Vai al contenuto
Melius Club

"Operazione Spade di Ferro", il conflitto Israele-Gaza


Messaggi raccomandati

Inviato
6 minuti fa, appecundria ha scritto:

Fatti una passeggiata nel thread del generale Vannacci

Con quei soggetti, sfondi na porta aperta. Ma si parla di establishment e rispettivi sodali dalla mente corrotta (e il piú delle volte non solo quella).

Fra i popoli non ne conosco.

Ho assistito na volta ad una discussione accesa fra un folle naz (mezzo ciucco) ed un soggetto normodotato, che cercava di calmare la sua agitazione 

Il resto del bar che ha assistito alla scena, considerava il naz poco piú che na macchietta.. 😉

 

Inviato

 

Il capo delle Nazioni Unite Guterres chiede al Consiglio di sicurezza di dichiarare il cessate-il-fuoco a Gaza (7dic2023)

 

4128456-944535199.png?itok=Yc1zZKQR

 

Invoca l'articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite, la prima volta che si è sentito costretto da quando è entrato in carica nel 2017

 

Guterres ha invocato l’articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite, che afferma che il segretario generale “potrebbe portare all’attenzione del Consiglio di sicurezza qualsiasi questione che a suo parere possa minacciare il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”.

 

Il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric ha detto che questa è stata la prima volta che Guterres si è sentito costretto a invocare l’articolo da quando è entrato in carica nel 2017.

 

Dujarric l’ha definita un “movimento molto potente” a nome del segretario generale e ha espresso la speranza che il Consiglio di Sicurezza dei 15 membri “sarà spinto a spingere e mettere in atto un cessate il fuoco umanitario”.

 

“Non si invoca questo articolo alla leggera ... Data la situazione sul terreno e il rischio di un completo collasso non solo delle nostre operazioni umanitarie ma dell’ordine civile, è qualcosa che sentiva necessario essere fatto ora”.

Nel frattempo, il Programma Alimentare Mondiale ha lanciato l’allarme che “la ripresa delle ostilità a Gaza non farà che intensificare la catastrofica crisi della fame che già minaccia di sopraffare la popolazione civile”.

 

Gli Emirati Arabi Uniti e la Russia hanno chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza venerdì “scon vista sul deterioramento della situazione sul terreno e hanno dato l’appello di oggi al segretario generale per un cessate il fuoco umanitario urgente”.

I due membri del Consiglio hanno detto di volere che i colloqui si concentrino sulla “riassunto delle ostilità a Gaza e l’incoerenza dei piani annunciati da Israele ai suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario”.

 

 

 

Inviato

Il ministro degli Esteri egiziano, il capo delle Nazioni Unite, discute la necessità di cessate il fuoco permanente di Gaza (7dic2023)

 

4129466-641245089.jpg?itok=jAKQg7P5

 

Sameh Shoukry loda il ruolo chiave adottato da Antonio Guterres nell'affrontare la crisi in Palestina

 

 

CAIRO: Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha elogiato la gestione della crisi da parte del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

 

Condannando qualsiasi tentativo di spostare con la forza i palestinesi, il ministro ha detto al capo delle Nazioni Unite che il Cairo era desideroso di coordinare gli sforzi per provocare un cessate il fuoco permanente nella guerra tra Israele e Hamas.

 

Il portavoce del ministero degli Esteri egiziano, Ahmed Abu Zaid, ha detto che Shoukry ha sottolineato il collegamento in corso dell’Egitto con i partiti internazionali e i gruppi arabi e musulmani alle Nazioni Unite per trovare modi per porre fine al conflitto, e ha sottolineato l’importanza di applicare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza e dell’Assemblea generale.

 

Guterres ha ringraziato il Cairo per il suo aiuto nell’affrontare la crisi e i suoi sforzi per ottenere consegne di aiuti vitali al popolo palestinese.

 

 

Inviato

 

Art. 99 – Carta delle Nazioni Unite

 

Il Segretario Generale può richiamare l’attenzione del Consiglio di Sicurezza su qualunque questione che, a suo avviso possa minacciare il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.

 

articolo-99-carta-delle-nazioni-unite-35

 

 

Inviato

Vediamo.., nel caso., se bibi violera' anche questo.

 

PS: astenersi avvocati da condominio ed eventuali Perpetua.

 

  • Haha 1
Inviato

io sono sempre qua che apsetto il mandato di cattura internazionale per netania-no

Inviato

esatto. terroristissimo ma pure terrorizzante.

  • Melius 1
Inviato

Putin nel turbinio della diplomazia del Golfo (08 dicembre, 2023

-

4130051-849973489.jpeg?itok=1nYiXZZ4

-

Solo poche ore dopo essere tornato a Mosca da una visita in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti, il presidente russo Vladimir Putin ha avuto colloqui con il principe ereditario dell’Omanizeni bin Haitham e il presidente iraniano Ebrahim Raisi.

I colloqui fanno parte degli sforzi di questi paesi per alleviare le tensioni regionali alla luce del conflitto di Gaza.

-

La Palestina è stato uno dei principali argomenti di discussione tra Putin e Raisi. “Quello che sta accadendo in Palestina, a Gaza, è naturalmente un genocidio e un crimine contro l’umanità”, ha detto Raisi.

-

“È necessario fermare il più presto possibile il bombardamento israeliano. Questo problema oggi non è solo una questione per la nostra regione, è una questione per tutta l’umanità, quindi si dovrebbe trovare una soluzione molto rapida per questo problema”.

Putin e Raisi hanno affermato il loro impegno a rafforzare la cooperazione russo-iraniana sia a livello bilaterale che in quelli multilaterali.

-

Hanno anche discusso l’agenda BRICS sotto la presidenza russa del gruppo nel 2024. L’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e l’Iran diventeranno membri a pieno titolo a gennaio. 1.

“Ovviamente, il ruolo dei BRICS nel mondo è in aumento”, ha detto ai giornalisti Yuri Ushakov, assistente di Putin per gli affari internazionali, aggiungendo che ci saranno discussioni con potenziali membri.

 

Inviato

 

" Dopo il suo rilascio, parla solo sottovoce." Cosa hanno vissuto gli ostaggi durante la prigionia di Hamas

Secondo i parenti dei bambini rilasciati, alcuni di loro sono stati tenuti soli e costretti a guardare video “degli orrori del 7 ottobre”. Se i bambini iniziavano a piangere venivano minacciati con le armi. Il padre di Emily, 9 anni, liberata dalla prigionia, racconta che dopo il ritorno dalla Striscia di Gaza, sua figlia ha iniziato a parlare solo sottovoce.

I rapiti hanno trascorso 50 giorni nell'oscurità, senza accesso alle docce e quasi senza cibo. Alcuni dormivano sulle panche, altri sui materassi stesi per terra. Durante il giorno venivano costretti a parlare solo a bassa voce e alcuni venivano picchiati.

Medici e psicologi hanno raccomandato ai parenti degli ostaggi liberati di non insistere con domande. Il professor Asher Ben-Aryeh sottolinea che la chiave per la riabilitazione ora non è decidere per loro, ma permettere loro di riprendere il più possibile il controllo della propria vita.

In una sola settimana di tregua a Gaza, 105 israeliani sono stati liberati dalle persone prese in ostaggio dai terroristi di Hamas il 7 ottobre. 
#ukrainesupport 🇺🇦🇺🇦
#RussiaIsATerroristState 🇺🇦🇺🇦
#CrimeaIsUkraine 🇺🇦🇺🇦
#taurusForUkraine🇺🇦🇺🇦 
#OutRussiaONU🇺🇦🇺🇦  
#SlavaUkraini🇺🇦🇺🇦 
#StandWithIsrael 🇮🇱🇮🇱

 

Inviato

oltre a gufanti il nuovo idolo dell'informazione da contenitore ora e' gianluca.., secondo @maurodg65

Inviato

 

https://www.corriere.it/esteri/23_novembre_26/rilascio-ostaggi-hamas-hila-separata-madre-altri-chi-sono-israeliani-liberati-sabato-notte-f2fe70be-8c35-11ee-8ccd-c15b03fea28c.shtml
 

Rilascio degli ostaggi di Hamas, Hila separata dalla madre e gli altri: chi sono gli israeliani liberati sabato notte

 

95f14dcdf81d4228ab4464426215b972--0--c54

Hila Rotem Shoshani abbraccia lo zio. Liberata dopo cinquanta giorni di prigionia, la madre è ancora nelle mani di Hamas


Tra gli ostaggi liberati nella notte,come seconda tranche di un accordo che sabato è parso di nuovo a rischio di saltare, ci sono quattro ragazzini sotto i riflettori. La piccola Emily Hand, 9 anni, israeliana-irlandese che si credeva morta e che ieri è stata invece riconsegnata al padre., dopo cinquanta giorni di prigionia senza alcun membro della famiglia con sé; la dodicenne Hila Rotem Shoshani, rilasciata senza la madre —contrariamente all’accordo, che stabiliva di non separare le famiglie — e altri due fratelli, gli adolescenti Alma e Noam Or, rapiti insieme al padre Dror al kibbutz Be’eri e rilasciati senza di lui. L’accordo non prevede del resto la liberazione di uomini, ma di donne e bambini prima di tutto. La loro madre Yonat era stata uccisa nel kibbutz. 

Oggi dovrebbe avvenire il terzo scambio: la tensione resta alta, e anche sulle violazioni dell’accordo (cioè sul rilascio di figli senza genitori) i mediatori tentano di contenere le polemiche, perché non salti l’accordo. 

Nel gruppo liberato nella notte tra sabato e domenica c’erano anche sei parenti, rapiti dal kibbutz Be’eri — e poi liberati — tutti insieme. Shoshan Aran, una donna di 67 anni con doppia cittadinanza tedesca e israeliana, ha visto uccidere il marito Avshalom, la sorella Lilach, il cognato Evyatar Kipnis. Con lei, agronoma, sono stati liberati la figlia psicologa Adi Shoham, con i due figli Naveh e Yahel di 8 e 3 anni (il cui padre, e marito di Adi, resta prigioniero). Yuval Haran, fratello di Adi e figlio di Shoshan, è tra i più attivi tra i cittadini che chiedono con cortei e picchetti la liberazione degli ostaggi, e ha contribuito a organizzare la marcia di protesta di cinque giorni tra Tel Aviv e Gerusalemme. 

Tra le persone liberate della famiglia, anche una cognata di Shoshan Aran,Sharon Avigdori, che era in visita ai parenti il giorno del rapimento. Con lei la figlia Noam; marito e figlio erano rimasti a Israele, dove la famiglia vive, e dove ora accolgono le due liberate. 

Emily Hand, 9 anni, dalla doppia cittadinanza israeliana e irlandese, è stata rapita senza i genitori: il 7 ottobre era a un pigiama party a casa di un amico nel kibbutz Be’eri e ha compiuto 9 anni mentre era prigioniera. La sua famiglia inizialmente credeva che fosse stata uccisa nell’attacco; solo giorni dopo si è saputo che Emily era tra i rapiti. Sua sorella maggiore, Natalie Hand, aveva parlato spesso alla tv irlandese: «Ci è stato detto che era stata assassinata; eravamo in lutto». Intervenendo di recente in una conferenza stampa all’ambasciata israeliana a Londra, suo padre, Thomas Hand, ha detto: «Farò ogni sforzo possibile, anche minimo, per mia figlia, e spero che questo aiuti anche gli altri». Il premier irlandese Leo Varadkar ha incontrato il signor Hand nelle ultime settimane. Nella notte anche una polemica social: Varadkar ha twittato «gioia e sollievo» per la liberazione della bambina, che «era stata perduta», senza citare il rapimento da parte di Hamas. Migliaia di messaggi lo accusano di antisemitismo e anche la sua voce Wikipedia è stata modificata: «è il premier irlandese, ed è anche un antisemita». 

La ventunenne Maya Regev era stata rapita il 7 ottobre al festival Nova: oggi, liberata, è stata portata di corsa all'ospedale Soroka di Be'er Sheva per interventi medici urgenti, e le sue condizioni ora sono «stabili». 

Hila Rotem Shoshani, 13 anni, era nascosta nella stanza antipanico di casa con la madre Raaya, che è rimasta prigioniera di Hamas. Raaya aveva scritto al fratello un messaggio: ci stanno rapendo. Non l'ha sentita più nessuno e non è certo che Hamas, che ha diviso gli ostaggi l'uno dall'altro, sappia precisamente dove lei si trova. 

Liberate nella notte anche Shiri Weiss, 53anni, e la figlia Noga, 18. Noga il 7 ottobre ha visto rapire sua madre e dare fuoco alla casa; è riuscita a scappare e nascondersi nei cespugli vicini, ma è stata trovata. Il padre e marito Ilan Weiss, la mattina stessa, si è unito a un gruppo di abitanti del kibbutz armati, per difendere le case, insieme al cognato Gil. Gil è stato ucciso il giorno stesso, di Ilan Weiss non si hanno notizie.

 

Inviato

https://www.corriere.it/esteri/23_novembre_28/ostaggi-gaza-hamas-157e8fde-8d58-11ee-b4a7-347e05f6b33b_amp.html


 

Ostaggi a Gaza, come si vive tra le mani di Hamas: buio, isolamento, e il cibo inizia a scarseggiare

di Guido Olimpio


AFP_342E982-kjb-U3450176673956bMC-768x43

 

Sono i primi racconti degli ostaggi tornati in Israele, indiscrezioni trapelate attraverso una riservatezza imposta dal rispetto le vittime e da ragioni di sicurezza.

 

I nascondigli

Le testimonianze dei protagonistioffrono un quadro frammentato. Alcuni dei rapiti sono stati rinchiusi nei tunnel. Lo ha rivelato una delle prime rilasciate, descrivendo il percorso a piedi in un cunicolo con numerose deviazioni. Altri sono stati portati prima in case private, quindi trasferiti dalle Brigate al Qassam con piccoli veicoli in nascondigli sotterranei. Un nucleo era ospitato in una stanza oscurata, non filtrava il minimo raggio di luce. Altri ancora li hanno messi in una sala somigliante «a una reception».

Un primo gruppo di donne e minori è stato confinato in un ambiente in grado di accogliere una ventina di persone, con qualche forma di assistenza. Due adolescenti, fratello e sorella, condividevano lo spazio con una donna. C’è chi aveva a disposizione dei materassi mentre qualcuno si è dovuto arrangiare con sedie di plastica affiancate. Complicato — ha spiegato una liberata — andare al bagno. Dovevano bussare a una porta e aspettare la risposta dei carcerieri: «Poteva passare anche oltre un’ora». La maggior parte era tenuta in isolamento totale ma a qualcuno è stato permesso di ascoltare brevemente i notiziari radiotv israeliani.


231128EST03G01_01-kEkF-U3450928522661zZC

-


Il cibo: pita, riso, formaggio

I pasti erano composti da pagnotte di pita — il tipico pane arabo — riso, formaggio. Mangiavano una o due volte al giorno, con condizioni diventate più difficili nelle ultime settimane. Un peggioramento probabilmente coinciso con l’offensiva militare che ha reso complicati i movimenti e costretto i terroristi a essere più cauti. Il risultato evidente è una perdita di peso per molti dei sequestrati e un aggravamento di coloro che erano malati. Elma Avraham, 84 anni, dopo il rilascio, è stata subito trasferita in ospedale a causa di uno «stato gravissimo», le hanno negato medicine indispensabili. Una ragazza, ferita, dovrà subire interventi chirurgici.


La fuga del prigioniero russo (poi riconsegnato ai miliziani)

Doppiamente drammatica l’esperienza di Roni Krivoi, in possesso della cittadinanza russa e israeliana, tornato libero ieri. In realtà — secondo sua zia — era riuscito a scappare quando l’edificio dove era trattenuto ha subito danni in seguito a un raid aereo israeliano. Una volta fuori ha cercato di raggiungere il confine, però non riusciva a orientarsi ed è stato catturato dopo quattro giorni da civili che lo hanno consegnato ai miliziani. La sua liberazione è stata interpretata come un gesto di ringraziamento rivolto a Vladimir Putin per la sua posizione pro-Palestina. Krivoi era finito in mano ai guerriglieri al festival rave dove lavorava come tecnico del suono.


I luoghi della detenzione

Quanto alle zone di detenzione se ne ipotizzano due. La prima è nella parte meridionale della Striscia, tra Khan Younis e il confine con l’Egitto. La seconda nell’area di Gaza City. Entrambe roccaforti dei mujaheddin con rifugi, gallerie, strutture difensive e la popolazione a fare da scudo. 
Nelle ore drammatiche del 7 ottobre i palestinesi hanno dato la caccia a chiunque trovassero, un assalto condotto da Hamas, Jihad e, in secondo momento, da gang di sciacalli. Ognuno ha ottenuto il proprio bottino e ha organizzato come ha potuto la «gestione» delle prede. 

La spartizione ha complicato il quadro, diventato ancora più caotico una volta iniziata la battaglia. Hamas, sin da subito, ha affermato di non avere il controllo pieno. Versione ripetuta dai mediatori del Qatar secondo i quali la fazione ha difficoltà a rintracciare 40-50 prigionieri in mano ai concorrenti. L’affermazione racchiude una parte di verità ma è anche un modo per prendere tempo, allungare l’angoscia, continuare con il ricatto. Rientrano nel gioco crudele gli annunci sul decesso di alcuni sequestrati, la separazione di madre e figli. 

Un insieme di notizie vere e false, trucchi, approssimazione. Secondo il quotidiano Haaretz la leadership dell’interno, diretta da Yahya Sinwar e dal capo militare Mohammed Deif, conta di più rispetto ai dirigenti in esilio (che trattano), è in pieno controllo ma i suoi canali di comunicazione con molti «battaglioni» sarebbero meno fluidi a causa dell’uccisione di numerosi comandanti. Ostacoli che non hanno impedito a Sunwar di visitare alcuni ostaggi e parlare con loro. In un tunnel.

 

Inviato

Adesso @maurodg65 piace giocare con l'empatia. Sta scoprendo il cibo, il buio, l' isolamento.

Prima manco una parola sulle stragi di bambini ridotti in pezzi.

  • Melius 1
Inviato

Le forze israeliane hanno spogliato decine di civili palestinesi dei loro vestiti prima di arrestarli e portarli in una località sconosciuta. Tra loro è stata identificata Diaa al-Kahlout, una giornalista che lavora per Al Araby Al Jadeed.

-

La corrispondente della BBC dal Medio Oriente, Yolande Knell, ha descritto le riprese dei detenuti spogliati a Gaza come "scioccanti". Nelle immagini diffuse giovedì, le forze israeliane hanno spogliato dozzine di civili palestinesi dei loro vestiti prima di trattenerli e portarli in una località sconosciuta. Tra loro è stata identificata Diaa al-Kahlout, una giornalista che lavora per Al Araby Al Jadeed.

.

 

 

Inviato

Dai @maurodg65 facci sapere cosa ne pensa il Gufanti o il Gianluca de sta michi@..., mandagli un twitte facci sapere cosa ne pensa di questa vomitevole deportazione.

Facci sapere anche cosa ne pensi tu.

Ospite
Questa discussione è chiusa.

  • Notizie

  • Badge Recenti

    • Badge del Vinile Oro
      zigirmato
      zigirmato ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Oro
    • Badge del Vinile Arancio
      music.bw805
      music.bw805 ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Arancio
    • Contenuti Utili
      Eiji
      Eiji ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Reputazione
      Ultima Legione @
      Ultima Legione @ ha ottenuto un badge
      Reputazione
    • Contenuti Utili
      Capotasto
      Capotasto ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
×
×
  • Crea Nuovo...