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Riproduzione audio: il fastidio ...


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ascoltoebasta
Inviato

Io mi stupisco che ancora si faccia il paragone,assurdo,tra l'evento reale e la riproduzione domestica,credo che i paragoni si dovrebbero fare tra eventi reali ed altri eventi reali,e lo stesso tra impianti domestici,io nel mio piccolo ho un impianto che certamente non rende tutto uguale, ma le registrazioni non buone si riconoscono come tali pur risultando più piacevolmente ascoltabili rispetto ad impianti precedenti di più bassa qualità o rispetto al secondo,seppur buono,impianto della casa al lago.

Inviato
4 ore fa, VINICIUS ha scritto:

su alcuni dischi, il fastidio, oltre un certo volume, c'è. Quando il messaggio sonoro è complesso, non parlo di un quartetto d'archi o di musica da camera, né un pianoforte e voce, di una saletta jazz, parlo piuttosto di strumenti che si amalgamano o si fondono tra loro, le orchestre sinfoniche, le big band di jazz... Ecco, lì i problemi li possono avere tutti gli impianti, anche dal costo di mille mila euro. In questi casi abbassare il volume è la norma

C'è  su tutti i dischi , nessuno escluso, ed il degrado della qualità sonora è in  progressione via via più elevato già a partire da bassissimi livelli d'ascolto.

Il messaggio sonoro via via si va disintegrato all'incrementare del livello , da cui la necessità di ricompattare il tutto riducendo il volume.

Molto spesso la causa viene attribuita a limiti energetici dell'ampli, in realtà la sensazione di distorsione è  già elevata anche a bassissimi livelli di erogazione.

Inviato

Ieri stavo ascoltando un doppio Cd di Morricone un brano iniziava con un assolo di flauto ed il mio impianto l'ha riprodotto con un realismo incredibile che mi ha lasciato stupito.

Allo stesso modo su certe incisioni mette in evidenza difetti che possono crearmi in determinati passaggi fastidio d'ascolto.

Con i suoi pregi e i suoi difetti un impianto per buono che sia  non può essere in grado di riprodurre perfettamente ogni genere di evento dal vivo.

Tra l'altro esistono innumerevoli tipi di eventi dal vivo acustici e amplificati, in ambiente chiuso o aperto , di svariati generi musicali e strumenti, in ambienti piccoli o enormi e potrei continuare 😂.

Ce ne vorrebbero minimo una decina di impianti e relativi ambienti d'ascolto per cercare di raggiungere la perfezione nel riprodurre ogni tipologia di ascolto dal vivo mi  va già di lusso se riesce ad emozionarmi e a riprodurre molto bene il genere musicale e di conseguenza l'evento dal vivo che prediligo😜.

 

 

 

Inviato
1 ora fa, Wildwood ha scritto:

C'è  su tutti i dischi , nessuno escluso, ed il degrado della qualità sonora è in  progressione via via più elevato già a partire da bassissimi livelli d'ascolto.

Il messaggio sonoro via via si va disintegrato all'incrementare del livello , da cui la necessità di ricompattare il tutto riducendo il volume.

Molto spesso la causa viene attribuita a limiti energetici dell'ampli, in realtà la sensazione di distorsione è  già elevata anche a bassissimi livelli di erogazione.

Sembrano sensazioni che si possono attribuire ad un impianto di riproduzione veramente scadente

Inviato

Mi fa sorridere il fatto che alcuni dicano che "musica reale e riprodotta" sono imparagonabili ... :classic_tongue:

Mi piacerebbe sapere con quale criterio scelgono i componenti del loro sistema... forse il loro "gusto personale"? Il MyFi portato all'estremo?

A questo punto, chi è in grado di giudicare cosa suona bene e cosa suona male? E per quale motivo l'ampli da 50k andrà sicuramente meglio di quello da 5k ?

Se tutto è "personale" e non paragonabile al suono vero, ditemi voi come fate a dare giudizi oggettivi e poi andare a pontificare nei forum, sulle chat, sui social, nei negozi ... :classic_laugh:

 

  • Melius 1
Inviato

@ilmisuratore

Oltre che un impianto abbia le possibilità' di creare tutti gli strumenti(e quelli con le frequenze più' acute sono le più' insidiose) ,non bisogna dimenticarsi che le registrazioni ,sono talmente variabili e bisogna avere un  tecnico del suono che deve essere molto competente ,sia chi lo commissione che  vuole un certo risultato .

Poi ogni casa discografica ha un proprio imprinting.

Mi tirerò molte critiche ,ma per esempio ECM ,la trovo non attinente a quello che dovrebbe essere un suono reale.

Crea sempre quel "gigantismo" e suono innaturale che proprio mi allontana dall' evento reale.

 

Inviato
30 minuti fa, jedi ha scritto:

i tirerò molte critiche ,ma per esempio ECM ,la trovo non attinente a quello che dovrebbe essere un suono reale.

Ma no, è un' opinione ci sta

Secondo alcuni audiofili ECM è il santo Graal delle registrazioni secondo altri una truzzata

Giudizi audiofili variabili, tipo quelli del suono delle salette 

Ciascuno sente una sua verità, come normale

Per me sono buoni

Alcuni famosi scarsi e rinsecchiti, tipo il koln concert, lo sono perché lo strumento era scarso e rinsecchito

Oggi con qualche trucchetto digitale sarebbe facile farlo suonare come un bosendorfer imperial

Anzi, speriamo lo facciano 

Inviato

@jedi caro jed qui non mi trovi d‘accordo, molti moltissimi LP di questa etichetta hanno una qualità stellare.. che inoltre puntano più sulla riproposizione emotiva dell’evento sonoro rispetto a una fredda a e algida trascrizione dell’evento.

molti di questi anzi affidano proprio alla ripresa audio una loro valenza autonoma, in accordo con la volontà dell’artista, per creare un affresco sonoro di straordinario coinvolgimento.

un Gesamtkunstwerk, a dirla in breve. I primi full analogici dell’era konghaus sono a mio avviso quasi irripetibili per qualità, ma pure gli ultimi, tra cui quelli curati dal maggiore studio di registrazione italiano, la Artesuono.. che incide per molte etichette italiane, non solo ECM.. sono a tratti strepitosi.

Prima o poi preparerò una lista, ma sono centinaia gli LP di questa prestigiosa e inimitabile etichetta tedesca ad entrepare nella lista dei best.

per rendere piena giustizia a questi dischi.. inutile ripeterlo, necessario avere una catena ad altissimo respiro dinamico e assente compressione e coloritura.. ma giusto per fare un esempio, i leggendari trio di Keith jarret, o il celeberrimo Ronin su un impianto horn di quelli buoni, sono un esperienza indimenticabile.

( parlo di LP, su digit sono generalmente un filo meno belli.. e chissà perché)

 

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, jedi ha scritto:

Mi tirerò molte critiche ,ma per esempio ECM ,la trovo non attinente a quello che dovrebbe essere un suono reale

Ogni ascoltatore con la relativa registrazione nel determinato impianto giudicherà le caratteristiche delle varie registrazioni anche in modo diametralmente opposto

Accade con i componenti, accade con i diffusori e accade anche con il materiale registrato 

  • Melius 1
ascoltoebasta
Inviato
11 ore fa, Look01 ha scritto:

Con i suoi pregi e i suoi difetti un impianto per buono che sia  non può essere in grado di riprodurre perfettamente ogni genere di evento dal vivo.

Tra l'altro per una semplice ragione,perchè non è dal vivo. il suono che esce dagli strumenti acustici e raggiunge direttamente il nostro orecchio sarà diverso dal medesimo suono registrato,elaborato,riversato e,per ultimo, riprodotto dal nostro impianto,se poi a questo aggiungiamo che anche i migliori apparecchi e cavi hifi per la riproduzione non possono che tentare di "perdere" il meno possibile,ecco che la risposta è logica.

Inviato
3 ore fa, jedi ha scritto:

ma per esempio ECM

Concordo

Inviato

In realtà @jedi non ha tutti i torti su ECM (di cui sono notoriamente un fan). A parte le sacrosante preferenze personali, la caratteristica di ECM, è proprio quella di aver dato un suo particolare imprinting al suono, tanto che sono facilmente riconoscibili, ed infatti, si è sempre parlato di "ECM sound", o di "ECM style".

Insomma ECM è un preciso "marchio di fabbrica", riconoscibile sui suoi dischi, benché l'etichetta abbia affrontato molti generi anche parecchio diversi.

Quindi la questione "suono reale", secondo me è mal posta: quello di ECM andrebbe meglio definito con "il suono reale secondo ECM". 

Poi se ti piace e non ti piace... Son solo fatti tuoi.

Inviato

C’e’ un grande equivoco quando si dice che musica dal vivo e registrata sono imparagonabili.

Questo e’ ovvio.

Ma la verosimiglianza e cioe’ la credibilita’ di un suono riprodotto rispetto a uno vero richiede la conoscenza di quest’ultimo che molto danno per scontata e cosi’ non e’.

Per fortuna i suoni veri hanno diverse configurazioni possibili a seconda soprattutto del luogo dove risuonano.

ad esempio nella sala di Roma Santa Cecilia nel mio posto d’abbonamento suona tutto smalto ferroso anche gli archi.

in altre sale e’ diverso.

Cio’ vuol dire che le versosimiglianze possibili sono tante.

Di fronte a questa varieta’ quale puo’ essere la bussola? Alcuni si affidano agli strumenti: se lo strumento dice che suona bene, bisogna crederci (in genere suonera’ bene anche alle orecchie, ma spesso accade che ne risultano beneficiate solo alcune (in senso relativo) regsitrazioni mentre altre suoneranno “male”).

Altri invece cercano un impianto in ambiente che ricrei piu’ verosimiglianzs possibili a costo di perdere qualcosa (per roll off ad esempio, o per lieve endatizzazione di uno spettro di frequenze cui l’orecchio umano o personale e’ piu’ sensibile).

 

 

  • Melius 1
Inviato
32 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

suono che esce dagli strumenti acustici e raggiunge direttamente il nostro orecchio sarà diverso dal medesimo suono registrato

Oltretutto è MONO…noi ascoltiamo con lo STEREO.

ascoltoebasta
Inviato
45 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

Oltretutto è MONO…noi ascoltiamo con lo STEREO.

Ma certo, ci son tante di quelle ragioni per cui le due cose non si possono equiparare,che come dicevo,mi stupisco che ancora se ne parli.

Inviato

@ascoltoebasta se ne parla perché la registrazione audio è una "fissazione" di un evento reale. Come lo è una foto, o un video. Per cui il confronto con la realtà, la valutazione della qualità di approssimazione alla realtà, è inevitabile.

 

Inviato

Ma chi lo stabilisce se il fastidio è nella registrazione o nella catena audio?

Inviato
27 minuti fa, one4seven ha scritto:

Per cui il confronto con la realtà, la valutazione della qualità di approssimazione alla realtà, è inevitabile.

Il confronto con la realtà è inevitabile e su questo hai perfettamente ragione il punto è che resterà un confronto con la realtà non la realtà come molti pensano dei loro impianti.

  • Melius 1

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