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Melius Club

Israele, 7 ottobre, cronaca di un attacco terroristico


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Gaetanoalberto
Inviato
7 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

Fiamma Nirenstein

È un pessimo esempio di giornalista di parte.

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato
9 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

se non si esce dalla pelosa cronachistica retorica siamo tutti israeliani, tutti charlie hebdo, tutti americani, tutti ucraini etc

Ok. Stavo per dare appoggio, ma aggiungiamo: tutti palestinesi etc...

Inviato
21 minuti fa, Panurge ha scritto:

Sbaglierò, ma il livello della mattanza ha oltrepassato i limiti previsti dagli iraniani

Amico mio, temo ti stia sbagliando, si. Parliamo di gente capace di far fuori a sangue freddo, ragazzine adolescenti che indossano male o non indossano il velo. Gente che vede di buon occhio la lapidazione delle peccatrici. Gente per cui la donna vale meno, chessò, di una pecora, ma molto meno. 

Inviato

Eh ragazzi però come per tutte le cose le ragioni difficilmente stanno tutte da una parte, questo vale per qualsiasi diatriba, da una separazione tra moglie e marito, da una controversia riguardante il lavoro, fino magari ad una discussione tra di noi seduti al tavolo di questo bar, se vai ad analizzare troverai qualche ragione da una parte e qualcuna magari anche dall'altra. Ma nel momento in cui uno ricorre alla violenza allora le ragioni vanno a farsi benedire e a poco serve andare a recriminare sul chi ha cominciato per primo, da questo si dovrebbe partire per una eventuale riappacificazione, ma con questi nuovi eventi tragici ho idea che non ci sia più nulla da fare per gli uomini di buona volontà che per forza hanno da stare sia da una parte che dall'altra.  Tre giorni fa loro hanno definitivamente perso, chiaramente a mio avviso e sperando questa volta di essere sonoramente smentito dai fatti. 

  • Melius 1
Inviato

Per me l'attacco a Israele da parte di Hamas non ha alcun senso…la disparità tra le due fazioni è enorme…sicuramente le vittime dell'attacco non sono certo un obiettivo militare e, al di là del danno psicologico e strumentale, non ledono minimamente le capacità di Israele di rispondere in modo congruo colpendo a sua volta il popolo palestinese…insomma per me alla fine si faranno male tutti, ma queste azioni andranno a complicare ancora di più l'esistenza degli stessi palestinesi senza alcun vantaggio per loro…

Inviato

Comunque non si può fare a meno di pensare che, mentre negli USA si hanno problemi a rinnovare il finaziamento pro armi Ucraina, Hamas si suicida ( cioè suicida il popolo palestinese) attaccando in grande stile un avversario che mai potrà battere, e gli USA si dicono pronti a fornire armi a Israele ( come da sempre).

Impossibile non credere che Zio Vlad non abbia messo in canna un colpo importante.

 

  • Melius 2
Inviato
4 minuti fa, senek65 ha scritto:

Impossibile non credere che Zio Vlad non abbia messo in canna un colpo importante.

 

Sarà, ma io non credo che gli USA abbiano reali problemi - volendolo fare - a fornire armi e a questi e a quelli. 

Inviato
14 minuti fa, n.enrico ha scritto:

Sarà, ma io non credo che gli USA abbiano reali problemi - volendolo fare - a fornire armi e a questi e a quelli. 

Non lo so, oggi come oggi hanno tre clienti non da poco (Taiwan, Ucraine e Israele)

  • Melius 1
ascoltoebasta
Inviato
2 ore fa, audio2 ha scritto:

ma a nessuno viene in mente che se si comportano da bestie è perchè al rango di animali ci sono stati ridotti.

E' molto più semplice commentare solo le immagini che ci fan vedere,ciò che non ci vien mostrato non esiste,è psicologia di base e chi muove le fila lo sa benissimo.

Inviato

@ferdydurke

Sono d’accordo; attacco senza senso e senza obiettivi militari.

Unico obiettivo … complicare cose già complicate  … e ci rimetteranno tutte e due le parti 

Inviato

Cui prodest? Io Putin ad esempio lo immagino sorridente in queste ore.

  • Melius 1
Inviato
3 ore fa, Panurge ha scritto:

Quando ti porti dei fanatici religiosi nelle stanze dei bottoni i problemi si presentano

direi che li chiami addirittura con il 70% dei battaglioni prima presenti nella zona trasferiti nei territori occupati

Inviato

poi quando i vertici dello stato  ti dicono che il problema sono i territori è naturale che il livello di attenzione cali.....come al comando della Divisione Gaza che è caduto nelle mani di Hamas:

 

«Il quartiere generale della Divisione Gaza è pronto per ogni scenario». È consuetudine che nei momenti di crisi il primo ministro visitasse quella base per tranquillizzare la popolazione. Benjamin Netanyahu lo ha fatto nel 2018 e 2019, Naftali Bennett nel 2021 e nel 2022. La fortezza costruita accanto al kibbutz Tel Re’im, “la collina degli amici”, controllava tutte le difese sul confine Sud ed era il simbolo della superiorità militare e tecnologica di Israele. Sabato mattina è diventato l’epicentro della disfatta delle sue forze armate.

Cinque ore dopo l’inizio dell’invasione, Hamas è riuscita ad espugnare il comando della Divisione Gaza, decapitando lo schieramento israeliano. Gli incursori palestinesi l’hanno trovato sguarnito: due sole sentinelle al cancello, pochi ufficiali e specialisti dell’intelligence che hanno disperatamente affrontato gli assalitori. Decine di reclute femminili, quasi tutte addette alle radio, sono state catturate in pigiama nel bunker antiaereo. Nei piazzali sono rimasti mezzi corazzati e robot cingolati; nei magazzini centinaia di casse di armi e, cosa ancora più grave, sui tavoli dozzine di computer con i dati più segreti della nazione.

Una sconfitta scioccante, che resta incomprensibile. Probabilmente la maggioranza dei militari erano a casa per la festività, un drammatico replay di quello che è avvenuto 50 anni fa con il raid arabo scatenato durante la celebrazione dello Yom Kippur. Ma sabato proprio sugli schermi dell’installazione di Re’im dall’alba continuavano ad arrivare le immagini riprese dai droni in volo su Gaza con i lanci di razzi e la carica dell’orda contro le case di Sderot. Da lì doveva scattare la risposta all’offensiva, invece non si è neppure trasmesso lo stato di allerta. Quando il colonnello Sahar Makhlouf, il numero uno del Battaglione Comunicazioni 481, è stato ucciso, l’intera rete di sicurezza si è dissolta: i reparti hanno smesso di ricevere ordini, lo scudo di Israele si è frantumato.

Hamas aveva studiato tutto. L’intelligence israeliana non sapeva nulla dei piani palestinesi; loro invece conoscevano ogni minimo dettaglio. La posizione di telecamere e radar, i percorsi delle pattuglie. Con un video hanno mostrato l’operazione che ha aperto la breccia. Per prima cosa hanno colpito con missili e droni le torri di guardia e i sistemi di sorveglianza. Poi mentre partivano centinaia di razzi, obbligando i militari a scendere nei rifugi, sono decollati i parapendio a motore. I sabotatori sui “tappeti volanti” sono atterrati oltre la barriera e hanno fatto esplodere il muro. Nel varco si sono infilati moto e quad, seguiti da camionette zeppe di jihadisti.

Inviato

Penso che ormai la situazione sia irrisolvibile, non vedo nessuna possibilità di un qualche accordo e neppure minimo

Inviato
4 minuti fa, max ha scritto:

Poi mentre partivano centinaia di razzi, obbligando i militari a scendere nei rifugi, sono decollati i parapendio a motore. I sabotatori sui “tappeti volanti” sono atterrati oltre la barriera e hanno fatto esplodere il muro. Nel varco si sono infilati moto e quad, seguiti da camionette zeppe di jihadisti.

Va beh, bello per fare un film a tema, ma poi che hanno ottenuto? Niente solo di scatenare una risposta che in tempi brevi porterà  morte e distruzione per tutta la popolazione palestinese che sarà ancora una volta vittima di chi la rappresenta…i tempi sono cambiati, gli stati arabi ormai hanno scarso interesse per i palestinesi,  osi come le grandi potenze…non sarebbe meglio arrendersi all'evidenza che oggi non è possibile vincere la guerra con Israele e cercare comunque di integrarsi in qualche modo nella loro società? Le guerre perse non si vincono con il terrorismo anzi con il terrorismo si peggiora la situazione

Inviato
3 ore fa, 31canzoni ha scritto:

Di questo passo tra 100 anni (fossimo eterni) saremo qui a commentare un post in cui si denuncia l'ennesimo orrendo attacco terroristico di Hamas.

Condizione sine qua non per perpetuare all'infinito lo status quo è prima di tutto non uscire dalla banalità del diritto (mai negato) di Israele di difendersi: mai fare un passo più in là per riuscire ad immaginare perchè i terroristi trovano terreno fertile alle loro aberrazioni.

Fiamma Nirenstein  sul Giornale dà la colpa ai pacificisti occidentali e ai governi occidentali (pacifisti pure quelli) che trattengono Israele dalla soluzione finale e che in alternativa da anni cercano una soluzione politica (quella dei due stati).

Ma il punto non è Gaza almeno stando ai fatti recenti, i paesi islamici sono tutti più o meno nelle stesse condizioni, dallo stesso Iran a seguire, chi più chi meno, la popolazione vive sempre in condizioni precarie sia dal punto di vista economico, sia da quello dei diritti, sia da quello della libertà, Gaza e la questione palestinese sono più in evidenza perché c’è di mezzo Israele con tutto quello che questo comporta in quella parte del mondo sul piano politico, religioso ed economico, ma sperare che si possa realmente combattere l’estremismo islamico ed il fondamentalismo di gruppi come Hamas è pura utopia, soprattutto partendo dalle logiche dei fondamentalisti per i quali non esiste possibilità di dialogo con l’infedele, egli va eliminato.

In Afghanistan ci sono stati gli USA con la NATO per venti anni, il paese si stava riprendendo socialmente ed economicamente e stava facendo passi avanti nella direzione di maggiore libertà e maggiori diritti soprattutto per le donne, ma non appena il paese è stato abbandonato dalle truppe occidentali tutto è tornato in poche settimane come prima, dalla condizione della donna al tracollo economico che vede nuovamente la gente morire di fame, l’esercito locale armato ed addestrato si è dileguato non appena gli eserciti europei hanno lasciato il paese, senza sparare neppure un colpo per impedire il ritorno al potere dei talebani.

Per l’Africa alla fine è lo stesso, possiamo continuare come Occidente a fustigarci e fare mea culpa per i secoli di colonialismo e per moltissimi aspetti ne abbiamo tutti i motivi, ma la realtà è che quei paesi che hanno riacquistato indipendenza e libertà sono messo persino peggio di allora, nella migliore delle ipotesi fanno la fame e non sfruttano le risorse naturali, nella peggiore si massacrano tra di loro per poter gestire i flussi economici derivanti dalla vendita delle materie prime a potenze straniere, oggi Cina e Russia soprattutto che hanno sostituito i paesi europei, ma la sostanza non è poi molto diversa da allora.

 

Inviato
19 minuti fa, ferdydurke ha scritto:

ma poi che hanno ottenuto?

I civili di Gaza solo morte e distruzione, i capi di hamas e c. probabilmente morte ma  i loro finanziatori  hanno raggiunto l’obiettivo…questo è un colpo durissimo per la percezione di sicurezza di chi vive in  Israele, tipo 11 settembre per gli USA

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