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Tutorial per REW - Consigli?


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Inviato

Ciao a tutti,

 

sapreste consigliarmi qualche tutorial di riferimento (anche in inglese) per comprendere l'utilizzo di REW oltre il livello base di SPL, Waterfall a cui sono ora?

Mi piacerebbe riuscire a leggere e interpretare tutte le infinite sfaccettature del programma, quali lettura delle fasi, impulsi, comportamento in funzione del tempo e così via, che ora mi rendo conto di trascurare un po' lasciando fare tutto a Dirac.

 

Chi mi suggerisce qualcosa?

Inviato

Ciao,

anch'io mi accodo alla richiesta. Grazie

Inviato

Si Carlo,

ma vorremmo andare più in profondità perchè io e Robbie siamo principianti. Qui sul forum ci sono molti utenti esperti di rew. Grazie per la segnalazione.

il Carletto
Inviato

@motta @Robbie Tutorial passo-passo per la lettura e interpretazione delle varie misure non ne ho mai trovati, perchè sottintendono una conoscenza almeno di base dell'acustica.

Personalmente la prima cosa che guardo dopo una misura ambientale, se devo cercare di ottimizzare una sala d'ascolto, è la ETC, che rappresenta l'andamento nel dominio del tempo. Elemento che spesso incide sul suono più di quello nel dominio della frequenza (risposta in frequenza). Il nostro cervello equalizza spesso e volentieri in maniera dinamica (ad esempio i buchi entro una certa ampiezza).  

 

Dopo il picco principale, che rappresenta "l'arrivo" dello sweep al microfono (nonchè punto d'ascolto), si vedranno tutta una serie di altri picchi con i quali si può avere un'idea delle riflessioni nocive o meno presenti in ambiente. Ogni picco rappresenta un punto nella stanza sul quale l'onda generata dal diffusore viene riflessa verso il punto d'ascolto. Ovviamente questa arriverà al microfono (e all'orecchio dell'ascoltatore durante la riproduzione) con un certo ritardo rispetto all'impulso principale.

Il caso più eclatante e importante è rappresentato dalle famose prime riflessioni, generate principalmente dalle pareti laterali (ma non per forza da quelle).

L'entità di questo ritardo, unita all'intensità (visibile sull'asse delle ordinate) rispetto allo sweep, ne individua il grado di "nocività" all'ascolto.

 

Non esiste una scala univoca con la quale quantificare le riflessioni come buone o cattive, perchè diverse possono essere le esigenze e i gusti, ma personalmente cerco di contenerle sotto i -20 dB (rispetto allo sweep fissato a 0 dB) nel range fra 5 e 35 ms, perchè le riflessioni sopra tale livello all'interno di quella finestra temporale, vanno a sporcare l'intelligibilità del suono. E' una questione legata al funzionamento e alla percezione del nostro apparato uditivo. Oltre tale soglia temporale le riflessioni vengono percepite come ambienza, ma molto raramente a quel punto superano il livello pericoloso.

Il grafico delle ascisse, che rappresenta il tempo, permette anche di individuare la distanza dal punto di ascolto dei punti di riflessione. Una volta individuati, sarà opportuno trattarli, assorbendo con dei pannelli o diffondendo. Anche questa è una scelta che si presta a differenti interpretazioni, in base al gusto e, soprattutto alle distanze in gioco.

Io preferisco diffondere il più possibile e assorbire solo quando non posso fare diversamente.

 

Personalmente l'utilizzo della ETC lo ritengo un passo preliminare e teoricamente obbligatorio per ogni ambiente d'ascolto, se si vuole raggiungere un buon livello.

Ovviamente si può agire in maniera più empirica, i punti di prima riflessione si possono comodamente trovare con il famoso specchio, ma con la misurazione si può andare a lavorare in maniera chirurgica, individuando punti che a un primo sguardo possono apparire come innocui.

 

Spero di avervi chiarito almeno il significato di uno dei grafici più importanti generati da qualsiasi programma di misura, non solo Rew.

  • Melius 2
Inviato

@il Carletto image.thumb.png.2f95f24bfe08adc4797dcb6be989d475.png

hai ragione; pero' l'interpretazione del grafico ETC, secondo me, è una funzione già più avanzata.

da neofita io ho iniziato con la SPL, facendo diverse misure, posizionando il microfono in diversi punti nell'intorno dell'area di ascolto.

poi il grafico RT60 e lo spettrogramma mi hanno dato indicazioni importanti.

 

il Carletto
Inviato

@GianDi  Certamente, ma mi pareva che Robbie, l'opener, avesse già compreso il concetto di SPL e Waterfall.

Ho preso in considerazione per primo l'inviluppo perchè è uno dei parametri per me più importanti, ovviamente non il solo.

 

Certamente anche la RT60, che rappresenta il livello di decadimento in ambiente del suono, è fondamentale perchè quantifica quanto "riverbero" esiste nella stanza, e come varia al variare della frequenza. La curva indica quanto tempo occorre al suono per attenuarsi di 60 dB alle diverse frequenze in gamma audio. Più alto sarà il tempo (in millisecondi) più l'ambiente sarà riverberante. Al contrario un tempo basso indica un ambiente più "secco". Il caso limite sarebbe la camera anecoica perfetta, con tempo di decadimento uguale a zero, ma non è certo un caso che interessa chi deve ascoltare della musica.

Di solito in ambienti non trattati pesantemente la curva non è mai piatta, ma presenta un innalzamento al diminuire della frequenza dovuto ai rinforzi dati dalle risonanze modali della stanza. Queste risonanze sono specifiche in base alle dimensioni dell'ambiente e possono abbastanza essere facilmente e calcolate. Sul web ci sono parecchi di questi calcolatori. Su come trattarle la questione diventa più complessa e credo si andrebbe OT. 

Non esiste un tempo di decadimento perfetto, ma dipende dalle dimensioni della stanza, oltre che dal proprio gusto personale.

RT60 e Waterfall sono strettamente legate, perchè entrambe rappresentano i tempi di decadimento del suono nel nostro ambiente.

 

@GianDi ha giustamente menzionato lo spettogramma, che rappresenta la suddivisione energetica in gamma audio.

La componente energetica ideale dovrebbe essere spalmata in modo abbastanza uniforme su tutta la gamma 20-20K, ma nei casi sopracitati, ovvero con forti risonanze modali che vanno a provocare picchi nel grafico della risposta in frequenza e di conseguenza anche di aumento del tempo di decadimento, l'energia viene regolarmente concentrata (le aree rosse) in corrispondenza di suddette frequenze.  

 

Se qualcuno vuole aggiungere e/o correggere eventuali errori, è benvenuto.

 

 

  • Melius 2
il Marietto
Inviato

@Robbie @motta

L'avevamo in queste pagine molto esaustivo  fatto da Gefrusti , lo trovate sul forum che frequenta, mi sono rinfrescato la memoria mesi fà , dovrebbe esserci ancora tutto. 

 

Inviato

Grazie Marietto,

io mi stavo leggendo tutto su rew in questo forum poi, all'improvviso è sparito tutto. Grazie

Inviato
22 ore fa, il Marietto ha scritto:

Gefrusti , lo trovate sul forum che frequenta

Ciao Mario, più che altro Tom Gefrusti di quel forum è amministratore.

 

Stammi bene 

 

Evandro

il Carletto
Inviato
Il 3/5/2021 at 21:09, il Marietto ha scritto:

L'avevamo in queste pagine molto esaustivo  fatto da Gefrusti , lo trovate sul forum che frequenta, mi sono rinfrescato la memoria mesi fà , dovrebbe esserci ancora tutto. 

Infatti buona parte di quello so, specialmente sul DRC, lo devo in larga misura a lui

Inviato

Buonasera,

io vorrei capire quando vedo un grafico dove stanno i buchi dove il riverbero e come fare per correggere.

Grazie mille

Tommaso

il Carletto
Inviato

@motta A quale grafico ti riferisci? Se quello della risposta in frequenza (SPL), con il "riverbero" ha poco a che vedere.

I buchi nel grafico SPL stanno a significare che quelle frequenze comprese nel buco (meglio sarebbe usare la parola avvallamento) arriveranno al microfono di misura, e di conseguenza all'orecchio durante l'ascolto, ad un livello più basso rispetto al segnale di riferimento (generalmente 75/80 dB).

Ciò può essere dovuto a molti fattori diversi, in gamma bassa principalmente a cancellazioni di fase.

Cosa si può fare? Il primo e più semplice modo, è cercare un posizionamento dei diffusori che minimizzi tali buchi.

il Marietto
Inviato
Il 4/5/2021 at 20:00, Partizan ha scritto:

Ciao Mario, più che altro Tom Gefrusti di quel forum è amministratore

Non essendo un iscritto ne un frequentatore attento non me ne ero accorto .

Ciao ! 

Inviato

Ciao Carletto,

vedo che sei preparato in materia. Mi sono trasferito da poco e ho a disposizione una stanza di 10mq. ho un ampli a valvole e diffusori da pavimento. Il mio problema sono le basse frequenze bassi molto pronunciati e code, avvertibili dietro il diffusore sx. Possiedo l'Umik-1 come microfono. Se vogliamo iniziare un pò di tarantella , io sono disponibile.

Gazie tante

Tommaso

il Carletto
Inviato

I bassi pronunciati e le code sono dovuti a qualche modo coincidente che provoca tali esaltazioni. Le risonanze modali sono date dalla geometria della stanza. Con le misure e usando dei calcolatori presenti sul web possiamo intanto vedere a che frequenze si posizionano.

Forse con un miglior piazzamento dei diffusori potresti ovviare qualcosa, ma in 10 mq non c'è spazio per usare grossi basstrap se le risonanze sono molto in basso.

Nei miei 17 mq ho un picco di +15 dB a 47 hz, l'unico modo che ho per linearizzare la gamma bassa è la correzione attiva.

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