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Israele, 7 ottobre, cronaca di un attacco terroristico


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Inviato
26 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Siam dimostra ancora una volta che Hamas usa i civili della Striscia di Gaza come scudi umani per scopi terroristici", ha detto l'IDF.

Voglio precisare che il resto del mondo e il diritto internazionale umanitario danno una diversa interpretazione del termine "scudo umano". Questa è una accezione inventata dall'ufficio stampa di IDF.

Come pure "corridoio umanitario" non significa ciò per cui è usato in questi giorni.

Inviato
8 minuti fa, CarloCa ha scritto:

585º Battaglione da Ricognizione del Deserto Bedouin. Un corpo speciale di etnia beduina che pattuglia il Sinai. Sono guardie di frontiera, non hanno artiglieria mezzi corazzati però hanno tante palette e tanti secchielli per fare i castelli di sabbia.

Si certo, due cose, la prima nell’esercito israeliano si possono arruolare anche arabi mussulmani purché israeliani, la seconda la trovi indicata chiaramente nell’articolo e rende palesa che non solo Israele arruola gli arabi israeliani ma vuole continuare a farlo per una sempre maggiore integrazione tra le due etnie, quella ebraica e quella araba:

 

“…A differenza di molti dei suoi amici Mahmud ottiene un buon stipendio come soldato. A differenza delle reclute ebraiche, può richiedere una concessione di terra per allestire la propria casa.

"I ragazzi che vanno nell'esercito hanno una buona posizione e vivono comodamente", dice Jamil. "L'esercito li sostiene finanziariamente e le loro vite vanno avanti".

 

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I soldati del Gadsar servono nella Cisgiordania occupata da Israele

 

Per il governo israeliano aumentare il numero di arabi nell'esercito è la chiave per l'integrazione delle due comunità.

"Stiamo facendo del nostro meglio per integrare le minoranze nell'esercito per mantenere lo status quo demograficamente", afferma il colonnello Sarhan. "Serve nell'esercito è una grande piattaforma per collegare la comunità musulmana allo stato". 

 

extermination
Inviato

@maurodg65 caxxo. Con tutto sto popò di roba che posti, mi sembri un corrispondente dal fronte! 

Inviato
2 minuti fa, appecundria ha scritto:

Voglio precisare che il resto del mondo e il diritto internazionale umanitario danno una diversa interpretazione del termine "scudo umano". Questa è una accezione inventata dall'ufficio stampa di IDF.

Come pure "corridoio umanitario" non significa ciò per cui è usato in questi giorni.

Perdonami ma se usi ospedali, scuole ed ambulanze come copertura per operazioni militari commetti un crimine di guerra perché utilizzi i civili come scudi umani e sfrutti mezzi ed edifici tutelati dalle regole di ingaggio per fini militari, radicalmente diversi da quelli per i quali si tutelano quelle strutture e quei mezzi, salvaguardare i civili.

Inviato
2 minuti fa, appecundria ha scritto:

Voglio precisare che il resto del mondo e il diritto internazionale umanitario danno una diversa interpretazione del termine "scudo umano". Questa è una accezione inventata dall'ufficio stampa di IDF.

Come pure "corridoio umanitario" non significa ciò per cui è usato in questi giorni.

Perdonami ma se usi ospedali, scuole ed ambulanze come copertura per operazioni militari commetti un crimine di guerra perché utilizzi i civili come scudi umani e sfrutti mezzi ed edifici tutelati dalle regole di ingaggio per fini militari, radicalmente diversi da quelli per i quali si tutelano quelle strutture e quei mezzi, salvaguardare i civili.

Inviato
13 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

se usi ospedali, scuole ed ambulanze come copertura per operazioni militari commetti un crimine di guerra

si ma se lo fanno non va bene ed è un crimine.

ma anche sapendo che lo fanno non è che si possono ammazzare i civili tanto è uguale.

non è uguale stoka, non si può e basta.

sono problemi di israele su come debellare hamas distinguendo se uno è un terrorista o un civile, e

soprattutto senza fare stragi di civili. donne e bambini secondo te possono essere considerati terroristi ?

da che non ci credi nemmeno tu che lo sono, solo israele incarcera gli infanti per lancio di pietre.

e ti spiego anche brevemente perchè israele si comporta così :

1) vogliono fare la pulizia etnica di gaza per annetterla senza arabi

2) anche se non valesse il punto 1), entrare con la fanteria senza prima bombardare a tappeto vorrebbe dire subire una quantità di perdite umane che non si vogliono accollare, a costo di fare strage di innocenti.

vediamo se spiegata così entra.

  • Melius 1
Inviato
19 minuti fa, extermination ha scritto:

caxxo. Con tutto sto popò di roba che posti, mi sembri un corrispondente dal fronte! 

Solo che però è corrispondente dalla sua poltrona di similpelle.

Se a ciò aggiungiamo che in due pagine si è praticamente dato del pirla da solo due volte, ammetto che comincio a sentirmi sollevato da una preziosa cionondimeno tediosa mansione quotidiana.

Inviato
10 minuti fa, audio2 ha scritto:

si ma se lo fanno non va bene ed è un crimine.

ma anche sapendo che lo fanno non è che si possono ammazzare i civili tanto è uguale.

L’ha postato @Roberto M qualche giorno fa, dagli una letta e scoprirai molte cose interessanti, sempre partendo dal punto che sempre di guerra si sta parlando.

Un esempio su tutti è un crimine combattere senza identificativi e senza rendersi perfettamente riconoscibili come belligeranti, imbracciando le armi in modo ben visibile ad esempio, perché confondersi con i civili mette questi ultimi a rischio, stesso discorso se usi ospedali o ambulanze come coperture, poi va da sé che costringi i civili a restare all’interno per farti da scudo umano compi un altro crimine, se poi sia legittimo attaccare una ambulanza o una scuola requisita ed usata per fini bellici la risposta è sì, se lo è in presenza di civili la risposta “giuridica” dipende dal valore dell’obiettivo in relazione alle vite umane messe in pericolo. 
Tutto molto razionale e non emozionale, si parla di vite umane da stroncare ma questa è la guerra, quella cosa che paesi come la Russia hanno riportato in Europa e che gruppi come Hamas hanno rinfocolato a Gaza ed in Israele.

Inviato
18 minuti fa, audio2 ha scritto:

e ti spiego anche brevemente perchè israele si comporta così :

1) vogliono fare la pulizia etnica di gaza per annetterla senza arabi

2) anche se non valesse il punto 1), entrare con la fanteria senza prima bombardare a tappeto vorrebbe dire subire una quantità di perdite umane che non si vogliono accollare, a costo di fare strage di innocenti.

vediamo se spiegata così entra.

Il punto uno è una balla, ci sono già gli accordi tra USA e ANP e paesi arabi per gestire la Striscia una volta eliminata Hamas.

Il punto due è vero nella misura in cui radere al suolo a tappeto serve a rendere inservibili i tunnel che Hamas ha costruito sotto tutta la Striscia di Gaza e che renderebbero enormemente dispendioso il conto in vite umane per le truppe di terra se si dovesse combattere casa per casa con i tunnel operativi, questo conto in vite umane ovviamente varrebbe anche per la popolazione civile allo stesso modo perché sarebbero lo scudo frapposto da Hamas al fuoco dell’IDF. 

Inviato

@maurodg65 non è così per il diritto internazionale. È una grandissima porcata quella che secondo Israele farebbe Hamas ma non è la fattispecie dello scudo umano.

 

Per parlare di scudo umano deve esserci una installazione militare o industriale, un porto, una raffineria, una fabbrica di munizioni, una base aerea, dove vengono tenuti costretti dei civili come scudo, appunto.

 

Se invece consideriamo luoghi nei quali è normale la presenza dei civili, come piazze, mercati, scuole, ospedali, ambulanze, chiese, campi di concentramento, allora i civili non possono essere considerati scudi perché appunto la loro presenza è normale.

 

Questi luoghi non possono essere attaccati se non in casi eccezionali e prendendo le dovute precauzioni.

In questa guerra i casi eccezionali sono un poco troppo frequenti e la precauzione consiste nell'avviso di sgombero dell'ospedale che è chiaramente inattuabile.

 

Poi c'è la complicazione che questa è più una operazione di polizia internazionale anti terrorismo che non una guerra classica tra stati e eserciti regolari. In una operazione di polizia è "normale" che il ricercato si nasconda. Insomma, non è una situazione che si può tagliare con l'accetta e ci si aspetta da Israele una maggiore etica umanitaria rispetto ad Hamas.

Inviato
37 minuti fa, audio2 ha scritto:

ma anche sapendo che lo fanno non è che si possono ammazzare i civili tanto è uguale.

Appunto, non esiste il diritto assoluto di attaccare. Se non si può fare non si fa. Si può invocare l'eccezione per catturare il numero uno o il due, ma non dozzine di attacchi al giorno. 

  • Melius 1
Inviato
24 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

L’ha postato @Roberto M qualche giorno fa, dagli una letta e scoprirai molte cose interessanti,

Mauro, il caro Roberto ha dato una interpretazione diciamo "non canonica". Conosci la sua formidabile abilità nel dimostrare fino in cassazione che l'asino vola.

Insomma, era una perculata.

Inviato
1 ora fa, appecundria ha scritto:

non è così per il diritto internazionale. È una grandissima porcata quella che secondo Israele farebbe Hamas ma non è la fattispecie dello scudo umano.

Direi che è proprio così invece:
https://archiviodpc.dirittopenaleuomo.org/upload/1461224726ROSSIDAMBROSIO_2016a.pdf

1. Il fenomeno degli scudi umani nella storia e ai giorni nostri.

Nei conflitti contemporanei, non essendo più usuali le battaglie campali, appare frequente e quasi inevitabile la situazione nella quale gli obiettivi militari si trovino vicini a beni di carattere civile o beni altrimenti protetti da norme di diritto

internazionale umanitario. Ad esempio, frequentemente gli ospedali militari sono situati all'interno di basi militari, così come i quartieri generali militari sono spesso situati in zone abitate.
Il fenomeno avviene con frequenza anche nel caso di conflitti interni agli Stati, nei quali spesso una delle parti in conflitto non possiede edifici adibiti a scopi militari, ma gli obiettivi militari sono i combattenti, i quali sono bersagli mobili, che spesso si trovano negli stessi luoghi in cui si trova la popolazione civile. Negli ultimi decenni vi è stato un moltiplicarsi di episodi di utilizzo di scudi umani, ad esempio nella guerra di Corea e nella guerra del Vietnam. Fra gli esempi possono essere inoltre citati episodi accaduti nell'ambito dei conflitti russo-ceceno. Altre denunce dell'uso di scudi
umani riguardano episodi avvenuti in Libia nel 20118. Nel 2012, vi sono state ulteriori segnalazioni da parte di organizzazioni non governative sull'uso di scudi umani durante alcune operazioni militari del 2011 da parte dell'esercito birmano e da parte
del gruppo separatista delle Tigri Tamil in Sri Lanka, durante i conflitti interni ai rispettivi Paesi. L'uso di scudi umani è stato riscontrato in conflitti ancora più recenti,
come gli attacchi contro la striscia di Gaza nel 2008-2009 e nel 2014 o il conflitto siriano ancora in corso, durante il quale si afferma in un rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite che siano stati utilizzati bambini come scudi umani.

Storicamente sembra che i motivi che spingono all'uso di scudi umani abbiano seguito un percorso evolutivo. Il motivo che sembra essere il primo in ordine logico, come accennato in precedenza, si rinviene nell'utilità di proteggersi fisicamente dagli
attacchi nemici, sfruttando il corpo altrui. In secondo luogo, con l’evoluzione del diritto
internazionale umanitario uno dei motivi consiste nello sfruttamento del principio di distinzione e di proporzionalità, per mettere in difficoltà il nemico fino ad impedirne le operazioni militari. Secondo alcuni Autori, lo sfruttamento di tali principi a fini militari è aumentato di pari passo con l'aumentare dei c.d. conflitti asimmetrici. In tali conflitti, infatti, la parte più debole ha difficoltà a proteggere gli obiettivi militari con mezzi convenzionali di difesa e per questo sfrutterebbe la popolazione civile al fine di neutralizzare la superiorità tecnologica e/o numerica del nemico.
Tuttavia, quest’ultima chiave di lettura dell’uso di scudi umani secondo cui vi sarebbe una sorta di automatismo per cui è sempre o comunque il più delle volte la “parte debole” del conflitto a fare uso di scudi umani, potrebbe rivelarsi non del tutto accurata e
semplicistica. Come accennato sopra infatti, vi sono casi in cui la parte belligerante numericamente e tecnologicamente più avanzata fa uso di scudi umani. Ultimamente in dottrina vi sono anche tentativi di erosione del principio di proporzionalità e della negazione dello status di protezione proprio dei civili durante i conflitti armati, come
avviene in dottrina e in alcuni recenti manuali militari. Alcuni Autori suggeriscono che il fine sarebbe di mantenere una superiorità morale anche quando di fatto si attaccano dei civili, attraverso «the introduction of a legal technology that shields the strong from potential accusations of having committed war crimes». Questi tentativi sembrano
essere strettamente collegati a un processo mediatico che coinvolge tutte le parti in conflitto, sia chi sfrutta i civili come scudi umani, sia chi attacca gli obiettivi militari nonostante la presenza nelle vicinanze di persone protette usate come scudi umani. Si produrrebbe, infatti, un effetto mediatico negativo a sfavore della parte belligerante che nei suoi attacchi non risparmia le vite dei civili, a prescindere dalle precauzioni prese da parte dell’attaccante e della legalità stessa dell’attacco. Questo aspetto mediatico dalle molteplici sfaccettature sembrerebbe essere una delle ragioni che hanno portato all'aumento dell'uso di scudi umani nei conflitti armati attuali, sui quali inevitabilmente inciderebbero l'esistenza di mezzi di comunicazione di massa e la facilità di diffusione di immagini attraverso la rete e fuori dai canali ufficiali e organizzati. Simili processi mediatici hanno contribuito altresì, secondo alcuni Autori, alla nascita del fenomeno degli scudi umani volontari, argomento che merita trattazione separata per le complicate e profonde implicazioni giuridiche e politiche che da esso derivano
.

Inviato
13 minuti fa, appecundria ha scritto:

Appunto, non esiste il diritto assoluto di attaccare. Se non si può fare non si fa.

Non mi sembra di aver scritto questo, è specificato chiaramente tutto e la valutazione, come ho già scritto è da valutare attentamente tra vantaggio bellico apportato dalla distruzione dell’obiettivo e numero di vittime collaterali provocate, distinzione razionale e non emozionale, purtroppo è difficile ragionare da civili con il cūlus al caldo per situazioni distanti da noi non solo per la distanza geografica.

 

  • Sad 1
Inviato
13 minuti fa, appecundria ha scritto:

Mauro, il caro Roberto ha dato una interpretazione diciamo "non canonica". Conosci la sua formidabile abilità nel dimostrare fino in cassazione che l'asino vola.

Insomma, era una perculata.

Bruno il “caro Roberto” ha scritto il

post allegando un link che ho postato prima nuovamente, io a quanto riportato al suo interno faccio riferimento e non a quanto scrisse Roberto che manco ricordo cosa fosse:

 

https://www.difesa.it/SMD_/CASD/IM/ISSMI/Documents/Precorso_Diritto_Umanitario.pdf


CENTRO ALTI STUDI PER LA DIFESA
ISTITUTO SUPERIORE DI STATO MAGGIORE INTERFORZE

I principi fondamentali
nella condotta delle operazioni militari
Col. CCrn tit. ISSMI Francesco ELIA

Inviato
56 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Un esempio su tutti è un crimine combattere senza identificativi e senza rendersi perfettamente riconoscibili come belligeranti

Qui non ci sono belligeranti, Israele non ha dichiarato guerra ad uno stato che non esiste e non ha forze armate.

Israele è una potenza occupante che ha lanciato un rastrellamento di presunti terroristi nel territorio occupato.

Sarebbe una operazione di polizia internazionale, una fattispecie nata con la prima guerra del Golfo. Solo che qui non c'è la legittimità di un ente sovranazionale qualsiasi che abbia stabilito chi sono i buoni e chi i cattivi. Anzi, i funzionari delle Nazioni Unite sono cercati e ammazzati come complici dei terroristi. 

 

Concettualmente siamo pericolosamente vicini ai rastrellamenti delle SS nei paesi occupati.

 

Giuridicamente la posizione di Israele è indifendibile, e infatti nemmeno Netanyahu si affanna troppo a giustificarsi e appoggia il suo diritto sulle profezie bibliche.

Insomma, Mauro, se tutti gli Alleati sono apertamente a disagio ci sarà una ragione. 

  • Melius 1
Inviato

Perche’ il capo di hamas non si consegna?

forti questi della resistenza (di ogni tempo) che per salvare la pellaccia loro se ne impipano dei loro connazionali…

Inviato
27 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Direi che è proprio così invece:

Va bene, hai ragione. 

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