Bentley Boy Inviato 28 Febbraio 2023 Inviato 28 Febbraio 2023 Il tema delle nuove censure, che va a braccetto con i concetti di pensiero unico e di politicamente corretto (che a mio avviso sono tre mostruosità), è molto ben spiegato nel recente libro di Luca Ricolfi “La mutazione”. La lettura è particolarmente consigliata a @Membro_0015, così si renderà conto che il tema è tutt’altro che destro/trumpiano, ma assolutamente riconducibile ad istanze progressiste, o meglio, pseudo-progressiste. Notare che Ricolfi è tutto tranne che un autore di destra: lo definirei un sinistro inorridito da cosa è diventata la sinistra…
Ivo Perelman Inviato 16 Aprile 2023 Inviato 16 Aprile 2023 Hollywood produce ancora storie che si riferiscono alla maggioranza del pubblico, probabilmente per motivi strettamente economici.
audio_fan Inviato 18 Aprile 2023 Inviato 18 Aprile 2023 Il 16/4/2023 at 21:20, Ivo Perelman ha scritto: storie che si riferiscono alla maggioranza del pubblico Immagino che intendi destinate alla maggioranza. . Rivolgersi alla maggioranza però può avere obiettivi diversi, lo si può fare per compiacerla ma anche per trasmettergli qualcosa, ed una cosa non esclude l' altra. . Ad esempio un film come Divergent non solo compiace il pubblico con un lieto fine, la divisione netta tra "Buoni" e "cattivi" e perfino un inevitabile sottostrato romantico, ma è anche un apologo ben costruito sulla malvagia inutilità (se non peggio) del discriminare coloro che sono ritenuti "diversi" oltre a mettere volutamente in scena (e non è certo l'unico film a farlo) una eroina che si esprime nella lotta con una fisicità aggressiva che nella narrazione classica è riservata all' eroe maschio. . Quindi è un film commerciale che manda anche un potente messaggio ideologico che arriva a segno come e meglio di altre fiction con una rappresentazione di un mondo fantastico assolutamente di segno opposto.
Amministratori cactus_atomo Inviato 2 Gennaio 2024 Amministratori Inviato 2 Gennaio 2024 tra l'altro vedo molta igniranza su certe accuse rivolte as autori del tempo passato, per esempio la schiavitù. oggi la parola ci rimanda ad un passato basato sulla discriminazione razziale,ma nei tempi antichi gli schiavi erano essenzialmente prigionieri di guerra, debitori insolventi, senza un esplicit9 riferimento a sesso, religione, etnia. nelle guerre omeriche chi perdeva era fortunato a finire schiavo, in genere erano guerre di sterminio cgìhe vedevano l'uccisione di tutti gli uomoni in grdi di portare e armi e la riduzione in schiavitù degli altri. se continua così tra un o verranno messi al bando anche i libri di ginecologia perchè è discriminate che le donne possano partorire e gli uomoni siano esentati dal cmpito 1
magicaroma Inviato 5 Gennaio 2024 Inviato 5 Gennaio 2024 Il 23/10/2021 at 19:53, audio_fan ha scritto: un domani tocchi a Marx, Gramsci e chissà chi altro. Finché non sarà proibito dalla legge io continuerò ad essere orgogliosamente stalinista 1 1
audio_fan Inviato 6 Gennaio 2024 Inviato 6 Gennaio 2024 Il 2/1/2024 at 18:43, cactus_atomo ha scritto: ...schiavitù... Entrare nel merito delle idiosincrasie di coloro che sono affetti da ideologie come politicamente corretto / woke / antifa / cancel culture/ gender ecc è complicato e rischioso perché è fuori discussione che su singoli punti hanno ragione da vendere e poi sui "grandi ideali" (tolleranza, antirazzismo ecc) da loro sbandierati è difficile non essere d' accordo, ciò che li caratterizza, e su cui è difficile essere d' accordo, è piuttosto l' atteggiamento isterico con cui cercano di "inculcarli" al resto del mondo. . Riguardo alla schiavitù occorre ammettere che l' ideologia sottostante si è evoluta nei secoli, e che è fuori discussione che in epoche più recenti aveva - almeno in occidente - una stretta connotazione razzista. Dico "in occidente" perché almeno in Russia (non so altrove) i servi della gleba - una intera fascia della società ridotta in schiavitù fino al 1861 - erano russi come tutti gli altri. . A parte l'eccezione dei servi della gleba, credo (almeno così ho inteso la Storia) che dal medio evo al rinascimento l' idea di schiavitù passasse per la discriminante religiosa, ovvero che si facessero schiavi gli "infedeli" da entrambe le parti delle sponde del mediterraneo. . Certo fu il Papa ad impedire la riduzione in schiavitù dei nativi sud americani (bolla "Sublimis Deus", vedi) ma lo fece in previsione della loro disponibilità alla conversione alla fede cattolica, mentre, a quanto pare, e personalmente ignoro perché, una analoga attenzione non fu riservata agli africani, che si continuò a ridurre in schiavitù per buona parte dell' '800, mantenendoli in questa condizione anche quando fossero convertiti al cristianesimo.
Amministratori cactus_atomo Inviato 6 Gennaio 2024 Amministratori Inviato 6 Gennaio 2024 @audio_fan gli africani venivano venduto come schiavi agli odccidentali sia dagli islamici che spesso anche dai loro stessi capi tribù- Ma ripet nel mdo antio la schiavitù era raramente di origine razziae, la servitù della gleba venne istituita da diocleziano per evitare lo spopolamento delle campagn, ma in genere gli schivi erano prigionieri di guerra o creditori inslventi. resta il fatto che chiamare un ceco non vedente o diversamente vedente non ne cambia la situazione e a mi parere è addirittura ancora puiù offensivo. il punto vero non sono i nomi a il trattamento, se consideriamo un disabile un cittadino di serie c, qyesta è ka cosa da combatterte. quello che è da evitare è l'ius della parola come offesa, Il poliricamente corretto sta diventando una forma di ipocrisia. Mai mi verrebbe di ironizzare sulla statura fisica che so di brunetta, ma non per questo devo dire che tra lui e un watysso non ci sono differenze, vediamo di rimanere sui piedi per terra. ps non sempre la disrminante relifiosa rendeva gli altri automaticament schavi, nell'islam i cristiani che vivevano nelle zene conquistate (vedi sagna) non finivano in schiavitè (anche se era normale fare razze per prcurars schiavi) anche perchè nell'islam il groso delle tasse e dovevano pagare gli infedeli, fosswro stti tutti schiavi niwnt trssee niente entrate
audio_fan Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 In breve: - ho chiarito che non mi riferisco al mondo antico ma all' ultima fase (in occidente) della schiavitù - non ho detto che la discriminante religiosa rendesse schiavi (figuriamoci!) mi riferivo al divieto di rendere schiavi i correligionari che è tutta un' altra cosa - il fatto che i venditori di schiavi fossero popoli islamici o africani è del tutto irrilevante ai fini del mio ragionamento che si riferisce alla accettabilità sociale / legale della schiavitù. Detto in due parole: gli schiavi negli ultimi decenni negli usa erano neri e soltanto neri, è ovvio che i woke (con il cui attivismo non ho nulla a che fare) si riferiscano in particolare a questo essendo un movimento nato negli USA
micfan71 Inviato 16 Febbraio 2024 Inviato 16 Febbraio 2024 Se non si dovessero studiare né latino né greco perchè legati a civiltà schiaviste, allora per la stessa ragione non dovremmo studiare nemmeno l'inglese, o il francese, o l'italiano...l'elenco è pressochè estendibile ad ogni lingua/cultura, in quanto tutti, in un passato più o meno remoto, hanno praticato la schiavitù. : Se non si dovessero studiare le opere latine e greche solo perchè gli autori sono tutti morti, allora per la stessa ragione non dovremmo studiare la storia tout court, a meno che non sia contemporanea. : La cultura passa anche dalla capacità di saper scindere l'autore dall'opera, l'uomo dall'artista: magari nella vita di tutti i giorni Dante era uno st***zo misogino razzista...ma questo è finito con lui, mentre ci restano le sue opere nelle quali è filtrato solo il buono e il bello dell'anima e del pensiero di chi, in fondo, era soltanto un uomo. : Il nuovo furore iconoclasta riflette l'incapacità di cui sopra, con esiti spaventosi e ridicoli al contempo.
audio_fan Inviato 16 Febbraio 2024 Inviato 16 Febbraio 2024 Nel manualetto "parole che fanno la differenza", il comune di Bologna raccomanda, quanto meno a titolo esemplificativo, comunque in un contesto più ampio, la abolizione del termine "fratellanza" quando riferito collettivamente a persone di genere diverso (come ad esempio ad un intero popolo). . Nello specifico, si fa l'esempio dell' allocuzione "fratellanza tra le nazioni" da sostituire (sempre a titolo esemplificativo) con "solidarietà tra i popoli". . Detto per inciso non credo che fratellanza e solidarietà esprimano lo stesso concetto - posso ad esempio immaginare che i Russi (o quanto meno il loro regime) si sentano fratelli degli altri popoli Slavi e che siano invece semplicemente solidali con altri popoli come quello palestinese. . Non credo che sia un caso che per immaginare un esempio io sia dovuto ricorrere ad un Paese governato da una ideologia diversa da quella degli amministratori del comune di Bologna, essendo a mio avviso evidente che qualsiasi cambiamento del vocabolario non è altro che un tentativo di "riprogrammare" la capacità di ragionamento delle persone, cancellando le parole necessarie ad esprimere concetti "sgraditi" al potere (sostanziale, come nel caso della amministrazione comunale, o culturale, nel caso di movimenti intellettuali, università ecc). . D'altro canto ben sappiamo che sono le parole a formare il nostro modo di pensare e, di conseguenza, il nostro modo di essere. . Il manualetto può essere scaricato da qui: https://www.comune.bologna.it/notizie/scrivere-comunicare-rispettando-differenze-genere
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