita torno indietro e mi accorgo di quello che sto perdendo.

Vi è mai capitato ?

 

Il tema è interessante.

Personalmente risponderei di no.

Perché ho delle esperienze, delle conoscenze e delle preferenze. Il basso elettrico deve suonare così, il contrabbasso in quel modo, gli acuti li gradisco con quella sfumatura...

Certo, esistono molte registrazioni e molti suoni ma un impianto dal suono sottile, secco, proprio non lo digerisco. Quindi credo che, se ben ponderate, siano legittime le scelte relative ad una firma sonora, per cosi dire, dell'impianto. E di conseguenza apprezzo solo gli impianti che si avvicinano a quella " firma sonora".

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loureediano

Quanto ci mette il cervello è facile da verificare 

Se scrivete per esempio qui e tenete per almeno un paio d'ore il volume medio basso, anche se smettete di usare il computer e vi concentrate sulla musica, il volume vi sembrerà congruo.

Ma se alzate il volume, il suono vi piacerà di più e se lo abbassate non avrete la stessa sensazione di prima, in cui il volume vi sembrava comunque piacevole e avreste potuto continuare ad ascoltare così per altre ore.

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9 ore fa, Ale ha scritto:

 

Ma si, buttiamo pure nel cesso un secolo di ricerca sull'argomento... :classic_biggrin:

Sinceramente, per quel che riguarda l'alta fedeltà, la ricerca scientifica conta sicuramente molto ma conta altrettanto se non di più l'empirismo e  l'intuizione.

Cioè il che succede se faccio questo e quest'altro se uso questo materiale o quest'altro? Il tutto seguito dagli ascolti e dalle misure.

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1 ora fa, Jarvis ha scritto:

 

Il tema è interessante.

Personalmente risponderei di no.

Perché ho delle esperienze, delle conoscenze e delle preferenze. Il basso elettrico deve suonare così, il contrabbasso in quel modo, gli acuti li gradisco con quella sfumatura...

Certo, esistono molte registrazioni e molti suoni ma un impianto dal suono sottile, secco, proprio non lo digerisco. Quindi credo che, se ben ponderate, siano legittime le scelte relative ad una firma sonora, per cosi dire, dell'impianto. E di conseguenza apprezzo solo gli impianti che si avvicinano a quella " firma sonora".

Mi pare che avevo premesso che si parlava dello stesso tipo di suono. 

Cioè passare diciamo da un driver per tromba di un certo livello ad un altro di un livello molto superiore per fare un esempio. 

 

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10 ore fa, dec ha scritto:

Guarda, dipende da come ti vivi le prove a confronto.

Io in quasi 50 anni ne ho fatte non so quante e all'inizio mi applicavo per spaccare il capello in quattro, poi ho capito una semplice verità: se le differenze non le senti con una certa chiarezza vuol dire che, se proprio esistono, sono del tutto trascurabili.

Dipende all'entità e dal tipo di trascurabile...

Ci sono persone che definiscono trascurabili cose che per me sono fondamentali e spesso nemmeno le riconoscono.

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11 ore fa, Ale ha scritto:

Questo tema ha delle ben precise ragioni scientifiche. Anni fa ad esempio fu condotto un esperimento (ma sicuramente ce ne saranno molti altri) in cui ad un insieme di persone veniva fatto ascoltare un segnale di una certa durata, intervallato dallo stesso segnale con la stessa durata cui veniva aggiunta una distorsione del 4%. Ebbene, se la durata dei segnali era "abbastanza" lunga, tipo 1 minuto (adesso non ricordo, dovrei andare a cercare il riferimento), le persone riuscivano ad identificare il segnale distorto 16 volte su 20. Ancora peggio per durate maggiori. Accorciando invece la durata temporale dei segnali, la percentuale dei guess corretti aumentava fino a diventare del 100%. Anche questo ovviamente testimonia come l'unico modo per un confronto tra due apparecchi sia (tra le altre cose) del tipo A / B.

Lo si può fare quando si vuole:

https://www.klippel.de/listeningtest/?page=test_setup

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8 minuti fa, cerberus ha scritto:

Ma infatti ci si abitua a tutto,pure ascoltare con il Cell😀

In questo caso valgono i confronti che qualche volta bisogna fare senza dare niente per scontato come molti audiofili fanno prendendo cantonate mostruose

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48 minuti fa, Dufay ha scritto:

Dipende all'entità e dal tipo di trascurabile...

Ci sono persone che definiscono trascurabili cose che per me sono fondamentali e spesso nemmeno le riconoscono.

Non c'entra niente la definizione di trascurabile: se senti chiaramente una differenza questa non è mai trascurabile; puoi decidere di fregartene, ma stai parlando di tutta un'altra cosa.

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1 ora fa, dec ha scritto:

Non c'entra niente la definizione di trascurabile: se senti chiaramente una differenza questa non è mai trascurabile; puoi decidere di fregartene, ma stai parlando di tutta un'altra cosa.

Facciamo un esempio: l'aggiunta o meno di un condensatore di teflon di piccolo valore in parallelo ad uno molto più grande. 

Fatto diverse prove nel tempo anche in cieco la differenza alcuni la sentono altri no o devono fare sforzi sovrumani per intuire qualcosa.

Quindi si potrebbe dire una differenza trascurabile. 

Per me non è esattamente e comunque un passettino in più verso la maggiore qualità e il maggior coinvolgimento. 

 

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